mercoledì 20 agosto 2025

4 libri che voglio leggere in autunno

 La mia stagione preferita, insieme all'inverno, è alle porte e ho già adocchiato quattro nuove uscite che vorrei recuperare davanti a cappuccini bollenti avvolta da comode felpe.

Vi mostro cover e copertine qui di seguito, fatemi sapere se vi ispirano 💪🏻



Le voci intorno a me 


Data di uscita 3 settembre

Pagine 360

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Da tre anni la psichiatra criminale Tamsin Shaw giace immobile in un letto d'ospedale, vittima di un terribile incidente le cui cause sono ancora ignote.

Il limbo in cui si trova viene chiamato dai medici “stato vegetativo permanente”. Non è in grado di aprire gli occhi né di muoversi ma, al contrario di quanto tutti credono, è cosciente e sente ogni rumore, suono, bisbiglio. Il marito, la migliore amica, l'infermiera, un collega... tutti le parlano, le raccontano i propri segreti. I momenti più commoventi, tuttavia, sono le visite di Elise, la figlia che portava in grembo all'epoca dello scontro, la figlia che non ha ancora mai visto. Fino a quando – a causa dell'assenza di miglioramenti – la direttrice della clinica propone ai familiari di “staccare la spina”.

Una decisione impossibile da prendere, che però potrebbe liberare la donna dalla sua prigionia e seppellire una volta per tutte la verità su quella tragica notte. E a qualcuno farebbe molto comodo... Per Tamsin avrà inizio una lotta contro il tempo per sbloccare i ricordi che ha rimosso e soprattutto uscire dal coma. Deve farlo per sua figlia, deve farlo prima che sia troppo tardi.



Un marito bugiardo 


Data di uscita 5 settembre 

Pagine 384

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Lo amo, ma di cosa sarebbe capace?

Kate si sente incredibilmente fortunata: ha un marito meraviglioso, Mark, e un bambino dagli occhi azzurri che adora. Tutti li considerano la famiglia perfetta, e anche lei lo credeva... fino a quella sera. Mark sarebbe dovuto rientrare ore prima. Kate guarda l’orologio con ansia, ma quando finalmente suonano alla porta, non è lui: è la polizia. Mark è sospettato per l’omicidio di una giovane donna e vogliono interrogarlo. Pilota di linea rispettato, marito e padre esemplare, Mark giura che la vittima era solo una collega. Ma si rifiuta di dire dove si trovasse davvero quella notte. Kate non crede che sia un assassino, ma sa che le sta nascondendo qualcosa. E non sarebbe la prima volta. Poi Mark viene aggredito e finisce in coma. La polizia parla di incidente, ma Kate ha dei dubbi. E quando si accorge che qualcuno si nasconde nel suo giardino, capisce che anche lei e il figlio potrebbero essere in pericolo. Con Mark incapace di difendersi, tocca a lei scoprire la verità. È pronta a tutto pur di proteggere il suo bambino. Ma scavare tra le bugie del marito potrebbe distruggere per sempre ciò che ha di più caro.


Di buone maniere e altri delitti


Data di uscita 23 settembre 

Pagine 288

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Il primo caso di Miss Hermione

Londra, 1885. Violet Manville, giovane intellettuale dallo spirito indipendente, non si sarebbe mai aspettata di ritrovarsi a gestire in anonimato la rubrica di consigli sentimentali più letta di Londra, Miss Hermione. Un ruolo fino a quel momento ricoperto dalla zia Adelia, che ha deciso di fuggire con il suo ultimo amante, lasciandole in eredità penna, pseudonimo e una pila di lettere da leggere. Convinta di dover rispondere a cuori infranti e dilemmi amorosi, Violet si ritrova invece davanti a un messaggio inquietante: Ivy Armstrong teme per la propria vita e implora aiuto. Spinta dal senso di responsabilità, Violet si reca nel villaggio da cui la lettera è stata spedita, ma è troppo tardi: Ivy è già morta. E la sua morte solleva più domande che risposte. Nel cuore dell’Inghilterra vittoriana, tra tè pomeridiani e segreti ben custoditi, Violet scoprirà che impersonare Miss Hermione significa molto più che dispensare consigli: significa dare voce a chi non ne ha, affrontare mariti infedeli, scandali di provincia e omicidi mascherati da incidenti. E che essere la confidente più amata di Londra può essere tanto pericoloso quanto affascinante.


L'ultimo visitatore


Data di uscita 24 settembre 

Pagine 336

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A cinquecento km dalla terraferma, nel bel mezzo dell’Oceano Atlantico, si trova Navigaceo, un’isola abbandonata ormai da cinquant’anni. Almeno fino a oggi…

Tess Macfarlane è una regista di documentari che accompagna un piccolo team di ricercatori. Il suo compito è quello di catturare la bellezza selvaggia di quell’habitat incontaminato e filmare tutto ciò che vede. Ma Tess ha visto anche troppo: passeggiando per l’isola, infatti, si è imbattuta in un cadavere, morto di recente e che indossa la stessa uniforme dei suoi colleghi. Chi è, e come ci è arrivato lì?

Questo significa solo una cosa: non sono i primi a mettere piede in quel posto remoto, qualcuno c’è già stato e tutti i membri della squadra sono sospettati. A quattro giorni dalla fine della spedizione, Tess dovrà fare molta attenzione, o potrebbe non fare mai più ritorno a casa...












lunedì 18 agosto 2025

La regina di tutte le case infestate: The Amityville Horror di Jay Anson

 Buongiorno e ben ritrovati sul blog, 

la mia ossessione per le case infestate qualche mese fa mi ha portata inevitabilmente tra le pagine del libro di Jay Anson, "Amityville Horror" che racconta la storia vera della famiglia Lutz messa letteralmente in fuga da presenze maligne all'interno della casa che avevano da poco acquistato.

Buona lettura!



Nel dicembre del 1975, la famiglia Lutz si trasferì nella sua nuova casa nella periferia di Long Island. George e Kathleen Lutz sapevano che, un anno prima, Ronald DeFeo aveva assassinato i suoi genitori, fratelli e sorelle in quella casa, ma la proprietà – completa di rimessa per le barche e piscina – e il prezzo erano troppo allettanti per lasciarsela sfuggire. Ventotto giorni dopo, l'intera famiglia Lutz fuggì terrorizzata. Questa è l'avvincente e sconvolgente storia vera che ha conquistato la nazione, quella di un sogno americano che si è trasformato in un incubo inimmaginabile: "questo libro vi spaventerà a morte".


Probabilmente la casa situata al 112 di Ocean Avenue, Amityville, è la casa infestata più famosa al mondo! La sua fama nefasta inizia con la fuga, dopo appena 28 giorni di permanenza, dei suoi nuovi occupanti dopo un massacro avvenuto solo un anno prima del loro arrivo.


Il fatto che la storia tratti, sostanzialmente, fatti reali e documentabili, rende la lettura a dir poco sconvolgente. Il libro di Jay Anson inizia con il trasferimento della famiglia Lutz- marito, moglie e tre figli- nella casa di Amityville nel 1975. Consapevoli di aver fatto un affare a causa della fama nefasta della casa, sulle prime interpretano la parte di quelli che non credono al potere del male e al soprannaturale.

Nel libro c'è più di un narratore: i Lutz, il parroco della città che si accorse praticamente subito dell'aria "strana" all'interno della casa e che subì dei pesanti disturbi fisici dopo esserci stato, i resoconti dei cittadini che conoscevano molto bene la storia del massacro della famiglia DeFeo avvenuta proprio tra quelle mura. Il male si percepisce in ogni pagina, il crescendo di terrore, ansia e paura è reso in maniera impeccabile. 

Fondamentalmente è un racconto della quotidianità dei Lutz che viene sempre più sconvolta o, per meglio dire, stravolta dai fenomeni paranormali che si susseguono crescendo via via di intensità mettendo pericolosamente a rischio l'incolumità della famiglia. 


L'autore inserisce anche una ricostruzione abbastanza verosimile e accurata della tragedia che colpì la famiglia DeFeo: una parte interessante e inquietante, necessaria per tentare di dare una spiegazione sia al massacro che ai successivi fenomeni che interessarono la dimora.

Per tutti gli amanti delle case infestate, è una storia che non può assolutamente da non perdere! Quella del 112 di Ocean Avenue è la regina di tutte le case infestate. 👻



Curiosità:

- La storia della casa ha attirato i coniugi Warren, esperti di occultismo e paranormale, che si recarono nella casa confermando di aver percepito una "presenza", proprio da questa esperienza nacque successivamente il famosissimo film "The conjuring".

- La casa esiste ancora ma gli ultimi acquirenti le hanno cambiato indirizzo per non essere disturbati dagli appassionati e per lasciarsi definitivamente alle spalle la sua cattiva fama.

- Si dice che un'amica dell'autore, Frances Evans, morì in un incendio dopo aver ricevuto i primi capitoli del libro.

- Se provate a cercarla su Google Maps vi apparirà un'immagine sfocata e non è dato sapere il perché 😅




Adoro ogni cosa di questa storia 💀



venerdì 8 agosto 2025

Recensione "Prima che faccia buio" di Elina Backman

 Buongiorno e ben ritrovati sul blog.

Esce oggi, per Newton Compton, il nuovo thriller nordico di Elina Backman, "Prima che faccia buio". L'ho letto in anteprima e non vedo l'ora di raccontarvelo!

Buona lettura!



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Pagine 384

La podcaster di true crime Saana Havas riceve la visita di una donna impiegata in un ufficio legale, che la implora di occuparsi del caso di sua sorella, trovata morta nel 1998 in una palude vicino al villaggio di Angeli, nella Lapponia settentrionale. La polizia ha da tempo abbandonato le indagini, perché non sono mai stati trovati indizi né testimoni. Saana accetta e, una volta ricevute tutte le informazioni sulla sparizione della sorella raccolte dalla donna nel corso degli anni, parte alla volta della gelida regione del Nord. Lì, Saana dovrà confrontarsi non solo con il buio e il freddo, ma anche con i segreti che si annidano tra la gente del posto. E mentre l’inverno si fa sempre più rigido, la ricerca di Saana rischierà di metterla in serio pericolo..

Dopo Un misterioso delitto a Helsinki e Il serial killer di Helsinki, Elina Backman ci porta nuovamente in Finlandia nella regione più remota del paese, la Lapponia. A guidarci in questo lungo e solitario viaggio nelle fredde terre del Nord è, ancora una volta, Saana Havas la podcaster di true crime che viene chiamata a realizzare un episodio su un omicidio irrisolto avvenuto molti anni prima.

Vi dico subito che il testo è leggibile e comprensibile anche se non avete letto i libri precedenti, come la sottoscritta che non sapeva della loro esistenza ma che ha già provveduto a recuperarli.

Ma ora qualcosa minaccia quella pace. Una piccola crepa nella normalità, una spina nel fianco.

Tornando a "Prima che faccia buio", il titolo è dovuto a una sorta di timer naturale che Saana deve affrontare. Manca infatti pochissimo alla lunga notte polare e, se vuole far luce sul caso e scoprire tutto ciò che le serve per il podcast, deve farlo prima che il buio conquisti ogni cosa in queste terre desolate.

Il cold case al centro della narrazione di Elina Backman è un omicidio brutale avvenuto molti anni prima in Lapponia. I due unici indiziati furono quasi subito prosciolti per mancanza di prove certe e per negligenza degli investigatori, oltre che per l'omertà generale di questa popolazione che tende a chiudersi a riccio senza mai mostrare i suoi punti deboli.

È come se un'ombra mi seguisse, riflette. Un'ombra che porta con sé pensieri oscuri.

Punti deboli che ci sono e che l'autrice "denuncia" senza troppi giri di parole. In queste terre estreme che spesso sono oggetto di racconti e foto molto edulcolorate, la vita è dura e le persone vivono in costante tensione psicologica per l'isolamento, il clima estremo e problemi anche di natura sociale visto il numero ridotto di popolazione.

L'indagine è, quindi, un mix di realtà e finzione che ci porta su e giù per il paese alternando paesaggi suggestivi a usanze veramente poco ortodosse. Ci sono diversi colpi di scena e il ritmo narrativo è abbastanza coinvolgente, considerando il genere. 

Il fatto che mi abbia lasciato con la voglia di recuperare anche gli altri libri della serie lo valuto come un ulteriore elemento positivo quindi se, come me, siete appassionati di thriller nordici avete trovato un libro che fa al caso vostro.

⭐⭐⭐,5 

sabato 2 agosto 2025

Recensione "Mi ricordo di te" di Yrsa Sigurdardottir

 Buongiorno e ben ritrovati sul blog.

Oggi vi parlo di un thriller nordico paranormale, che ho adorato, firmato dalla regina del crime islandese Yrsa Sigurdardottir. Il libro si intitola "Mi ricordo di te" ed è stato pubblicato da Il saggiatore.

Buona lettura!


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Pagine 320

Il villaggio di Hesteyri nei mesi invernali è disabitato e quasi irraggiungibile. L'unico contatto con il resto dell'Islanda è un traghetto perennemente in balia del vento e del mare. In questo luogo desolato, tre giovani provenienti dalla capitale hanno deciso di ristrutturare una casa per trasformarla in un albergo. Ansiosi di mettere a frutto il loro investimento, si sono arrischiati a viaggiare fino a Hesteyri nel periodo più freddo per mettere mano ai lavori. Il piccolo gruppo presto si rende conto che non solo la ristrutturazione è molto più difficile del previsto, ma anche che sul villaggio deserto aleggia un'atmosfera sinistra. I telefoni cellulari si scaricano senza motivo e una presenza indistinta sembra seguirli, lasciando tracce che suggeriscono un messaggio indecifrabile. Impossibilitati a comunicare con l'esterno, i tre possono solo aspettare che il traghetto torni a prenderli nella data stabilita, mentre la tensione tra loro continua a crescere. Negli stessi giorni Freyr, uno psichiatra, sta aiutando la polizia nell'indagine su un caso di vandalismo in una scuola. La vita dell'uomo è cambiata da quando suo figlio Benni è misteriosamente scomparso tre anni prima; una tragedia che lo ha gettato nello sconforto e ha distrutto il suo matrimonio. Nel corso dell'indagine Freyr risale a un altro atto vandalico compiuto nella medesima scuola cinquant'anni prima, lo stesso periodo in cui un giovane allievo è svanito senza lasciare tracce...


"Girano varie voci sulla casa e anche se non sono superstizioso, mi sento molto meglio sapendo che potete trovare riparo in un altro posto, e che potete chiamare aiuto. Qui a volte anche il tempo è infido."

Yrsa Sigurdardottir mi ha regalato una delle ghost story più belle che abbia mai letto. Siamo in Islanda e l'atmosfera solitaria e l'isolamento si sentono più che mai. Due punti narrativi: quello di Freyr, uno psichiatra segnato dalla misteriosa scomparsa del figlio; e quello di Katrin, Gadar e Lif che si sono recati nel villaggio disabitato di Hesteyri con l'intento di restaurare un'abitazione e adibirla a bed & breakfast.

"Si sentì un fruscio e la vegetazione secca davanti a loro scricchiolò, come calpestata. Gli altri non sembravano aver notato niente, ma Katrin non poté fare a meno di pensare che non fossero da soli, a Hesteyri."

Fin da subito il punto di vista dei tre giovani è quello più coinvolgente e quello più avvolto nel mistero: non appena mettono piede in questa parte di fiordo disabitata, si rendono conto dell'aria opprimente che li circonda e l'impossibilità di abbandonare il villaggio senza l'aiuto di una imbarcazioni.

Quando i fruscii tra le foglie e i cigolii delle assi di legno diventano un po' troppo frequenti, i tre iniziano seriamente a pensare di non essere soli. E l'ombra che hanno visto vicino all'acqua, che tanto somigliava ad un ragazzo, era reale?

Contemporaneamente, sulla terra ferma, Freyr si rende conto che il caso di cui si sta occupando somiglia in maniera inquietante ad uno avvenuto cinquant'anni prima e potrebbe gettare una nuova luce sulla scomparsa del figlio. Cose strane accadono anche nel reparto dell'ospedale in cui lavora.

"Con la voce tremante diceva di non avere più la torcia elettrica, che era sparita, e di sentire che stava per accadere qualcosa. Sentiva un odore insopportabile in casa e continuava a trovare delle impronte bagnate che non aveva lasciato lui. Nell'aria c'era qualcosa di subdolo e ripugnante che cercava proprio lui."

L'elemento soprannaturale è predominante e ben trattato. Non vi nascondo di aver avuto autentici brividi di paura, soprattutto dalla seconda metà del libro in poi. "Mi ricordo di te", quindi, non è solo un semplice thriller che tratta di un cold case ma un romanzo paranormale che aumenterà, e non poco, i vostri battiti cardiaci.

L'epilogo non è stato troppo incisivo come avrei voluto ma chiude comunque il cerchio rispondendo agli interrogativi rimasti ancora in sospeso.

Non è la prima volta che mi confronto con la penna di Yrsa Sigurdardottir e penso che sia molto sottovalutata nel panorama editoriale italiano. Se avete modo di recuperare questo libro, fatelo ad occhi chiusi.

Consigliato a tutti gli amanti delle storie paranormali in stile "A casa prima di sera" e "I fantasmi di Ashburn House".



Altri libri dell'autrice:


venerdì 1 agosto 2025

Recensione "La seminatrice di coraggio" di Antonella Desirée Giuffré

 Buongiorno e ben ritrovati sul blog.

Oggi, dopo tantissimo tempo, vi parlo di un romanzo storico meraviglioso che ha conquistato il mio cuore. Si tratta de "La seminatrice di coraggio", firmato dalla penna di Antonella Desirée Giuffré e pubblicato da Tre60.

Buona lettura!


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Pagine 288

Sicilia, 1914. Maria Roccaforte, giovane maestra, lascia il suo paese sul mare di Ragusa per sposare Pietro, un ricco proprietario terriero del borgo di Bonaventura, sui Monti Iblei. Quando Pietro parte per la Grande Guerra, Maria resta sola a gestire la casa e i campi. Le contadine, che lavorano la terra per sostituire gli uomini chiamati al fronte, non si fidano di lei, “donna di città”, e la situazione del borgo peggiora con l’aumentare delle confische dei raccolti da parte dello Stato e delle estorsioni dei briganti.

A Palermo, Maria conosce Sofia Bisi Albini, la fondatrice della Federazione nazionale delle Seminatrici di coraggio, che portano notizie dal fronte alla popolazione più povera e analfabeta e, come “madrine di guerra”, inviano lettere di consolazione ai soldati. Diventata seminatrice, Maria inizia una fitta corrispondenza con il soldato Marcello Elia, che le scrive lettere disperate e struggenti dal fronte del fiume Isonzo.

Quando Pietro viene dato per disperso, Maria sente più che mai il dovere di proteggere le donne di Bonaventura. Ma dopo aver conquistato la loro fiducia, riuscirà a convincerle a unirsi al movimento di protesta nazionale per rivendicare il loro contributo durante il conflitto? E al termine di quella orribile guerra, riuscirà a vedere gli occhi di Marcello, l’uomo che ha conosciuto soltanto attraverso le sue lettere appassionate?

In questo romanzo intenso, l’autrice descrive una Sicilia incantevole e ferita, dove le donne hanno finalmente compreso l’importanza di lottare, unite, in nome dei diritti e della libertà.

La storia di Maria Roccaforte mi ha coinvolto ed emozionato più di quanto mi aspettassi. Siamo in Sicilia, nel pieno della Prima Guerra Mondiale. Maria si è da poco sposata con Pietro e ha lasciato la sua città per seguire il marito nella sua tenuta nel Borgo di Bonaventura. Per tutta la prima parte del libro, quindi, conosciamo questi due personaggi, entriamo in punta di piedi nel loro matrimonio e nelle difficoltà di adattamento di Maria a vivere come "sottoposta" al marito e non come donna libera. 

Con l'ingresso in guerra dell'Italia, Pietro si arruola volontario lasciando Maria in un luogo a lei estraneo in cui la sua autorità non viene riconosciuta senza la presenza del marito.

Ci chiamano "seminatrici", e devo dire che mi piace. Seminiamo speranza lì dove c'è disperazione, dopotutto.

Il fatto di essere una delle poche donne in grado di leggere e scrivere, la rende perfetta per ricoprire il ruolo di seminatrice. Quest'associazione di donne coraggiose si occupava di trasmettere i messaggi inviati dai soldati al fronte alle loro famiglie, spesso analfabete. 

Maria, ditemi: dopo tutto questo, che cosa ci resterà? Il cuore resterà vivo? L'anima sopravvive?

Un altro ruolo delle seminatrici era quello di intrattenere una corrispondenza con i soldati per infondere coraggio e speranza. È proprio durante uno scambio che il destino di Maria e del soldato Marcello si incrociano.

Attraverso le loro lettere, Antonella Desirée Giuffré descrive uno spaccato di vita quotidiana dell'epoca con le difficoltà di chi era rimasto, schiacciato dalle tasse da versare allo stato, la penuria di cibo, la paura di trovarsi nel bel mezzo del conflitto; e la vita dei soldati al fronte fatta di freddo e solitudine.

Dove siete? In questo fuoco senza fine, l'unica consolazione mia è guardare il vostro piccolo ritratto e tenerlo stretto al petto.

"La seminatrice di coraggio" non è una storia che lascia indifferenti. A livello emotivo, è una lettura impegnativa, che fa riflettere. Vengono affrontate diverse tematiche degne di nota e sottolineati dei fenomeni che, ancora oggi, fanno discutere. C'è spazio anche per la speranza e per i buoni sentimenti che, comunque, riescono a sopravvivere ad ogni avversità.

Ci sono tantissimi riferimenti storici che non conoscevo ed è evidente l'intenso lavoro di ricerca che c'è dietro. Un libro concreto e ben strutturato, una protagonista che resta impressa per il suo coraggio e per l'immenso cuore. Se volete farvi un regalo, leggetelo!