Buongiorno, lettori.
Oggi voglio parlarvi di un romanzo davvero intenso ed emozionante firmato dalla penna di Giulia Dal Mas, "La cucitrice di sogni", edito da Amazon Publishing.
Buona lettura!


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Celeste è una giovane ballerina classica e sta per affacciarsi a una carriera brillante, è innamorata di Luca e del loro bambino. Ma un terribile incidente la priva dei genitori adottivi: tutto il suo mondo sembra sgretolarsi, si sente smarrita e niente la entusiasma più.
Un misterioso carillon e un pezzetto di tulle sono tutto ciò che la lega alla madre naturale: quando a Siena, di fronte a una sala da tè, l’anziana Margherita la scambia per la defunta Antonia Cateni, abbandona ogni titubanza, determinata a mettere insieme i pezzi del suo passato.
Attraverso il carteggio che Margherita le dona, Celeste ripercorre la vita di Antonia, ballerina classica negli anni Cinquanta che, adorata nei teatri di Parigi e Leningrado, fu l’amante di un coreografo russo, e visse sulla sua pelle grandi successi e profonde delusioni.
A più di sessant’anni di distanza, esplorando il mondo del palcoscenico, fatto di eleganza, perfezione, invidie e gelosie, Celeste si rappacificherà con se stessa e tornerà a danzare?


Ho scoperto quest'autrice con il primo libro della serie 'Villa Matilde', Quando fioriranno le rose, e mi è piaciuto moltissimo ritrovarla in una nuova ed emozionante storia. Ne "La cucitrice di sogni", si parla di danza, di stoffe, di segreti e di intricate dinamiche familiari. 
Giulia Dal Mas ci guida in un appassionante viaggio attraverso le più belle città d'Europa. Celeste è una protagonista complessa e provata da una vita difficile: ha appena subito un lutto terribile e la tempesta che si sta abbattendo sulla sua vita è solo all'inizio. Deve ritrovare la serenità e, per farlo, ha bisogno di scavare in un passato che tutti le hanno sempre tenuto nascosto con la paura di scoprire una verità potenzialmente sconvolgente.

Il viaggio nel passato è appassionante e intenso, l'autrice è davvero bravissima nel coinvolgere il lettore dall'inizio alla fine. Non ho fatto nessuna fatica a seguire le due storyline e, questa scelta, aiuta senza dubbio a mantenere sempre alta l'attenzione. Il dolore è il sentimento predominante del romanzo, permea ogni riga e ogni pagina. C'è spazio anche per l'amore, nelle varie sfumature, per l'amicizia, per i sogni e le speranze. La danza è un tema centrale che mi è piaciuto moltissimo, così come la passione per i tessuti e il loro utilizzo. E', senza dubbio, un romanzo completo e realistico, uno di quelli che ti coinvolge completamente come un bellissimo sogno.

La prosa di Giulia Dal Mas è elegante e attenta, le descrizioni sono dettagliate e assolutamente evocative. E' un libro che si legge tutto d'un fiato e che trasmette moltissimi messaggi positivi. Non bisogna mai arrendersi, nonostante le difficoltà e i traumi che possono sconvolgere la nostra esistenza perché, prima o poi, tutto andrà per il verso giusto.
Un secondo capitolo coi fiocchi, per una serie che non smette di stupire ed emozionare. 
Se amate i romanzi, non potete farvi scappare questa meravigliosa storia. 


Per leggere altre opinioni sul libro, continua a seguire il tour!



Buongiorno, lettori.
Torno a parlarvi di thriller con una storia poco innovativa ma che è riuscita, comunque, a stupirmi.
Si tratta de "Il matrimonio delle bugie", di Kimberly Belle, edito dalla Newton Compton.
Buona lettura!


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Dopo sette anni di matrimonio, Iris e Will sono il ritratto della coppia felice: vivono in una bella casa, hanno un lavoro appagante e stanno cercando di avere un bambino. Quando Will parte per un viaggio di lavoro in Florida, Iris non sa che il suo mondo perfetto sta per crollare. Quella mattina, infatti, un aereo diretto a Seattle precipita e tra i nomi delle vittime c'è inspiegabilmente quello di Will. Iris è sconvolta, ma è certa che si tratti di un errore. Perché Will avrebbe dovuto mentirle? Che cosa doveva fare a Seattle? E su cosa altro ancora potrebbe averle raccontato bugie? Se vuole davvero arrivare alla verità, Iris dovrà affrontare un'indagine disperata per scoprire che cosa si nascondeva sotto la superficie calma del suo matrimonio. Ma non ha idea delle conseguenze che tutto ciò potrebbe avere...

Ci sono storie che sconvolgono da subito, dalle primissime pagine. Quella di Kimberly Belle fa parte di questa categoria: immaginate di salutare vostro marito e di essere avvertite, poche ore più tardi, che è morto a bordo di un aereo diverso da quello che doveva prendere, verso una destinazione che non vi dice nulla. Immaginate poi di iniziare ad indagare tra le sue conoscenze e di scoprire ulteriori segreti e aspetti della sua vita che non avreste mai immaginato. Ci riuscite? E' con questa confusione, mista al dolore e allo shock della perdita, che Iris deve affrontare la vita e una situazione che diventa, da subito, torbida e critica. Suo marito, Will, si trasforma ben presto da uomo perfetto a bugiardo seriale. Chi era veramente? Perché la sua scomparsa sembra più premeditata che accidentale?

Ho ammirato tantissimo il sangue freddo di questa donna: è il personaggio col quale ci confrontiamo di più e quello con il quale sono entrata più in sintonia. L'autrice rende il lettore partecipe di ogni scoperta e di ogni bugia, i colpi di scena si susseguono ad ogni pagina e ogni volta che sarete convinti di aver capito la verità, verrete smentiti prontamente dall'autrice. Il matrimonio è una cosa difficile, la Belle ne mette in mostra tutti gli aspetti peggiori. Nonostante, spesso, ci convinciamo di conoscere bene qualcuno, non è mai così, perlomeno non fino in fondo.

L'atmosfera che si respira nel libro è stranamente tranquilla, se consideriamo le circostanze. Dopo un momento di stasi centrale, in cui la storia sembrava aver preso una piega prevedibile e per nulla stimolante, l'autrice mi ha stupita con un colpo di coda inaspettato e molto scenografico che ha ridato un senso all'intera vicenda. La scrittura di Kimberly Belle è molto scarna e diretta, non c'è un'attenzione particolare per la prosa e non ci sono descrizioni dettagliate ma il suo stile si adatta perfettamente al genere. Devo segnalare ai veri appassionati di thriller che "Il matrimonio delle bugie" non rispecchia pienamente i canoni della categoria. E' perfetto per chi vuole avvicinarsi a questo settore letterario. Lo consiglio!



Buongiorno, lettori.
Finalmente trovo un po' di tempo per parlarvi del terzo, e meraviglioso, sport romance della serie di Kristen Callihan, "Lo schema di gioco", edito da Always Publishing.
Buona lettura!


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Unica regola, non arrendersi... mai! Ethan Dexter ha un amore da conquistare ed è stanco di rimanere a bordo campo. L'indecifrabile gigante del football è ben lontano dallo stereotipo del giocatore tutto donne e divertimento. Da sempre focalizzato solo sul gioco, Ethan è pacato, riflessivo e, in apparenza, imperturbabile. Eccetto quando si tratta di una piccola esuberante e impertinente fatina bionda. Fiona Mackenzie ha una sfida da raccogliere e un cuore da proteggere. La giovane designer non sa cosa pensare quando si tratta di Dex. Barba, tatuaggi e muscoli minacciosi stridono con il suo atteggiamento schivo ed enigmatico, e soprattutto con le voci che girano sul suo conto. Ma dall'istante in cui si troverà al centro delle sue silenziose attenzioni, sa per certo di voler scoprire cosa succede quando il famigerato controllo di Dex trova libero sfogo. Dex è alla ricerca di un amore che sia per la vita e per conquistare per sempre la frizzante Fi è pronto a scendere in campo con il suo infallibile schema di gioco di fascino e perseveranza.

Vi svelo un segreto, quando ho iniziato a leggere questa serie di Kristen Callihan non apprezzavo per nulla le storie, le trame e i personaggi. Non chiedetemi, quindi, perché io abbia continuato a leggerla ma sappiate che sono felicissima di averlo fatto altrimenti non avrei mai avuto modo di approfondire la conoscenza di Ethan e Fiona. Li ho adorati, divorando la loro storia nel giro di un paio d'ore.
"Lo schema di gioco" è stata una lettura intensa, simpatica, dolce e sexy al tempo stesso. L'autrice è riuscita a conquistarmi grazie a due personaggi meravigliosi e complessi: Dex è stato, per gran parte del libro, un vero enigma da decifrare. E' un uomo profondo e un personaggio di spessore, molto lontano dallo stereotipo di atleta macho e senza cervello. Forse, la parte più affascinante di lui è proprio la mente e le riflessioni con cui si intrattiene per ore valutando i pro e i contro di un determinato comportamento. 

Fiona Mackenzie è un vero uragano: mi è piaciuta moltissimo col suo carattere esuberante e i bollenti spiriti. E' una donna che non ha paura di ammettere i suoi bisogni e non si vergogna dei suoi pensieri, sembra quasi una sirena tentatrice nei confronti del povero Dex che non riesce proprio a resisterle. In effetti, la dinamica che si viene a creare mi ha fatto spuntare più di un sorriso: un giovane e aitante maschione che viene circuito da una piccola trilly dispettosa e provocante. Vi assicuro che una coppia così non l'avete mai vista!

Questo terzo capitolo della serie mi ha fatto rivalutare tantissimo l'autrice. Mi è sembrato un lavoro qualitativamente superiore rispetto ai precedenti, con personaggi più maturi e che hanno molto da raccontare. Mi sono entrati nel cuore e mi hanno regalato una favola moderna che farò fatica a dimenticare. La prosa dell'autrice è scorrevolissima e piacevole da leggere, lo stile della Callihan si conferma sempre brioso e accattivante, è difficile distogliere l'attenzione dalle pagine e dalla vicenda. Insomma, se amate il genere, penso sia uno dei libri meglio riusciti. Ideale anche per chi ama semplicemente il romance, la presenza di elementi sportivi e specifici è minima e non condiziona la bellissima storia d'amore. I libri della 'Game On Series' sono tutti autoconclusivi, pertanto potete leggerli anche separatamente. Non avete proprio scuse per non portarvi a casa una copia di questo gioiellino! Promosso a pieni voti!!!


Buongiorno, lettori.
Oggi ho il piacere di ospitare l'ultima tappa del tour dedicato a "Hanover House", secondo attesissimo capitolo della serie thriller di Brenda Novak.
In questo appuntamento, parleremo di strutture psichiatriche e del loro ruolo nella cura delle patologie mentali. Parleremo della trasformazione, nel tempo, di questi luoghi e del trattamento riservato ai pazienti in essi ospitati.
Buona lettura!


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È trascorso ormai un anno da quando Evelyn Talbot si è trasferita in Alaska, ad Hanover House, la clinica psichiatrica di massima sicurezza dove vengono internati i serial killer più efferati. Solo pochi di loro hanno una mente così brillante da riuscire a spiegare il complesso modus operandi che si cela dietro ai propri crimini, e uno di questi è appena arrivato. Si tratta di Lyman Bishop, il "Fabbricante di Zombi", un genetista accusato di lobotomizzare le sue vittime con un rompighiaccio. L' unico il cui raffinato intelletto regge il confronto con il famigerato Hannibal Lecter. Appena Evelyn lo incontra sente il sangue gelarsi nelle vene, e non è certo per la tempesta di ghiaccio che sta per abbattersi sulla zona... Ha la netta sensazione che qualcosa nella sua vita stia per cambiare, irreparabilmente. Quando viene ritrovato il corpo di una nuova vittima uccisa con un rompighiaccio, il dubbio che Bishop sia l'uomo sbagliato emerge con violenza. Ma le sfide non sono finite per Evelyn, perché la minaccia di Jasper, il ragazzo che a sedici anni l'ha segregata e seviziata, sembra più vicina che mai. Esiste un legame tra questi eventi? È solo un caso che la donna massacrata assomigli terribilmente alla bella psichiatra? Per Evelyn e l'uomo che ama, il tenace commissario Amarok, la caccia è di nuovo aperta. Perché nessuno è al sicuro nel grande freddo.

Le strutture psichiatriche sono sempre stati luoghi misteriosi, lontani dalla civiltà e luogo di ritrovo per gli emarginati. Ci sono stati anni bui in cui il 'manicomio', più che un luogo di cura, era una vera e propria prigione in cui i pazienti venivano 'tenuti a bada' in maniera più o meno consona al caso.
E' proprio in questi anni che, sempre di più, si è associato a queste strutture un concetto di terrore e crudeltà: la cattiveria umana di inservienti e psichiatri, si sfogava in tutta la sua potenza sulle povere vittime che, il più delle volte, erano incapaci di difendersi e si limitavano a subire le angherie.


Con il tempo, e il progresso, si è operata una divisione tra reparti psichiatrici pubblici e ospedali psichiatrici giudiziari (come la struttura di Hanover House"), ma le condizioni, in alcuni casi, non sono poi così cambiate. Ho avuto modo di lavorare, come infermiera, in un reparto psichiatrico e vi posso assicurare che l'atmosfera che si respira tra le mura è molto pesante e stressante, si è a contatto con la malattia vera e con i misteri della mente che sono quasi sempre inspiegabili. 
Il 'pericolo' è costante: si rischia di essere aggrediti in ogni momento e instaurare un rapporto con i pazienti è difficilissimo.


Camicie di forza, elettroshock, sbarre alle finestre. Quanti di questi rimedi sono ancora in uso oggi? Quanti sono realmente necessari? Come vivono i pazienti ricoverati in queste strutture? Nessuno può saperlo, fino in fondo. Quel che è certo è che, nonostante il progresso, non si tratta di posti idilliaci con giardini curati e panchine colorate, gli ospedali psichiatrici (giudiziari e non) sono spazi malinconici, popolati da ombre e da dolore. 

'Hanover House', è l'esempio perfetto di struttura psichiatrica moderna perciò, se volete saperne di più, non vi resta che ritagliarvi qualche ora per leggere il libro.

Se avete perso qualche tappa, qui trovate il riepilogo del tour!



Grazie per averci seguito!

Buongiorno, cuori librosi, e buon giovedì!
Ho il piacere di parlarvi di un thriller pazzesco firmato da Alberto Beruffi, "Una ragazza cattiva", in uscita oggi per Newton Compton.
Buona lettura!


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Un autogrill si trasforma in un'orribile scena del crimine dopo il ritrovamento del cadavere di una delle cameriere. Si tratta di Giulia Scarpanti, a detta di tutti una brava ragazza, figlia minore di un avvocato. È stata strangolata con la corda di una chitarra. Ma non è tutto. Le è stata messa della colla sulla bocca per farla "sorridere", le pareti del locale sono state riempite di poster e accanto al corpo è stato ritrovato un piccolo carillon a forma di juke-box, che diffonde una musica tutt'altro che casuale, apparentemente scelta con agghiacciante lucidità. Qual è il messaggio segreto dietro questa messinscena? I macabri particolari della vicenda ossessionano Mattia Mantovani, un chitarrista dal passato tormentato, al punto da portarlo a collaborare con la squadra investigativa di cui fanno parte Marco Pioggia e Lara Tarantino, da poco trasferitasi in Italia dopo vari anni di collaborazioni in USA con l'FBi. Ma i tre dovranno agire in fretta. Da qualche parte, infatti, l'assassino sta per colpire ancora.



Cercate una storia che vi tolga il sonno? Leggete "Una ragazza cattiva".
Cercate un thriller ricco di suspense, dal ritmo incalzante? Leggete il libro di Alberto Beruffi.
Ho divorato questo volume nel giro di una giornata, intervallando la lettura soltanto con tanti caffè e la pause pasti. Fin dalle prime pagine, ho riscontrato una storia avvincente, scorrevole e molto dinamica. L'azione si svolge nel giro di quattrocento pagine intense raccontate con una narrazione serrata. I personaggi sono le pedine perfette per un misterioso fantasma che agisce libero e incontrastato nonostante gli sforzi della polizia. Marco Pioggia, e la sua partner Lara, brancolano nel buio, vittime di un gioco perverso e di un'escalation di violenza che procede al ritmo di grandi classici della musica italiana degli anni '80. Ebbene sì, avete capito bene: vendetta e musica vanno di pari passo, in questo libro, creando un connubio perfetto e intrigante.
Vogliamo parlare anche dell'ambientazione in un collegio esclusivo amministrato dalla Chiesa? Un elemento che arricchisce di mistero una storia già intricata e imprevedibile.

Non avrebbero capito, non subito, ma poi ci sarebbero arrivati.
Allora avrebbero avuto paura.
E la paura è una morte lenta.

Insieme al povero Marco Pioggia, ho brancolato nel buio e fatto centinaia di congetture che si rivelavano, puntualmente, errate. Sono rimasta sconvolta dall'epilogo e dagli sviluppi inaspettati che hanno dato un senso e un significato più profondo all'intera vicenda. L'autore è riuscito nell'impresa di rendere accattivante ogni dettaglio della sua trama: i luoghi, i personaggi, testi di canzoni celebri che hanno caratterizzato un secolo. Ogni cosa è studiata a puntino e perfettamente contestualizzata, la suspense è una costante, tra le righe, e vi assicuro che una volta iniziato sarà molto, molto difficile metterlo giù. Mi è piaciuta moltissimo anche la scelta narrativa, con la divisione in due tempi, la prosa è curatissima, a tratti aulica e molto ricercata. L'autore ci guida in un passato che si ripercuote nel presente e in un disegno di redenzione in cui non ci saranno né vinti, né vincitori.
E' una storia che si adatta perfettamente al nostro periodo storico, per il tema trattato, e che vuole mostrarci il lato peggiore dell'umanità. Mi è piaciuto moltissimo e lo promuovo a pieni voti.
Una delle storie migliori di quest'anno!


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