Buongiorno lettori,
oggi facciamo un viaggio in Sicilia alla scoperta di un romanzo particolare che non mi ha del tutto soddisfatto. Si tratta di "Siracusa", un libro dalle tinte noir firmato dalla penna di Delia Ephron.
Buona lettura!


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Due coppie vanno in vacanza insieme in Sicilia: Michael e Lizzie, raffinati newyorchesi, lui scrittore affermato e lei giornalista precaria; Finn e Taylor, lui ristoratore senza troppe pretese e lei donna glaciale e madre oppressiva, vengono dal Maine e viaggiano con la figlia Snow, una bambina strana e taciturna. Non si tratta di amici di vecchia data, anzi: la confidenza è scarsa. Un invito nato quasi per scherzo, durante una serata piacevole passata insieme, uno slancio di entusiasmo, e i quattro americani si ritrovano in vacanza insieme dall'altra parte dell'Atlantico. Ben presto spuntano gelosie e rivalità, bugie, attrazioni incrociate e antipatie neanche troppo celate. In una danza perfetta di luci e ombre, sotto il sole cocente di Siracusa cominciano a addensarsi zone oscure. Finché, a complicare ulteriormente le cose, spunta da lontano, ma si fa sempre più ingombrante, la presenza della giovane amante di Michael. E la vacanza prende una piega inaspettata... In un gioco di incastri congegnato in maniera sapiente, ognuno dei personaggi racconta la sua verità: quattro versioni diverse della stessa storia, che però inevitabilmente vanno a convergere verso un unico, tragico finale.

Tra pochi giorni, partirò alla volta di Siracusa e ho pensato di entrare nel mood giusto grazie al romanzo della Ephron. In effetti, ho annotato parecchi riferimenti sulla città che non vedo l'ora di scoprire di persona ma, al di là dell'ambientazione estiva e marittima, c'è una storia molto particolare dietro questo romanzo. L'autrice ci racconta di una vacanza improbabile intrapresa da due coppie di semi sconosciuti che, fin dall'inizio, non sono molto convinti della convivenza forzata. Vengono subito messi in luce i difetti di tutti loro e i pericolosi giochetti di cui si rendono protagonisti. La scelta di intervallare la narrazione con flashback del passato ha reso tutto più confusionario e non ha aiutato, più di tanto, a comprendere nel profondo le dinamiche relazionali tra i personaggi. 

C'è un'aura di mistero e segretezza, tra le pagine, e tutto diventa più chiaro con l'entrata in scena di un personaggio inaspettato che fa precipitare definitivamente il, già fragile, equilibrio delle due coppie sempre più insofferenti e desiderose di porre fine alla vacanza da incubo.
Per buona parte del libro, il ritmo è lento e sinceramente ho fatto fatica ad appassionarmi alla storia. Diciamo che la curiosità è l'elemento che mi ha spinto a continuare e a portare a termine la lettura. 
Le ultime pagine sono, forse, le più scorrevoli e coinvolgenti. Finalmente tutti i nodi vengono al pettine anche se con risvolti decisamente inaspettati e discutibili. 

La prosa dell'autrice è molto curata e dettagliata, non ho fatto fatica a seguirla. Un ritmo più dinamico avrebbe sicuramente giovato per un giudizio globale migliore ma, almeno per quanto mi riguarda, avrei preferito un'impostazione del tutto diversa della storia. Devo ammettere che l'idea di base non è male e nemmeno l'inserimento di una parte noir che rende tutto più intrigante e misterioso. Nel complesso, si tratta di un buon romanzo perfetto da leggere sotto l'ombrellone.




Buon pomeriggio lettori,
nella seconda recensione di oggi, vi parlo del nuovo romanzo di Federica Di Iesu, "Oggi non è un giorno qualunque".
Buona lettura!


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Borgo Sole è un piccolo e tranquillo paese arroccato tra i monti del Trentino, dove tutti i cittadini si conoscono e vita e passioni si consumano attorno alla piazza principale. Anna e Ariel sono due amiche che condividono la casa e il lavoro nella loro bottega d’arte in cui i colori naturali estratti artigianalmente vengono usati per creare piccoli capolavori. Tutto sembra scorrere serenamente ma sia Anna che Ariel nascondono segreti che hanno segnato il loro passato. La situazione e la vita di Anna subiscono una scossa quando Daniel, il grande amore della ragazza, torna a vivere in paese dopo un lungo periodo di assenza. L’arrivo del ragazzo e il verificarsi di una tragedia costringeranno Anna a mettere in discussione le proprie certezze e a intraprendere un viaggio alla scoperta di un segreto che riguarda proprio la sua adorata amica Ariel. 

La storia di Federica Di Iesu è elegante e delicata così come la vedete sulla copertina del libro. Le atmosfere sono bucoliche e curate nel dettaglio: una cosa che ho sempre apprezzato molto dello stile dell'autrice, è la cura per i dettagli e i luoghi in cui sceglie di ambientare i suoi romanzi. Altro punto a favore del libro, elemento cruciale della storia, sono le due protagoniste e le dinamiche che le coinvolgono. Anna e Ariel, pur condividendo molte cose nella loro vita, hanno delle caratteristiche individuali che le differenziano l'una dall'altra. E' un'amicizia fortissima, la loro, a tratti molto commovente, l'autrice riesce a coinvolgere perfettamente il lettore attraverso pagine e pagine di momenti emozionanti. Altro tema interessante, è la passione per i colori: è evidente che l'autrice è un'esperta in materia e, nel romanzo, questo interesse traspare in maniera chiara ed esaustiva anche grazie alle citazioni dedicate ai vari colori inserite alla fine di ogni capitolo.

Non tutti i giorni sono uguali. A volte ho meno pazienza, meno entusiasmo o meno attenzione. Ma oggi ho voglia di arte, ne ho bisogno. E' sempre stata la creatività a salvarmi e so che lo farà anche ora.

L'arte come passione ma, soprattutto, come cura contro le sofferenze dell'anima. Amore e amicizia sono i due grandi temi attorno ai quali l'autrice intesse la sua trama: un amore indimenticabile, anche se complicato, e un'amicizia profonda e preziosa. Come vi dicevo, il tutto è ambientato nella bellissima cornice di un borgo di montagna tra incredibili paesaggi e i profumi della natura. 
Avendo già letto altri libri dell'autrice, mi sento di dire che questo romanzo rappresenta un bel salto di qualità. I personaggi sono ben costruiti e approfonditi, la storia è sviluppata nel dettaglio, la narrazione è scorrevole e procede con un giusto ritmo. A tratti, la scrittura diventa evocativa e riesce a trasportare la mente altrove. Non è una lettura da affrontare con troppa leggerezza ma, allo stesso tempo, è un'altalena di emozioni che riuscirà a conquistare il vostro cuore. Consigliato a tutte le amanti del genere e alle lettrici più romantiche.





Buongiorno cuori librosi,
oggi voglio parlarvi di un romanzo che ho divorato in pochissime ore e dalla trama estremamente particolare. Si tratta del libro di Emily Barr, "L'unico ricordo di Flora Banks", edito da Salani Editore.
Buona lettura!



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Flora Banks, diciassette anni, non ha la memoria a breve termine. I suoi ricordi si sono fermati a quando aveva dieci anni: da allora, dopo che una malattia le ha colpito il cervello, deve continuamente fissare i momenti che vive, scrivendoli su un quaderno, su post-it, oppure direttamente sulle mani e sulle braccia. Quello che sa di sé è che mamma e papà le vogliono bene, così come Jacob, il suo adorato fratello maggiore, e che Paige è la sua migliore amica, quella che si prende cura di lei nel difficile mondo esterno. Ma una sera, durante una festa, Drake, il ragazzo di Paige, la bacia sulla spiaggia e stranamente questo ricordo non svanisce come gli altri. Flora ricorda il bacio, ricorda le parole di Drake, ricorda ogni singolo istante di quell'episodio. Possibile che Drake sia l'artefice del miracolo? Peccato però che il ragazzo sia partito per studiare in Norvegia. Flora non ha dubbi: deve raggiungerlo, solo così potrà capire veramente chi è e cominciare a vivere davvero. Ma come può fidarsi degli altri se non può fidarsi nemmeno di se stessa?

Ogni tanto amo fare delle letture al buio, ovvero senza leggere nemmeno una parola della trama. Vista la copertina e il titolo, non sapevo proprio cosa aspettarmi da questo romanzo ma la lettura è stata un'esperienza incredibile. L'autrice sceglie, come protagonista, un'adolescente complicata e con una vita molto particolare: Flora Banks, infatti, è affetta da amnesia anterograda, una patologia che le permette di ricordare solo episodi del suo passato eliminando, invece, tutti i ricordi più recenti. E' una condizione stranissima e invalidante: per tutto il tempo, Flora va in giro scrivendo frasi e indizi ovunque per poi rileggerli appena le cose diventano di nuovo confuse. La componente psicologica ha un'importanza vitale, nel libro, e l'autrice si dedica moltissimo a questo elemento. Leggendo le avventure della giovane Flora, si ha la frustrante sensazione di dimenticare ogni cosa. Il percorso della ragazza, però, va in crescendo pur essendo disseminato da continui buchi neri e falle di ricordi. E' entusiasmante seguire gli sviluppi della trama che è tutt'altro che scontata. Mi sono affezionata facilmente a Flora e alla sua particolarità, nonostante un limite enorme e i continui vuoti di memoria, riesce a vivere esperienze incredibili che la aiuteranno, un po' alla volta, a guarire. 

Ricordo ogni singola parola che ci siamo detti. Ricordo che ci siamo baciati. Me lo ricordo perfettamente. Tutto il resto svanisce dalla mia mente, ma il bacio è ancora lì.

Può l'amore essere la cura di tutti i mali? E chi può saperlo. Quel che è certo è che l'amore è la spinta principale che fa scattare una molla in Flora facendo sorgere in lei degli interrogativi importanti. Non tutte le persone che la circondano sono sincere approfittandosi, a volte, della sua particolare condizione mentale. A questo punto vi starete chiedendo a quale categoria appartenga questo romanzo e, a dirvi la verità, credo che non sia così semplice da catalogare: a seconda delle parti della storia vi sembrerà di essere in un sick romance o in un mistery romance. Senza dubbio, è una storia molto originale che divorerete in un soffio. Mi è piaciuto molto lo stile dell'autrice anche se, a tratti, il fatto di ripetere in maniera ossessiva sempre le stesse informazioni può risultare pesante, capisco che si tratta di una scelta necessaria per lo sviluppo della storia. Amo i libri particolari e innovativi e, quello di Emily Barr, lo è senza ombra di dubbio. E' perfetto per gli adolescenti, per imparare ad avere sempre fiducia nelle proprie capacità, ma lo consiglio anche ad un pubblico più adulto.


Buongiorno lettori,
oggi ho il piacere di ospitare una tappa del blogtour dedicato a "Il Sognatore", il nuovo romanzo di Laini Taylor, in uscita il 5 Luglio per Fazi Editore.
Il mio compito? Quello di fornirvi cinque motivi per leggere il libro cercando di non spoilerare nulla, spero di farcela!
Buona lettura.



1. Protagonisti da Oscar

In un mondo di cliché e storie già trite e ritrite, fa sempre piacere incontrare personaggi innovativi e straordinari e, ne 'Il Sognatore, ne incrocerete parecchi. Primo fra tutti, cosa inevitabile a mio avviso, è il protagonista, Lazlo Strange. Credo di essermi follemente innamorata di lui sin dall'inizio: del suo aspetto, dei suoi pensieri e della sua voglia di sognare, una dote impossibile da estirpare.
L'autrice non si risparmia con le sue creature, regalandoci dei personaggi eccezionali e ben costruiti che non vedono l'ora di conoscervi!

2. All you need is love

Non so voi, ma io vado pazza per le storie d'amore, di qualsiasi forma esso sia. Non posso dire che l'autrice non mi abbia accontentato, in questo. Le emozioni si sprecano e il detto 'Stessa ora. Stesso posto. Stesso sogno.' in questo libro non è solo una semplice frase ad effetto ma una bellissima realtà... vi lascio immaginare quanto possa essere romantica una cosa del genere!! *.*

3. Mondi paralleli

Come costruisce nuovi mondi la Taylor, nessuno mai. E' il caso di dirlo.
Personalmente, quando leggo un fantasy, amo perdermi in nuove realtà ma non tutti gli autori sono in grado di creare un palcoscenico così reale e allo stesso tempo magico in cui ambientare la propria storia. Sono certa che il viaggio nel mondo de 'Il Sognatore' vi piacerà moltissimo.

4. Poesia

Credo che un'autrice del calibro di Laini Taylor non abbia bisogno di presentazioni. Ma è, comunque, doveroso sottolineare il fatto che la sua prosa è poesia pura. Ho amato ogni singola frase del libro. Ho amato lo stile elegante e ricercato, prezioso oserei dire. Un buon libro, per essere definito tale, DEVE essere ben scritto e la Taylor è una certezza in questo. Qualità ai massimi livelli.

5. Perché amiamo leggere

Ci sono storie che parlano e colpiscono anche al di là di una trama brillante. Ci sono storie che sono una coccola per gli occhi. Sono storie complesse, innovative, geniali ed originali, in grado di ricordarci il motivo del nostro amore per la lettura. C'è un Lazlo Strange in ognuno di noi perché nessuno riuscirà mai a toglierci la voglia di sognare attraverso storie meravigliose come quella de 'Il Sognatore'!


Continuate a seguire il blogtour più magico del momento!


Buon pomeriggio cuori librosi,
nella seconda recensione di oggi vi parlo del nuovo thriller di Robert Brindza, di cui avevo già letto "La donna di ghiaccio" (recensione, QUI) . Si tratta del libro "La vittima perfetta" pubblicato da Newton Compton lo scorso 7 Giugno.
Buona lettura!


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Nel bel mezzo di un'afosa notte estiva, un'ombra si muove oscura, animata da un odio feroce e da un'irrefrenabile sete di sangue. Per la detective Erika Foster è un nuovo caso. Un omicidio, ancora. La vittima è un dottore ed è stato soffocato nel suo letto. Ha i polsi legati e gli occhi gonfi, un sacchetto di plastica trasparente stretto intorno alla testa. Pochi giorni dopo, un altro uomo viene trovato morto nello stesso modo. Erika e la sua squadra si trovano al cospetto di un serial killer freddo e calcolatore: è chiaro che segue le sue prede in attesa del momento perfetto per ucciderle. E le vittime sono tutti uomini single, che custodivano gelosamente i segreti della loro vita privata. Ma cosa lega questi individui all'assassino? Nell'ondata di caldo soffocante che invade Londra, Erika farà di tutto per fermare "l'Ombra della notte" prima che la conta degli omicidi aumenti ancora. Anche a costo di mettere a rischio il suo lavoro e la sua incolumità. Perché mentre Erika segue le tracce del killer, qualcuno segue lei e la osserva da molto vicino...

Spinta dall'entusiasmo, e dall'ottima opinione che mi ero fatta sull'autore dopo il primo libro, mi sono tuffata alla cieca tra le pagine del suo nuovo romanzo che, però, non mi ha conquistata come il primo. Sono stata molto felice di ritrovare la detective Erika Foster e la sua squadra, la cosa positiva di questi thriller, è proprio quella di puntare su una singola protagonista dal passato misterioso e far scoprire, ad ogni indagine e ad ogni libro, qualche tassello in più sulla sua vita privata. Un po' in stile Angela Marsons, anche se lei è inarrivabile. Ma ritorniamo alla nostra storia, devo ammettere che la trama è molto, molto intrigante: le vittime sono tutti uomini e non hanno nulla in comune tra loro, se escludiamo le dinamiche della scena del crimine. Si tratta di omicidi puliti, talmente privi di errori da sembrare dei suicidi in piena regola. Erika Foster sfoggia tutto il suo intuito infallibile, a discapito delle regole e della pazienza, dote a lei sconosciuta. E' una donna di pancia che, sul lavoro, entra in modalità combattimento estremo tenendo gli occhi fissi sull'obiettivo senza curarsi del contorno. Il suo carattere non piace ai suoi superiori ma sicuramente conquisterà tutti i lettori, anche i più ribelli e anticonformisti.

La costruzione della trama che, vi ripeto, ha un ottimo potenziale iniziale e ideologico, perde concretezza strada facendo. L'autore, infatti, getta le basi per un super thriller attraverso due narratori e degli indizi disseminati tra le righe, salvo poi rallentare rovinosamente per oltre metà libro. Il mio entusiasmo è scemato pagina dopo pagina fino ad un epilogo nemmeno troppo sconvolgente ed entusiasmante. Dopo averlo finito, mi è rimasta addosso una forte insoddisfazione per un libro partito bene e rovinato dagli sviluppi e da un ritmo tutt'altro che incalzante. Amo il thriller ma credo che una narrazione coinvolgente sia necessaria per entrare nel cuore di un lettore. Mi sono appassionata poco e niente alla vicenda e ai personaggi, complice anche una scarsa ricostruzione psicologica del killer: cosa gli passa per la mente? Perché sente l'impulso di uccidere? Tutti interrogativi che restano irrisolti. La mente del 'villain' è appena accennata lasciando all'immaginazione una larga parte della sua personalità.
Unica nota positiva? La scrittura scorrevole dell'autore che, pur non compensando la lentezza dell'azione, rende la lettura facile da seguire e molto chiara, non rischierete di perdervi alcun passaggio. Nel complesso, per me è una sufficienza striminzita ma, ribadisco, che non c'è paragone con 'La donna di ghiaccio'. 



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