domenica 1 luglio 2018

Recensione "Siracusa" di Delia Ephron

Buongiorno lettori,
oggi facciamo un viaggio in Sicilia alla scoperta di un romanzo particolare che non mi ha del tutto soddisfatto. Si tratta di "Siracusa", un libro dalle tinte noir firmato dalla penna di Delia Ephron.
Buona lettura!


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Due coppie vanno in vacanza insieme in Sicilia: Michael e Lizzie, raffinati newyorchesi, lui scrittore affermato e lei giornalista precaria; Finn e Taylor, lui ristoratore senza troppe pretese e lei donna glaciale e madre oppressiva, vengono dal Maine e viaggiano con la figlia Snow, una bambina strana e taciturna. Non si tratta di amici di vecchia data, anzi: la confidenza è scarsa. Un invito nato quasi per scherzo, durante una serata piacevole passata insieme, uno slancio di entusiasmo, e i quattro americani si ritrovano in vacanza insieme dall'altra parte dell'Atlantico. Ben presto spuntano gelosie e rivalità, bugie, attrazioni incrociate e antipatie neanche troppo celate. In una danza perfetta di luci e ombre, sotto il sole cocente di Siracusa cominciano a addensarsi zone oscure. Finché, a complicare ulteriormente le cose, spunta da lontano, ma si fa sempre più ingombrante, la presenza della giovane amante di Michael. E la vacanza prende una piega inaspettata... In un gioco di incastri congegnato in maniera sapiente, ognuno dei personaggi racconta la sua verità: quattro versioni diverse della stessa storia, che però inevitabilmente vanno a convergere verso un unico, tragico finale.

Tra pochi giorni, partirò alla volta di Siracusa e ho pensato di entrare nel mood giusto grazie al romanzo della Ephron. In effetti, ho annotato parecchi riferimenti sulla città che non vedo l'ora di scoprire di persona ma, al di là dell'ambientazione estiva e marittima, c'è una storia molto particolare dietro questo romanzo. L'autrice ci racconta di una vacanza improbabile intrapresa da due coppie di semi sconosciuti che, fin dall'inizio, non sono molto convinti della convivenza forzata. Vengono subito messi in luce i difetti di tutti loro e i pericolosi giochetti di cui si rendono protagonisti. La scelta di intervallare la narrazione con flashback del passato ha reso tutto più confusionario e non ha aiutato, più di tanto, a comprendere nel profondo le dinamiche relazionali tra i personaggi. 

C'è un'aura di mistero e segretezza, tra le pagine, e tutto diventa più chiaro con l'entrata in scena di un personaggio inaspettato che fa precipitare definitivamente il, già fragile, equilibrio delle due coppie sempre più insofferenti e desiderose di porre fine alla vacanza da incubo.
Per buona parte del libro, il ritmo è lento e sinceramente ho fatto fatica ad appassionarmi alla storia. Diciamo che la curiosità è l'elemento che mi ha spinto a continuare e a portare a termine la lettura. 
Le ultime pagine sono, forse, le più scorrevoli e coinvolgenti. Finalmente tutti i nodi vengono al pettine anche se con risvolti decisamente inaspettati e discutibili. 

La prosa dell'autrice è molto curata e dettagliata, non ho fatto fatica a seguirla. Un ritmo più dinamico avrebbe sicuramente giovato per un giudizio globale migliore ma, almeno per quanto mi riguarda, avrei preferito un'impostazione del tutto diversa della storia. Devo ammettere che l'idea di base non è male e nemmeno l'inserimento di una parte noir che rende tutto più intrigante e misterioso. Nel complesso, si tratta di un buon romanzo perfetto da leggere sotto l'ombrellone.




2 commenti:

  1. Non è il mio genere, ma non sembra malaccio dalle tue parole. Mi sa che anch'io gli darò una possibilità come lettura leggera, per passare il tempo.

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    1. Ciao Emanuela, io mi aspettavo di meglio. Diciamo che il tutto acquista un senso quasi alla fine del romanzo. -.-

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