Buongiorno lettori,
oggi ho il piacere di ospitare la seconda tappa del blogtour dedicato alla nuova ed esilarante storia firmata da Francesco Muzzopappa, "Heidi".
In questo appuntamento parleremo di un tema ormai sempre più diffuso, soprattutto in ambito televisivo, il trash!
Buona lettura!


Inizio col dirvi che è stata una lettura super spassosa in cui mi sono ritrovata al cento per cento. Amo tutto ciò che è trash, per quanto si tratti quasi sempre di programmi sciocchi e deleteri, trovo che siano divertenti e ottimali per spegnere un po' il cervello e rilassarsi davanti alla tv.
Chiara, la protagonista del romanzo, è la direttrice casting di una emittente televisiva che ha il compito di ideare e realizzare i format che ogni giorno ci fanno compagnia in tv. 
Ma perché il trash va così di moda? Perché non ne abbiamo mai abbastanza di stranezze e storie pazzesche e poco credibili? Sono sicura che, almeno una volta nella vita, sia capitato a tutti di guardare un episodio del programma trash di turno (e non provate a negarlo 😋).
Io, come vi accennavo, ho una vera e propria passione per il genere: faccio parte della fetta di pubblico che sta in lutto tutta l'estate perché Maria De Filippi se ne va beata in vacanza privandomi dei suoi programmi straordinari che sono davvero delle perle di volgarità e ignoranza. 

E' perfetto. E' esattamente ciò che chiedono i telespettatori: talenti inconsueti, malattie, cucine, parrucchieri incapaci, disturbi psichiatrici, più di quanto abbiamo fatto sinora, meglio di come abbiamo fatto sinora. La gente vuole questo e noi glielo daremo, al massimo e con tutta la nostra competenza.

Perché amiamo così tanto la tv trash?
Credo che ci siano due tipologie di spettatori che amano questo tipo di spettacolo e programmi: 

- telespettatori che cercano svago → fanno parte di questa categoria tutti quelli amano rilassarsi davanti alla tv facendosi due risate davanti a format e personaggi discutibili e fenomeni da baraccone vari.

- telespettatori che non aspirano ad altro → avete presente quelle persone tamarre, dalla parlata volgare e dal livello culturale ridotto ai minimi storici? Ecco, loro fanno parte del gruppo. Si tratta di persone che vivono in funzione di quello che dice la D'Urso il pomeriggio o che mangiano gli spaghetti al caffè perché lo dice il dottor Lemme nella sua dieta folle. 

La tv è intrattenimento ma, ormai, se non si ricorre a personaggi che fanno tendenza o storie assurde e strappalacrime è difficile fare audience e tenere milioni di spettatori di fronte alla tv (ovviamente escludiamo il duo Angela senior e junior, perché loro vincono sempre. Su tutto!). E' come se ormai tutto fosse sempre troppo ovvio, troppo normale, troppo scontato. Ricerchiamo emozioni, pericolo e violenza ovunque garantendo successo a trasmissioni di bassa lega che di sicuro non nobilitano l'uomo, ma questo è!

Nel complesso, penso che un po' di sano trash non faccia male. L'importante è non cadere troppo in basso dando visibilità ed importanza ad individui dannosi per la società e per la salute personale. 
Francesco Muzzopappa ha scelto il lato più comico ed esilarante dell'argomento mettendone in luce i limiti e le assurdità. Che siate 'Malati del pulito', 'Pazzi per la spesa' o in cerca del principe azzurro a 'Uomini e Donne', prendetela con filosofia e preparate i pop corn.
Buon trash a tutti!



Continuate a seguire il blogtour passando a leggere le tappe delle mie colleghe, vi lascio il calendario per prendere nota!



Buongiorno lettori,
le attività del blog riprendono a pieno ritmo dopo questa settimana di vacanza con la recensione di un thriller che mi è piaciuto molto. Si tratta de "La gemella sconosciuta", di Jane Robins, uscito il 7 Giugno per la Casa Editrice Nord.
Buona lettura!


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Callie e Tilda sono gemelle, eppure non si somigliano affatto. Callie è single, goffa e impacciata. Tilda invece ha tutto ciò che manca alla sorella: è più bella, più ambiziosa, più carismatica. È un'attrice di successo e ed è fidanzata con Felix, affascinante uomo d'affari. Insieme sono la classica coppia da rivista, invidiata da tutti. Persino da Callie. Almeno finché Callie non si rende conto che, negli ultimi tempi, Tilda è sempre più magra, rifiuta ogni proposta di lavoro, passa il tempo rintanata in una casa ormai irriconoscibile, dove il suo allegro caos ha lasciato il posto alla precisione maniacale di Felix: tutto è nuovo, ordinato e così asettico da far paura. E poi ci sono i lividi sulle braccia, le reazioni esagerate di Felix per questioni da nulla. Preoccupata, Callie cerca in Internet forum di sostegno alle vittime di uomini dispotici, manipolatori e violenti: le storie di quelle sconosciute le sembrano fin troppo familiari e Callie si convince che la sorella sia in pericolo. Deve proteggerla, a ogni costo. Ma come, se Tilda per prima non vuole farsi aiutare? Proprio quando Callie ha l'impressione che la situazione stia precipitando, riceve una proposta da una delle donne del forum, una proposta che potrebbe risolvere in un sol colpo i problemi di entrambe. E Callie accetta, sebbene sappia di star imboccando una strada da cui non potrà più tornare indietro, nemmeno quando capirà di aver commesso un errore imperdonabile...


Questo romanzo di Jane Robins è intrigante in ogni sua parte: dal titolo, alla cover ipnotica fino al contenuto. Non si tratta di un thriller nel senso più puro del termine ma siamo, comunque, di fronte ad una storia inquietante ed enigmatica. Abbiamo a che fare con due gemelle: identiche (o quasi) a livello fisico, diametralmente opposte sul lato caratteriale. Ad un primo sguardo, Tilda sembra la vera leader della coppia: l'autrice ce la presenta come una bellissima donna indipendente e realizzata, a differenza di Callie che sembra fragile e fin troppo protettiva nei confronti della sorella.
L'equilibrio, da sempre, precario del loro rapporto si incrina improvvisamente con l'entrata in scena del protagonista maschile, Felix. Anche per lui ho avuto un'ottima impressione iniziale che, nel corso della lettura, è cambiata drasticamente. In un certo senso, l'autrice si diverte a mettere in pratica il proverbio "mai giudicare dalle apparenze" e lo fa in maniera a dir poco magistrale. La Robins gioca con i suoi personaggi, e con la mente del lettore, con una storia in cui nulla è come sembra.
Durante la lettura non ho mai intuito la verità e il vero intento dell'autrice che mi ha sconvolto definitivamente con un epilogo, a dir poco, sconcertante.

Non avevo idea che Tilda mi disprezzasse tanto, nessun sospetto che mi vedesse come una miserabile parassita, dipendente da lei e dalla sua magnificenza. Non mi ero resa conto che mi considera rotta e che si sente in colpa perché non sa come aggiustarmi.

In questo romanzo si parla molto di un tema delicato: la violenza sulle donne, l'autrice ha sviluppato benissimo l'argomento dandogli il giusto risalto e l'importanza che meritava.
E' incredibile vedere come la vita di una persona possa essere influenzata dagli eventi e dalle insicurezze personali. Ho, letteralmente, adorato le metamorfosi di ogni singolo personaggio e i colpi di scena che si susseguono, pagina dopo pagina. La prosa della Robins è fluida e scorrevole, molto dettagliata e curata alla perfezione. "La gemella sconosciuta" si basa su una trama eccezionale ed imprevedibile, è una storia completa che vanta anche un quadro psicologico pazzesco e complesso che garantisce una buona dose di suspense durante la lettura. Tutto parte dalla mente e, per comprendere a pieno la storia, è necessario calarsi nei panni delle protagoniste: vi assicuro che sarà un'esperienza tutt'altro che semplice ma decisamente originale.
Lettura consigliata!




Buongiorno lettori,
oggi ho il piacere di ospitare il cover reveal di una delle prossime entusiasmanti uscite della Delrai Edizioni. Si tratta di "Invincibile", uno sport romance scritto a quattro mani da Stuart Reardon e Jane Harvey-Berrick.
Pronti a gustarvi questa meraviglia?
Buona visione!

Titolo: Invincibile
Autori: Jane Harvey-Berrick e Stuart Reardon
costo e-book: 4,99
costo cartaceo: 19,90
Pagine: 384 pagine
Data di uscita e-book: 17-12-2018
Data di uscita cartaceo: 7-06-2018 (disponibile per l’evento Rare2018)


Quando il mondo ti cade addosso.
Quando dicono che sei finito.
Quando la tua mente è distrutta, cerca di ripetere:
Io mi alzerò,
Io tornerò
E sarò invincibile.

Nick Renshaw è un giocatore di rugby professionista, dalla futura brillante carriera. Un infortunio improvviso, però, rischia di minare quanto costruito finora: il pericolo è rimanere fuori dai giochi. Sarà Anna Scott, una psicologa sportiva lungimirante, a occuparsi del suo percorso di riabilitazione fisica e psicologica. L’attrazione tra loro, anche se lui è già legato a un’altra donna, non permette a entrambi di essere lucidi e rimanere lontani, così Nick si ritrova a dover fare scelte difficili oltre che compromettenti per se stesso e la sua vita. Tutti gli voltano le spalle, ma Anna no, lei è diversa, lei lo ama. Nessun divieto potrà mai far finire la loro relazione, nessuna distanza, perché il loro sentimento sincero è capace di vincere qualsiasi ostacolo, anche se così facendo entrambi toccheranno il fondo.

Un romanzo capace di toccare le corde profonde dell’anima, dove la passione per lo sport si mescola alle vicende della vita, normali e straordinarie. Quando l’amore scende in campo, non importa chi è vincente, perché sarà sempre invincibile.



Bio:

Jane Harvey Berrick è un'autrice di romance contemporanei e new adult originali ed emotivamente profondi. Trova la sua ispirazione camminando sulla spiaggia dell'Oceano, in compagnia del cagnolino Pip.

Stuart Reardon è stato un giocatore di rugby professionista. Ha giocato per diverse squadre e con la Gran Bretagna. Il suo primo libro con Jane Harvey-Berrick è Invincibile, un romance sul rugby. Attualmente è un modello e lo si può trovare su numerose copertine di romanzi rosa. Puoi seguirlo su tutti i social e sul suo sito internet: www.stuartreardon.co.uk.

Buongiorno cuori librosi,
oggi ho il piacere di ospitare l'ultima tappa del blogtour dedicato a "Ogni giorno come il primo giorno", il nuovo romanzo di Giorgia Penzo, uno dei libri più belli che ho letto quest'anno che non vedo l'ora di raccontarvi. Alla fine della recensione, troverete anche il modulo da compilare per provare a vincere una copia di questa emozionante storia.
Buona lettura!


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Petra e Cloe erano diversissime - una ribelle, insicura, chiusa in se stessa; l'altra solare e amata da tutti - eppure unite da un legame profondo e sincero. E, adesso che è rimasta da sola, Petra fa una promessa alla sorella: vivrà anche per lei, s'impegnerà a migliorare e a non buttare più la sua esistenza. Niente più feste sfrenate, niente più alcol, niente più brutti voti a scuola. Ma è tutto così maledettamente difficile, con la famiglia che cade a pezzi e tutto il mondo che le urla in faccia che è colpa sua se Cloe è morta in un incidente d'auto. Ma Petra non si arrende e, spinta da una forza di volontà che non sospettava di avere, affronta un percorso di rinascita, aiutata prima da Lore, una compagna di classe scozzese arrivata in Italia per uno scambio culturale, e poi da Dario, uno studente universitario che le fa ripetizioni di matematica in vista dell'esame di maturità. Dario, un ragazzo enigmatico e affascinante, che la sorprende in ogni occasione e che le apre le porte di un futuro nuovo, radioso. Ma che allo stesso tempo nasconde un passato oscuro che presto tornerà a reclamare il suo prezzo, mettendo in discussione tutto ciò che Petra ha costruito fino a quel momento... I problemi a scuola, il rapporto con i genitori, l'amore, le fughe, i traguardi, le delusioni, il bisogno di trovare il proprio posto nel mondo: per Petra, senza più Cloe ma con Dario al suo fianco, ogni giorno sarà come il primo giorno della sua nuova vita.


Ci sono i romanzi belli e poi ci sono i libri che ti entrano nel cuore e ti tolgono il respiro: il romanzo di Giorgia Penzo fa parte della seconda categoria. 
Petra è una protagonista con cui sono entrata subito in sintonia. E' una ragazza provata dalla prematura scomparsa della sorella e dalla sua 'ingombrante' assenza. Cloe era, infatti, la sorella 'normale', la figlia modello e benvoluta da tutti. Difficile reggere il confronto con una simile personalità, soprattutto per un animo confuso e tormentato come quello di Petra. Sono rimasta profondamente colpita dalla sua determinazione nel risollevare le sorti della sua famiglia. Petra ci insegna che non è mai troppo tardi per prendere in mano le redini della propria vita e rendere ogni sbaglio parte di un bagaglio personale con la scritta 'da non ripetere'. 
Il suo personaggio affronta un meraviglioso percorso di cambiamento, all'interno del romanzo, senza mai perdere i tratti più belli della sua personalità. E' come un bruco malconcio che si trasforma in una coloratissima e particolare farfalla.

Purtroppo non saprei che regalarti se non la mia sincerità.
Sei innocente, non hai colpe.
Ma per quanto ti amassi, non potevo essere te.
Ero Petra. Sono Petra. Sarò sempre Petra.
Indipendentemente dal fatto che importi a qualcuno.

Dario è il protagonista maschile di questa emozionante storia. Ricopre un ruolo ambivalente: da un lato è il ragazzo gentile che offre ripetizioni di matematica in cambio di tempo; dall'altro è scontroso, silenzioso e tormentato da segreti e da un passato scomodo di cui non vuole rendere partecipe Petra.
Come lettrice, ho fatto fatica ad inquadrarlo fino alla fine. Mi sono piaciuti molti aspetti della sua persona ma ho fatto comunque fatica a capire le sue scelte. Il fatto che abbia un cuore enorme e che sia innamorato perdutamente di Petra, invece, è chiaro e lampante come un faro nella notte.
Mi sono piaciuti da morire, mi hanno emozionato e conquistato mostrandosi per ciò che erano e senza sforzarsi di sembrare qualcos'altro. L'autrice ha messo in luce ogni loro difetto ed errore, ma sono comunque entrati nel mio cuore e da lì non usciranno tanto presto.
Vorrei spendere due parole anche su Cloe, la sorella inarrivabile di Petra, un personaggio che conosceremo indirettamente e di cui sentirete la mancanza pur non avendola mai incontrata. Il suo rapporto con Petra è uno dei temi più toccanti della storia. 

Per quanto, in quel momento, lo odiassi più di qualunque altro sulla terra, il mio cuore batteva grazie all'ossigeno che sapeva di lui.

Ho apprezzato moltissimo la scelta narrativa dell'autrice: ci si ritrova a leggere un diario in cui la protagonista si mette a nudo senza filtri e senza censure. Entriamo nella sua mente, siamo spettatori dei suoi dilemmi, dei suoi rimorsi, della sua rabbia e, infine, della sua meravigliosa rinascita. Ho fatto il tifo per Petra dall'inizio alla fine perché tutti meritano una chance, nella vita. Tutti meritano di poter essere sé stessi ed essere amati per questo. Inseguire dei modelli inarrivabili è deleterio e provoca solo un'esistenza di sofferenza. Grazie Petra per avermi insegnato che vivere è la sfida più grande ma anche l'unica battaglia che vale la pena combattere.
Grazie Giorgia Penzo per queste pagine, per la delicatezza, per la sofferenza e per tutte le altre emozioni che mi hai regalato attraverso le tue parole. 'Ogni giorno come il primo giorno' è una storia sincera, pura e poco romanzata. Una storia sui sentimenti e sulle emozioni. Una storia che ci insegna a superare i limiti perché dopo la tempesta viene sempre il sereno.
Se cercate qualcosa di magico, diverso ed emozionante regalatevi questo libro... non ve ne pentirete!
Promosso a pieni voti e con tutto l'amore che posso.


Si conclude così il meraviglioso tour dedicato a questo romanzo.
Vi lascio il calendario per recuperare le tappe precedenti e il form da compilare per tentare la fortuna e vincere una copia del libro! Per ulteriori dettagli, trovate l'evento Facebook QUI .
Buona fortuna!





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Buongiorno lettori,
oggi ho il piacere di ospitare il review party dedicato a "Noir. Una perfetta bugiarda", il nuovo romanzo di Elisa Gentile, edito da Newton Compton.
Buona lettura!


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Siamo amanti. Siamo la fine di un inizio che non c’è mai stato. Siamo l’incubo di ogni fiaba.
Può un amore diventare odio? Quando un sogno a occhi aperti si tramuta nell’incubo peggiore, probabilmente, sì. Lo sa Marco, quando nella sua vita, per caso, piomba Gresia, bella da far male. Bella da morire.
Nonostante lei tenti di tenerlo lontano, Marco si innamora di questa donna dai lunghi capelli biondi e dagli occhi incredibilmente celesti che, a sua insaputa, lo ha già condannato. Perché Gresia, dietro quel sorriso tirato, quel profumo inebriante e quegli occhi di ghiaccio nasconde un segreto. Uno di quelli in grado di cambiare tutto e niente. Uno di quei segreti che, una volta venuto a galla, non può non causare dolore, rabbia: che alimenta l’amore con l’odio, ma che non può cancellare la passione.


Inizio col dire che questo non è assolutamente il genere di letture che apprezzo di solito e che non avevo mai letto nulla di questa autrice. Fatta questa premessa, vi dico anche che a fine lettura mi sono ritrovata a lanciare il kindle (fortunatamente senza provocare danni). Questa storia è insolita, spinta, erotica e perversa. E' amore, passione, dolore e sofferenza. E' tutto questo e molto di più. E' un romanzo che ti trascina in fondo, fin quasi a toccarlo, ma che poi non ti fa risalire a galla. Rimani lì, con le tue riflessioni, con due personaggi che ti hanno graffiato il cuore e l'anima senza che nemmeno te ne sia resa conto. Gresia e Marco sono tossici l'uno per l'altra e lo sono anche per il lettore. Contrariamente a come accade, ogni volta che leggo un new adult, ho amato tantissimo la protagonista. Gresia è un personaggio enigmatico in cui, forse, nessuna donna si rappresenta o si identifica, ma è una donna consapevole di sé stessa e di quello che vuole dalla vita. In un certo senso, è libera! Poche persone possono dire di esserlo davvero, lei se ne frega del giudizio, se ne frega dell'amore e delle aspettative che la vogliono ammogliata e con una bella famiglia del Mulino Bianco. E' un personaggio coerente, dall'inizio alla fine, un personaggio capace di affrontare ogni singola conseguenza delle sue scelte, per quanto possano far male.

Gli ho permesso di assaggiarmi. Toccarmi. Desiderarmi. Scoparmi. E alla fine avermi. Ma poi ho capito che lui, per me, sarebbe stata la fine, che io per lui ero sbagliata, che lui, per me, sarebbe stato troppo. L'amore è troppo, per una come me.

Anche Marco è un protagonista non indifferente. Metà playboy, metà ragazzo serio e innamorato. Per la maggior parte del tempo, mi sono immedesimata nella sua persona e non l'ho invidiato per nulla. I suoi comportamenti sono scostanti, ma teneri; violenti, ma dolci. Si trova in una posizione non facile, deve farsi carico di una verità che fa male e che rischia di distruggerlo come uomo e come persona. Lui e Gresia, per quanto diversi e incompatibili, sono come due calamite: incapaci di fare a meno del loro polo opposto, nonostante la consapevolezza di farsi solo del male. Sulla carta, è una storia senza futuro. Non importa l'attrazione fisica dirompente. 

Avevo accettato tutto per scelta. Nessun ricatto, nessuna droga per convincermi: io volevo essere quella da sempre, non mi sarei certo tirata indietro, adesso. Avrei venduto l'anima al demonio e avrei accettato le conseguenze.

Ma passiamo alla nota dolente: il FINALE. Qualcuno mi spieghi perché esistono autrici super brave, autrici che scrivono storie bellissime e poi ti danno la pugnalata al cuore sul più bello! Questo è alto tradimento, diamine! Dopo tutto l'amore che ho provato per questo libro, un epilogo coi fiocchi me lo meritavo... e invece, no. Si soffre dall'inizio alla fine MA l'autrice ha ancora la possibilità di redimersi con un eventuale seguito (cosa che non escludo assolutamente e che, anzi, pretendo!).
Elisa Gentile mi è piaciuta davvero tanto e mi è venuta voglia di leggere altri suoi libri, dato che raramente mi capita di appassionarmi in questo modo ad una storia. La prosa è incalzante, lo stile fluido e molto diretto, crudo quando serve a rendere bene un'idea o un concetto. E' un libro che ho letto in poche ore e che mi ha coinvolta, sarebbe più corretto dire 'stravolta', moltissimo.
Lascio una stellina in sospeso solo per il finale, e per il lancio del kindle, ma dovete assolutamente leggere questa storia perché ho bisogno di un gruppo di supporto con cui parlarne!!


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