venerdì 17 novembre 2017

[Segnalazione] "New York 2140" di Kim Stanley Robinson

Buon pomeriggio lettori,
oggi vi parlo di un romanzo di fantascienza che mi ispira uscito ieri per Fanucci Editore.
Si tratta di "New York 2140", scritto da Kim Stanley Robinson.
Buona lettura!


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Il livello delle acque del mare si è alzato, sommergendo improvvisamente l’intera città di New York. Ogni strada si è trasformata in un canale, ogni grattacielo in un’isola a sé stante. Ma per i residenti di un edificio di Madison Square, la New York del 2140 è ben lontana dall’essere una metropoli isolata e perduta, e tutto sembra procedere esattamente come prima del disastro climatico. Il commerciante riesce a trovare occasioni dove tutti gli altri vedono solo problemi; per il detective il lavoro sembra non mancare mai; la star di internet continua ad ammaliare milioni di persone con le sue avventure su un dirigibile; e, infine, l’amministratrice di un grattacielo continua a essere rispettata per la sua frenesia di controllo e la cura maniacale dei dettagli. Ma la minaccia adesso sta giungendo dall’alto, dai programmatori, residenti temporanei sui tetti, la cui scomparsa darà avvio a una catena di eventi che influenzeranno per sempre l’esistenza dei newyorkesi e metteranno in pericolo le fondamenta della città stessa. Una visione distopica e audace di una New York postapocalittica che affronta le devastanti conseguenze del riscaldamento globale. Un’umanità che ha perso tanto, ma non la speranza.

[Review Party] "La figlia modello" di Karin Slaughter

Buongiorno a tutti,
oggi vi parlo del nuovo thriller di Karin Slaughter edito da Harper Collins.
Il libro si intitola, "La figlia modello", ed è la storia di due sorelle e un passato scomodo con cui devono fare i conti.
Buona lettura!


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Sono passati ventotto anni da quando una brutale aggressione ha sconvolto l’adolescenza di Charlotte e Samantha Quinn. Quel giorno la loro madre è stata uccisa, il padre, un noto avvocato difensore, non si è mai ripreso del tutto dalla tragedia e a poco a poco la famiglia si è disintegrata.

Charlie ha cercato di andare avanti con la propria vita, ha seguito le orme del padre e da brava figlia modello lavora con lui nel suo studio legale, ma i segreti legati a quella terribile notte nel bosco continuano a tormentarla.

Poi un gesto di inspiegabile violenza sconvolge la monotonia di Pikeville, la tranquilla cittadina di provincia in cui vive: una ragazza ha aperto il fuoco nel corridoio della scuola, uccidendo il preside e ferendo una compagna.

Per Charlie è come precipitare in un incubo. E non solo perché il primo testimone ad arrivare sulla scena del crimine è lei. Ciò che è accaduto l'ha colpita profondamente, spingendola a convincere il padre a occuparsi del caso. Ma l'ha anche riportata indietro nel tempo, a quel passato cui si illudeva di essere sfuggita.

Perché ciò che ha nascosto per quasi trent'anni si rifiuta di rimanere sepolto... 

A differenza di alcuni precedenti lavori, questo nuovo libro parte molto in sordina, forse anche troppo. La prima parte del romanzo è ambigua e misteriosa ma molto poco appassionante, in alcuni momenti sembra di leggere un racconto privo di pathos e tensione psicologica, caratteristiche fondamentali in un thriller. Per fortuna le cose migliorano, e di molto, nella seconda parte del libro dove tutta la vicenda acquista una buona dinamicità e livelli di suspense altissimi. 
Mi è piaciuta la scelta delle protagoniste: due sorelle legate indissolubilmente da un legame di sangue ma anche da un tragico passato. Tra le due, ho preferito un pelino in più Sam soprattutto a livello caratteriale.
Molto bello ed enigmatico anche il personaggio di Rusty, un avvocato che ha scelto di difendere gli 'indifendibili' per motivi tutti da scoprire. 

Da che parte stai?

-Non esiste nessuna parte, solo la cosa giusta da fare.

In questo libro è necessario abbattere ogni forma di pregiudizio e ogni principio etico politically correct. Il confine tra il bene e il male, tra cosa è giusto e cosa è sbagliato, è labile e sottilissimo. Mi è piaciuta la 'morale' della storia e il percorso di Charlie, il personaggio che conosceremo fino in fondo e da svariate prospettive. La prosa della Slaughter si conferma molto scorrevole e curata, solo leggermente prolissa nella parte iniziale. E' sempre difficile capire o prevedere l'epilogo delle sue storie e questa è una caratteristica che amo molto del suo stile: il colpo di scena è sempre dietro l'angolo. L'autrice si conferma maestra nel descrivere la crudeltà e la psiche umana, è una storia molto verosimile e brutale, sotto certi aspetti.
In conclusione, non lasciatevi incantare dalla calma apparente delle prime pagine e regalatevi questo thriller interessante ed originale.
Promosso!



giovedì 16 novembre 2017

Recensione "Il piccolo negozio della felicità hygge" di Rosie Blake

Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di un romanzo super carino che ho letto lo scorso week end.
Si tratta de "Il piccolo negozio della felicità hygge", di Rosie Blake, un concentrato di positività e filosofia hygge ideale per rilassarsi e sognare un po' ad occhi aperti.
Buona lettura!


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È autunno nella cittadina di Yulethorpe, e una pioggerella gelata scende da giorni. A rendere ancora più tristi gli animi arriva la notizia che l'ultima bottega del centro, l'adorabile negozietto di giocattoli della signora Louisa, sta per chiudere i battenti. Per Yulethorpe sarà un inverno più gelido del solito, ma la speranza ha il volto di un angelo biondo di nome Clara Kristensen. In paese per una vacanza, la ragazza è il ritratto della salute e della felicità. In lei tutto è hygge, come dicono i danesi: è allegra, solare, con un senso profondo della famiglia, ama le candele profumate, i bambini, i cani e i libri. Clara si rimbocca le maniche e rivoluziona il negozio, trasformandolo in un luogo magico e accogliente. In mezzo all'entusiasmo che ha contagiato grandi e piccini, però, salta fuori Joe. È il figlio della proprietaria, un tipo tutto business, sposato con il suo smartphone, e teme che quella di Clara sia una manovra per mettere le mani sugli affari della madre. Del resto, nessuno si darebbe tanto da fare solo per restituire il sorriso ai bambini, no? Tra esilaranti malintesi e scontri all'ultimo fendente, riuscirà Clara, con i suoi occhi azzurri e i modi scandinavi, a convincere lo scostante e ruvido Joe che il segreto della felicità non è il denaro?


Avevo intenzione di andare via, ma questo posto mi piace.
E' che... sento qualcosa, sai cosa voglio dire?
Quella sensazione che senti dentro, che ti fa capire che è la cosa giusta da fare.

Questo romanzo è una soffice nuvola rosa calda e accogliente. Rosie Blake ci ha regalato un piccola favola ambientata in un paesino inglese freddo e abbandonato a sé stesso. Inizialmente, nutrivo qualche dubbio sulla figura di Clara e sulla sua fuga dalla nazione natìa, ma la sua presenza ha cambiato più di una vita e ha riportato alla luce un negozio di giocattoli meraviglioso.
E' una donna che brilla di luce propria, nonostante nasconda in sé qualche ombra del passato, ho amato ogni sfumatura del suo docile ma deciso carattere. La sua figura bilancia perfettamente quella dello scontroso Joe, manager di successo sempre connesso con il mondo.
Ammetto di aver sorriso di fronte a certi episodi molto molto romanzati, ma il clima da favola e zuccheroso non mi ha sconvolto più di tanto, l'autrice è riuscita a bilanciare bene i vari elementi della storia creando un mix perfetto.

Hygge è qualcosa di bello. Significa... Be', non esiste una parola specifica con lo stesso significato in inglese, ma è simile a ciò che voi definite cozy.
Il fuoco del camino, bere qualcosa di gustoso in buona compagnia, a luci soffuse... è hygge.

Il mondo dell'hygge, diffuso in tutta la penisola scandinava ed in particolare in Danimarca, mi ha sempre affascinato moltissimo. A Giugno ho avuto modo di visitare questi luoghi e non posso che confermare quanto scritto dalla Blake. L'hygge è una filosofia di vita meravigliosa, è rilassante anche solo leggere storie come queste con una tazza di tè in mano e avvolti in una calda coperta.
Il finale è altrettanto rosa e dolce ma, come ripeto, ci sono giorni in cui si ha bisogno di storie del genere in cui 'tutto andrà bene'.
La prosa dell'autrice è molto curata e coinvolgente, ho divorato il libro in poche ore, i personaggi e le ambientazioni sono ben costruiti e descritti. Mi è, quasi, dispiaciuto terminarlo.
Lo consiglio senza alcun dubbio!



mercoledì 15 novembre 2017

Recensione "La zona cieca" di Chiara Gamberale

Buongiorno lettori,
oggi vi parlo de "La zona cieca", di Chiara Gamberale, ripubblicato da Feltrinelli in una edizione tutta nuova e con la postfazione di Walter Siti.
E' la prima volta che leggo qualcosa di questa autrice, per scoprire com'è andata continuate la lettura.


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Nel pomeriggio di un 29 febbraio, in uno scalcinato luna park, Lidia e Lorenzo si incontrano.
Raro come il giorno che li ha fatti conoscere e fuori dal tempo come quel luna park, un sentimento li lega fin da subito, anche se all’apparenza non potrebbero essere più diversi da come sono: Lidia, conduttrice radiofonica di Sentimentalisti Anonimi, è fin troppo abituata a guardare in faccia il suo dolore, Lorenzo, scrittore narcisista e inafferabile, riesce a sopportare la vita solo ingannando se stesso e gli altri. Eppure il bisogno di essere amata di lei permette a Lorenzo di entrare in contatto con la sua zona cieca, cioè quella parte di noi dove ognuno è sconosciuto a se stesso. E la paura di amare di Lorenzo permette a Lidia di fare altrettanto. Proprio per questo, se cercarsi è per tutti e due naturale e necessario, stare insieme sembra impossibile e più Lorenzo mente, più Lidia si fa ossessiva, più Lidia chiede, più Lorenzo elude, illude e tradisce. Fino a che, in un crescendo che fatalmente riesce a essere tragico e comico allo stesso tempo, arrivano le lettere di Brian, un improbabile ex musicista che, per la prima volta, regala a Lorenzo la sensazione di potere ascoltare e a Lidia quella di venire ascoltata…

Inizio col dire la cosa che più ho odiato del libro: Lorenzo. Credo di non aver mai avuto un'antipatia tanto radicata verso un personaggio come è successo con lui. Ho odiato ogni aspetto della sua, discutibile, personalità e ho odiato il modo in cui Lidia ha affrontato, per ANNI, le sue bizze da prima donna. Ecco, ora che ho confessato sono pronta a dirvi quello che, invece, mi ha molto colpito dello stile e della mente di questa autrice.
Lidia è una protagonista anomala, benché presenti atteggiamenti comuni a molte donne. E' una persona estremamente intelligente e una fonte inesauribile di buoni sentimenti e speranza, per questo mi è dispiaciuto moltissimo vederla buttar via anni preziosi di vita ed esperienze.

Al di là di tutte le nostre differenze,
l'ho capito subito che in questo eravamo uguali, noi due.
Bravi ad amare solo quello di cui percepiamo la caducità.

Il rapporto con Lorenzo è deleterio, per entrambi, ma si trascina per la quasi totalità del romanzo.
L'autrice ha dimostrato una grande capacità introspettiva mostrando il bello, ma soprattutto il brutto, dei suoi personaggi. 'La zona cieca' è un limbo in cui tante vite e sentimenti si incrociano senza arrivare a nulla di buono per i protagonisti che, tuttavia, sono alla costante ricerca della felicità.
Ho apprezzato molto lo stile diretto e incisivo dell'autrice. I brevi periodi che si susseguono donano forza alla narrazione e pathos ai momenti che vengono raccontati.

I sentimenti vengono trattati con molta discrezione e poco trasporto emotivo, nonostante siano una parte importantissima e fondamentale per le dinamiche di tutti i rapporti tra i protagonisti. Mi incuriosisce la mente di questa autrice che, con questa storia, mi ha posto davanti situazioni e interrogativi inaspettati ma interessanti. Ho adorato la postfazione di Walter Siti che mi ha permesso di capire, ancora meglio, punti poco chiari e ha sottolineato elementi su cui mi ero soffermata poco o nulla. 
Una lettura diversa ma piacevole, la consiglio!



martedì 14 novembre 2017

[Review Party] "Il battesimo di sangue" di Natascia Luchetti

Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di una storia breve ma intensa ed appassionante edita dalla Delrai Edizioni.
Si tratta del prequel di "Dracula" di Natascia Luchetti (se avete perso la recensione, la trovate QUI) e si intitola "Il battesimo di sangue".


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La storia del mostro che ha attraversato i secoli per amore resiste e si rinnova in un tempo immortale. Ogni mito ha il suo inizio ed è sufficiente un solo passo nelle ombre per rimanere prigionieri in eterno della sorte invisa: l’uomo sparisce a favore della bestia. La giustizia punisce coloro che rinnegano Dio, toglie loro l’anima e con questa gioca all’infinito, lasciando che la realtà dei fatti scompaia agli occhi dei mortali. Questa è la vera storia di uno spirito corrotto, ma umano, che parla a nome dell’amore assoluto e della brutalità dell’imperfezione. La rinascita di Dracula prende vita e trasforma la verità in leggenda.

Alcuni lo chiamavano 'figlio del Demonio', Dracul, perché al contrario dell'uso comune
non scendeva a patti con nessuno, non vendeva se stesso ai poteri forti, non si piegava neanche al costo di spezzarsi.

Natascia Luchetti ci regala un altro imperdibile ed emozionante tassello della storia di Dracula.
Come nel romanzo, anche in questo breve racconto, realtà e immaginazione si uniscono dando vita ad una magia narrativa unica e coinvolgente. Sono rimasta colpita, ancora una volta, dall'umanità di questo personaggio, così crudele ma così emotivo e sofferente. Dietro la maschera del mostro c'è un cuore che batte e che, nonostante tutto, cerca ancora l'amore.
La prosa dell'autrice si conferma scorrevole ed elegante, arricchita da descrizioni di paesaggi unici e straordinari. E' facilissimo lasciarsi trasportare tra le pagine e rivivere il mito, ancora una volta.
Non vedo l'ora di leggere il prossimo libro sull'enigmatica figura di Van Helsing!

Era sopravvissuto alla morte, rinato dal sangue empio e aveva continuato
a trascinare i passi del suo cadavere anno dopo anno. 
Aveva ucciso, sì, ma non era sazio.
Quella era la sua maledizione, la sua nuova natura.

Voglio darvi tre motivi per regalarvi questo racconto:

1. Per avere una visione diversa ed originale della storia → sulla figura di Dracula si è scritto e raccontato molto, ma la storia creata dalla Luchetti è unica e particolare, vi mostrerà aspetti del tutto nuovi e inaspettati sulla nascita del mito.

2. Perché è una storia poco fantasy e molto reale → quando parliamo di maledizioni, magia e sangue è facile lasciarsi trasportare in contesti ai limiti della coerenza ma, in questo libro, tutto viene presentato sotto una luce più reale e metaforica. C'è veramente poco fantasy, nonostante il tema trattato, e questa è una novità assoluta in un libro su Dracula.

3. Ha un prezzo piccolissimo → bella la storia, belli i contenuti ma questo prequel è perfetto anche per il prezzo piccolissimo. Potrà arrivare sui vostri e-reader a soli 0,49 centesimi, meno di un caffè.

Se non siete ancora convinti, passate a trovare le mie colleghe blogger e scoprite i loro tre motivi per leggere "Il battesimo di sangue"!