venerdì 4 agosto 2017

Recensione "Il gioco del ragno" di Donatella Perullo

Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di un giallo/thriller molto carino che ho apprezzato particolarmente.
Si tratta de "Il gioco del ragno", di Donatella Perullo, edito da Fanucci.
Buona lettura!


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LA RECENSIONE:

"Se devi lavorare con me, ragazzina, impara a tenere a freno la lingua. Se le tue idee sono buone o meno lo decido io. Le iniziative personali non mi piacciono, soprattutto se rischiano di mandare a puttane un'azione. Sono poche regole e se riuscirai a seguirle, andremo d'accordo."

Andrea Suarez è, a prima vista, un uomo forte e sicuro di sé. Un poliziotto che sa il fatto suo, tanto da essere a capo di una squadra speciale. Tuttavia nasconde un passato non facile, segnato dalla follia omicida di un uomo che gli ha tolto ogni cosa, ma non la voglia di rivalsa. Una nuova indagine lo attende e ad affiancarlo sarà Mizar, una novellina paragonata a lui e alla sua squadra. Per qualche strano motivo il loro superiore è convinto che formeranno una bella squadra, ma tra i due sono subito scintille, e non in senso positivo.

"E' in gamba la ragazza! Dove l'hai agguantata, Suarez?"

"E' lei che ha agguantato me."

"Se le cose stanno così, credo sia la volta buona che tu abbia trovato pane per i tuoi denti. Speriamo solo che non stia per crollare un mito, per il genere femminile sarebbe un duro colpo."

Mizar vuole far vedere di che pasta è fatta, non solo per soddisfazione professionale, ma anche personale. Anche lei, come Andrea, nasconde un segreto che la lega da sempre a lui.
Finalmente ha la possibilità di lavorare al suo fianco e capire meglio cosa si nasconde dietro la facciata dell'uomo che popola la sua mente da anni. L'indagine si rivela più semplice del previsto ma apre uno scenario più ampio e pericoloso. Quando i giochi sembrano finiti, in realtà, non sono nemmeno cominciati.

"Sei tu il senso, Andrea! Vivendo hai reso viva anche lei! Per me è un po' come se lei vivesse dentro di te, come se ti avesse donato il cuore. Ogni vita che hai salvato, ogni persona che hai aiutato, ogni sorriso che hai regalato, tutte le volte che sei stato felice, hai reso meno insensata la sua morte."

Le indagini sono una corsa contro il tempo con un nemico invisibile e molto organizzato.
Andrea dovrà spingere il suo intuito e le sue capacità oltre i limiti per riuscire a spuntarla e salvare la vita di una bambina innocente. 

Una storia dal ritmo serrato quella di Donatella Perullo. Dopo un inizio soft e convulso, si delinea un quadro interessante per la squadra guidata da Andrea. Lui e Mizar sono due ottimi co protagonisti, accomunati da un destino avverso che ha guidato le loro scelte e decisioni fino a questo momento.
Tra i due non è tutto rose e fiori, sopratutto all'inizio, ma col procedere della storia, il loro rapporto si evolve e si rafforza con la scoperta della verità sul loro passato. Entrambi sono ben caratterizzati e si rivelano elementi chiave per risolvere le indagini. La narrazione viene portata avanti con un ritmo incalzante e con un colpo di scena dietro l'altro. Ho terminato la lettura in pochissimo tempo. 
L'elemento romance è appena accennato ma costituisce una piacevole distrazione. 
L'autrice ha uno stile diretto, ricercato e ben strutturato. Le parti tecniche sono presenti ma non esasperate e sono di facile lettura. E' un cerchio che si chiude, portando finalmente la serenità per Andrea e Mizar di cui, forse, leggeremo ancora.
Se amate il genere, lo apprezzerete sicuramente!



giovedì 3 agosto 2017

Recensione "Il libro dell'estate" di Michelle Gable

Buongiorno cuori librosi,
esce oggi per Newton Compton, un romanzo carinissimo e perfetto per le vacanze.
Si tratta de, "Il libro dell'estate", di Michelle Gable.
Buona lettura!


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LA RECENSIONE:

"E' da un po' che non vengo a Sconset, ma c'è sempre stato qualcosa di curiosamente confortante nel sapere che Cliff House mi stava aspettando, come un piano di riserva."

Cliff House è una splendida casa colonica che appartiene alla famiglia di Bess da generazioni.
La casa è sempre stata piena di ospiti che hanno lasciato il proprio segno e le loro storie tra le pagine del 'Libro dell'estate'. Chiamata con urgenza dalla madre, Bess ritrova un mondo sempre uguale e confortante che rischia di essere spazzato via per sempre. Sua madre ha speso tutto per evitare di perdere Cliff House, ora tocca a lei.

"Cliff House è un massiccio edificio, come qualche altro che sorge lungo la stessa strada, mentre la maggior parte delle abitazioni è di dimensioni più modeste. Ci sono vasi un po' malconci alle finestre, quasi tutti strapieni di fiori. Ti fa venire voglia di lasciar perdere tutto e metterti a fare il pescatore."

Il potere magico della casa risiede nella vista spettacolare che regala. Cliff House sorge sul picco di una scogliera, di fronte a lei solo una distesa azzurra infinita capace di curare ogni male.
Leggendo le storie del libro e sentendo parlare di nonna Ruby, Bess inizia ad affezionarsi alla casa e a capire come mai le due donne prima di lei abbiano cercato di salvarla ad ogni costo dalla demolizione. Ma come si può contrastare la forza della natura?

"Dovrei passare in rassegna con lei la storia delle nostre estati com'è delineata in questo Libro.
Abbiamo passato davvero dei bei momenti.
Peccato averlo capito adesso."

L'erosione continua della costa, è una minaccia reale e inevitabile per la casa ma, forse, nonostante non ci siano speranze, Cliff House può ancora compiere la sua magia chiudendo un cerchio che dura da tre generazioni.

Ho apprezzato molto il messaggio che l'autrice ha voluto nascondere tra queste pagine.
Cliff House è soltanto la versione romanzata di moltissime case sulle scogliere di Santaky, a Siasconset, che sono andate perdute a causa dell'erosione incontrastata. Chissà che questo libro non possa aiutare qualche progetto per fermare l'avanzata di questo fenomeno. Tornando al libro, mi è piaciuta molto la visione matriarcale della storia: è un libro di donne forti che lottano fino alla fine per ciò a cui tengono. Avrei apprezzato una maggiore caratterizzazione di queste tre donne.
Mi sono affezionata anche io a questa maestosa villa grazie ai piccoli aneddoti dei tanti ospiti che vi hanno trascorso delle piacevoli vacanze estive. Il 'Libro dell'estate' è un elemento fondamentale della storia che permette, a noi e a Bess, di capire l'importanza rivestita dalla casa. La prosa dell'autrice è molto fluida e scorrevole, ma la narrazione non è sempre ben collegata e si rischia spesso di perdere il filo del discorso. Il romanzo non presenta particolari colpi di scena, né un epilogo scontato. E' una storia carina con un significato sociale importante, è perfetta per le vacanze.



mercoledì 2 agosto 2017

[Letture del cuore] "I ragazzi del Bambino Gesù" di Simona Ercolani

Buon pomeriggio lettori,
volevo parlarvi di un libro dolcissimo e molto speciale edito da Rizzoli.
Si tratta de "I ragazzi del Bambino Gesù", scritto dall'autrice Simona Ercolani.
E' una storia di sogni infranti, di speranza e di occhi che guardano oltre i limiti.
E' una storia di piccoli guerrieri e di un luogo unico al mondo in cui vengono curati con amore e devozione da super professionisti sanitari.
E' una storia che mi ha commosso e mi ha fatto, in un certo senso, maturare e ricredere sulle cose davvero importanti della vita.
Buona lettura!


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"La patologia costringe a rivedere il tempo, lo spazio, i programmi, le priorità, gli interessi, le amicizie, i progetti, i sogni, tutto.
Ogni attimo deve passare inesorabilmente il vaglio medico e sottostare alle scadenze delle visite, delle diagnosi, delle terapie e dei ricoveri.
La vita non è più tua..."

Quando sei un bambino, un ragazzo con tutta la vita davanti non pensi mai che qualcosa possa turbare lo status quo. Hai dei sogni, degli obiettivi da raggiungere, una famiglia che ti ama e degli amici accanto. Eppure ti senti stanco, hai male ovunque e, dopo accertamenti lunghi ed estenuanti, la diagnosi che nessuno vorrebbe mai sentire: leucemia.
In Italia c'è un solo posto specializzato per la cura di questi ragazzi, l'ospedale romano 'Bambino Gesù', un vero centro di eccellenza. Qui, le strade di undici bambini si incrociano e cambiano per sempre.

"C'è chi della malattia trova insopportabile il non poter più decidere della propria vita come Roberto, chi il dover rimanere troppo a lungo lontana da casa come Giulia o il ritrovarsi improvvisamente a non volersi più guardare allo specchio come Annachiara. Le reazioni sono le più diverse ma tutti solitamente, a un certo punto del loro percorso, si fanno una domanda molto semplice ma incredibilmente ovvia: perché io?
Perché proprio a me?"


Come si possono trovare risposte a interrogativi così strazianti?
Come si può spiegare ad un bambino tutta la sequela di terapie da subire? Come si può spiegare che, forse, la salvezza non è nemmeno così sicura? Noi adulti non lo sappiamo.
Ma per fortuna i ragazzi trovano queste risposte da sé. Trovano conforto nel compagno di stanza che vive nelle stesse condizioni, negli occhi di genitori sempre positivi e amorevoli. In quelle fredde e anonime stanze di ospedale non c'è solo dolore e sofferenza, ma anche una parola di conforto, un'amicizia, una speranza di sopravvivere al mostro e tornare a casa ancora più forti.

I protagonisti di questa storia sono tutti bambini e ragazzi, ognuno alle prese con la propria malattia. E' ammirevole vedere la loro forza d'animo e la loro maturità nell'affrontare delle prove davvero difficilissime. Simona Ercolani è riuscita a descrivere le storie di questi ragazzi in maniera molto naturale e delicata, nonostante abbia trattato dei temi tutt'altro che semplici.
Mi ha fatto bene leggere questo libro e mi ha dato, senza dubbio, una grande lezione di vita.

Vorrei inoltre informarvi che il ricavato delle vendite del libro sarà destinato alla ricerca scientifica perciò vi invito a regalarvi una copia di un romanzo che fa bene al cuore e all'anima.


Buzzoole

Recensione "Dove tutto diventa possibile" di Sarah Lark

Buongiorno lettori,
oggi voglio parlarvi di un romanzo carinissimo di un'autrice che non conoscevo.
Si tratta di "Dove tutto diventa possibile" di Sarah Lark, edito da Giunti.
Buona lettura!


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LA RECENSIONE:

"Le frullava la testa: una parte di lei voleva vuotare il sacco, l'altra lasciare le cose com'erano; una tener fede ai suoi impegni nei confronti di Luzyna, l'altra seguire l'irresistibile desiderio di gettarsi tutto alle spalle. Un nuovo paese, una nuova vita..."

Helena è una ragazza giovanissima, ma i suoi occhi hanno già visto tanto orrore. Di origine polacca, deportata in Siberia, ha perso i genitori a cui a promesso di prendersi cura di Luzyna, sua sorella minore e ragazza incontrollabile. Quando si apre la possibilità di andare in Nuova Zelanda e trascorrere lì gli anni che ancora verranno prima della pace, Helena vorrebbe tanto cogliere l'occasione ma in nome di quella promessa, decide di mandare la giovane Luzyna che non sembra apprezzare per nulla l'idea. Il giorno della partenza, di sua sorella non c'è traccia. Pochi secondi, una decisione che può cambiarle la vita. Per la prima volta Helena decide di scegliere sé stessa.

"Quando ho saputo che eri incinta, ho capito che l'avevo perso per sempre... ammesso che mi sia mai appartenuto. Lui non mi ha mai amata veramente. Certe cose o le senti o non le senti, le persone non puoi certo costringerle."

La vita in questa nuova terra le appare subito più semplice e meno problematica. Qui le persone fanno poche domande, non hanno pregiudizi e lavorano sodo. L'incontro con la famiglia Mckenzie è la sua salvezza. Viene accolta in famiglia come una figlia e le attenzioni di James non possono certo lasciarla indifferente. Ma lei cosa prova per lui?
Tutti i suoi inganni rischiano di rovinare ogni cosa e un ipotetico futuro felice. Ma ormai è tardi per tornare indietro, può solo affrontare a testa alta le conseguenze delle sue bugie.

Questo romanzo richiama molto le storie della Riley e della Bomann, soprattutto per quanto riguarda i paesaggi e la costruzione della trama. Helena è una protagonista che ne ha viste di tutti i colori, ma nonostante tutto ci spera ancora. L'autrice descrive perfettamente tutto quello che prova e sente, attraverso i suoi occhi partiamo alla scoperta di una terra magica e scopriamo la cultura maori, la vita nelle fattorie, l'importante e indipendente ruolo rivestito dalle donne in questa società.
Le sue battaglie interiori ci accompagnano per buona parte del romanzo, regalandoci poi un epilogo dolce e rosa, anche se un po' affrettato a mio avviso. Mi è piaciuta molto la prosa dell'autrice elegante, scorrevole e piena di dettagli. E' stato bello viaggiare un po' con la fantasia. Non è il classico romanzo d'amore, ma riserva comunque tantissime emozioni. Se amati i romanzi e le due autrici sopracitate, non potete proprio farvelo sfuggire.



martedì 1 agosto 2017

Recensione "Final Girls" di Riley Sager

Buongiorno lettori,
torno a parlarvi dei miei amatissimi thriller con una storia eccezionale di Riley Sager, "Final Girls - Le sopravvissute". Il romanzo è stato portato in Italia da Giunti ed è stato uno dei thriller più belli che ho letto quest'anno.
Buona lettura!


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LA RECENSIONE:

"Il movimento le procura un dolore atroce alla spalla, e insieme al dolore arriva un ricordo. No, non un ricordo, una certezza. Ed è così terribile che deve per forza essere reale.
E' rimasta solo lei.
Gli altri sono tutti morti.
Lei è l'unica sopravvissuta."

Spesso sentiamo parlare di terribili massacri ed omicidi di massa efferati, nessuno si sofferma mai a pensare cosa ne è dei sopravvissuti, quando ce ne sono. Quincy, Lisa e Samantha sono le tre sopravvissute ai massacri più famosi degli ultimi venti anni. Le chiamano 'Final Girls' e intorno alle loro vite si muovono tutta una serie di meccanismi mediatici sconosciuti ai più.
Quando una delle tre ragazze muore in circostanze poco chiare, l'incubo sembra ricominciare e la parvenza di normalità, faticosamente conquistata da Quincy, cede inesorabilmente.

"Non puoi cambiare il passato.
L'unica cosa che puoi controllare è il modo in cui l'affronti."

Per quanto Quincy si sforzi di fingere il contrario, in realtà è ben lontana dall'aver superato il trauma. 
Va avanti con blister di Xanax, nascondendosi dietro un blog di cucina per cercare di vivere in equilibrio tra incubi e sanità mentale. La morte di Lisa è inaspettata per lei, così come l'arrivo di Samantha in città. Sam ha sempre vissuto nascosta nell'ombra, perché è tornata sotto i riflettori?
Quale segreto nasconde e perché sembra essere in qualche modo collegata alla morte di Lisa?

"Mi aggrappo allo stipite con la mano libera, affondando le unghie nel legno. Tina mi dà una spinta e il legno mi si frantuma tra le dita. Getto via le schegge marce e ricomincio a urlare.
Pine Cottage mi dà il suo bentornato."

I ricordi di quella notte, che credeva persi per sempre, ritornano a galla prepotentemente. 
Niente è come sembra e l'incubo sta per ripetersi, ora più che mai deve dimostrare di essere una sopravvissuta se vuole ottenere un finale diverso.

Un thriller con la T maiuscola quello firmato da Sager. 
Tensione psicologica altissima, ricordi e avvenimenti che si intrecciano senza dare mai un'idea chiara dell'accaduto. Quincy è la protagonista principale e insieme a lei ripercorriamo l'incubo e la crudeltà che si nasconde dietro a massacri del genere. Scopriamo come vivono le vittime dopo questi episodi, la pressione a cui sono sottoposti ogni volta che si ripetono tragedie simili e le ferite mai chiuse che si portano dietro. Ho fatto tante supposizioni, credendo ogni volta di aver scovato il colpevole, ma questo libro è un colpo di scena continuo e l'autore mi ha, a dir poco, sconvolta nell'epilogo. Le protagoniste vengono descritte alla perfezione, chi più chi meno, l'autore spiega benissimo il fenomeno delle 'Final girls' e tutti i 'benefit' (?) della categoria. Amo l'intensità e la complessità dell'intero quadro psicologico della storia. Ho trattenuto il respiro in più di un'occasione per la tanta tensione e suspence. L'autore ha uno stile accurato e molto diretto, ma anche una buona capacità narrativa. Nonostante la mole notevole di pagine, l'ho divorato in un giorno.
Posso tranquillamente affermare che il libro entra di diritto tra i miei thriller preferiti di sempre!
Mi è piaciuto davvero moltissimo e lo consiglio!