giovedì 1 ottobre 2015

Recensione "La custode del miele e delle api" di Cristina Caboni

Buongiorno cari lettori,
voglio parlarvi di un romanzo meraviglioso scritto da Cristina Caboni per Garzanti, "La custode del miele e delle api".
E' un libro magico che parla di tradizioni, di amore, di rabbia e di dolcezza.
Scopriamolo insieme!


LA COPERTINA:





LA TRAMA:

Angelica non è mai riuscita a mettere radici. Non ha mai voluto legarsi a niente e nessuno, sempre pronta a fuggire da tutto per paura. C'è un unico posto dove si sente a casa, ed è tra le sue api. Avvolta dal quieto vibrare delle loro ali e dal profumo intenso del miele che cola dalle arnie, Angelica sa di essere protetta e amata. È un'apicultrice itinerante e il miele è la sola voce con cui riesce a far parlare le sue emozioni. Perché il miele di lavanda può calmare un animo in tempesta e quello di acacia può far ritrovare il sorriso. E Angelica sa sempre trovare quello giusto per tutti, è il suo dono speciale. A insegnarglielo è stata Margherita, la donna che le ha fatto da madre durante l'infanzia, quando viveva su un'isola spazzata dal vento al largo della Sardegna. Dopo essere stata portata via da lì, Angelica ha chiuso il suo cuore e non è più riuscita a fermarsi a lungo in nessun luogo. 
Ma adesso il destino ha deciso di darle un'altra possibilità. C'è un'eredità che la aspetta là dove tutto è cominciato, su quell'isola dove è stata felice. C'è una casa che sorge fra le rose più profumate, un albero che nasconde un segreto prezioso e un compito da portare a termine. E c'è solo una persona che può aiutarla: Nicola. Un uomo misterioso, ma che conosce tutte le paure che si rifugiano nei grandi occhi di Angelica. Solo lui può curare le sue ferite, darle il coraggio e, finalmente, farle ritrovare la sua vera casa. L'unico posto dove il cuore può essere davvero libero.



LA RECENSIONE:

"Lei parlava il linguaggio delle api. Una cosa rara davvero. In tutta la sua vita non aveva mai visto nessuno come Angelica Senes. In quella ragazza c'era qualcosa di speciale."

Tra i ricordi d'infanzia, Angelica non può annoverare molti eventi felici, ma le giornate trascorse con la sua Jaja, sono ben impresse nella mente! Tutto quello che sa sulle api lo deve a lei. E grazie a quei preziosi insegnamenti, adesso si guadagna da vivere come apicoltrice itinerante.. i traumi del passato non le permettono di fermarsi a lungo in un posto. O forse nessun posto è quello giusto per mettere radici.

"Il senso di distacco con il quale aveva osservato la casa, la proprietà, l'intero paese e persino il mare era scomparso. Al suo posto c'era consapevolezza. Una profonda, straordinaria consapevolezza di sé e di ciò che la circondava. E lei voleva riempirsi le mani e l'anima di quel mondo. Voleva farne parte. Allora si rese conto che ne faceva già parte."

Un'eredità inaspettata, la riporta nella terra in cui è nata e cresciuta, la Sardegna. 
Qui viene travolta dai ricordi, dalla passione che Jaja aveva con gli alveari che adesso sono suoi. Dopo l'iniziale smarrimento, appare subito chiaro che la sua anima è sempre appartenuta a quel piccolo, magico paesino.

"Voleva...cosa? Voleva abbracciarlo, voleva stringere le sue mani, voleva parlare con lui, sapere tutto. Voleva il suo respiro, la sua pelle. Voleva quell'uomo. Lo voleva disperatamente"

Dopo anni passati a fuggire dai ricordi e dai sentimenti, Angelica dovrà affrontare tutte le questioni in sospeso che per troppo tempo ha finto di non vedere. Deve farlo per gli altri, ma, soprattutto, per sé stessa. Così finalmente, ritroverà la pace.


IL MIO GIUDIZIO:

Ero già rimasta conquistata dallo stile dell'autrice con il primo romanzo (Il sentiero dei profumi, Garzanti), ma con questo libro si è superata. C'è magia, amore, passione, tradizioni, dolore.. il tutto descritto con la dolcezza di uno stile elegante e ricercato. Ambientazione bucolica e un tema interessantissimo ed originale. I personaggi sono complessi e tormentati, ma ognuno di loro attraversa un processo di maturazione all'interno del libro.
Divorato in pochi giorni, è uno di quei romanzi che fa bene al cuore.
Dire che mi è piaciuto è riduttivo, ma vi posso garantire che è un romanzo che merita di essere letto.
Consigliato!




mercoledì 30 settembre 2015

Segnalazione "Il vento di Kornog" di Alessia Litta

Buon pomeriggio lettori,
ho il piacere di segnalarvi il nuovo romanzo dell'autrice Alessia Litta, "Il vento di Kornog".



Titolo: Vento di Kornog
Genere: Mystery/Romance (con elementi gotici e soprannaturali)
Data di uscita: 7 ottobre 2015
Ebook 0,99€ (per ora disponibile solo su Amazon)



Sinossi:
Claire, italiana d'adozione, non ha ricordi della sua infanzia, ma possiede l’abilità di leggere le memorie degli oggetti e delle persone che tocca.
Quando, per caso, si trova fra le mani una lettera di sua nonna, creduta morta da anni, si rende conto che le sono state raccontate molte bugie. I suoi genitori, infatti, non solo l’hanno tenuta lontana dalla Bretagna - sua terra d’origine - senza spiegarle le ragioni, ma le hanno nascosto che lei è la causa della loro fuga dalla Francia. Qualcosa è accaduto quando era solo una bambina. Qualcosa che non ricorda.
Determinata a capire, Claire decide di raggiungere la Bretagna.
E in quella terra di leggende, battuta da venti e tempeste, si imbatterà nei Laouenan, ricca famiglia che vive in un maniero arroccato su una scogliera. Qui scoprirà che un segreto terribile circonda l’enigmatico e taciturno proprietario da cui tanto si sente attratta, e che un filo sottile li lega.
Ma sarà solo scavando nel passato dei Laouenan, tra intrighi, rivelazioni raccapriccianti e nuove amicizie, che Claire troverà la verità su se stessa, e potrà così riprendersi ciò che ha perduto.

Recensione IN ANTEPRIMA "9 giorni" di Gilly Macmillan

Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di un thriller in uscita per Newton Compton Editori, "9 giorni" di Gilly Macmillan.
La recensione è spoiler free, perciò potete curiosare tranquillamente.
Buona lettura!


LA COPERTINA:




LA TRAMA:

Rachel Jenner è sconvolta e in preda al panico: suo figlio Ben, di soli otto anni, è scomparso, e lei non sa come affrontare questa tragedia. Inoltre, a peggiorare la situazione, ci sono gli obiettivi della stampa e le telecamere delle TV che seguono lo sviluppo del caso e le stanno con il fiato sul collo. È vero, ha commesso una leggerezza: ha perso per un attimo di vista Ben e lui è sparito e ora tutto il Paese pensa che lei sia una madre sprovveduta e vada condannata. Ma cosa è successo veramente in quel tragico pomeriggio? Stretta fra il dramma di aver perso il figlio, le sempre più serrate indagini della polizia e la pubblica gogna dei media, Rachel deve affrontare un’altra agghiacciante realtà: tutto quello che sa di sé e dei suoi cari si rivela una gigantesca bugia. E non c’è più nessuno, nemmeno nella sua famiglia, di cui la donna possa fidarsi. Il tempo stringe e forse il piccolo Ben potrebbe essere ancora salvato, ma l’opinione pubblica ha già deciso. E tu, da che parte starai?


LA RECENSIONE:

"Lui dà la colpa a me."

"Non è colpa tua."

Ma io sapevo che aveva torto.

Quando sei madre, ti senti responsabile di tuo figlio al 100%. Sai che ogni scelta, ogni svista potrebbe causargli sofferenza e faresti qualsiasi cosa per evitarlo. Per Rachel Jenner la situazione è ancora più complicata in seguito ad un difficile divorzio. 
Mentre è al parco con Ben, succede l'irreparabile. Ben scompare nel nulla, lasciando dietro di sé, soltanto un'altalena vuota mossa dal vento.

"Io andai nella mia roccaforte, la stanza di Ben, e tutti i miei pensieri si concentrarono su di lui, com'era mia abitudine. Quello era l'unico posto in cui mi sentivo al sicuro. La sua stanza era diventata il mio guscio."

Condannata dai media e messa sotto torchio dalla polizia, Rachel  appare molto provata. Tutte le sue certezze sono crollate, suo figlio è scomparso, i giorni passano e le indagini della polizia sono ferme. Tanti i sospettati, ma nessuna prova.

"Da lì la vista spaziava sulla città e il porto galleggiante, sulla campagna e oltre: in primo piano alberi e tetti, dietro altri edifici, il fiume luccicante, e più in là campi lontani e colline sotto un cielo grigio e turbolento, e sentori di pioggia che si avvicinavano lentamente e senza sosta.
Sapevo che avevo solo qualche secondo per agire.
Il mio fu un gesto del tutto impulsivo."

Tra verità nascoste, colpi di scena e momenti ad alta tensione, si conclude questo thriller  che non potete lasciarvi scappare.


IL MIO GIUDIZIO:

Devo dire che ho apprezzato molto il libro. 
La trama è ben costruita e articolata. La narrazione da due POV differenti, tiene sempre alta l'attenzione del lettore e permette una comprensione olistica della vicenda. 
Buoni i personaggi, molto curato soprattutto l'aspetto psicologico.
L'autrice ha uno stile neutro, preciso e lineare. Ogni passaggio, compresi quelli in gergo tipicamente poliziesco, vengono spiegati con chiarezza.
E' ricreata la giusta dose di suspense che va in crescendo man mano che la trama si sviluppa.
Finale che non delude a chiusura di uno de thriller più belli di questo 2015.



DA GIOVEDì 8 OTTOBRE IN TUTTE LE LIBRERIE!

martedì 29 settembre 2015

Recensione "Chifeletti. La ricetta per ricominciare" di Monica Lombardi

Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di una piccola storia scritta da Monica Lombardi, per il progetto di Emma Books per Expo 2015.
In una veste molto diversa rispetto ai romantic suspense con i quali l'abbiamo conosciuta, l'autrice ci regala un piacevole racconto pieno di emozioni.
Scopriamolo insieme.


LA COPERTINA:




LA TRAMA:

Ingredienti:
1 piroscafo che porta lontano
1 bambina che osserva tutto, e che tante cose capirà solo in seguito
1 mamma che niente può fermare
1 nonna un po’ bambina
1 città che accoglie tra le sue mura
1 nipote che raccoglie i ricordi
tanti anni che passano
1 spruzzata di rimpianto per quello che non è mai stato raccontato

Preparazione:
C’è la storia grande, quella che deciderà solo dopo molti anni i perché, i chi e i come, che si mescola a tante piccole storie, che appartengono a ognuno di noi. La storia grande mette in moto le tante piccole, a volte rischiando di schiacciarle. Ma ci sono persone che non si lasciano schiacciare, persone anche semplici ma in grado di insegnarci grandi lezioni di forza e dignità. Ci sono viaggi in cui molto lasci, ma ancora di più ritrovi. E alla fine del viaggio, il tramandarsi di una semplice ricetta, il cucinare insieme, diventa il “detto” che trova spazio accanto al “non detto”. La punta dell’iceberg. Che è poco, ma è pur sempre quello che ci indica tutto quello che rimane nascosto.

Rimedio:
È la ricetta che dimostra che è sempre possibile ricominciare, anche quando ci si è lasciati tutto alle spalle.

LA RECENSIONE:
Un racconto intriso di storia e di emozioni che gira intorno a quattro generazioni di donne. Un racconto di speranza, al tempo del primo dopo guerra, quando il popolo istriano fu costretto a fare i bagagli e ricominciare altrove la propria vita. Si parla di donne che non hanno mai perso la speranza, nonostante la miseria e la povertà, donne che con un semplice piatto, riportano il sorriso a tutta la famiglia.
"Come era una festa quando mia madre, oltre agli gnocchi, decideva di prepararci i chifeletti. Non li ho mai sentiti nominare da altri al di fuori della nostra famiglia e delle famiglie dei nostri parenti. Sono dolci, immagino furono inventati per usare l'impasto degli gnocchi in eccesso. Gli gnocchi riempivano la pancia, ma i chifeletti ci facevano felici."
Quella dei chifeletti è davvero una ricetta per ricominciare! Nonostante siano passati anni, questo piatto della felicità viene tramandato di generazione in generazione, perché il passato, seppur doloroso e infelice, fa parte di noi e ci rende quelli che siamo.

IL MIO GIUDIZIO:
Davvero una bellissima storia, la migliore all'interno del progetto. La capacità descrittiva dell'autrice non ha eguali, sembra sempre di essere parte integrante del libro. Lo stile è scorrevole e piacevole da leggere, Mi è piaciuto il finale e il senso profondo che dà all'intera storia. Ho segnato tutte le ricette presenti e non vedo l'ora di cimentarmi! Intanto ve lo consiglio per passare qualche ora in un mare di emozioni e con la buona cucina!

domenica 27 settembre 2015

Recensione "Mezzo Vampiro" di Belinda Laj

Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di un fantasy che avevo da tempo in lista d'attesa.
Si tratta di "Mezzo Vampiro" d Belinda Laj.
Scopriamolo insieme!


LA COPERTINA:



LA TRAMA:

Julian Laurent non è come gli altri vampiri: lui non ha ricevuto il marchio dal Signore degli Immortali. Per questo motivo la sua permanenza all’interno della Damned Academy non sarà facile; oltre a dover affrontare il disprezzo di vampiri, angeli, demoni e mezzosangue, dovrà vedersela con Mia, una ex ragazza di cui non ricorda nulla. Julian crede che tutti i suoi problemi si riducano a questo, ma presto capirà che in gioco c’è molto di più. I trasformati gli danno la caccia per ucciderlo, e un pericoloso potere che nessuno dovrebbe avere sta crescendo dentro di lui. Grazie a Ray, un altro vampiro, scoprirà cosa è realmente il marchio: uno strumento con cui il loro Signore, Blake, tiene in proprio potere gli immortali. Liberare gli studenti dall’influenza del marchio non sarà affatto semplice, anche perché Julian crede di essere legato a Blake da un filo invisibile, e la realtà è peggio di quanto possa immaginare. 


LA RECENSIONE:

"Era un vampiro e sarebbe vissuto per sempre. Nessun invecchiamento, nessuna morte, nessuna bara. Quella era la giusta ricompensa per gli ultimi anni della sua vita, per un'adolescenza non vissuta."

Dopo un'adolescenza travagliata e sofferta, Julian Laurent si risveglia in un luogo buio e sconosciuto. Di tutte le figure che lo circondano, non ne riconosce neanche una. Dicono che sia un vampiro, ma la cosa è difficile da credere, possibile che esistano creature come angeli, demoni e vampiri? 
L'unico che sembra avere le risposte alle numerose domande che affollano la mente di Julian, è il vampiro Blake Night, signore di tutti gli immortali.

"C'erano questioni più importanti che richiedevano la sua attenzione: cercare di capire perché non avesse il marchio, per esempio, e per quale strano miracolo fosse riuscito a non morire durante la trasformazione. Pensieri cupi continuavano a viaggiargli nella mente, come treni ad alta velocità che non facevano nessuna fermata."

La Damned Academy, è il posto in cui gli immortali imparano come vivere e sopravvivere nel mondo che li circonda. Seguono lezioni, proprio come in una normale scuola. Julian stenta a tenere il passo, perché per anni è stato escluso da quel mondo a differenza di tutti i suoi compagni. A peggiorare la situazione si aggiunge il fatto che è l'unico a non aver ricevuto il marchio che viene donato da Blake Night a tutti gli immortali. Ci sono troppe cose che non quadrano e il giovane vampiro è in cerca di risposte.

"Per la prima volta prese in considerazione l'idea di essere un sangue puro. Poteva davvero essere l'anello del Signore dei Vampiri, quello che Blake gli aveva donato?"

La verità si fa strada tra frasi sussurrate e congetture, un'antica maledizione che si ripete nei secoli.
Finale apertissimo per il prossimo capitolo sulla scuola più strana che abbiate mai visto.


IL MIO GIUDIZIO:

Quando si parla di vampiri, è difficile trovare qualcosa di nuovo ed originale. Di solito si tratta di romanzi pieni di cliché già letti e riletti. In "Mezzo Vampiro", invece, è tutto innovativo. L'autrice è stata brava nel creare un mondo nuovo che segue regole tutte sue. Il personaggio di Julian, protagonista della storia, non mi è piaciuto. Ha una personalità odiosa e non si evolve nel corso della storia. Blake Night, al contrario, è pieno di fascino e la sua persona è avvolta nel mistero, l'ho apprezzato molto di più. Un romanzo lunghissimo, complimenti all'autrice per l'impegno, ci sono tratti in cui la situazione è statica e si fa fatica a proseguire. Lo stile è scorrevole e corretto. Si tratta del primo libro di una serie, perciò la storia rimane sospesa sul finale, tuttavia mi piace la piega presa nelle ultime pagine e sono curiosa di scoprire cosa succederà nel seguito.
Se amate il fantasy può fare al caso vostro!