Buongiorno, lettori.
Ultimo post della settimana per raccontarvi il nuovo romanzo di Jesmyn Ward, "Canta, spirito, canta", edito da NN Editore.
Buona lettura!
Dopo "Salvare le ossa", non credevo di poter leggere qualcosa di ancora più bello e coinvolgente ma la Ward mi ha prontamente smentita! In questo secondo capitolo della "Trilogia di Bois Sauvage", mi sono scontrata nuovamente con lo stile asettico dell'autrice che ama raccontare storie vere, carnali e dense di delusione e dolore. Siamo abituati a trovare, nei libri, una via di fuga dalla realtà ma non vi consiglio di addentrarvi nei libri di Jesmyn Ward se questo è il vostro scopo perché rischiereste una delusione totale.
I personaggi di questa nuova storia sono i componenti di una famiglia anonima composta da due bambini legatissimi, una mamma troppo distratta, un padre in galera e due nonni che tentano di tamponare il tutto tra antichi culti e medicina alternativa. La trama non è articolata, non ha colpi di scena e scorre placida con tutta la sua brutale verità e condizioni di vita precarie e dolorose per i due fratellini che ho amato con tutta me stessa. I due hanno un rapporto unico che sfida l'inefficienza e la mancanza di affetto dei grandi, troppo presi da vecchi rancori e speranzosi per un futuro che pare improbabile.
Mi colpisce, come una schiaffo, la penna diretta e schietta di un'autrice che non si risparmia regalando uno scorcio veritiero della vita degli "invisibili", personaggi che raramente trovano spazio nei romanzi e dalle loro realtà patinate. Interessante l'approfondimento sulla medicina alternativa e il culto degli spiriti, tipico della popolazione afro, decisamente affascinante.
Attenderò con ansia e trepidazione l'ultimo capitolo della serie, certa di non rimanere delusa da un'autrice unica e brillante.
Non ho purtroppo ancora letto Salvare le ossa, ma dopo che lo leggerò confido di poter leggere anche questo 😊
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