volevo parlarvi di una storia che mi è piaciuta moltissimo e mi ha stupita oltre ogni aspettativa.
Sto parlando dell'ultimo romanzo di Francesco Gungui, "Tutto il tempo che vuoi", edito da Giunti.
Buona lettura!
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LA RECENSIONE:
"Non ce l'ho un piano B. Non l'ho mai avuto.
Ho sempre pensato che non avesse senso coltivare ipotetiche vite alternative quando si ha la possibilità di vivere quella che si vuole. Così come non ha senso accantonare il proprio piano A di fronte a un ostacolo, per quanto insormontabile possa sembrare."
Franz ha trentasei anni, un lavoro come editor che lo soddisfa in pieno, una compagna e l'intenzione di allargare la famiglia. I giusti presupposti ci sono e l'idea che le cose possano non essere così semplici non lo sfiora nemmeno minimamente. Ma i guai arrivano per tutti e non arrivano mai da soli. Come in un gigantesco domino della sfiga, Franz perde tutto. L'amore, il lavoro e quel futuro radioso che stava già pregustando. Cosa fare ora? Non può starsene con le mani in mano e il mutuo non si paga da solo, l'amore per la cucina potrebbe essere un nuovo mondo da esplorare e un'ancora di salvezza.
"L'ideale per me sarebbe poter vivere tutta la vita due volte. La prima volta è la brutta, giusto per definire gli eventi principali e abbozzare i dialoghi, poi si fa la bella."
Lavorare come chef a domicilio, dà le sue soddisfazioni e risolleva momentaneamente le sue finanze.
Ma, nonostante il brusco approccio con la realtà, Franz non smette di sognare i suoi amati libri e spera segretamente di avere un lieto fine anche lui, ora che le cose procedono di nuovo nel verso giusto. Ora ha una compagna e un lavoro, cosa potrebbe andare storto?
"Volevo una famiglia felice, un lavoro che mi realizzasse, una casa dove invitare i miei migliori amici. E' un'immagine banale, forse lo è, ma la felicità è banale, perché è fatta di sorrisi, traguardi, soddisfazioni, quando la vita è molto probabilmente tutt'altro."
Affrontare i propri demoni, non è mai semplice, come non lo è fare i conti con la realtà delle cose e la consapevolezza che, magari, non realizzeremo mai un sogno per cause che non dipendono da noi e che non possono cambiare. Cosa fare in questi casi? Vivere sapendo che non siamo in un libro, dove il lieto fine c'è sempre per tutti, e cogliere il meglio da quello che abbiamo.
Mi sono appassionata molto alla storia di Franz, l'autore ha un che di diabolico mentre distrugge, pezzo dopo pezzo, il suo protagonista principale. Forse è proprio questa la caratteristica che mi ha fatto apprezzare il libro maggiormente: vedere, per una volta, un personaggio normale e sfigato come la maggior parte di noi. Mi è piaciuto il percorso tutto in salita, le batoste difficili da superare... Franz è uno di noi e, come tale, è impossibile non affezionarsi alla sua storia.
La trama è un connubio tragicomico perfetto, la narrazione scorrevole contribuisce a rendere la lettura briosa e spensierata. E' un libro che si legge volentieri e tutto d'un fiato. Non ci sono molte descrizioni su ambientazione e luoghi, ma i personaggi vengono caratterizzati alla perfezione, sotto ogni aspetto. L'autore ha voluto puntare l'attenzione su temi importanti e lo ha fatto in modo leggero e delicato, senza appesantire la leggerezza che caratterizza tutta la storia.
Franz è l'esempio concreto che possiamo sopravvivere a tutte le delusioni e rinascere un po' più forti e coraggiosi. E' una lettura semi seria che, tra una prelibatezza culinaria e l'altra, vi regalerà la storia vera di un uomo che non si arrende al suo destino.
Un libro assolutamente da leggere, non ve ne pentirete!
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