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lunedì 17 luglio 2017

Recensione "Tutto il tempo che vuoi" di Francesco Gungui

Buon pomeriggio lettori,
volevo parlarvi di una storia che mi è piaciuta moltissimo e mi ha stupita oltre ogni aspettativa.
Sto parlando dell'ultimo romanzo di Francesco Gungui, "Tutto il tempo che vuoi", edito da Giunti.
Buona lettura!


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LA RECENSIONE:

"Non ce l'ho un piano B. Non l'ho mai avuto.
Ho sempre pensato che non avesse senso coltivare ipotetiche vite alternative quando si ha la possibilità di vivere quella che si vuole. Così come non ha senso accantonare il proprio piano A di fronte a un ostacolo, per quanto insormontabile possa sembrare."

Franz ha trentasei anni, un lavoro come editor che lo soddisfa in pieno, una compagna e l'intenzione di allargare la famiglia. I giusti presupposti ci sono e l'idea che le cose possano non essere così semplici non lo sfiora nemmeno minimamente. Ma i guai arrivano per tutti e non arrivano mai da soli. Come in un gigantesco domino della sfiga, Franz perde tutto. L'amore, il lavoro e quel futuro radioso che stava già pregustando. Cosa fare ora? Non può starsene con le mani in mano e il mutuo non si paga da solo, l'amore per la cucina potrebbe essere un nuovo mondo da esplorare e un'ancora di salvezza.

"L'ideale per me sarebbe poter vivere tutta la vita due volte. La prima volta è la brutta, giusto per definire gli eventi principali e abbozzare i dialoghi, poi si fa la bella."

Lavorare come chef a domicilio, dà le sue soddisfazioni e risolleva momentaneamente le sue finanze.
Ma, nonostante il brusco approccio con la realtà, Franz non smette di sognare i suoi amati libri e spera segretamente di avere un lieto fine anche lui, ora che le cose procedono di nuovo nel verso giusto. Ora ha una compagna e un lavoro, cosa potrebbe andare storto?

"Volevo una famiglia felice, un lavoro che mi realizzasse, una casa dove invitare i miei migliori amici. E' un'immagine banale, forse lo è, ma la felicità è banale, perché è fatta di sorrisi, traguardi, soddisfazioni, quando la vita è molto probabilmente tutt'altro."

Affrontare i propri demoni, non è mai semplice, come non lo è fare i conti con la realtà delle cose e la consapevolezza che, magari, non realizzeremo mai un sogno per cause che non dipendono da noi e che non possono cambiare. Cosa fare in questi casi? Vivere sapendo che non siamo in un libro, dove il lieto fine c'è sempre per tutti, e cogliere il meglio da quello che abbiamo.

Mi sono appassionata molto alla storia di Franz, l'autore ha un che di diabolico mentre distrugge, pezzo dopo pezzo, il suo protagonista principale. Forse è proprio questa la caratteristica che mi ha fatto apprezzare il libro maggiormente: vedere, per una volta, un personaggio normale e sfigato come la maggior parte di noi. Mi è piaciuto il percorso tutto in salita, le batoste difficili da superare... Franz è uno di noi e, come tale, è impossibile non affezionarsi alla sua storia.
La trama è un connubio tragicomico perfetto, la narrazione scorrevole contribuisce a rendere la lettura briosa e spensierata. E' un libro che si legge volentieri e tutto d'un fiato. Non ci sono molte descrizioni su ambientazione e luoghi, ma i personaggi vengono caratterizzati alla perfezione, sotto ogni aspetto. L'autore ha voluto puntare l'attenzione su temi importanti e lo ha fatto in modo leggero e delicato, senza appesantire la leggerezza che caratterizza tutta la storia.
Franz è l'esempio concreto che possiamo sopravvivere a tutte le delusioni e rinascere un po' più forti e coraggiosi. E' una lettura semi seria che, tra una prelibatezza culinaria e l'altra, vi regalerà la storia vera di un uomo che non si arrende al suo destino.
Un libro assolutamente da leggere, non ve ne pentirete!



martedì 12 maggio 2015

Recensione libro "Con te ho imparato a volare" di Francesco Gungui

Buon pomeriggio lettori,
vi parlo di una delle mie ultime letture, gentilmente offerta da Fabbri Editori.
Si tratta del romanzo di Francesco Gungui, "Con te ho imparato a volare".
Buona lettura!


LA COPERTINA:


LA TRAMA:

Michele e Rebecca sono più che amici. Sono quasi fratelli. Passano interi pomeriggi a parlare di tutto, a divertirsi con niente, a condividere sogni ed emozioni. Insieme hanno provato addirittura a volare. Una rincorsa sul prato, un salto nel vuoto e pochi istanti che hanno trasformato un sogno in realtà. Poi la caduta, e l'illusione del volo che si spezza e diventa un abbraccio, un bacio, un piccolo meraviglioso incidente. Ma una sera d'autunno tutto cambia e una tragedia stravolge il loro futuro. Da quel giorno maledetto Michele diventa un'altra persona, si rifugia in se stesso, costruendosi intorno una corazza con cui si protegge dalle emozioni e sfugge ai ricordi. Allontana Rebecca, la perde, si lascia andare alla deriva. Ma lei sa che sotto quella corazza c'è ancora il ragazzo che ha conosciuto e che desidera volare.

LA RECENSIONE:

"Non aveva importanza. O forse era proprio quello il punto. Nel giro di poco più di ventiquattro ore, due delle persone più importanti della sua vita l'avevano delusa, o lei aveva deluso loro, non era nemmeno più in grado di capirlo."

Rebecca e Michele sono amici per la pelle. Condividono tutto e si sostengono a vicenda nelle problematiche incontrate lungo il cammino delle loro vite da adolescenti  nella periferia milanese.
Finalmente il rapporto prende la piega tanto attesa da Michele, ma un evento brusco ed inatteso, cambia le loro vite per sempre.

"Amare qualcuno, in fondo, vuol dire proprio appassionarsi alla sua storia, leggerla un milione di volte e diventarne parte."

Allontanati dal destino, i due si ritrovano mesi dopo completamente diversi. Sembra che non sia rimasto nulla dei tanti anni di amicizia che hanno condiviso. Nonostante i mille tentativi di Rebecca per recuperare la situazione e recuperare il ragazzo che ama, Michele è ormai lontano anni luce da lei.
Lo strappo che ha lacerato il sottile velo dell'innamoramento che li ha coinvolti, è troppo profondo e non può essere riparato. Non sono altro che due anime ferite: dall'amore, dalla vita, dal destino.

"Tutto divenne chiaro come non lo era mai stato: non c'era un inizio e non c'era una fine, non c'era un io separato dall'universo di cui faceva parte, non esisteva un luogo reale separato dalla sua immaginazione perché era proprio per questa che lei viveva."

Quel rapporto di fiducia e amore è ormai lontano, seppellito sotto cumuli di macerie della battaglia con cui è stato sostituito. Resta solo una possibilità per non perdersi per sempre: trovare la forza di ricostruire tutto.


IL MIO GIUDIZIO:

Il romanzo di Gungui non presenta una realtà dolce e serena. Non è la classica storia di due amici che si scoprono innamorati. E' una storia reale raccontata senza abbellimenti o perle di filosofia. E' la vita vera, costellata dal dolore, dalla solitudine, dal bullismo, dai problemi di salute, dalle difficoltà economiche. Michele non è un eroe senza macchia e senza paura, ma un ragazzo come tanti che frequenta un istituto professionale e non sa qual è il suo posto nel mondo. La bellezza e la particolarità del romanzo, è in tutto questo. Nel rappresentare le cose così come stanno, senza finali da fiaba o amori illusori. Solo con due ragazzi che si mettono continuamente in discussione sbagliando e crescendo. Uno stile pulito e scorrevole, ricercato e semplice al tempo stesso, per un romanzo dalle tematiche sociali importanti, perfettamente inquadrate nei luoghi in cui si svolge la vicenda.
Lo consiglio a chi cerca un motivo per non arrendersi alle ingiustizie della vita.