sabato 7 settembre 2019

[Review Tour] "Nevernight - I grandi giochi" di Jay Kristoff

Buongiorno, lettori.
Oggi continuiamo a parlare della serie 'Nevernight' con il secondo capitolo della saga.
Per fortuna, stavolta, è andata decisamente meglio.
Buona lettura!


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Mia si è conquistata un posto tra gli assassini della Chiesa Rossa, ma sono in moltia ritenere che non ne sia degna. Prima di portare a termine il suo piano di vendetta, sarà costretta a vedersela con nuovi nemici e a fronteggiare pericolose congiure.

Come vi annunciavo qualche rigo fa, questo secondo capitolo della serie mi ha colpito e conquistato molto più del primo. La storia è super dinamica e, una volta presa la mano con lo stile dell'autore, fila tutto liscio. Kristoff è riuscito a coinvolgermi, sin dalle primissime pagine a livello emotivo, oltre che mentale. Trovo che questo romanzo sia più maturo e completo rispetto al primo, continuo ad apprezzare moltissimo Mia e a scoprire nuove sfaccettature del suo personaggio. Diciamo che non sono sempre stata d'accordo con le sue decisioni, ma almeno ho compreso le sue motivazioni.

E' un percorso tutto in salita, pensavo di trovarmi di fronte ad una storia statica, ora che l'obiettivo era stato raggiunto, e invece mi sono ritrovata in mezzo ad un campo di battaglia dove i nemici sono davvero ovunque. Sono stata bombardata dalla presenza di nuovi personaggi e ho ritrovato quelli che già conoscevo. Ho scoperto che Jay Kristoff sa essere più crudele e cattivo di quanto pensassi e che probabilmente la sua malvagità non ha limiti!!! 



Mi è piaciuto molto l'individualismo della storia: è come se ogni protagonista fosse un po' l'eroe della sua storyline. Credo che Kristoff, nei panni del narratore, abbia un umorismo macabro e difficile da comprendere. Nonostante tutto, riesce anche a strappare qualche risata e ad emozionare. Il rapporto tra Ash e Mia mi ha LETTERALMENTE tenuta incollata alle pagine per la sua complessità e gli inaspettati sviluppi.. li amo, il caso è chiuso!!

Nell'epilogo viene tutto lasciato molto in sospeso ma ho già parecchie teorie sul capitolo finale che non vedo l'ora di affrontare. In conclusione, posso dirvi di proseguire con la serie, anche se come me non eravate molto convinti dal primo libro. Con 'Nevernight- I grandi giochi', si sale decisamente di livello, si entra nel vivo della storia e ci si innamora perdutamente della serie.

p.s. Jay Kristoff, quando vuoi posso consigliarti qualche specialista per tutte le turbe mentali che riversi nei tuoi libri e automaticamente, sulle menti fragili dei tuoi poveri lettori!!!



giovedì 5 settembre 2019

Recensione "Presenza Oscura" di Wulf Dorn





Buongiorno, lettori.
Finalmente è arrivato il momento di parlarvi di 'Presenza oscura', il nuovo e intrigante romanzo di Wulf Dorn.
Buona lettura!



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Quando Nikka, sedici anni, si risveglia dal coma in ospedale fatica a ricordare cosa sia successo. Era a una festa, questo lo ricorda, insieme alla sua amica Zoe. Ma poi? Poi, improvvisamente un blackout. Nikka ha provato l'esperienza della morte: per ventuno terribili minuti il suo cuore ha cessato di battere, ma il suo cervello ha continuato a funzionare. E Nikka ricorda un tunnel buio in cui si intravedeva una luce e ricorda che anche Zoe era con lei. E quindi rimane scioccata alla notizia che Zoe è scomparsa proprio durante la festa e che da allora manca da casa. Che sia stata uccisa? Nikka è convinta di no e appena riesce incomincia a cercarla... Ma fin dove sarà disposta a spingersi per salvare la sua migliore amica?

Leggere Wulf Dorn è sempre un'esperienza entusiasmante e coinvolgente. E' un autore di rara bravura che sa sempre quali corde toccare per conquistarmi. In questo suo nuovo romanzo, si diverte a giocare con i contrasti: da un lato la scienza e la concretezza, dall'altra elementi più astratti e 'spirituali'. Nikka è arrivata ad un soffio dalla morte ma è stata miracolosamente salvata in extremis. L'evento cambia, letteralmente, la sua vita. Non è più la sedicenne spensierata che era prima di chiudere gli occhi e ad aggravare il tutto ci pensa la scomparsa misteriosa della sua migliore amica.

Il personaggio di Nikka è quello che conosciamo meglio: l'autore ne mostra ogni sfumatura, ogni pensiero e ogni paura. Attraverso i suoi occhi scenderemo a patti con inspiegabili eventi e situazioni ai limiti dell'assurdo. La trama si snoda sulle indagini personali della protagonista disposta a tutto pur di ritrovare la sua amica. Wulf Dorn ci regala delle pagine davvero intriganti che, anche quando sembrano sfociare nell'ovvio, nascondono sorprese e colpi di scena.

La penna graffiante, accurata e riconoscibile di Wulf Dorn è una coccola e un ritorno a casa. Mi piace sempre tantissimo vedere la competenza con la quale cura l'aspetto psicologico dei suoi romanzi. 'Presenza oscura' è un libro diverso rispetto a quelli cui siamo abituati, è una storia più moderna e meno opprimente. Parliamo sempre di vicende mentalmente impegnative ma, in questo caso, ci troviamo davanti un romanzo interessante anche da altri punti di vista.

I fan dell'autore possono stare tranquilli, non resterete delusi.
Per quanto riguarda tutti i lettori che non hanno mai letto nulla di Dorn, penso che questo romanzo sia perfetto per iniziare e innamorarvi perdutamente del re tedesco del thriller!


Altri libri dell'autore:


Incubo

martedì 3 settembre 2019

[Review Tour] "Nevernight - Mai dimenticare" di Jay Kristoff

Buongiorno, lettori.
Arriva oggi, in libreria, una delle saghe più attese dell'anno, "Nevernight", e io non vedo l'ora di raccontarvela.
Buona lettura!


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In un mondo illuminato da tre soli che non tramontano mai, la giovane Mia Corvere approda alla Chiesa Rossa, una sorta di "Hogwarts dei sicari". Vuole diventare un'assassina per vendicare la sua famiglia. Riuscirà ad entrare nell'esclusiva accademia?

Il primo libro di una serie deve sempre reggere il peso delle aspettative.
Deve creare una base solida per portare il lettore ad appassionarsi alla saga e proseguire con i libri successivi. 'Nevernight - mai dimenticare', ha avuto l'ingrato compito di scontrarsi con le mie altissime aspettative ed è riuscito a soddisfarle solo in parte.
Ho apprezzato molto l'ambientazione e la trama, così come il personaggio di Mia Corvere. Ho amato il suo coraggio e la sua voglia di vendetta, ho amato lo strano mondo creato da Jay Kristoff.
Qualcuno lo ha paragonato al clima di Hogwarts e potrei anche concordare su questa affermazione, se non fosse per l'irruenza e la sanguinosità di alcuni episodi. Non vi aspettate nemmeno lontanamente la magia della Rowling perché si tratta di due stili completamente differenti. C'è del genio, anche qui, non è facile creare da zero un mondo con creature particolari, storie e leggende ma Kristoff ci è riuscito egregiamente.

Siamo assassini, tu e io.
Assassino uno, assassini tutti.
E ogni morte che causiamo è una preghiera. Un'Offerta alla Nostra Signora dell'omicidio benedetto.
Morte come misericordia.
Morte come avvertimento.
Morte come fine in se stessa.
Tutte queste cose sono la nostra consapevolezza e il nostro dono al mondo. 
Il lupo non commisera l'agnello.
La tempesta non chiede perdono agli affogati.

Questo, e altri epici momenti, vi aspettano in un libro bizzarro in cui si parla di morte, di uccisioni e di violenza senza scadere mai nella sofferenza eccessiva o sfociare nel vittimismo cosmico.
Il mondo di Nevernight è un mondo in cui ognuno svolge un ruolo ben preciso e non c'è tempo per l'autocommiserazione. Ci sono momenti dedicati anche ai sentimenti, ma si tratta di brevi lapsus che permettono al lettore di prendere fiato. Non è semplice mantenere costante l'attenzione di chi legge, sia per la mole di pagine che per la trama che stenta a prendere il via.
Un piccolo appunto voglio farlo anche per note dell'autore a piè di pagina: davvero troppo prolisse e dettagliate, spesso mi hanno fatto perdere il filo del discorso.

Un ottimo lavoro è stato fatto con i personaggi e l'ambientazione: tutto è ben costruito e illustrato, non è difficile immaginare l'atmosfera. Ci sono dei colpi di scena ma nulla che lasci davvero a bocca aperta. Mi è piaciuto lo stile dell'autore e la sua idea e spero vivamente che, nel prossimo libro, abbia avuto l'opportunità di studiarla e svilupparla ancora meglio.
Un buon inizio, anche se in sordina!



Recensione "Il mondo contro" di Jacopo Olivieri

Buongiorno, lettori.
Ad Agosto ho avuto il piacere di leggere, in anteprima, "Il mondo contro", un romanzo di Jacopo Olivieri edito da Mondadori e ne sono rimasta decisamente affascinata, nonostante si rivolga ad un target di lettori di verso da quello a cui appartengo io.
Non vedo l'ora di raccontarvelo perciò non mi resta che augurarvi una buona lettura!



Questo romanzo è nato da Ce l'hai una storia?, un contest per ragazzi e ragazze sotto i 18 anni per selezionare la migliore idea narrativa per un libro. Martina Gerenich, vincitrice della seconda edizione, è stata premiata da una giuria di esperti: «Come nella serie di culto Black Mirror, l'idea di Martina descrive un futuro ispirato al mondo di oggi, che non solo potrebbe diventare realtà, ma forse lo sta già diventando. Unisce poi classici della fantascienza con temi di grande attualità. Spunti che per qualsiasi scrittore o scrittrice costituiscono una grande sfida e che, siamo sicuri, incontreranno il gusto dei giovani lettori che vogliono essere presi sul serio».

L'idea di base del romanzo fa paura perché non si allontana molto dalla realtà che stiamo vivendo e il futuro che, ahimè, stiamo costruendo per le prossime generazioni. Sara, giovane protagonista del libro, rappresenta la coscienza di tutti noi, quella voce che dovrebbe fermarci quando stiamo per commettere un errore gravissimo, come quello di cementificare ettari di terra per l'ennesimo edificio (funzionale o meno che sia). La ragazza decide di tentare il tutto e per tutto per salvare il suo orto ma, ben presto, si accorge di non essere sola in questa battaglia: sebbene tutti, intorno a lei, siano conquistati dalla tecnologia e dall'innovazione, una curiosa associazione sembra voler lottare contro le ingiustizie del mondo con mezzi fuori dal comune e ripagando la società moderna con la stessa moneta e a colpi di click.

Fa paura pensare ad un mondo senza più aree verdi, con robot ad ogni angoli e nei ruoli più svariati. E' spaventoso pensare che in un realtà non troppo lontana tutto sarà affidato all'intelligenza artificiale a discapito dei sentimenti e delle emozioni. Da questo punto di vista, l'autore ci regala tantissimi spunti di riflessione e momenti in cui la voglia di eliminare qualsiasi oggetto, dotato di microchip, sarà davvero difficile da contenere ma, almeno per ora (e per fortuna, aggiungerei) si tratta solo di una storia.

Credo sia nostro dovere fare ammenda sugli errori e la quasi totale mancanza di sensibilità con la quale viviamo. Dovremmo prendere tutti spunto da Sara e dalla sua battaglia per ciò che è giusto, anche se fuori moda e politicamente scorretto. 'Il mondo contro' è un libro che regalerei ad ogni adolescente, perché sarà l'adulto di domani e colui che, molto probabilmente, dovrà rimediare insieme a noi alle conseguenze disastrose del progresso ad ogni costo.
Il romanzo è un quadro perfetto dell'epoca che stiamo vivendo e un grido d'allarme che ci invita a cambiare rotta. 

Ho apprezzato moltissimo la storia e la protagonista, mi è piaciuto molto lo stile dell'autore e anche l'originalissima e attualissima idea di Martina Gerenich. 'Il mondo contro ha tutte le potenzialità per entrare con prepotenza nelle vite di tutti e noi e scuotere, davvero, le nostre coscienze!


giovedì 29 agosto 2019

[Review Party] "Quella mattina prima di morire" di Jo Jakeman

Buongiorno, lettori.
Ho letto e recensito per voi, "Quella mattina prima di morire", un thriller davvero interessante in uscita oggi per Newton Compton.
Buona lettura!


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Un divorzio non è mai una cosa semplice, e quello di Imogen non fa eccezione. Suo marito Phillip è un maniaco del controllo, un violento, ed è determinato a renderle la vita un inferno. Quando Philip piomba in casa senza preavviso, intimandole di andarsene entro un mese, Imogen sente il mondo crollare sotto i piedi. Se non acconsentirà alla richiesta, rimanendo senza un tetto sopra la testa, Phillip farà il possibile per toglierle l'affido di Alistair, il figlio di sei anni. In un momento di follia, Imogen reagisce d'impulso e per la prima volta nella sua vita prende il controllo, compiendo un'azione che cambierà per sempre il suo destino. Quello che non avrebbe mai potuto immaginare, però, è che sia la prima moglie che l'attuale fidanzata di Phillip sarebbero state coinvolte nel suo piano. E tre donne molto diverse si ritroveranno improvvisamente alleate nel tentare di ottenere la loro vendetta nei confronti dell'uomo che le ha fatte soffrire.

'Quella mattina prima di morire' è una delle storie più strane che abbia mai letto. 
In parte, penso sia dovuto alla scelta narrativa dell'autrice: molto confusionaria e che si alterna tra passato e presente. Ma la cosa che più mi ha lasciata interdetta, è la scelta delle protagoniste: ben tre donne tutte diverse tra loro che hanno un uomo in comune. Vi lascio immaginare tutte le vicissitudini che ne conseguono, senza svelarvi troppo di ciò che accade davvero.
Il personaggio di Philip, quindi, unico maschio alpha del club deve far fronte al difficile compito di tenere testa a tutte loro e ci riesce in maniera quasi esemplare. Quello che colpisce il lettore,e probabilmente anche lo stesso povero Philip, è che le donne sono imprevedibili e anche quando le strategie sembrano essere inutili, sanno trovare una scappatoia dall'ovvio cogliendo alla sprovvista chi ha dato tutto per scontato.

L'intera vicenda si gioca su equilibrio precario tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. Tutte e tre le protagoniste sono sempre sull'orlo di compiere un passo falso ma proprio sul più bello si tirano indietro. Tutto questo, per chi legge, è un'attesa frustrante: un'attesa della svolta, un'attesa della famosa goccia che fa traboccare il vaso o l'altrettanto famoso punto di non ritorno e, proprio all'improvviso, proprio da chi meno mi sarei aspettata, il colpo di scena arriva e porta la storia all'apice della tensione narrativa.

L'autrice tira molto la corda, proponendo nel libro dei momenti di impasse che rischiano di stancare chi legge, per poi riprendersi nel capitolo seguente. La prosa è abbastanza scorrevole e la stranezza della storia ispira, comunque, una curiosità crescente che è riuscita a condurmi fino all'epilogo.
E' un thriller molto soft e politicamente corretto, adatto anche a chi non ama particolarmente il genere. Quattro stelle meritate, dopotutto, soprattutto per il 'girl's power'!


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