Buongiorno, lettori.
Oggi voglio parlarvi di un breve, ma interessante, saggio storico firmato da Alessandro Zaccuri, 'Nel nome', edito da NN Editore.
Buona lettura!


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Maria è un nome segreto, un gioiello fuori dal tempo. Mettersi sulle tracce di un nome è sempre un'avventura, non esistono mappe né percorsi prestabiliti. Alessandro Zaccuri inizia questo viaggio da solo, punta il suo compasso sulle Marie dei Vangeli e da lì si muove per scrivere la sua preghiera del nome. Parte da una Maria ragazza senza volto, che balla su una pubblicità degli anni Ottanta, si ritrova con la madre sorridente e sofferente, e passando da Giulietta incontra la Maria di West Side Story, incrocia Borges, Giotto, Lippo e poi Kurtz e Achab, per arrivare infine alla Marie di Le Corbusier sulle vetrate della Notre-Dame-du-Haut. E mentre invoca e ripete questo nome, vive il dubbio, lotta contro i sette demoni e dissemina il suo rosario in luoghi imprevedibili, trasformando il suo e nostro viaggio in una benedizione, invisibile e leggera.

Quando ho iniziato la lettura del breve romanzo di Alessandro Zaccuri, mi sono ritrovata davanti ad un volumetto ben curato, con una bellissima copertina e una storia di quelle che promettono di arricchire il bagaglio culturale di chiunque si appresti a leggerla. In effetti, è stato proprio così. Non dovete immaginare, però, un insieme di ricerche ed eventi religiosi volti a glorificare la figura di Maria: l'intento di Zaccuri, infatti, è quello di studiare un nome e descriverne tutte le infinite sfumature e gli accenni storici in cui lo ritroviamo.

Maria è un nome e
tutto di Maria è nel nome.

Partendo da un nome così comune, e illustre, come quello di 'Maria', l'autore ci conduce in un bellissimo percorso storico che attraversa secoli e tradizioni, mostrando al lettore quali cambiamenti ma, soprattutto, quali figure meritano una menzione d'onore quando si parla di questo nome.
Personalmente, mi sono persa ben volentieri in date, aneddoti, considerazioni e riflessioni e ho arricchito molto il mio bagaglio culturale.

Cercavo una cura, un presagio.
Cercavo un nome, perché è sempre un nome che si cerca.
E un volto che gli corrisponda.

Pur trattandosi di una saggio storico, l'autore riesce a coinvolgere bene la mente di chi legge attraverso uno stile scorrevole e facile da seguire. E' evidente il grande lavoro di ricerca che c'è stato dietro alla stesura e che ha permesso di ottenere un prodotto completo ed esaustivo ma, allo stesso tempo, non prolisso e noioso. Sono certa che risulterà una lettura interessante per tutti gli appassionati del genere. 


Buongiorno, lettori.
Oggi ho il piacere di inaugurare il blogtour dedicato al nuovo romanzo del famoso travel blogger, Claudio Pelizzeni. Il libro si intitola, "Il silenzio dei miei passi", ed è in uscita oggi per Sperling & Kupfer.
Buona lettura!


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«Sono un pellegrino sul Cammino di Santiago di Compostela. Ho scelto di percorrerlo facendo voto di silenzio: pertanto tu parlami, ma io potrò comunicare con te solo scrivendo.» Con questo biglietto, scritto in cinque lingue, Claudio Pelizzeni ha percorso a piedi gli oltre duemila chilometri che separano Bobbio, nell'Appennino piacentino, da Santiago di Compostela. Tantissime sono le persone che ogni anno intraprendono «il Cammino», il viaggio per eccellenza: c'è chi lo fa come pellegrinaggio della fede e chi lo affronta in chiave laica, come tappa simbolica di un percorso personale o, più semplicemente, come esperienza immancabile nel curriculum di un viaggiatore che si rispetti. Per Claudio il Cammino di Santiago ha rappresentato un ritorno alla purezza del viaggio: «gli incontri, le persone, la vita, quella vera. Camminare lento, secondo le stagioni e il ritmo del sole». È stato un disconnettersi dal mondo virtuale che ormai segna le sue - e le nostre - giornate, per tornare ad ascoltare se stesso, il suo corpo e i suoi pensieri. Senza parlare, per aprirsi totalmente agli altri: pronto ad accogliere le storie di chi avrebbe incontrato lungo la strada. Se è vero che il viaggio è metafora della vita, nel Cammino la vita ritrova la sua essenza: affrontare la solitudine ma anche condividere col prossimo; accettare la sofferenza del corpo ma anche emozionarti per le cose più semplici; metterti in dubbio e credere in te stesso, cadere e rialzarti mille volte, pur di raggiungere quella meta, quel sogno che ti guida come un faro. «Perché la forza non è nei tuoi passi, ma dentro di te.»

Ho iniziato e finito questo romanzo nel giro di poche ore, incantata ed emozionata dal bellissimo racconto di vita di Claudio Pelizzeni. L'autore ci descrive, in maniera molto dettagliata e concreta, il bellissimo viaggio che ha intrapreso e che lo ha condotto da Bobbio, piccolo centro italiano, fino a Santiago di Compostela. A rendere tutto ancora più emozionante è il voto di silenzio che il protagonista decide di mantenere dall'inizio alla fine del suo viaggio.

Abbiamo attraversato i paesaggi più diversi e le città più belle d'Europa alla scoperta di un 'cammino' che, fin troppo spesso, viene solo associato ad una esperienza spirituale mentre, in realtà, può rappresentare un punto di svolta per ognuno di noi in quanto si tratta di un'esperienza unica. L'autore ci consegna questo diario di bordo dei suoi infiniti chilometri, fatti di dolore, momenti di riflessione e momenti in cui mollare tutto sembrava l'unica soluzione possibile.

Perché il silenzio?

(...) -Vedi, Louise, al giorno d'oggi si continua a parlare gli uni sopra gli altri, nessuno si prende più il tempo di ascoltare. Io ho solo scelto di ascoltare quello che le altre persone hanno da dirmi e quello che il mio più profondo essere vuole comunicarmi. Anche ciò che il mondo e la natura vogliono raccontarmi: il silenzio è avvolgente.

Tanti sono i protagonisti che incontreremo tra queste pagine, persone provenienti da diverse parti del mondo, e dell'Italia, che accoglieranno di buon grado il silenzio di Claudio e che lo riempiranno con i loro racconti di vita. Alla fine del viaggio, non ci troveremo più davanti a dei semplici pellegrini ma ad un gruppo affiatato che troverà al suo interno la forza necessaria per arrivare alla meta.

Mi sono emozionata ad ogni pagina e sono entrata in perfetta sintonia con l'autore e i suoi pensieri. Pelizzeni è riuscito ad incuriosirmi ed a regalarmi delle ore di pace e serenità, è riuscito ad insegnarmi il valore del silenzio e come usarlo in maniera costruttiva anche nella vita di tutti i giorni. Il suo stile semplice, ma diretto e tangibile, mi ha permesso di 'vedere' posti e scenari meravigliosi grazie ad alcune descrizioni molto evocative e dettagliate. Sono certa che resterete affascinati anche voi da questo bellissimo viaggio che spero, un giorno, di poter compiere io stessa.
Libro consigliatissimo!!!



BOBBIO

Bobbio è un borgo medievale, in provincia di Piacenza, e il punto di partenza per Claudio Pelizzeni e il suo viaggio infinito verso Santiago di Compostela.


Il paesino conta circa 3500 abitanti ed è noto, ai più, per il lungo Ponte del Diavolo costruito sopra il fiume Trebbia, una della maggiori attrazioni della cittadina.


Per arrivare al centro della cittadina, infatti, è necessario percorrere il suggestivo ponte godendovi tutte le sensazioni dell'essere letteralmente avvolti dalla natura.


Una volta entrati nella città, è impossibile non visitare- e non restare incantati- dal Monastero di San Colombano risalente all'anno 614. 


Una menzione speciale la merita anche il Duomo della città, un bellissimo esempio di architettura emiliana del Quattrocento che ospita, al suo interno, dei meravigliosi affreschi.


La cittadina ospita anche il bellissimo Castello Malaspina che dalla sua torre offre una visione bellissima di tutto il panorama circostante.

Ma non è finita qui! Questo paesino è una vera delizia per gli occhi e passeggiando tra le sue vie potrete anche imbattervi in meravigliosi palazzi nobiliari, stabilimenti termali e gustare i piatti della tradizione come i maccheroni alla bobbiese.


Continuate a seguire il nostro tour!







Buon pomeriggio,  lettori.
Ho avuto il piacere di intervistare Antonella Maggio, in occasione dei cinque mesi trascorsi dall'uscita dell'antonlogia benefica, "Un battito di cuore", e vi riporto qui sotto la nostra chiacchierata.
Buona lettura!


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Un libro per fare del bene e per uno scopo importante, l’intero ricavato dell’antologia andrà devoluto a favore dell’AIRC, per la ricerca e prevenzione contro il cancro. Un progetto generoso reso possibile da donne autrici, che vogliono aiutare tutte le altre meno fortunate per dar loro un’arma per poter vincere la loro battaglia più importante.Nell’antologia si rincorre il tema dell’amore in tutte le sue sfumature, oltre a far del bene, questa raccolta di racconti, darà anche emozioni a chi la vorrà leggere.Chi ha reso possibile tutto questo? È tempo di fare nomi:Asia Pichierri, Anisa Gjikhdima, Jane Rose Caruso, Barbara Graneris, Cristina Migliaccio, Chiara Rametta, Giovanna Tufano, Chiara K.Jones, Noemi Di Liberto, Rosanna Fontana, Antonella Maggio, Serena Brucculeri, Luana Arfani.


-Da dove nasce la storia di Cristina e Marco?

Immaginare un ragazzo e una ragazza che si innamorano è piuttosto semplice per chi è abituato ormai da anni a scrivere romanzi rosa. Il tema dell’antologia, poi, era l’amore in tutte le sue forme e io non volevo ripercorrere anche in un racconto i soliti cliché del genere. Cristina e Marco vivono un amore “sbagliato” o forse è semplicemente il loro momento a essere tale. È comunque sempre in virtù dell’amore, visto come un sentimento più grande e non legato in maniera esclusiva a due persone che si piacciono, che arrivano a un epilogo che lascia un po’ in sospeso la situazione. Ecco come nascono i miei personaggi, come una sfida contro me stessa.


-Nella novella, ci si scontra su un tema molto attuale: quello delle famiglie allargate.
Quanto può influenzare, questa situazione, l'happy ending dei due protagonisti?

Le mie storie, abbiano esse una vena più romantica o ironica, affrontano sempre temi più o meno attuali. In qualche modo vorrei che le mie parole non fossero solo un accostamento di termini, quanto un messaggio per i lettori. Con Cristina e Marco ho voluto parlare per l’appunto delle famiglie allargate di oggi. L’happy ending dipende da quanto ciascun singolo personaggio è disposto a sacrificarsi per amore. Talvolta, amare significa anche mettersi da parte. Questa è la vita di tutti i giorni, no?




-Scriverai un seguito in cui approfondire la tua storia?

Ammetto che qualcuno mi ha chiesto di scrivere un libro su questa giovane coppia. Io stessa nasco come autrice di romanzi e nei racconti mi ci vedo stretta, finisco con l’affezionarmi ai protagonisti e a voler dare loro maggiore spazio. Se il tempo e gli impegni me lo permetteranno, non è escluso che Cristina e Marco possano diventare i protagonisti di un mio nuovo romanzo.


-Cosa ti ha spinto a partecipare attivamente all'opera di beneficienza “Un battito di cuore”?

Scrivere è ciò che mi fa stare veramente bene con me stessa, è quello che adoro fare sopra ogni cosa e mi riesce abbastanza bene. È doveroso mettersi a disposizione del prossimo con qualcosa che si sa fare e io lo faccio sempre con il cuore. Piuttosto ordino la cena e me la faccio recapitare direttamente a casa per avere un paio d’ore da dedicare alla scrittura di un racconto per un’antologia benefica.  
Buongiorno, lettori.
Iniziamo la settimana con un romanzo molto interessante edito da Bookabook e firmato dalla penna di Claudia Basileo.
Buona lettura!



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Courtney Lomax è una ragazza con tutte le caratteristiche di una personalità sensibile e fragile. Ciò che ha vissuto l'ha portata a costruirsi intorno una corazza irremovibile. Sono poche le cose al mondo che la rendono serena, ma mai felice: una bottiglia di vodka, ottima o scadente non ha importanza, ciò che conta è il risultato di una buona bevuta, e i suoi amati libri. Quando si trasferisce a Funrow, pian piano stringe nuove relazioni e riscopre sensazioni che pensava di aver sepolto ormai da anni nel profondo del suo animo. Affioreranno così, molto lentamente, i suoi demoni e le paure più recondite. Perché si sa, il passato trova sempre un modo per tornare a farci visita.

Il romanzo di Claudia Basileo è psicologicamente molto impegnativo da affrontare: ci troviamo davanti ad una protagonista fragile, ferita, instabile e molto schiva. Dopo aver subito un trauma importante, Courtney Lomax ha costruito un mondo tutto suo in cui sopravvivere al dolore e alla sofferenza di non essere compresa da tutti quelli che la circondano.

La difficoltà più grande che ho riscontrato, durante la lettura del libro, è stata comprendere i diversi piani narrativi e capire quando la situazione si stava svolgendo nel mondo reale e quando ci si trovava, invece, nella mente di Courtney. Con il tempo ho imparato a capire la dinamica delle cose ma inizialmente i passaggi non mi sono parsi molto fluidi e lineari.

Mi è piaciuto molto il modo in cui l'autrice ha descritto,  e costruito, la componente psicologica del romanzo. Avendo lavorato, come infermiera, in un contesto psichiatrico, non ho fatto alcuna fatica a ritrovarmi nelle situazioni raccontate dalla Basileo è, quindi, evidente l'ottimo lavoro di ricerca svolto prima della stesura ed è una cosa che apprezzo sempre molto in un libro.

Molto bene anche sul fronte stilistico: nonostante la sua giovanissima età,  l'autrice si è dimostrata all'altezza del compito, muovendosi in un ambiente molto complesso, come quello della psicologia/ psichiatria, e muovendosi con destrezza in una trama super intricata e ricca di colpi di scena. Se amate il genere, sono certa che resterete ammaliati da "La paziente 0024".


Buongiorno, lettori.
Chiudiamo la settimana con 'Siamo solamente noi', di Azzurra Sichera, edito da Harper Collins nella collana Harmony.
Buona lettura!



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Insicura e ancora alla ricerca della propria strada nella vita e nell'amore, Carlotta sta cercando un lavoro che riesca a corrisponderle ed è impantanata in un sentimento mai dichiarato per Riccardo, il miglior amico di suo fratello. Riccardo, diversamente, la sua strada l'ha trovata, almeno in apparenza: ha un bell'appartamento, un lavoro come architetto nello studio del padre e un innegabile fascino che sfodera davanti alla prescelta di turno. La vita di Carlotta esce dall'impasse quando riesce a trovare un incarico presso una galleria d'arte. Proprio lì, durante il vernissage di una mostra di pittori esordienti, incontra Riccardo che decide di condividere con lei un segreto molto intimo: i suoi dipinti. Da quella sera, le loro strade si incrociano sempre più spesso e i due scoprono che attraverso gli occhi dell'altro lavorare sulle proprie fragilità è più facile. Imparano a comunicare in modo nuovo e si lasciano andare a emozioni cui faticano a dare un nome. 

Leggere il romanzo di una collega blogger e, in generale, di una persona che conosco, mi provoca sempre una certa ansia: data la mia assoluta sincerità, soprattutto quando si tratta di recensioni, ho sempre il terrore che il libro non mi piaccia! Per fortuna, nel caso di 'Siamo solamente noi', è andata bene. Il libro, pur non essendo esente da piccoli diffettucci, è riuscito a conquistarmi e a coinvolgermi completamente. Mi sono ritrovata tanto in Carlotta e nel suo amore, inizialmente platonico, per Riccardo e ho apprezzato le sue prese di posizione, ho gioito per i traguardi raggiunti e fatto il tifo per i suoi sentimenti!

Con Riccardo, invece, le cose sono iniziate più in sordina. Ho fatto un po' di fatica ad entrare in sintonia con lui ma, strada facendo, le cose sono migliorate e sono riuscita a capire le sue mille sfumature: è un uomo molto diretto e chiuso ma, come spesso accade, dietro la corazza nasconde un cuore buono e capace di amare profondamente. L'autrice gioca e complica le cose dall'inizio alla fine: quando penserete di essere ad un passo dall'happy ending, sarete costretti a ricredervi e ricominciare a sperare (e pregare) da capo.

Mi è piaciuto moltissimo lo stile dell'autrice, corretto e scorrevole, e le idee che ha inserito per vivacizzare, colorare e rendere più originale il suo libro. Non è facile farsi strada nel panorama del romance, il genere in assoluto più affollato della letteratura moderna, ma con questo primo romanzo Azzurra Sichera si impone come una voce nuova e fresca dalla quale possiamo aspettarci solo cose belle per il futuro.
E' un libro che rispecchia perfettamente la mission della collana Harmony e che vi regalerà delle ore piacevoli ed emozionanti! 



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