Buongiorno, lettori.
Oggi ho il piacere di ospitare l'ultima tappa del tour dedicato a "Hanover House", secondo attesissimo capitolo della serie thriller di Brenda Novak.
In questo appuntamento, parleremo di strutture psichiatriche e del loro ruolo nella cura delle patologie mentali. Parleremo della trasformazione, nel tempo, di questi luoghi e del trattamento riservato ai pazienti in essi ospitati.
Buona lettura!


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È trascorso ormai un anno da quando Evelyn Talbot si è trasferita in Alaska, ad Hanover House, la clinica psichiatrica di massima sicurezza dove vengono internati i serial killer più efferati. Solo pochi di loro hanno una mente così brillante da riuscire a spiegare il complesso modus operandi che si cela dietro ai propri crimini, e uno di questi è appena arrivato. Si tratta di Lyman Bishop, il "Fabbricante di Zombi", un genetista accusato di lobotomizzare le sue vittime con un rompighiaccio. L' unico il cui raffinato intelletto regge il confronto con il famigerato Hannibal Lecter. Appena Evelyn lo incontra sente il sangue gelarsi nelle vene, e non è certo per la tempesta di ghiaccio che sta per abbattersi sulla zona... Ha la netta sensazione che qualcosa nella sua vita stia per cambiare, irreparabilmente. Quando viene ritrovato il corpo di una nuova vittima uccisa con un rompighiaccio, il dubbio che Bishop sia l'uomo sbagliato emerge con violenza. Ma le sfide non sono finite per Evelyn, perché la minaccia di Jasper, il ragazzo che a sedici anni l'ha segregata e seviziata, sembra più vicina che mai. Esiste un legame tra questi eventi? È solo un caso che la donna massacrata assomigli terribilmente alla bella psichiatra? Per Evelyn e l'uomo che ama, il tenace commissario Amarok, la caccia è di nuovo aperta. Perché nessuno è al sicuro nel grande freddo.

Le strutture psichiatriche sono sempre stati luoghi misteriosi, lontani dalla civiltà e luogo di ritrovo per gli emarginati. Ci sono stati anni bui in cui il 'manicomio', più che un luogo di cura, era una vera e propria prigione in cui i pazienti venivano 'tenuti a bada' in maniera più o meno consona al caso.
E' proprio in questi anni che, sempre di più, si è associato a queste strutture un concetto di terrore e crudeltà: la cattiveria umana di inservienti e psichiatri, si sfogava in tutta la sua potenza sulle povere vittime che, il più delle volte, erano incapaci di difendersi e si limitavano a subire le angherie.


Con il tempo, e il progresso, si è operata una divisione tra reparti psichiatrici pubblici e ospedali psichiatrici giudiziari (come la struttura di Hanover House"), ma le condizioni, in alcuni casi, non sono poi così cambiate. Ho avuto modo di lavorare, come infermiera, in un reparto psichiatrico e vi posso assicurare che l'atmosfera che si respira tra le mura è molto pesante e stressante, si è a contatto con la malattia vera e con i misteri della mente che sono quasi sempre inspiegabili. 
Il 'pericolo' è costante: si rischia di essere aggrediti in ogni momento e instaurare un rapporto con i pazienti è difficilissimo.


Camicie di forza, elettroshock, sbarre alle finestre. Quanti di questi rimedi sono ancora in uso oggi? Quanti sono realmente necessari? Come vivono i pazienti ricoverati in queste strutture? Nessuno può saperlo, fino in fondo. Quel che è certo è che, nonostante il progresso, non si tratta di posti idilliaci con giardini curati e panchine colorate, gli ospedali psichiatrici (giudiziari e non) sono spazi malinconici, popolati da ombre e da dolore. 

'Hanover House', è l'esempio perfetto di struttura psichiatrica moderna perciò, se volete saperne di più, non vi resta che ritagliarvi qualche ora per leggere il libro.

Se avete perso qualche tappa, qui trovate il riepilogo del tour!



Grazie per averci seguito!

Buongiorno, cuori librosi, e buon giovedì!
Ho il piacere di parlarvi di un thriller pazzesco firmato da Alberto Beruffi, "Una ragazza cattiva", in uscita oggi per Newton Compton.
Buona lettura!


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Un autogrill si trasforma in un'orribile scena del crimine dopo il ritrovamento del cadavere di una delle cameriere. Si tratta di Giulia Scarpanti, a detta di tutti una brava ragazza, figlia minore di un avvocato. È stata strangolata con la corda di una chitarra. Ma non è tutto. Le è stata messa della colla sulla bocca per farla "sorridere", le pareti del locale sono state riempite di poster e accanto al corpo è stato ritrovato un piccolo carillon a forma di juke-box, che diffonde una musica tutt'altro che casuale, apparentemente scelta con agghiacciante lucidità. Qual è il messaggio segreto dietro questa messinscena? I macabri particolari della vicenda ossessionano Mattia Mantovani, un chitarrista dal passato tormentato, al punto da portarlo a collaborare con la squadra investigativa di cui fanno parte Marco Pioggia e Lara Tarantino, da poco trasferitasi in Italia dopo vari anni di collaborazioni in USA con l'FBi. Ma i tre dovranno agire in fretta. Da qualche parte, infatti, l'assassino sta per colpire ancora.



Cercate una storia che vi tolga il sonno? Leggete "Una ragazza cattiva".
Cercate un thriller ricco di suspense, dal ritmo incalzante? Leggete il libro di Alberto Beruffi.
Ho divorato questo volume nel giro di una giornata, intervallando la lettura soltanto con tanti caffè e la pause pasti. Fin dalle prime pagine, ho riscontrato una storia avvincente, scorrevole e molto dinamica. L'azione si svolge nel giro di quattrocento pagine intense raccontate con una narrazione serrata. I personaggi sono le pedine perfette per un misterioso fantasma che agisce libero e incontrastato nonostante gli sforzi della polizia. Marco Pioggia, e la sua partner Lara, brancolano nel buio, vittime di un gioco perverso e di un'escalation di violenza che procede al ritmo di grandi classici della musica italiana degli anni '80. Ebbene sì, avete capito bene: vendetta e musica vanno di pari passo, in questo libro, creando un connubio perfetto e intrigante.
Vogliamo parlare anche dell'ambientazione in un collegio esclusivo amministrato dalla Chiesa? Un elemento che arricchisce di mistero una storia già intricata e imprevedibile.

Non avrebbero capito, non subito, ma poi ci sarebbero arrivati.
Allora avrebbero avuto paura.
E la paura è una morte lenta.

Insieme al povero Marco Pioggia, ho brancolato nel buio e fatto centinaia di congetture che si rivelavano, puntualmente, errate. Sono rimasta sconvolta dall'epilogo e dagli sviluppi inaspettati che hanno dato un senso e un significato più profondo all'intera vicenda. L'autore è riuscito nell'impresa di rendere accattivante ogni dettaglio della sua trama: i luoghi, i personaggi, testi di canzoni celebri che hanno caratterizzato un secolo. Ogni cosa è studiata a puntino e perfettamente contestualizzata, la suspense è una costante, tra le righe, e vi assicuro che una volta iniziato sarà molto, molto difficile metterlo giù. Mi è piaciuta moltissimo anche la scelta narrativa, con la divisione in due tempi, la prosa è curatissima, a tratti aulica e molto ricercata. L'autore ci guida in un passato che si ripercuote nel presente e in un disegno di redenzione in cui non ci saranno né vinti, né vincitori.
E' una storia che si adatta perfettamente al nostro periodo storico, per il tema trattato, e che vuole mostrarci il lato peggiore dell'umanità. Mi è piaciuto moltissimo e lo promuovo a pieni voti.
Una delle storie migliori di quest'anno!




Buongiorno, lettori.
Oggi ho il piacere di ospitare una tappa del tour dedicato al romanzo di Serena Brucculeri, "A... come amore", edito dalla Darcy Edizioni. Il mio compito? Quello di stuzzicarvi con qualche estratto del libro! Mi raccomando, leggete il post fino alla fine... c'è una sorpresa per voi!


Titolo: A…  come amore (1° volume Standalone della Never forget series)
Autore: Serena Brucculeri
Editore: Darcy edizioni
Genere: contemporary romance
Pagine: 497
Costo: 2,99€ - il primo giorno a 0,99€ - cartaceo 16€ - Gratis con KU
Data di uscita: 12 ottobre
Prenotalo, QUI


Jensen odia le donne. In seguito a una scottatura con la sua ex ragazza, pensa che siano tutte uguali e decide di restare single, rimorchiandone una a sera ma evitando sempre di impegnarsi. Melody è una mamma a tempo pieno, non è interessata alle avventure di una notte, vuole solo pensare al suo bambino e al lavoro. Jensen e Melody saranno costretti a lavorare fianco a fianco a un progetto e, nonostante le ritrosie e i pregiudizi iniziali, scopriranno entrambi che le prime impressioni non sono quasi mai esatte. Una sera, complice la forte attrazione che li lega, tutto cambia e i limiti che entrambi si sono imposti vengono infranti. Riusciranno, però, ad avere un futuro, nonostante il loro passato? Una storia che fa sognare e battere il cuore, perché l'amore può essere imprevedibile, può far rinascere o distruggere.


ESTRATTI






Se siete curiose di scoprire altri dettagli sul romanzo, continuate a seguire il tour!



IL GIVEAWAY


Premio: un gadget del romanzo

Come partecipare?

1. Iscriviti ai blog partecipanti:


2. Condividere le tappe del blogtour su Facebook

3. Commentare tutte le tappe e, nell'ultima, lasciare la propria mail per essere contattati in caso di vittoria


Termina l'11 Ottobre alle 22.30 .
Il vincitore sarà annunciato nella giornata del 12 Ottobre.











Buongiorno, lettori.
Oggi voglio parlarvi di un fumetto carinissimo che ogni donna dovrebbe leggere.
Si tratta de "I sentimenti del principe Carlo", di Liv Strömquist, un viaggio nella storia, nei sentimenti e nel pensiero degli uomini che, a quanto pare, hanno una concezione molto diversa di amore e rispetto.
Buona lettura!


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Durante una conferenza stampa dopo il suo fidanzamento con Diana, chiesero al principe Carlo se fosse innamorato. Dopo qualche esitazione, rispose: "Sì... qualunque sia il significato della parola amore". "Che cos'è l'amore?" Partendo dal presupposto che i problemi di cuore non sono affatto prerogativa di cantanti, star e teste coronate, Liv Strömquist riflette sui perché e sui come delle relazioni amorose. Carlo e Diana (e un incrocio di filosofi, cantanti, scrittori e i politici che popolano le pagine del fumetto) si sovrappongono a fatti e situazioni reali della nostra vita quotidiana. Liv Strömquist dimostra che, in amore, i ruoli e i comportamenti di ciascuno non dipendono da una qualche natura umana immutabile. Raccontando la storia della nostra società attraverso i rapporti d'amore, l'autrice ci invita a guardare le relazioni in modo più libero e spregiudicato svelando i limiti e le storture di un sistema eteronormativo e sessista. Dopo aver letto "I sentimenti del principe Carlo", non guarderemo più la nostra vita di coppia nello stesso modo. Saggio in forma di fumetto, "I sentimenti del principe Carlo" è innanzitutto un'arringa appassionata per l'autodeterminazione e la liberazione dei corpi e delle coscienze.


Viviamo in un mondo di uomini, fatto per gli uomini. Scommetto che qualsiasi ragazza o donna che si ritroverà a leggere queste mie poche righe sull'argomento, conserva nella propria mente un momento in cui è stata discriminata, giudicata o ferita solo perché di genere femminile. 
Si tratta di due mondi diametralmente opposti: a partire dalla conformazione fisica per finire nella sfera sentimentale, ogni cosa è diversa tra gli uomini e le donne.
Liv Strömquist ci parla di questo divario con un'ironia sottile ma pungente, analizzando con i suoi disegni e i dialoghi scarni, l'intera storia dell'umanità soffermandosi, in particolare, sull'esempio del rapporto molto discusso tra il principe Carlo e la compianta Lady D. 

Perché una donna così bella, tutto sommato di buona famiglia e di buon cuore si è distrutta la vita per un uomo 'piccolo' e per nulla affascinante come Carlo? Per secoli e secoli di tradizioni, modi di pensare (errati) e convinzioni discutibili. Ogni giorno una donna si sveglia e sa che dovrà lottare per affermarsi, per mandare avanti una casa, per crescere dei figli e contemporaneamente continuare ad essere una brava moglie, mantenere un aspetto curato pena, tradimenti di vario genere o la condanna della società per aver fallito nella missione 'Wonder Woman'.

Ho trovato questo fumetto, pur nella sua semplicità, illuminante e completo. Mi ha fornito parecchi spunti di riflessione e mi ha portato a mettermi in discussione dato che spesso, nonostante non sia propriamente l'ideale di angelo del focolare domestico, rimango vittima della 'sindrome dello strofinaccio' correndo tutto il giorno qui e là solo per inseguire l'ideale di moglie perfetta. Grazie alla  Strömquist, ho capito che il valore di una donna non si misura con quello che ha o con quello che fa.
Ho aperto gli occhi su tanti personaggi celebri e le 'magagne' che spesso restano nell'ombra, oscurate dalle luci della ribalta. Sicuramente conserverò con cura il volume e lo consiglierò ad ogni ragazza che incontrerò sul mio cammino da oggi in poi.

Lasciatevi conquistare dai tratti taglienti e simpatici dell'autrice e ritagliatevi un'ora di tempo per voi stesse per un mondo migliore in cui, le donne, non avranno più bisogno del 'principe' perché si salveranno da sole!








Buongiorno, cuori librosi, e buon inizio settimana.
Oggi voglio mostrarvi una piccola anteprima del nuovo picture book della Hop Edizioni dedicato a "Sarah", una delle attrici più iconiche del nostro secolo.
I disegni sono stati realizzati da Roberta Zeta e sono una vera meraviglia.
Buona lettura e buona visione!


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"Ed eccomi di nuovo con il solito problema:
un armadio pieno di vestiti e niente da mettermi."



Carrie Bradshaw, protagonista della serie TV "Sex and the City", ha regalato a Sarah Jessica Parker una notorietà planetaria e un destino non immaginabile, stando almeno alle premesse. C'era una volta, prima di Carrie, Sarah: una bambina intelligente e vivace, nata in Ohio, da una famiglia poverissima, ma convinta dell'importanza dell'arte nella vita di ogni persona. Nonostante un'infanzia da romanzo di Dickens, Sarah ha coltivato, con immensi sacrifici, la propria vocazione artistica e cominciato prestissimo a recitare in teatro e poi al cinema. Fino alla consacrazione in quel ruolo che l'ha resa notissima in tutto il mondo, in una delle serie TV che hanno cambiato il volto della televisione e per cui i suoi ruoli, non solo di protagonista ma anche di produttore esecutivo, sono stati fondamentali. Dopo la fortunata parentesi del serial, Sarah Jessica Parker, insieme alla carriera di attrice, porta avanti diversi progetti personali in ambito umanitario, culturale e imprenditoriale con l'equilibrio e la pacatezza che la contraddistinguono. C'è molto della bambina di Nelsonville nella Sarah di oggi: una donna intelligente, pragmatica e di grande cuore.




L'AUTRICE

Casualmente laureata in legge, disegna da sempre e dal 2007 lavora come illustratrice per moda e magazine. Tra i suoi clienti figurano Harper Collins, Mondadori, Saatchi & Saatchi. Le sue illustrazioni sono state incluse dalla Triennale di Milano nel Nuovo vocabolario della moda italiana. Ha pubblicato libri per bambini e ragazzi con Kite Edizioni, Edizioni EL e con le case editrici francesi Pocket e Pocket Jeunesse. Per Hop! ha pubblicato il volume Audrey, per questa stessa collana. Collabora come content editor per Picame, web magazine impostosi come punto di riferimento per la visual art e l’illustrazione. La sua è una tecnica mista a matita su carta, acquerelli, disegno vettoriale e colore digitale.

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