lunedì 12 marzo 2018

Brividi dal nord: Sara Blaedel

Buongiorno lettori,
iniziamo la settimana con due letture che mi hanno fatto compagnia nell'ultimo periodo e un'autrice thriller che credo di amare. Si tratta di Sara Blaedel, una scrittrice danese dall'immaginazione sconfinata. Per Fazi ha pubblicato già vari titoli ma, in questa recensione, vi parlerò de "Le bambine dimenticate" e "La foresta assassina", due titoli eccezionali.
Buona lettura!


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Il cadavere di una donna viene trovato in un bosco isolato. Ha subito violenze sessuali e ha una strana, lunga cicatrice che le solca il viso. Nessuno ne ha denunciato la scomparsa. A essere incaricata delle indagini è Louise Rick, a capo del Servizio Investigativo Speciale, affiancata da Eik Nordstrøm. Lei donna materna sotto la scorza dura, lui bello e dannato. Agnete Eskildsen, una vecchia infermiera, finalmente riconosce il corpo: la donna si chiama Lisemette ed era una paziente dell’ospedale psichiatrico infantile Eliselund, dove lei lavorava trent’anni prima. Una bambina dimenticata, come tutti gli altri dell’istituto, abbandonata dalla famiglia e dal mondo. Presto Louise scopre che Lisemette aveva una sorella gemella, ed entrambe erano state dichiarate morte quand’erano ancora piccole. È solo la prima di una serie di scoperte sempre più inquietanti, sull’infanzia di Lisemette e su quello che accadeva dietro le porte di Eliselund. A complicare ulteriormente le cose, le indagini portano Louise nei pressi della casa dov’è cresciuta, costringendola a fare i conti con un terribile segreto del suo passato che tornerà a galla insistentemente.

Con la lettura de "Le bambine dimenticate", mi sono introdotta in uno stile nuovo e in una storia particolare ma non brillante al cento per cento. L'ambientazione è il vero pezzo forte del libro e la responsabile dell'ansia crescente che mi ha accompagnata per tutta la lettura. La protagonista conosce molto bene i luoghi, essendo originaria proprio della zona, ma non era pronta agli orrori di Eliselund, un ospedale psichiatrico infantile. Louise Rick è una donna particolare dal passato tormentato, il nuovo ruolo all'interno del Servizio Investigativo Speciale, è una sfida con sé stessa, oltre che una nuova fase della sua carriera. Il suo compagno di squadra, Eik è fondamentale per tenere insieme i pezzi quando il passato e il presente iniziano a scontrarsi nella mente di Louise. La cosa che ho apprezzato moltissimo, è il quadro psicologico del ricercato e il mistero sempre più fitto sulle vittime, sinceramente non sapevo cosa aspettarmi nel finale. Non avrei mai indovinato l'epilogo e il colpevole. In questo libro, l'autrice indaga sulla mente umana e sull'incapacità, da parte di alcuni, di accettare e comprendere queste anomalie. 
Lo stile dell'autrice è scorrevole e chiaro, la prosa riesce a ricreare un pathos notevole soprattutto in alcuni passaggi. Mi sono appassionata alla storia e all'autrice ma nulla (nulla!!) poteva prepararmi alla lettura de "La foresta assassina", secondo libro dedicato alla storia di Louise Rick...




Al termine delle Bambine dimenticate abbiamo lasciato Louise Rick a dibattersi con il proprio devastante passato.
Il suo fidanzato di un tempo potrebbe non essersi suicidato, come lei ha sempre creduto. Nel nuovo capitolo,
Louise cercherà di tenere assieme le indagini sulla scomparsa di un ragazzo di quindici anni e quelle sulla morte
del proprio ex fidanzato, correndo gravi pericoli. Louise condurrà le sue ricerche attraverso le lugubri fronde
i numeri della foresta di Hvalsø, scoprendo una città animata da rapporti macerati da terribili segreti e legami mortali.

Questo thriller è una vera bomba. Un concentrato di tradizioni, misteri e crudeltà che vi terrà incollati alle pagine dall'inizio alla fine. Nel precedente libro, abbiamo conosciuto Louise e tracciato, a grandi linee, i tratti della personalità e del passato della protagonista. In questo nuovo capitolo, il ruolo di Louise è fondamentale in quanto il percorso lavorativo si intreccia pericolosamente con la sua vita privata portando alla luce segreti che sconvolgeranno la vita di una intera comunità.
Sono rimasta, a dir poco, affascinata dalle storie e dai culti neopagani, la mitologia norrena ha un fascino arcaico e ancestrale al quale è impossibile sottrarsi. La trama è un susseguirsi di rivelazioni e colpi di scena, la narrazione ha un ritmo incalzante e coinvolgente, ho divorato le pagine con avidità. 
A differenza dell'altro libro, siamo di fronte ad una storia originale e accattivante, un thriller in piena regola in cui la suspense è palpabile tra le pagine. E' stato bello ritrovare Louise e carpire nuove aspetti della sua personalità, il rapporto con Eik è più maturo ed è una piacevole distrazione al male che aleggia tra gli alberi di una foresta inquietante e testimone di crimini efferatissimi. 
E' difficile spiegarvi la bellezza del libro senza svelarvi particolari importanti, ma vi assicuro che si tratta di una storia eccezionale ed originale, perfetta per gli amanti dei thriller che sono sempre alla ricerca di emozioni forti e storie al cardiopalma.
Sara Blaedel è un vero talento del brivido e da, oggi in poi, la terrò d'occhio. 
I libri sono autoconclusivi ma vi consiglio di leggerli nell'ordine proposto per avere una visione completa, soprattutto per quanto riguarda la protagonista principale.
Lasciatevi conquistare dal fascino nordico di quest'autrice.



sabato 10 marzo 2018

Recensione "Il segreto di Eva" di Amy Harmon

Buongiorno lettori,
questa settimana ha visto il ritorno in libreria anche di un'altra grandissima autrice Newton, Amy Harmon che, stavolta, si è messa alla prova con un romanzo storico che ho amato dalla prima all'ultima pagina.
Buona lettura!


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1943. La Germania occupa gran parte dell’Italia e le deportazioni degli ebrei aumentano di giorno in giorno. Fin da bambini Eva Rosselli e Angelo Bianco sono cresciuti come una famiglia, divisi solo dalla religione. Con il passare degli anni si sono innamorati, ma per Angelo è arrivata la vocazione e, nonostante i suoi profondi sentimenti per Eva, ha preso i voti. Adesso, più di dieci anni dopo, Angelo è un prete cattolico ed Eva è una donna ebrea che rischia la deportazione. Con la minaccia della Gestapo in avvicinamento, Angelo nasconde Eva tra le mura di un convento, dove Eva scopre di essere solo una dei tanti ebrei protetti dalla Chiesa. Ma la ragazza non riesce proprio a stare nascosta, in attesa della liberazione, mentre Angelo rischia la vita per salvarla. Con il mondo in guerra e le persone ridotte allo stremo, Angelo ed Eva affrontano sfida dopo sfida, scelta dopo scelta, fino a che il destino e la fortuna non decideranno di incontrarsi, lasciandoli stremati davanti alla decisione più difficile di tutte.

Possono umiliarci e disumanizzarci. Ma non possono toglierci i nostri pensieri. Non possono toglierci i nostri talenti. Non possono toglierci le nostre conoscenze, i nostri ricordi, le nostre menti. Nella musica, non ci sono confini. La musica è una porta e l'anima fugge attraverso la melodia. Anche se solo per pochi minuti. E chiunque le ascolti, viene liberato. Chiunque la ascolti, si eleva.

Il binomio romanzo storico/Shoah a volte può spaventare un lettore, soprattutto se a scriverlo è una scrittrice di romance e YA. Sono bastate poche righe, però, per rendermi conto di avere tra le mani una storia eccezionale che mi ha emozionata e commossa in più punti. La Harmon ci regala due personaggi eccezionali: da una parte abbiamo Angelo, con la sua fede incrollabile e un cuore immenso; dall'altra Eva, una ragazza con uno straordinario talento musicale e un cuore passionale capace di emozionare anche nei momenti più cupi. Il loro rapporto appare difficile sin dall'inizio e diventa ufficialmente impossibile quando Angelo decide di prendere i voti, spezzando per sempre il cuore di Eva. Con l'avvento della Seconda Guerra Mondiale e delle leggi razziali, la posizione di Eva diventa instabile e pericolosa e Angelo si fa in quattro per cercare di tenerla al sicuro ma non ha fatto i conti con l'animo battagliero della ragazza, incapace di farsi da parte e di farsi sopraffare da un destino avverso che le ha tolto tutto: dalla libertà, all'amore.

L'unica cosa che mi interessa, l'unica cosa al mondo che mi spaventa, è che ti succeda qualcosa.
Lo sai? Penso che potrei affrontare qualsiasi cosa, sopportare tutto, se fossi certo che stai bene e non corri alcun pericolo.

La situazione precipita molto velocemente e il ruolo di Angelo diventa cruciale per la salvezza di migliaia di ebrei. L'autrice ha ricreato il clima di terrore e pericolo della Roma degli anni '40 e ha descritto molto bene il ruolo che la Chiesa giocò per salvare le vite di centinaia di innocenti, una goccia nel mare delle vittime della Shoah, ma pur sempre un successo per una rete clandestina organizzatissima pronta a tutto pur di salvare più persone possibili. Il rapporto tra Angelo ed Eva si fa sempre più complicato, uniti da un destino avverso lottano quotidianamente contro i sentimenti che provano e contro il regime nazifascista. La Harmon ha trattato varie tematiche difficili in questo libro, prima fra tutte la tentazione che Eva rappresenta per Angelo e per la sua vocazione, con estrema delicatezza l'autrice riesce ad emozionare il lettore con una storia straordinaria e molto reale. Gli episodi storici sono stati riportati senza censure o elementi romanzati, rivelando dettagli e particolari che non conoscevo. Si nota il lavoro di ricerca svolto dalla Harmon prima della stesura. Voglio anche rassicurarvi sul fatto che "Il segreto di Eva" è una storia emozionante e scorrevolissima che ho divorato nel giro di qualche ora. E' stato bello vedere un'autrice che amo, confrontarsi con un genere diverso dal solito e realizzare un'opera meravigliosa che mi ha fatto perdere qualche battito del cuore.
E' un libro che merita assolutamente una opportunità e che vi consiglio spassionatamente.



venerdì 9 marzo 2018

[Review Party] "Wolves Coast" di Ornella Calcaglile



Buongiorno lettori,
dopo tanto tempo torno a parlarvi di fantasy con una delle ultime interessantissime uscite della Dunwich Edizioni.
Pronti a fare un salto nella cittadina di Wolves Coast?
Buona lettura!


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Wolves Coast è una ridente località che ai turisti appare come un semplice luogo di vacanza. Nessuno penserebbe mai a una terra di conflitti che ha visto affrontarsi coloni e amerindi, nessuno si aspetterebbe che quella faida si sia trascinata in sordina per secoli fino a esplodere in una battaglia tra popolazioni vicine, eppure per certi versi distanti.

Howi è un giovane di South Wolves con il cuore ferito e un enorme segreto a gravargli sulle spalle, ma con una solida comunità su cui poter contare. Emily è una ragazza di città, delusa dagli affetti, con uno spiccato desiderio di libertà e in cerca della propria strada, una ricerca che la porterà a Wolves Coast. Due personalità che, sebbene diverse, riescono a unirsi profondamente nell’arco di un’estate e a spalleggiarsi in uno scontro senza eguali per quel lembo di costa tanto desiderato da una fazione e tanto protetto dall’altra.
Amore e guerra sono vicini più che mai, ma il primo sopravvivrà alla seconda?

Se avete amato Twilight e l'atmosfera piovosa e caratteristica di Forks, non farete fatica ad appassionarvi alla storia di Emily e alla cittadina di Wolves Coast. 
Emily decide di mettere in stand by una vita fatta ti aspettative e responsabilità per dedicarsi completamente alla fotografia, la sua più grande passione che spera di poter trasformare presto in un'occupazione a tutti gli effetti. La situazione si fa subito interessante per l'incontro con Howi, un nativo del luogo. Tra i due la scintilla è immediata ma il fuoco della passione viene tenuto a bada da un segreto e un'antica faida che divide gli abitanti della città e in cui Emily rischia di rimanere coinvolta a sua insaputa. Il mistero attorno alla vera natura di Howi è facilmente deducibile dal nome del romanzo e, nonostante sia chiaro lo scopo dell'autrice, la storia si fa sempre più appassionante.

Non sono d'accordo. South mi ha fatto rinascere.
Ero una ragazza triste e scoraggiata, mi sentivo sola e non mi piaceva nulla della mia vita. Adesso potrei iniziare da zero.

'Wolves Coast' è un romanzo in cui non manca nulla: oltre all'elemento fantasy, infatti, troverete romanticismo, passione, amore per la natura e voglia di libertà. Per bilanciare la tematica emozionante e romantica del libro, l'autrice ci regala un antagonista niente male che ho amato moltissimo e che ci regalerà parecchi colpa di scena. Lo stile di Ornella Calcagnile non è una novità, per me, ma non ho potuto fare a meno di notare i tanti miglioramenti, soprattutto a livello di fluidità e scorrevolezza, della prosa. Attirata dalla magnetica copertina, ho divorato il libro in una sera appassionandomi come una vera fangirl alla vicenda.
Penso sia il libro più bello scritto dalla Calagnile, finora. Lo consiglio a tutti quelli che amano questa branca del fantasy in quanto, nonostante sia un tema ricorrente e già trattato, l'autrice è riuscita a dare un suo tocco di originalità che non mi è dispiaciuto nemmeno un po'.
Promosso!


giovedì 8 marzo 2018

Recensione "Hai bussato al mio cuore" di Brittany C. Cherry

Buongiorno lettori,
esce oggi per Newton Compton il nuovo e straordinario romanzo di Brittany C. Cherry, "Hai bussato al mio cuore". Ho avuto il piacere di leggerlo in anteprima e non vedo l'ora di parlarvene.
Buona lettura!


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Io e Graham Russell non eravamo fatti per stare insieme. Sono sempre stata una persona sensibile, lui invece è un pezzo di ghiaccio. Sognavo a occhi aperti mentre lui lottava con i suoi incubi. Io piangevo spesso, Graham sembrava non avere lacrime da versare. Ma nonostante le differenze, ci sono stati istanti in cui i nostri occhi si sono incontrati, in cui sembrava sapessimo tutto l’uno dell’altra. Istanti in cui le sue labbra hanno assaporato le mie paure e io ho respirato il suo dolore. Istanti in cui entrambi abbiamo creduto di sapere che cos’era il vero amore. Quegli istanti ci hanno illuso di poter avere un po’ di pace. Ma quando la realtà è tornata a scuoterci, siamo precipitati al suolo. Graham Russell non è in grado di amare e io non sono capace di insegnargli come si fa. Eppure, se avessi la possibilità di innamorarmi ancora, mi innamorerei di lui. Un’altra volta. Persino se fossimo destinati a precipitare di nuovo, distruggendoci.

Non lasciare che gli altri controllino in questo modo le tue emozioni. Chiuditi.

-Chiudere le mie emozioni?
Non posso. E' questo ciò che sono.
Sono la ragazza che sente tutto.

Quando sto per iniziare a leggere un romanzo della Cherry, sono già psicologicamente pronta all'ondata di emozioni che le sue parole mi provocheranno. "Hai bussato al mio cuore" non fa eccezione e mi ha devastata, emotivamente parlando. Lucy è un personaggio, a dir poco, straordinario: piena di qualità, gentile, buona ed empatica al massimo verso il prossimo. Vive la vita un po' a modo suo e Graham non sbaglia a definirla, più di una volta, 'fricchettona' perché la sua essenza è proprio questa. E' una donna con cuore grandissimo con la quale sono entrata subito in sintonia, ho provato ogni sensazione che ha provato lei e avrei tanto voluto aiutarla in certe situazioni... è impossibile non immedesimarsi nella storia con la mente e con il corpo. Difficilmente mi sono sentita così vicina ad un personaggio di carta e inchiostro, ma il potere e la bontà di Lucy non conoscono confini.
Graham è il suo opposto: è un uomo freddo, razionale e pragmatico, incapace di provare una minima emozione e sempre controllato e padrone della situazione. E' stato bello vedere lo scontro tra il ghiaccio e il fuoco e assistere all'evoluzione di entrambi i personaggi. Per quanto riguarda alcuni protagonisti secondari, vi confesso che sono stata più volte sul punto di lanciare il kindle fuori dalla finestra, non sono riuscita a sfruttare nemmeno un briciolo della pazienza e del buonismo di Lucy.

Solo perché sorridi e ti comporti da persona libera non significa che la tua gabbia non esista. Significa solo che hai abbassato il tiro rispetto a quanto alto vuoi consentirti di volare.

La bravura di questa autrice, oltre che nell'originalità delle trame, è il modo in cui esse vengono sviluppate. La prosa della Cherry è avvolgente come una carezza ma, a volte, dolorosa come uno schiaffo inaspettato. La lettura è tutto un turbinio di emozioni diverse, di momenti felici e altri in cui si fa fatica a leggere per lacrime che si accumulano e iniziano a scendere copiose. 
Quando penso di non potermi emozionare di più, arriva una storia ancora più bella e intensa della precedente. Avrei voluto non finire mai di leggere la storia di Lucy e Graham, avrei voluto che il tempo si fermasse ma, purtroppo, ho dovuto abbandonare anche questo libro. Sono certa che non abbiate bisogno di motivi o ragioni per regalarvi il nuovo romanzo di Brittany C. Cherry ma, se proprio non siete convinti, posso solo dirvi che questo libro vi porterà via un pezzo di cuore.
Spesso le storie semplici, ma ben scritte, sono quelle migliori. Questo romanzo non può assolutamente mancare nelle vostre librerie. Ve lo garantisco!



mercoledì 7 marzo 2018

Recensione in ANTEPRIMA "L'illusione della verità" di Wendy Walker

Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di una storia davvero particolare che mi ha disorientata, stupita e anche un pizzico delusa rispetto alle aspettative che avevo.
Si tratta de "L'illusione della verità" di Wendy Walker, edito da Casa Editrice Nord.
Buona lettura!


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Quella sera, in casa scoppia una lite furiosa. Dopo le urla e i pianti, si avverte il rombo di un motore, poi il silenzio. La mattina seguente, le sorelle Tanner sono scomparse. L’auto della diciassettenne Emma viene ritrovata nei pressi della spiaggia: all’interno, solo la borsa e le scarpe della ragazza. Della quindicenne Cassandra, invece, nessuna traccia. Senza ulteriori indizi, le autorità vagliano tutte le ipotesi, per poi congelare il caso.
 
Tre anni dopo, Cassandra torna a casa… da sola. Racconta che lei ed Emma sono state rapite e tenute prigioniere su una misteriosa isola del Maine, senza telefono, televisione o elettricità. La sua versione dei fatti, però, è piena di buchi; in particolare, il racconto del giorno della scomparsa non coincide con le deposizioni raccolte dai detective. Sembrerebbe che la memoria della ragazza sia ancora compromessa dal trauma eppure, per la psicologa forense Abby Winter, i conti non tornano. È successo qualcosa quella notte di tre anni prima, qualcosa che la famiglia Tanner sta tentando disperatamente di nascondere. In cerca di risposte, la dottoressa rivolge quindi lo sguardo verso la madre, il patrigno e il fratellastro di Cassandra. A poco a poco, nel quadro apparentemente perfetto di quella famiglia come tante, Abby intuisce inquietanti crepe e indizi che conducono lungo una strada costellata di menzogne, inganni e tradimenti. Una strada che Abby sarà costretta a percorrere, se vuole salvare Emma… 

Questa lettura mi ha sconvolta, confusa, delusa e stupita allo stesso tempo. Sono rimasta subito conquistata dalla trama e dalla copertina, mantenuta uguale all'originale. Non so come l'autrice sia riuscita ad elaborare una simile storia e dei personaggi così complessi e articolati. Cass è stata una protagonista eccezionale, devo ammetterlo. Abby Winter, la psicologa del caso, avrà grosse difficoltà a rapportarsi con lei e con la sua famiglia. Nella storia raccontata dalla ragazza, magicamente tornata a casa dopo tre anni di silenzio, c'è qualcosa con quadra ma Abby non immagina nemmeno lontanamente cosa è realmente accaduto la sera in cui le due sorelle sono scomparse. Gli altri membri della famiglia Tunner si rivelano altrettanto ambigui e misteriosi. Per una buona parte del libro non sono riuscita a farmi un'idea chiara su nessuno di loro, ne tanto meno sulla verità che tutti si ostinano a nascondere.

Secondo me esistono due tipi di persone: quelle che hanno un urlo dentro e quelle che non ce l'hanno. Quelle con l'urlo dentro sono sempre troppo arrabbiate o troppo tristi, oppure ridono troppo forte, dicono parolacce, si drogano, non sanno stare sedute tranquille.
A volte cantano a squarciagola coi finestrini abbassati. Non credo che ci si nasca, con l'urlo: sono altri a farlo nascere dentro di te.

Dopo un inizio poco coinvolgente, la storia prende finalmente il via e la nebbia intorno a questa stranissima famiglia inizia a dissiparsi mostrando una situazione sconvolgente. C'è del marcio nei Tunner, continuano a mentire, a contraddirsi e nemmeno la posizione di Cass appare più molto nitida. Insieme ad Abby ricostruiamo a fatica l'intera storia fino ad un epilogo a dir poco sconvolgente. Vi assicuro che raramente mi sono trovata di fronte ad una storia così contorta e intricata.
La vicenda, raccontata da più narratori, vi confonderà e sconvolgerà dall'inizio alla fine. L'elemento che non mi ha convinta, però, sta proprio nello sviluppo della trama che aveva moltissimo potenziale. Per i tre quarti del romanzo, non sono rimasta coinvolta dalla storia un po' per la confusione e un po' per lo stile dell'autrice, di conseguenza non mi sono goduta a pieno il libro.
Riconosco la bravura e l'ingegno dell'autrice e, a lettura finita, non posso dire di non averlo apprezzata. Dal punto di vista psicologico, è una storia davvero ben congegnata e coerente, è il punto forte di un romanzo in cui nulla è come sembra.
Promosso, ma con riserva!