oggi vi parlo di una storia davvero particolare che mi ha disorientata, stupita e anche un pizzico delusa rispetto alle aspettative che avevo.
Si tratta de "L'illusione della verità" di Wendy Walker, edito da Casa Editrice Nord.
Buona lettura!
Acquistalo, QUI
Quella sera, in casa scoppia una lite furiosa. Dopo le urla e i pianti, si avverte il rombo di un motore, poi il silenzio. La mattina seguente, le sorelle Tanner sono scomparse. L’auto della diciassettenne Emma viene ritrovata nei pressi della spiaggia: all’interno, solo la borsa e le scarpe della ragazza. Della quindicenne Cassandra, invece, nessuna traccia. Senza ulteriori indizi, le autorità vagliano tutte le ipotesi, per poi congelare il caso.
Tre anni dopo, Cassandra torna a casa… da sola. Racconta che lei ed Emma sono state rapite e tenute prigioniere su una misteriosa isola del Maine, senza telefono, televisione o elettricità. La sua versione dei fatti, però, è piena di buchi; in particolare, il racconto del giorno della scomparsa non coincide con le deposizioni raccolte dai detective. Sembrerebbe che la memoria della ragazza sia ancora compromessa dal trauma eppure, per la psicologa forense Abby Winter, i conti non tornano. È successo qualcosa quella notte di tre anni prima, qualcosa che la famiglia Tanner sta tentando disperatamente di nascondere. In cerca di risposte, la dottoressa rivolge quindi lo sguardo verso la madre, il patrigno e il fratellastro di Cassandra. A poco a poco, nel quadro apparentemente perfetto di quella famiglia come tante, Abby intuisce inquietanti crepe e indizi che conducono lungo una strada costellata di menzogne, inganni e tradimenti. Una strada che Abby sarà costretta a percorrere, se vuole salvare Emma…
Tre anni dopo, Cassandra torna a casa… da sola. Racconta che lei ed Emma sono state rapite e tenute prigioniere su una misteriosa isola del Maine, senza telefono, televisione o elettricità. La sua versione dei fatti, però, è piena di buchi; in particolare, il racconto del giorno della scomparsa non coincide con le deposizioni raccolte dai detective. Sembrerebbe che la memoria della ragazza sia ancora compromessa dal trauma eppure, per la psicologa forense Abby Winter, i conti non tornano. È successo qualcosa quella notte di tre anni prima, qualcosa che la famiglia Tanner sta tentando disperatamente di nascondere. In cerca di risposte, la dottoressa rivolge quindi lo sguardo verso la madre, il patrigno e il fratellastro di Cassandra. A poco a poco, nel quadro apparentemente perfetto di quella famiglia come tante, Abby intuisce inquietanti crepe e indizi che conducono lungo una strada costellata di menzogne, inganni e tradimenti. Una strada che Abby sarà costretta a percorrere, se vuole salvare Emma…
Questa lettura mi ha sconvolta, confusa, delusa e stupita allo stesso tempo. Sono rimasta subito conquistata dalla trama e dalla copertina, mantenuta uguale all'originale. Non so come l'autrice sia riuscita ad elaborare una simile storia e dei personaggi così complessi e articolati. Cass è stata una protagonista eccezionale, devo ammetterlo. Abby Winter, la psicologa del caso, avrà grosse difficoltà a rapportarsi con lei e con la sua famiglia. Nella storia raccontata dalla ragazza, magicamente tornata a casa dopo tre anni di silenzio, c'è qualcosa con quadra ma Abby non immagina nemmeno lontanamente cosa è realmente accaduto la sera in cui le due sorelle sono scomparse. Gli altri membri della famiglia Tunner si rivelano altrettanto ambigui e misteriosi. Per una buona parte del libro non sono riuscita a farmi un'idea chiara su nessuno di loro, ne tanto meno sulla verità che tutti si ostinano a nascondere.
Secondo me esistono due tipi di persone: quelle che hanno un urlo dentro e quelle che non ce l'hanno. Quelle con l'urlo dentro sono sempre troppo arrabbiate o troppo tristi, oppure ridono troppo forte, dicono parolacce, si drogano, non sanno stare sedute tranquille.
A volte cantano a squarciagola coi finestrini abbassati. Non credo che ci si nasca, con l'urlo: sono altri a farlo nascere dentro di te.
Dopo un inizio poco coinvolgente, la storia prende finalmente il via e la nebbia intorno a questa stranissima famiglia inizia a dissiparsi mostrando una situazione sconvolgente. C'è del marcio nei Tunner, continuano a mentire, a contraddirsi e nemmeno la posizione di Cass appare più molto nitida. Insieme ad Abby ricostruiamo a fatica l'intera storia fino ad un epilogo a dir poco sconvolgente. Vi assicuro che raramente mi sono trovata di fronte ad una storia così contorta e intricata.
La vicenda, raccontata da più narratori, vi confonderà e sconvolgerà dall'inizio alla fine. L'elemento che non mi ha convinta, però, sta proprio nello sviluppo della trama che aveva moltissimo potenziale. Per i tre quarti del romanzo, non sono rimasta coinvolta dalla storia un po' per la confusione e un po' per lo stile dell'autrice, di conseguenza non mi sono goduta a pieno il libro.
Riconosco la bravura e l'ingegno dell'autrice e, a lettura finita, non posso dire di non averlo apprezzata. Dal punto di vista psicologico, è una storia davvero ben congegnata e coerente, è il punto forte di un romanzo in cui nulla è come sembra.
Promosso, ma con riserva!
Nessun commento:
Posta un commento