Buongiorno lettori,
durante questa settimana ho avuto modo di recuperare la lettura di alcuni thriller interessantissimi e che ho amato. Quello di cui vi parlo oggi, racconta una storia inquietante ambientata in una cittadina come tante, quelle in cui non accade mai nulla.. quelle in cui il male si nasconde dove meno te lo aspetti. Si tratta de "Il bambino silenzioso", di Sarah A. Denzil, edito da Newton Compton.
Buona lettura!


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Nell’estate del 2006, Emma Price era lì quando fu ritrovato il cappotto rosso del suo bambino di sei anni, lungo il fiume Ouse. Fu la tragica storia dell’anno: il piccolo Aiden era sparito da scuola durante una terribile alluvione, era caduto nel fiume e poi annegato. Il suo corpo non fu mai ritrovato. Dieci anni dopo, Emma è riuscita finalmente a riacquistare un po’ di serenità. È sposata, incinta e le sembra di aver finalmente ripreso il controllo della sua vita quando… Aiden ritorna. Troppo traumatizzato per parlare, non risponde a nessuna delle infinite domande che gli vengono rivolte. Solo il suo corpo racconta la storia di una sparizione durata dieci lunghi anni. Una storia di ossa spezzate e ferite che testimoniano gli orrori che Aiden deve aver subito. Perché Aiden non è mai annegato: è stato rapito. Per recuperare il contatto con il figlio, ormai adolescente, Emma dovrà scoprire qualcosa sul mostro che glielo ha portato via. Ma chi, in una cittadina così piccola, sarebbe capace di un crimine tanto orrendo? È Aiden ad avere le risposte, ma ci sono cose troppo indicibili per essere pronunciate ad alta voce.

La mia scelta fu Aiden. E non me ne sono mai pentita.
Né quando lacerò la mia pelle uscendo fuori dal mio corpo, né quando urlava come un pazzo invece di riposare, né quando trovarono il suo cappotto rosso che galleggiava nel fiume Ouse tre giorni dopo l'alluvione. No, non mi sono mai pentita della mia scelta.

Quando sono state presentate le novità di Newton Compton per la prima parte del 2018, questo libro è stato tra i titoli che più mi hanno colpita. L'autrice, con una fervida e crudele immaginazione, riesce davvero a inquietare il lettore portando il male nelle stradine di una piccola cittadina. Emma Price è la nostra protagonista, una mamma che ha subito la più atroce delle punizioni: perdere il proprio figlio e non avere la certezza di cosa ne sia stato di lui. Nonostante questo grande dolore, la donna riesce in qualche modo ad andare avanti, i suoi pensieri sono sempre molto tormentati e il lettore vive in prima persona queste emozioni in quanto l'autrice dà molto spazio al suo POV.  Aiden è, letteralmente, un protagonista silenzioso: inizialmente lo vediamo solo attraverso i pensieri della madre e, quindi, incapace di esprimere una sua opinione sulla vicenda che lo vede coinvolto; successivamente, quando viene ritrovato dopo dieci lunghissimi anni, è troppo shockato per riferire quali terribili pene abbia dovuto sopportare durante il suo rapimento.
E' struggente leggere il dolore di una madre nel rapportarsi con un figlio che credeva perso per sempre, l'incapacità di comunicare non fa che aggiungere tensioni ad un'atmosfera già molto cupa e piena di suspense. Non è chiaro, infatti, dove sia stato tenuto il ragazzo e, soprattutto, chi abbia commesso una simile atrocità. 

Non bisogna mai dire che si odia qualcuno o qualcosa a meno che non lo si dica sul serio, perché l'odio non è quando trovi fastidioso un presentatore alla tele, non è quando perdi le staffe con un parente - è una cosa viva che divora tutto a partire dalle viscere, che infetta il tuo sangue finché non annerisce il tuo cuore.

La trama prosegue in crescendo con un ritmo che si fa sempre più incalzante. Mi sono ritrovata a divorare pagine su pagine, incapace di abbandonare la lettura e il mistero che gira intorno al rapimento del ragazzo. Ho avuto modo di fare tante congetture, rivelatesi poi errate, ma l'autrice è riuscita sempre a stupirmi con nuove rivelazioni e colpi di scena fino ad un epilogo che mai mi sarei aspettata. Questi sono i thriller che mi piacciono e che mi affascinano. 
Mi è piaciuto il modo in cui l'autrice ha costruito i suoi personaggi, che hanno personalità diversissime tra loro, approfondendo soprattutto i lati più introspettivi e oscuri di ognuno di loro. E' un po' come se avesse voluto dimostrare che, in fondo in fondo nella vita, i confini tra vittime e carnefici non sono mai così netti.
Buona la prosa e scorrevole la narrazione, l'autrice ha una scrittura molto diretta e, a tratti, anche cruda e brutale. E' stata davvero una rivelazione e spero di poter leggere presto altre storie di quest'autrice molto promettente.
Consigliatissimo a tutti gli amanti del genere!




Buongiorno lettori del mio cuore,
oggi vi parlo di una storia meravigliosa, romantica, dolorosa ed emozionante firmata da Viviana Picchiarelli per Newton Compton.
Si tratta de "La locanda degli amori sospesi", buona lettura!


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La locanda dei libri è un casale sulle sponde del lago Trasimeno. Negli anni è diventato un punto di riferimento per lettori onnivori e scrittori in cerca di ispirazione. L’atmosfera ricca di charme e dal tocco provenzale, le stanze traboccanti di romanzi lo rendono rifugio ideale per i clienti che cercano conforto nelle pagine e nelle storie altrui. Proprio la locanda, dopo trent’anni, fa da scenario all’incontro tra Matilde, ex psicoterapeuta e ora proprietaria del casale, e Matteo, avvocato di professione e scrittore per passione. Il loro amore, interrottosi bruscamente quando stava per diventare un sentimento assoluto e potente, sarà però costretto a fare i conti con il tempo che è trascorso, con i traguardi che entrambi hanno raggiunto e anche con gli errori commessi. Matteo e Matilde vivranno un confronto fatto di ricordi, dolore e passione. È possibile recuperare le emozioni nate tanti anni fa e che nessuno dei due ha mai dimenticato? E ritrovare quella parte di sé che senza l’altro sembrava perduta?

Immaginate di ritrovarvi in una deliziosa locanda nel cuore dell'Umbria, circondati da paesaggi mozzafiato, buona cucina e, soprattutto, libri. Tanti, tantissimi libri; una meravigliosa sala di lettura in cui rilassarsi e due splendide padrone di casa. Presentata così sembra la location dei sogni, un posto etereo lontano dallo stress, dalle delusioni e dal dolore. In realtà, non è proprio così.. la locanda è un luogo per far pace con sé stessi e con la vita. Ho amato questa ambientazione, così romantica e così perfetta. Per non parlare dei meravigliosi personaggi che affollano queste pagine e questi luoghi: Matteo e Matilde si ritrovano dopo un tempo che sembra incalcolabile, dopo aver vissuto con altre persone, dopo essersi creati delle famiglie. La loro storia è sempre stata un grande punto interrogativo, qualcosa che sarebbe potuto essere ma è stato interrotto senza troppe spiegazioni.
E' stato bellissimo ritrovarli e scoprire che in realtà non hanno mai dimenticato il loro periodo insieme. E' dolcissimo vedere come, a poco a poco, imparano a conoscersi di nuovo nonostante gli ostacoli e nonostante la paura di non concludere nulla, nemmeno questa volta.

Vi ho osservati in questi giorni.
Vi siete studiati da lontano, come due sconosciuti che
smaniano per avvicinarsi, ma che temono non si sa
bene cosa.

Per una storia passata, ce n'è una presente. Altrettanto complicata ma altrettanto magica e promettente. L'autrice si diverte ad intessere una trama ben collegata in cui tutti i pezzi vanno al proprio posto. Rappresenta i suoi personaggi con estrema cura, mettendone in luce soprattutto i sentimenti e le paure. La prosa è molto elegante, scorrevole e anche ricercata, se vogliamo. Ho divorato il romanzo ritrovandomi alla fine senza neppure accorgermene. Ho amato ogni singolo elemento del libro e ho trascorso delle ore davvero piacevoli in sua compagnia. E' una storia come tante, persa tra altre piccole vicende curiose e interessanti. Trovare un pizzico di originalità nel romance fa sempre piacere. Non credo che dimenticherò facilmente questa locanda, i libri e tutti i carinissimi personaggi. Se amate i romanzi completi e non scontati, sono certa che adorerete la storia della Picchiarelli che vi consiglio con tutto il cuore!



Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di un romanzo molto intenso, ironico ma serio e ricco di spunti di riflessione.
Si tratta del nuovo libro di Fulvio Fiori, "Il matrimonio è una fiaba a lieto inizio".
Buona lettura!


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Questo romanzo racconta la storia di Angelo, un uomo come tanti che la vita ha messo a dura prova e che i suoi amici, un'amica sciamana in particolare, e la scrittura hanno aiutato a tirarsi fuori dall'abisso di dolore in cui era precipitato.
In un bel giorno di settembre, sotto lo sguardo vigile delle sue amate montagne, Angelo si ritrova marito di Alice, innamorato e pieno di progetti. Il matrimonio è proprio una fiaba a lieto inizio, e la famiglia che in breve tempo prende corpo – Angelo, Alice, Alessandro, Pietro e Andrea – va a vivere in una splendida villa in collina. Poi, in un quadro che sembra perfetto, si aprono le prime, inspiegabili crepe. Quasi senza accorgersene, e senza colpe, Angelo comincia a perdere i pezzi della propria vita: il lavoro, la passione, la fiducia, fino al colpo più duro, che lo allontana dalla famiglia e lo trasforma da marito e padre felice in un estraneo, un uomo solo seduto in un aeroporto in attesa di un volo e di un futuro…
Ma Angelo non è solo: la risalita sarà dura, piena di ostacoli, incomprensioni e passi falsi, ma ci sarà qualcuno che non lo abbandonerà e che lo aiuterà a capire che quando un uomo perde tutto, forse può finalmente trovare se stesso.

La definizione di questo libro è 'romanzo terapeutico' e penso che non ci sia una sintesi più precisa.
L'autore ci regala, infatti, una storia molto particolare e importante. Uno spaccato di vita quotidiana che ha per protagonista Angelo, un uomo come tanti, un uomo che conduceva un'esistenza pressoché perfetta e che, nel giro di un battito di ciglia, si è ritrovato senza nulla. La delusione cocente, nei confronti della vita e dei sentimenti, lo spinge ad abbandonare la sicurezza dei luoghi in cui è nato e vissuto per intraprendere un viaggio alla ricerca di sé stesso in completa solitudine.
Per quanto i temi affrontati siano tutt'altro che leggeri  e divertenti, l'autore è riuscito a strapparmi più di qualche sorriso grazie ad una prosa sarcastica e molto autoironica. Angelo si interroga e si mette in discussione, si chiede dove e come ha sbagliato e perché ha perso la gioia di vivere. 

Non devo sentirmi a casa, non voglio sentirmi a casa.
Perché a casa c'è una situazione che mi fa male. 

Sono entrata molto in sintonia con il protagonista, nonostante abbia un'età e una storia molto lontana dalla mia. In qualche modo, l'autore riesce a coinvolgere il lettore nella vita di un uomo non più giovanissimo e sfiduciato. Sinceramente ho fatto il tifo per lui e sperato che tutto si risolvesse nel migliore dei modi. E' impossibile non affezionarsi a lui.
Non avendo mai letto nulla dell'autore, non sapevo cosa aspettarmi dal suo stile e dalla sua scelta narrativa ma è stata una lettura godibile e molto scorrevole. Ho divorato l'esiguo numero di pagine nel giro di un paio d'ore, il viaggio attraverso i vari paesi (Austria, Germania) è una piacevole distrazione dalla tematica principale del libro. Seppur in maniera molto veloce, l'autore ci concede anche brevi e dettagliate descrizioni di paesaggi, personaggi incontrati strada facendo e sentimenti.
Una lettura perfetta per un lettore maturo che non ricerca la favola ad ogni costo.
La realtà di Fulvio Fiori vi conquisterà.
Lo promuovo e lo consiglio.



Buon pomeriggio lettori,
nel secondo post di oggi vi parlo di una delle mie prossime letture.
Si tratta di "Gelsomino indiano", edito da Mondadori, un nuovo e imperdibile romanzo di Linda Kent. Buona lettura!


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Data di uscita: 3 Marzo

Dopo dieci anni di servizio presso la Compagnia delle Indie, per Rupert Selby è giunto il momento di tornare a Londra. Rupert è nobile, ricco, affascinante e il ton sarebbe disposto a perdonargli un passato scandaloso, se non fosse per la figlioletta di sangue misto che ha portato con sé. Ma lui la adora e decide di assumere un'istitutrice che la trasformi in una piccola lady. È così che Jasmine Hartwell entra nella sua vita, travolgendo ogni sua certezza e ribaltando i suoi piani con teorie schiette e sorprendenti. Jasmine è però in fuga da un passato pericoloso e sa di dover rifiutare l'amore di Rupert, anche se il sangue caldo e sensuale che le scorre nelle vene…

Cosa ne dite? Vi piace questo genere letterario?
Ve ne parlerò prossimamente sul blog!


Buongiorno lettori,
oggi è il mio turno di parlarvi de "Il posto delle lucciole", un romanzo di Vera Demes. Si tratta di una storia tutta al femminile, fatta di sentimenti contrastanti e pagine che riservano emozioni inaspettate.
Buona lettura! 


Ally, Elettra e Maia Corvini sono sorelle.
Portano il nome di tre stelle e sono legate da un affetto istintivo, possessivo e profondo. Nulla sembra poter alterare la loro quotidianità, ma la morte del loro padre Orione, improvvisa e lacerante, modifica tutto.
Specie dopo l'arrivo di Theo, affascinante ricercatore, al quale la facoltà di Orione Corvini ha deciso di affidare un compito molto importante.
In una spasmodica e struggente ricerca della felicità, le tre ragazze intraprendono un percorso in cui rischieranno di perdersi e confondersi. Ally, idealizzando l'amore; Maia, ostinandosi a mentire a se stessa; Elettra, convincendosi di non poter amare.
In un susseguirsi di eventi accidentato e difficile, in cui anche l'affetto e la lealtà fraterne saranno messe in gioco e ogni certezza sembrerà sgretolarsi, un segreto custodito per anni verrà finalmente alla luce.
E, allora, sarà tutto chiaro. Perché la felicità risiede nelle piccole cose e nell'essenza lieve delle emozioni che appaiono scontate. Una lezione di vita che le cambierà per sempre.


Quando ho iniziato a leggere "Il posto delle lucciole", non sapevo bene cosa aspettarmi. Le tre sorelle protagoniste del romanzo hanno delle personalità forti e molto differenti, tra loro. Elettra è stata quella con la quale sono entrata più in sintonia; quella che ,forse, ha avuto la vita più difficile di tutte e che deve sempre rimboccarsi le maniche per tenere unità la famiglia nel momento più tragico in cui si ritrovano completamente sole al mondo. Maia è la protagonista che ho apprezzato meno, mentre con Ally è scattata una buona sintonia. L'autrice non si risparmia e tratteggia in maniera molto definita e specifica le personalità di queste tre giovani donne alle prese con domande e problematiche molto più grandi di loro. A fargli da spalla, tre giovani co-protagonisti che rendono la situazione meno grave e, a tratti, anche un pizzico sensuale e romantica. Dopo la morte del padre, le ragazze vengono a conoscenza di segreti inaspettati che le sconvolgono. Devo dire che la trama del romanzo è più intricata di quanto non ci si aspetti. La narrazione corale è molto coinvolgente e ci permette di comprendere, al meglio, le decisioni e i comportamenti dei personaggi.

Non dev'essere stata un'impresa semplice, per l'autrice,  coniugare così tante personalità e condurle verso un'unica direzione. Ho apprezzato molto il dolce epilogo che rappresenta una sorta di promessa per il futuro: la promessa che, nonostante la tempesta,  tutto andrà per il meglio.
Avevo bisogno di un finale così:  non scontato ma, senza dubbio, meritatissimo da Elettra, Ally e Maia.

Ho apprezzato molto la prosa dell'autrice: scorrevole, delicata, elegante e molto dettagliata. L'amore per la natura, eredità paterna per le tre sorelle, si evince nelle numerose descrizioni e tra le mura della bellissima tenuta Corvini: un paradiso di ricordi, amore e paesaggi idilliaci. 
Ho trascorso dei momenti molto piacevoli in compagnia di questo romanzo, è stata una lettura profonda e che mi ha portata a riflettere su tanti temi e, soprattutto,  sul valore più importante: la famiglia. È chiarissimo il messaggio che l'autrice vuole lanciare e sono tante le emozioni che mi hanno travolta strada facendo. Sono quasi sicura che sentiremo ancora parlare di questa autrice perché parlare di sentimenti è una cosa molto gettonata, di questi tempi, ma farlo in maniera non banale e così profonda è una rarità. 
Ne consiglio la lettura!

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