martedì 6 febbraio 2018

[Diario di lettura] "Nostalgia del sangue" di Dario Correnti



Buon pomeriggio lettori,
sono pronta a scrivere la seconda pagina del mio diario di lettura dedicato a "Nostalgia del sangue", un thriller di Dario Correnti edito da Giunti.
Vi avevo promesso una pagina corposa, perciò oggi vi parlerò di un personaggio, anche piuttosto importante, del romanzo.
Buona lettura!



Ilaria Piatti

Straordinario intuito per congetture e collegamenti tra indizi e sospetti.
Pessimo gusto in fatto di abbigliamento.
Vive in un mondo tutto suo, senza connessione internet sullo smartphone e senza patente di guida.
Simpatica e svampita ma, allo stesso tempo, intelligente e profonda.
E' il mio personaggio preferito, in assoluto.
Me la immagino come la bravissima Renee Zellweger ne "Il diario di Bridget Jones".



Vi incuriosisce questo personaggio? Ho cercato di darvi dei tratti caratteristici a grandi linee in modo da lasciarvi tutto il piacere di scoprirla durante la lettura.
Sono certa che conquisterà anche voi!


State partecipando al giveaway? Vi ricordo che in palio c'è una copia cartacea del romanzo, non fatevelo scappare!
Ricordate che NIENTE E' COME SEMBRA.

Di seguito trovate il modulo da compilare per provare a vincere una copia del libro.
Vi basterà:

-Iscrivervi ai LETTORI FISSI del blog.

-Cliccare MI PIACE alla pagina Facebook di Giunti.

-COMMENTARE tutti gli appuntamenti.

Per aumentare le vostre possibilità, condividete tutti i post usando l'hashtag #NOSTALGIADELSANGUE

Buona fortuna!
a Rafflecopter giveaway

Recensione "La manutenzione dei sensi" di Franco Faggiani

Buongiorno cuori librosi,
oggi vi parlo di un romanzo diverso dai soliti che tratto sul blog.
Si tratta del libro di Franco Faggiani edito da Fazi Editore, "La manutenzione dei sensi".
Una lettura stimolante e rilassante che mi ha tenuto compagnia in un pomeriggio uggioso.
Buona lettura!


Acquistalo, QUI

A un incrocio tra casualità e destino si incontrano Leonardo Guerrieri, vedovo cinquantenne, un passato brillante e un futuro alla deriva, e Martino Rochard, un ragazzino taciturno che affronta in solitudine le proprie instabilità. Leonardo e Martino hanno origini ed età diverse, ma lo stesso carattere appartato. Il ragazzo, in affido temporaneo, non chiede, non pretende, non racconta: se ne sta per i fatti suoi e non disturba mai.
Alle medie, però, a Martino, ormai adolescente, viene diagnosticata la sindrome di Asperger.
Per allontanarsi dalle sabbie mobili dell’apatia che sta per risucchiare entrambi, Guerrieri decide di lasciare Milano e traslocare in una grande casa, lontana e isolata, in mezzo ai boschi e ai prati d’alta quota, nelle Alpi piemontesi.
Sarà proprio nel silenzio della montagna, osservando le nuvole in cielo e portando al pascolo gli animali, che il ragazzo troverà se stesso e il padre una nuova serenità. A contatto con le cose semplici e le persone genuine, anche grazie all’amicizia con il burbero Augusto, un anziano montanaro di antica saggezza, padre e figlio si riscopriranno più vivi, coltivando con forza le rispettive passioni e inclinazioni.

Il romanzo di Franco Faggiani è una vera coccola per la mente e per l'anima.
La storia di Leonardo e Martino, rispettivamente padre e 'figlio' in affido, è un vero toccasana se amate la montagna e le storie profonde. La cosa che ho apprezzato moltissimo è proprio il rapporto tra questi due personaggi, molto diversi tra loro e nemmeno troppo legati. Entrambi sono molto schivi e sperano di trovare serenità e pace sulle cime delle montagne. Circondati dal silenzio e da paesaggi bucolici, i due devono fare i conti con il passato e le sofferenze provate e cercare di trovare una nuova dimensione. Ho amato molto il personaggio di Leonardo, le sue riflessioni sono intense, tristi a tratti, ma anche dolci se vogliamo. I momenti in cui ricorda la moglie, ormai scomparsa, sono molto emozionanti e sono in assoluto i miei preferiti.

«Ma tu, quando hai saputo che Chiara era morta, cos’hai detto?».
«Non scherzi stasera con le domande, eh? Vuoi proprio saperlo? Non ho detto niente. Non sono riuscito a dire una parola per giorni, avevo un dolore allo stomaco che non mi faceva stare in piedi. E la testa leggera, perché vuota. Sono andato avanti così per un bel po’». 
«E poi?».
«Poi qualcuno mi ha salvato».

Il romanzo si divide sostanzialmente in due parti, la prima in cui vengono presentati tutti i personaggi, la vita a Milano, la vita con Chiara, il perno della famiglia. Nella seconda, tutto cambia.
Dalla città ci trasferiamo in montagna e non è solo l'ambiente a cambiare. Anche le abitudini, le attività e il rapporto tra i protagonisti cambia. Le giornate trascorrono placide alle prese con mansioni semplici e ancestrali, Augusto è un personaggio straordinario e particolare che aiuterà i nostri uomini a capire la montagna e la vita attraverso riflessioni argute e sagge. 
La prosa dell'autore è elegante e piacevolissima da leggere, la trama è sviluppata in maniera molto lineare e scorre via fin troppo velocemente. E' un romanzo magico, che fa riflettere e molto, molto emozionante.
Vi consiglio di dargli una possibilità, non ve ne pentirete!



lunedì 5 febbraio 2018

[Diario di lettura] "Nostalgia del sangue" di Dario Correnti




Buon pomeriggio cuori librosi,
questa settimana vi terrò compagnia con un progetto speciale dedicato al thriller di Dario Correnti, "Nostalgia del sangue". Vi porterò con me attraverso un breve diario di lettura in cui punterò l'attenzione su vari elementi.
Seguendo il mio viaggio, inoltre, avrete la possibilità di vincere una copia cartacea del libro.
Che ne dite? Salite a bordo?
Buona lettura!



Nella prima pagina del mio diario, voglio riportarvi una citazione dal libro.
Ce ne sono tantissime, ve lo assicuro, ma questa mi ha colpita particolarmente e non rischia di spoilerarvi nulla. Non vi dirò da quale personaggio viene pronunciata, né il contesto.
Per ora, lasciatevi solo incuriosire da questa storia straordinaria.


"Chissà perché gli occhi di una persona 
sono l'unica parte del corpo
che non cambia mai.
Te li porti dietro dall'infanzia alla vecchiaia, 
e mentre tu cerchi
di reinventarti, cancellarti e rinascere, 
loro rimangono sempre uguali.
Sono il tuo passato e il tuo futuro, 
e quell'espressione è l'unica costante su cui puoi contare,
il resto si perde o si trova."



Allora, prime impressioni? Siete curiosi di sapere di cosa vi parlerò domani?
Vi anticipo già che entrerò un po' più nel dettaglio parlandovi di.............
Lo scoprirete solo leggendo!
Ricordate che NIENTE E' COME SEMBRA.

Di seguito trovate il modulo da compilare per provare a vincere una copia del libro.
Vi basterà:

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Buona fortuna!
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Recensione "Gemelle" di Giulia Besa

Buongiorno lettori,
iniziamo la settimana con il nuovo romanzo di Giulia Besa, "Gemelle", edito da Giunti.
Si tratta di una storia molto attuale che si rivolge ad un pubblico adolescenziale ma godibile anche per un target più maturo.
Buona lettura!



Acquistalo, QUI

Quando Celeste, disinvolta e modaiola, abbandona inspiegabilmente la scuola appena prima della maturità, Vera, la gemella più chiusa e seriosa, sente l'urgenza di indagare per scoprire cosa l'abbia sconvolta. Decide di prenderne le vesti, ma così facendo scopre aspetti imprevedibili nelle persone che stanno loro accanto: in Massimo, fidanzato di Celeste, che Vera ha sempre considerato superficiale e stupido; in Paolo, il migliore amico che Vera abbia mai avuto; e perfino nel padre delle due gemelle, così solidamente affettuoso e imparziale... Dietro la superficie apparentemente limpida della vita, Vera scopre segreti e tradimenti, ma scopre anche di potersi ritrovare, con stupore, innamorata. E, parallelamente, si apriranno per Celeste prospettive che mai avrebbe immaginato.

Le protagoniste di questo romanzo sono un paradosso vivente. Pur essendo identiche, a livello esteriore, sono profondamente diverse nello stile, nei modi e nelle vite che conducono. Non sono le classiche gemelle che vivono una in funzione dell'altra, anzi. Celeste è inarrivabile, per tutti, anche per Vera. L'autrice traccia dei tratti netti e differenti per descrivere le due sorelle, senza influenzare il parere del lettore. Mi sono piaciute entrambe, anche se il ruolo maggiore è stato affidato a Vera che, per amore di Celeste, decide di impossessarsi della sua identità per scoprire cosa l'ha spinta ad abbandonare ogni cosa. E' stato interessante vedere una giovane e insicura ragazza, trasformarsi in una persona sicura ed intraprendente. Attraverso questa messa in scena, si comprendono molte cose sulla vita e la personalità di entrambe. Penso non sia stato per nulla facile, per l'autrice, cimentarsi con una trama del genere senza cadere in fallo o risultare confusionaria.

Sposto lo sguardo da me a lei, e da lei a me.
Siamo indistinguibili.
Senza occhiali e con i capelli acconciati come i suoi, potremmo essere
scambiate per la stessa persona.
Celeste accosta il viso al mio.
Fissiamo lo specchio con gli occhi spalancati.
Anche per lei dev'essere una sensazione insolita.

I dialoghi e la prosa sono molto semplici e leggeri, stiamo comunque parlando di una storia di adolescenti perciò li trovo consoni al contesto. Manca una parte più descrittiva e ragionata sul contesto, l'ambientazione e i personaggi minori mentre viene lasciato largo spazio alle due gemelle che vengono raccontate in maniera molto dettagliata sia a livello fisico che psicologico. 
Il romanzo è perfettamente in linea con quelli precedenti dell'autrice, si tratta di una storia molto realistica e attuale, una storia che ci insegna ad andare oltre l'apparenza e che mostra con quanta poca cura trattiamo coloro che ci circondano, perdendo sfumature e particolarità importanti e che ci rendono unici. Sono rimasta molto sorpresa dal fatto che, quasi, nessuno si sia accorto dello scambio di persona. Per Vera è stato facilissimo passare per Celeste anche se non si può dire lo stesso per quanto riguarda l'interpretazione del ruolo.
Avevo dei sospetti sull'epilogo, ma non mi aspettavo alcune rivelazioni. 
E' stata una lettura molto dinamica, terminata nel giro di una mattina. Non mi è dispiaciuta nemmeno un po' e ne consiglio la lettura!



sabato 3 febbraio 2018

Recensione "Lost & Found" di Brigit Young

Buongiorno lettori,
chiudiamo la settimana con un romanzo coloratissimo, dolce ed emozionante firmato da Brigit Young per la collana Feltrinelli Up.
Buona lettura!


Acquistalo, QUI

Da quando le conseguenze di un incidente d'auto le impediscono di camminare agevolmente, Tillie vive nascosta dietro una macchina fotografica. Attraverso l'obiettivo osserva la sua famiglia e i compagni di scuola, rintracciando oggetti perduti e scoprendo piccoli dettagli che a lei dicono molto di più che agli altri. Tillie lo sa, a scuola la chiamano tutti Lost & Found, e in fondo le fa piacere. Ma quando Jake, il ragazzo più simpatico e popolare della scuola, le chiede di aiutarlo a ritrovare il padre scomparso, comincia per Tillie un'avventura che la farà avvicinare per la prima volta a un coetaneo, ma la metterà anche di fronte a un dilemma: fino a che punto ci si può intromettere nella vita degli altri in nome della verità? Se gli occhi sono sempre dietro l'obiettivo fotografico non si rischia di non vedere il confine tra privacy e libertà di espressione?

La cosa che ho amato di più di questo romanzo? Senza dubbio la protagonista, Tillie.
E' una ragazza straordinaria, nonostante i limiti fisici e una timidezza a tratti eccessiva. Quando ha in mano la sua macchinetta fotografica, però, è nel suo habitat naturale e riesce ad esprimersi al meglio. Il rapporto con Jake è interessante, soprattutto data la motivazione che li unisce, in un certo senso. Non mi è dispiaciuto nemmeno lui come personaggio: è un ragazzo molto simpatico e dolce che riesce a tirare fuori la vera personalità di Tillie, anche quando non scatta foto.

“Foto” significa luce. E “grafia” significa scrittura o disegno. 
Dunque “fotografia” significa disegno di luce. 
A pensarci bene, è molto interessante. 
Perché noi pensiamo alla fotografia come a uno strumento usato dai nostri genitori per ricordarsi di quando eravamo piccoli, ma in realtà è una scienza e un’arte della luce, e di come la luce si riflette nel mondo.

Il tema della fotografia è molto ben sviluppato e inserito nella narrazione. Oltre a costituire un hobby per la giovane Tillie, diventa anche un mezzo per focalizzare l'attenzione su dettagli che di solito non vengono notati e considerati. I due protagonisti attraversano un bel percorso di metamorfosi, una sorta di crescita personale a suon di riflessioni ed insegnamenti.
L'autrice ha creato una storia semplice ma non banale, anzi. Il romanzo è molto originale, simpatico e dolce. Adoro lo stile brioso, fresco e lineare dell'autrice. La lettura è volata via in un soffio e mi ha lasciato tante sensazioni positive. 

E' un libro bellissimo, coloratissimo e interessante da scoprire. Vi consiglio di dargli una opportunità, è perfetto se siete alla ricerca di una storia semplice ed emozionante. Adatta a tutte le età, sono certa che Tillie riuscirà a conquistare anche il vostro cuore.