venerdì 6 ottobre 2017

Partecipa al contest 'Book Pusher'

Buon pomeriggio lettori,
anche quest'anno l'autore ed editore Giulio Perrone, cerca frasi ed aforismi da inserire nella sua agenda 'Book Pusher'.
Volete provare ad essere anche voi protagonisti di questo progetto?
Continuate a leggere per scoprire come fare.




Come Partecipare:

- Scrivi un aforisma, a tema libero, di max 100 caratteri 
firmato con nome e cognome

- Invialo all'indirizzo mail
giulioperroneeditore@gmail.com

Termine ultimo per inviare l'aforisma: 15 Ottobre.

L'agenda sarà in vendita sul sito dell'editore e alla fiera 'Più libri, più liberi' di Roma.

giovedì 5 ottobre 2017

Recensione "Il tuo pericoloso sorriso" di Arianna Mechelli

Buon pomeriggio lettori,
oggi una bella recensione cattivella per voi.
Si tratta dell'ennesimo fenomeno Wattpad firmato dall'autrice Arianna Mechelli per Garzanti.
Buona lettura!


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È appena suonata la campanella. Lajyla attraversa timidamente i corridoi della scuola cercando di confondersi tra gli altri studenti che sembrano voler studiare la nuova arrivata. Ma è impossibile non incrociare lo sguardo di Logan Harris, il ragazzo più popolare e desiderato. Per quanto ne sia affascinata, Lajyla sa bene che deve lasciarlo perdere. Sono troppo diversi: lei, timida e studiosa; lui, sfacciato e pieno di sé. Tentare di avvicinarlo porterebbe solo guai. E di guai Lajyla non ne ha proprio bisogno. Non adesso, dopo che i suoi genitori si sono separati e lei ha dovuto trasferirsi negli Stati Uniti.
Eppure, si ritrovano vicini di casa, costretti a inciampare l’uno nell’altra quotidianamente. A poco a poco Lajyla, con la dolcezza come unica arma, riesce ad abbattere la corazza dietro cui Logan fa di tutto per trincerarsi. Scopre che quei profondi occhi grigi raccontano di un passato difficile, segnato da una madre assente e da un segreto che gli impedisce di amare sinceramente. Ma fidarsi davvero di quegli occhi non è facile. Lajyla ha paura di illudersi. Ha paura che Logan torni a essere il ragazzo che ha conosciuto il primo giorno di scuola. Però qualcosa le suggerisce di mettersi in gioco e colmare quella distanza che ancora li separa e che le sembra un ostacolo insuperabile. Perché a volte è meglio non prendere la strada più facile, ma trovare il coraggio di affrontare e sconfiggere le proprie paure per raggiungere una felicità più grande.


Chi mi conosce sa che non amo dare giudizi negativi sui libri, operando sempre un'attenta selezione prima di accettare o scegliere un titolo da recensire. Nel caso de 'Il tuo pericoloso sorriso', si tratta di una sorpresa da parte della casa editrice, che ringrazio comunque e sempre per la fiducia, e che pertanto ho voluto leggere nonostante non sia un genere che amo.
Mi dispiace constatare, ancora una volta, la mia totale avversione per i fenomeni di Wattpad. Li trovo scialbi, inconsistenti e di una banalità allucinante per me che leggo tantissimi libri ogni anno.
Non ho apprezzato nessuno dei due protagonisti che rappresentano dei cliché ambulanti: Lajyla è la onnipresente e timida nuova arrivata che, guarda caso, si innamora perdutamente del tipo più losco della scuola tormentato da traumi segreti. Veramente ho perso il conto di quanti libri simili vengano pubblicati ogni mese e ogni anno. Riconosco un minimo tentativo di caratterizzare entrambi i personaggi che non sono totalmente piatti e anonimi.
Le oltre trecento pagine sono fatte di continui alti e bassi, ricadute varie e problemi su problemi. E' incredibile quanto possa essere tormentata la vita di due adolescenti in questi libri.
Lo stile dell'autrice è molto semplice e privo di una qualsiasi intensità emotiva, è una lettura che non mi ha lasciato nulla se non qualche risata per situazioni veramente inverosimili e imbarazzanti.
Pesante anche la scelta di dividere i POV narrativi e ripetere le scene da entrambi i punti di vista non aggiungendo nulla al momento raccontato ma riportandolo solamente due volte di seguito.
Sono consapevole dell'età dell'autrice e del 'luogo' in cui è nato questo romanzo, ma non posso andare contro il mio gusto personale. Penso sia un libro dedicato ad uno specifico target di lettori e che difficilmente potrà essere apprezzato da un pubblico più consapevole e maturo.
Per me è NO.



mercoledì 4 ottobre 2017

Recensione "La moglie imperfetta" di B.A. Paris

Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di uno dei libri che aspettavo di più quest'anno!
Si tratta de "La moglie imperfetta", di B.A. Paris che mi aveva già incantata con 'La coppia perfetta' (recensione, QUI).
Buona lettura!


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A chiunque ogni tanto capita di non ricordare dove siano le chiavi di casa o dove ha parcheggiato la macchina, o magari di dimenticare un appuntamento con un’amica. Chiunque non farebbe caso a simili sciocchezze. Per Cass Anderson, invece, è diverso. Ogni minimo deragliamento della memoria potrebbe essere un sintomo preciso: demenza precoce, la malattia che ha colpito la madre diversi anni prima. Ecco perché, adesso, Cass sta vivendo un incubo. Una sera di pioggia, tornando a casa, ha superato un’auto ferma sul ciglio della strada. All’interno c’era una donna, ma lei non si è fermata ad aiutarla. Poi la mattina seguente ha scoperto dai telegiornali che quella donna è stata assassinata. Esattamente dove lei l’aveva incrociata. E, subito, ai sensi di colpa si aggiunge l’angoscia di aver visto qualcosa che non avrebbe dovuto vedere. Come spiegare le telefonate mute che ha cominciato a ricevere proprio da quella mattina, se non come una velata minaccia? E perché anche quando è in casa ha così spesso la sensazione di essere osservata? Cass è terrorizzata perché non ricorda nessun dettaglio significativo riguardo quella sera. Purtroppo, però, da qualche giorno non si ricorda nemmeno come funziona la lavatrice, se ha preso o no le sue pillole, se uno dei coltelli in cucina avesse una strana macchia sulla lama, come di sangue… L’unico che potrebbe aiutarla a non impazzire e a capire cosa stia succedendo è suo marito, Matthew, che però le appare ogni giorno più distante e distaccato, quasi fosse il primo a essere certo che non ci sia niente da fare, che la malattia sta prendendo il sopravvento. E anche Cass ormai se ne sta convincendo. Un pomeriggio, però, proprio nel garage di casa fa una scoperta che cambia tutto…

Se stessi diventando come la mamma?
Se avessi cominciato a scordare le piccole cose, com'era successo a lei?

B.A. Paris ha la capacità di rapire la mia mente e intrappolarla nel vortice di segreti, suspense e mistero dei suoi romanzi. Come per l'altro suo libro, mi sono ritrovata completamente assorbita da Cass e dal suo dramma. La sua mente subisce un lento ma inarrestabile tracollo che la porta all'insicurezza più totale e quando non puoi più fidarti nemmeno dei tuoi ricordi, diventa difficile restare lucidi e non farsi prendere dal panico.

Piangendo lacrime di solitudine, prendo le pillole e le mando giù con un po' di succo sperando di attutire l'angoscia.
Ma non riesco a smettere di piangere nemmeno quando il sonno tenta nuovamente di avere la meglio su di me, perché tutto quello che provo è una disperazione infinita e la paura di quello che il futuro potrebbe riservarmi.

Il marito e la migliore amica sono due ottime spalle per lei, comprensivi e perfetti confidenti, ma restano sempre personaggi anonimi e ambigui che non si sbilanciano mai.
L'ansia cresce pagina dopo pagina, così come l'isteria di Cass. Non si fida di nessuno e presto deve fare i conti con il pregiudizio degli altri che la giudicano visionaria e preda di un brutto esaurimento.
Lo stile dell'autrice, ricco di dettagli e descrizioni accurate, ci permette di vivere passo passo l'escalation verso l'oblio che avvolge la mente di Cass. Devo ammettere di essere arrivata a dubitare io stessa di lei e delle sue intenzioni. L'omicidio irrisolto al quale è, sfortunatamente, collegata non facilita le cose.

Mentre se ne va, penso che non è vero: non so se me la caverò,
non da subito, almeno. Ma un giorno sì.
A differenza di Jane, ho ancora tutta la vita davanti.

Non posso rivelarvi altro, per non rischiare di rovinare la lettura, MA vi assicuro che l'epilogo è eccezionale! E' arrivato inaspettato  e ha portato a dei risvolti altrettanto imprevedibili lasciandomi di stucco. Tutto il lato psicologico della vicenda viene sviscerato nel dettaglio e costituisce la parte migliore di tutto il romanzo. Impossibile staccarsi dalle pagine.
L'obiettivo 'ottimo thriller' è stato ampiamente centrato. Questa autrice mi ha stregato, ancora una volta, e si è dimostrata una regina indiscussa del genere.
Consigliatissimo e promosso a pieni voti!





martedì 3 ottobre 2017

Recensione "E poi ci sono io" di Kathleen Glasgow

Buongiorno lettori,
oggi voglio parlarvi di un romanzo complicato e tormentato ambientato in un istituto psichiatrico.
Si tratta del libro di Kathleen Glasgow edito da Rizzoli, "E poi ci sono io".
Buona lettura!


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A soli diciassette anni, Charlotte Davis ha già trovato un rimedio per calmare la sofferenza che prova. Per non pensare all'amato padre che ormai non è più con lei, per non pensare alla sua migliore amica che l'ha lasciata, per non pensare a una madre che da molto tempo non la capisce, a Charlie basta avere a portata di mano un pezzo di vetro. Un coccio di bottiglia, un gesto secco, un taglio sulla pelle: e dentro si fa largo una specie di sollievo. Charlie è ricoverata in un istituto psichiatrico di St. Paul, nel Minnesota, un microcosmo abitato da altre ragazze come lei, ragazze sole, ognuna un mondo da decifrare, ognuna intrappolata in un diverso dolore. Boccioli di donne ancora troppo chiusi, duri, terrorizzati dall'aprirsi alla vita, sprovvisti di misure di difesa e dunque trascinati via dalla corrente dell'autolesionismo. Le ragazze tra di loro si prendono in giro, si raccontano, immaginano il futuro, c'è chi vorrebbe uscire di lì e chi invece vuole restare al riparo di quelle mura. Charlie, al momento delle dimissioni, non sa dove andare, dato che la madre non la vuole con sé. Sarà allora nella lontana Arizona, dove il sole è rovente e un amico l'aspetta, che potrà provare a riconquistare uno spazio di gioia e nuovi progetti. Il lavoro in una tavola calda e certi inattesi incontri sono linfa benefica, ma quel suo debole entusiasmo viene deluso in fretta: per ricominciare davvero, allora, cosa serve?


Ritrovarsi sola al mondo a diciassette anni, non deve essere una passeggiata. 
Il personaggio di Charlie è tormentato e provato dalla sofferenza e dalla consapevolezza di non avere un punto di appoggio, un appiglio per non sprofondare nelle tenebre.
La vita, nell'istituto psichiatrico è pesante e noiosa, Charlie non trae nessun giovamento dalle sedute di gruppo o dalle parole della dottoressa 'Casper'. Qualcosa in lei si rifiuta di funzionare tanto che, per buona parte del romanzo, non le sentiamo pronunciare nemmeno una parola.
E' tutto un dialogo interiore e travagliato con sé stessa, il passato non la abbandona mai e nemmeno i traumi subiti. 
Non ho capito, fino in fondo, l'utilità di un personaggio come Mikey dato che contribuisce solo adare ulteriori preoccupazioni e sofferenze ad una ragazza già così provata.

Tutto quello che si rompe,
comprese le persone, 
si può aggiustare.
Ecco come la penso io.

I tre quarti del romanzo risultano molto pesanti, l'angoscia e la sofferenza la fanno da padrone e trasudano ad ogni pagina. Su questo punto devo riconoscere la bravura dell'autrice che permette al lettore di immedesimarsi al cento per cento con i pensieri di Charlie.
Nella parte finale del libro, torniamo a respirare e scopriamo un lato tutto nuovo della ragazza.
La speranza di un futuro migliore convince la protagonista a smettere di farsi del male e a chiudere definitivamente con il passato. 
E' una lettura molto scorrevole e introspettiva, forse un po' troppo cupa e angosciante in certi passaggi. 
Non è, senza dubbio, una storia leggera o spensierata perciò se deciderete di darle una possibilità, tenetelo a mente. 
Ci sono tutte le basi per una buon romanzo ma non mi ha coinvolto pienamente.



lunedì 2 ottobre 2017

[Review Party] "Senza filtri" di Lily Collins

Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di "Senza filtri", l'autobiografia dell'attrice Lily Collins che, pur essendo giovanissima, ha già vissuto esperienze importanti che ci racconta nel libro senza censura.
E' stata una lettura che mi ha stupita, in positivo.


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Ogni ragazza, prima o poi, si trova davanti a delle sfide importanti: accettare il proprio corpo, affrontare relazioni difficili, superare paure che sembrano insormontabili. Ed è successo anche a Lily. Lily sa che cosa vuol dire vivere per metà nella luce e per metà nel buio. Anche lei sa cosa vuol dire lottare per salvarsi. Significa guardarsi allo specchio e amarsi, accettare di essere strane e vulnerabili, ma proprio per questo meravigliose. E spesso, per riuscire a fare quel piccolo grande passo, basta qualcuno che ti prenda la mano e che ti dica che non sei solo.

Mi sono interessata a Lily Collins solo di recente, dopo aver visto su Netflix "Fino all'osso" e aver letto che l'attrice protagonista ha sofferto lo stesso disturbo del ruolo che interpreta. Dietro il sorriso di Lily, oltre il dramma dell'anoressia, c'è tutto un mondo complicato e tormentato che poco si confà all'idea che i fan hanno di lei.
Di solito non amo il genere autobiografico, ma "Senza filtri" è stata una lettura interessante e scorrevole. Come suggerisce il titolo del libro, l'autrice si mette a nudo raccontando episodi forti della sua vita senza censure.

"Mi rendo conto che non mi stimavo a sufficienza.
Non credevo di essere abbastanza così com'ero.
Ero troppo debole per sapere che non è un problema essere in disaccordo con la persona con cui si ha una relazione."

La separazione dei genitori traccia un primo passo verso un periodo di insicurezza che sarà poi alimentato da relazioni sbagliate e l'anoressia, una malattia che non lascia scampo e che ha rischiato di compromettere, in modo permanente, il già fragile equilibrio dell'attrice. 
E' facile immedesimarsi nella Collins, chi di voi non si è sentito inadeguato almeno una volta nella vita? Il mondo del cinema, poi, ha contribuito ad alimentare quella  voglia di controllo e perfezione che già attanagliavano l'animo di questa ragazza portandola ad un punto di non ritorno.

"Esiste una felicità maggiore da conseguire: 
la gioia di godermi il più possibile l'unica vita che ho,
accettandomi per ciò che sono."

Dopo il buio, la luce. Sì, perché questo libro è fatto di chiaro scuri; di momenti profondi ma anche più divertenti di una donna che, crescendo, ha ritrovato sé stessa e si è impegnata, in modo sano, a rendersi migliore. Questo passaggio mi è piaciuto moltissimo, soprattutto per il messaggio lanciato.
C'è sempre tempo per rimediare ai propri errori e per imparare ad apprezzare la vita, il nostro bene più prezioso.

"Confidandoci impariamo che non siamo sole,
che non siamo così diverse dopotutto.
Siamo tutti esseri umani.
Vogliamo tutti sentirci parte di qualcosa di più grande."

Per scoprire tutto, ma proprio tutto, sulla vita della bella Lily Collins non vi resta che immergervi tra le pagine e le fotografie di 'Senza filtri'. Io ve lo consiglio!



Seguite il tour e scoprite i pareri delle mie colleghe blogger!




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