Buongiorno e ben ritrovati sul blog.
Oggi parliamo dell'ultima uscita della collana Darkside di Fazi Editore. Si tratta di "Sottobosco" di Sara Strömberg, un thriller nordico interessante.
Buona lettura!
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Pagine 396
Vera Bergström è un’ex giornalista cinquantenne in piena crisi di mezza età. Dopo trent’anni di lavoro al «Jämtlandsposten» e una lunga convivenza con il compagno Levan, si ritrova di punto in bianco senza più certezze, licenziata dal giornale in seguito alla crisi della carta stampata e lasciata dal partner per una ragazza più giovane. Costretta a reinventarsi una vita, torna nella sua regione natia nel Nordovest della Svezia cercando faticosamente di riconquistare un equilibrio. Il ritrovamento del cadavere di una donna brutalmente assassinata in una radura nelle foreste circostanti la riporta sul terreno che predilige: quello del giornalismo d’inchiesta. Contattata dal suo ex caporedattore, viene incaricata di seguire il caso per conto della sua vecchia testata. Ben presto Vera si accorge che le dinamiche del delitto non sono chiare come vorrebbe la polizia. Intraprende così un’indagine parallela alla ricerca della vera identità della vittima e del possibile movente dell’assassino: scoprirà quanto sconfinati e oscuri possono diventare i luoghi che pensiamo di conoscere da sempre.
Ormai sapete benissimo che quando si tratta di thriller nordici sono sempre in prima linea quindi non potevo esimermi dal leggere per voi "Sottobosco", di Sara Strömberg, che apre una nuova serie ambientata in Svezia che avrà come protagonista Vera Bergström, una ex giornalista di cinquant'anni.
Proprio questa scelta è stata la prima cosa a colpirmi del romanzo: spesso si tende a scegliere dei protagonisti maschili o delle detective giovani e determinate, qui invece ci ritroviamo una donna che è in piena crisi di mezz'età che non sa cosa fare e in che direzione condurre la propria vita. L'occasione che le offre il suo ex capo, ovvero indagare su una morte poco chiara avvenuta nelle foreste svedesi, sarà un'ancora di salvataggio che cambierà le carte in tavola.
L'ambientazione, quindi, è quella della foresta e più in generale delle regioni più rurali della Svezia, dimenticate perciò i palazzi moderni e la vita frenetica per addentrarvi in un paesino di pochi abitanti, dove tutti si conoscono e dove niente passa inosservato.
Mi era sempre piaciuto andare al cimitero, non avevo mai provato alcun disagio. Solo quiete e malinconia. Ma da qualche parte sentivo che stavo per cambiare. Chi sapeva quanta violenza ci fosse sepolta qui? Messa a tacere e avvizzita per sempre. Rabbrividii. Non doveva succedere a Maria, avrei disseppellito la sua voce e sentito cosa aveva da sussurrarmi.
La vittima conduceva una vita da eremita, con una vita sociale che rasenta lo zero. Di lei si hanno informazioni contrastanti che ci mostrano chi era stata un tempo e chi era ora. E soprattutto il segreto con il quale ha convissuto per anni e che potrebbe essere il movente scatenante del suo omicidio.
Non sarà facile per Vera districarsi in questa vicenda complessa in cui i tasselli da rimettere a posto sono molti e difficili da individuare. Cosa nasconde davvero la foresta? E di cosa è stata testimone silenziosa?
L'unico elemento che non mi ha convinto di questo libro è il ritmo narrativo: in alcuni tratti molto dispersivo e pesante, ha rallentato notevolmente la lettura. Inoltre, i frequenti momenti statici hanno reso difficile tenere il ritmo e le fila della storia. Avrei apprezzato una scrittura più scorrevole e una leggera sfoltita al numero di pagine per non rendere così dispersivi i punti salienti della vicenda.
Nel complesso, non posso dire di non essere curiosa di scoprire quale sarà il futuro di Vera quindi, probabilmente, darò una seconda chance all'autrice quando sarà il momento.
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