Buongiorno e ben ritrovati sul blog.

E' finalmente arrivato il giorno per parlarvi di una delle uscite più attese dell'anno, il ritorno in libreria di Michael McDowell, sempre grazie a Neri Pozza, con il suo romanzo "Luna fredda su Babylon".

Buona lettura!


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Pagine 440

Babylon, Florida, 1980. Il caldo soffoca la città, le superstizioni tormentano i pavidi, i serpenti uccidono gli incauti. Un fiume oscuro corre, rapido e letale, tavolta reclamando la sua libbra di carne. Quando la giovane Margaret Larkin scompare, è come se quelle acque volessero tornare alla sorgente, restituire chi non avrebbero mai dovuto inghiottire. Mentre una fredda luna si leva, accecante, sui peccati e le colpe di Babylon. Nessuno vuole avvicinarsi al fiume Styx, che lambisce la cittadina di Babylon, Florida. Solo i Larkin vivono in quelle terre paludose, che sono la loro fonte di sostentamento. Eppure il fiume non è sempre stato benevolo con loro e, quando anche l’ultima dei Larkin scompare, tutti si convincono che c’è del marcio a Babylon. Ma la maledizione che sembra funestare quelle rive è poca cosa rispetto alla cupidigia e alla brutalità degli uomini. La danza macabra tra i vivi e i morti è appena cominciata.

"Là, appena oltre il perimetro di luce sul viale, c'era una ragazza, con indosso una specie di sottoveste.(...)Il volto era sfocato e indistinto quanto l'abito. Soltanto la bocca, che si apriva lentamente, come se volesse emettere a fatica una parola o un grido, gli apparve chiaramente: un perfetto cerchio nero che continuava ad allargarsi.

Sono ormai diversi anni che, quando pensiamo ai romanzi horror/gotici, uno dei primi nomi che ci viene in mente è quello del compianto Michael McDowell. Ne "Luna fredda su Babylon" si torna un po' a casa, nei luoghi e nelle atmosfere che ce lo hanno fatto conoscere con Blackwater e la saga dei Caskey.

L'ambientazione è rappresentata da una cittadina poverissima, circondata da territori paludosi, tanta natura selvaggia e attraversata dal fiume Styx e le sue infide acque. Una location, quindi, molto suggestiva e caratteristica quasi al pari dei personaggi che la abitano.

A differenza di quanto accade nella serie Blackwater, Katie e Gli aghi d'oro, la lotta tra i buoni e i cattivi è più sottile e meno d'impatto. Si gioca in un contesto più misterioso e subdolo ma sempre spaventosamente crudele. 

"Capì anche un'altra cosa. Che quell'abominio, di qualsiasi natura fosse, aveva assunto la forma e l'aspetto di Margaret Larkin."

Il romanzo si apre con una tragedia e procede su questo registro: la famiglia Larkin, protagonista della vicenda, sembra essere vittima di malasorte, un fato avverso che si accanisce imperterrito su vari membri del clan ma dietro questo destino infausto si cela un disegno spietato di tutt'altra matrice. 

La componente horror/paranormale riveste sempre un ruolo predominante, ai fini della trama, così come il tema della vendetta. Chiunque legga e ami Michael McDowell, ritroverà in queste pagine tutta la sua essenza e la 'magia' che rende le sue storie indimenticabili. 

Molto riconoscibile anche la cifra stilistica dell'autore che ha un modo tutto suo di gestire la trama e i suoi personaggi che, fin troppo spesso, sono condannati a un destino crudele senza possibilità di redenzione.

"La bocca era aperta in un ghigno e un rivolo d'acqua nera le usciva dalle labbra, macchiando l'informe camicione bianco per poi riversarsi nella pozza sotto i suoi piedi scalzi."

Probabilmente l'unico elemento meno convincente è il 'villain' della situazione che ha poco mordente rispetto a quelli cui siamo abituati. In uno scontro diretto con una Katie o una Black Lena ne uscirebbe distrutto. 

Pubblicato, per la prima volta, nel 1980, "Luna fredda su Babylon" costituisce in realtà uno dei primi romanzi di McDowell e probabilmente è per questo che ci appare più 'scarico' rispetto alla serie Blackwater (pubblicata nel 1983) o Katie (uscito nel 1982). Ma è proprio con lui che si apre il ciclo di romanzi denominati Southern Gothics, caratterizzati proprio per le ambientazioni nell'America del Sud, e che trattano tutti le storie di grandi clan che si danno battaglia tra terreni paludosi e fiumi insidiosi.

Non un Michael McDowell al 100%, quindi, ma comunque una storia intrisa di crudeltà, follia e sete di vendetta. La ricetta perfetta per una lettura che non passa inosservata.



Ringrazio la casa editrice per la copia in anteprima ❤️


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