giovedì 4 maggio 2023

Recensione "Strega" di Johanne Likke Holm

 Buongiorno lettori,

oggi per voi la recensione di una storia davvero particolare firmata dalla penna dell'autrice svedese Johanne Likke Holm, "Strega", edito da NN Editore. 

Buona lettura!


Rafaela ha diciannove anni quando raggiunge la città di Strega, sulle Alpi, per lavorare all’hotel Olympic come cameriera. I giorni sono scanditi da una ferrea routine dettata da Rex, Toni e Costas, le tre istitutrici, che insegnano a Rafaela e alle altre ragazze a lavare, cucinare e preparare le camere. Ma gli ospiti tardano ad arrivare, e l’albergo rimane vuoto. Nell’attesa, le ragazze si prendono cura l’una dell’altra mentre camminano nel bosco, fumano di nascosto e ammirano le montagne, ma nel loro addestramento si insinuano regole sempre più rigide che condizionano gesti, comportamenti e desideri. Rafa e le altre cominciano a sentirsi un solo corpo, ad avere tutte gli stessi incubi. Finché l’arrivo dei primi ospiti fa precipitare gli eventi: Cassie, una delle ragazze, scompare e l’atmosfera a Strega diventa sempre più inquietante per Rafa, che insieme all’amata Alba inizia a meditare la fuga. Strega è una moderna fiaba gotica, un’inquietante allegoria della cultura patriarcale, fatta di riti e sacrifici tramandati da una generazione all’altra. Con una scrittura suggestiva e sensuale, Johanne Lykke Holm racconta della violenza che si insinua nella vita delle giovani donne, e del coraggio necessario per spezzare quella catena di sottomissione e ritrovare la libertà.


"Strega", candidato all'omonimo premio letterario, è un romanzo dalle atmosfere gotiche e impalpabili. 

Ambientato in un paesino remoto e isolato sulle Alpi, rende subito l'idea di alienazione e solitudine che provano le protagoniste del libro. È una storia al femminile, fatta di metafore e cose non dette che si riescono ad intuire solo grazie ai racconti di Rafaela, voce narrante, che ci rivela i suoi pensieri e le sue paure più profonde. 

Durante la lettura sembra di essere in un sogno che, a tratti, assume le connotazioni di un incubo. La separazione tra reale e irreale è davvero labile e sottile.

La prosa dell'autrice è elegante e piacevole da leggere. Le poche pagine che compongono il romanzo si divorano in fretta e con curiosità, alla ricerca di una verità nascosta nei gesti e nelle parole delle protagoniste. Mi ha ricordato molto lo stile di Shirley Jackson, soprattutto per il senso di inquietudine che ho avuto per tutta la durata della lettura. 

Cosa si nasconde tra le mura di questo hotel vuoto e isolato? Perché le ragazze iniziano ad avere gli stessi incubi? Cosa è successo a Cassie, scomparsa all'improvviso?

La Holm risponde a modo suo a questi interrogativi. "Strega" è un romanzo che va interpretato e sul quale è necessario riflettere anche dopo aver girato l'ultima pagina. Sembra una storiella di altri tempi ma in realtà è un manifesto della battaglia contro il patriarcato: quando nasci donna, spesso, subisci delle forme di violenza più sottili e crudeli della morte stessa.

In Rafaela, Alba, Bambi e tutte le altre protagoniste, ho trovato la voglia di non arrendersi, la bellezza di fare gruppo una con l'altra e la potenza della solidarietà femminile, quando è vera e sincera.

Devo ammettere che la storia mi ha affascinata molto, l'unico difetto è che si tratta di uno stile molto particolare quindi è necessario fare uno sforzo in più per comprendere a fondo gli avvenimenti, consapevoli che alla fine non avremo tutte le risposte. 

"Strega" è un viaggio della mente ma anche dei sensi, consigliato a chi ama le atmosfere di Shirley Jackson e gli argomenti di libri come "Il racconto dell'ancella" e "Uomini che odiano le donne".



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