Buongiorno lettori,
oggi per voi una nuova recensione su un romanzo tutto italiano firmato da Olga Campofreda, "Ragazze perbene", edito da NN Editore.
Buona lettura!
Nelle città di provincia le ragazze perbene si assomigliano tutte. Per sottrarsi a un futuro già raccontato, Clara si trasferisce a Londra, dove insegna italiano a ricchi expat e si trova intrappolata nel vortice degli incontri online. Ma il matrimonio della bellissima cugina Rossella, inseparabile compagna d’infanzia diventata poi modella di abiti da sposa, la richiama a Caserta. Clara si trova così ancora immersa nel mondo da cui è fuggita: all’addio al nubilato della cugina rivede le vecchie compagne di scuola, e nei giorni successivi incontra Luca, lo sposo, con cui aveva stretto in passato un’amicizia clandestina. All’improvviso, però, Rossella scompare senza lasciare traccia. E Clara, convinta che la cugina nasconda qualcosa, scopre nel suo diario un segreto impossibile da confidare, che minaccia il futuro radioso che Rossella ha sempre incarnato. Olga Campofreda toglie il velo sulle seconde vite e i desideri nascosti delle ragazze perbene, i cui destini sono specchio di una femminilità che parla di sacrifici e rinunce, di principi azzurri e segreti, di infelicità che si tramandano nel tempo, di madre in figlia. E racconta la storia di una ragazza che si ribella a sogni e consuetudini già logore, per inventare una strada nuova, tutta sua, da costruire con consapevolezza giorno dopo giorno.
Ho sensazioni contrastanti nei confronti di questo romanzo: da un lato, ci sono molti elementi che ho apprezzato; dall'altro mi aspettavo tutt'altro dopo aver letto la trama è non sono sicura di aver gradito pienamente il contenuto effettivo della storia.
Partendo con ordine, questa è una storia ambientata a Caserta e che ha come protagoniste Clara e Rossella, due cugine. Da sempre messe a paragone e costrette a vivere nello stesso ambiente, sviluppano con gli anni due risposte diverse agli stimoli che le circondano: Rossella si cala perfettamente nel ruolo di "ragazza perbene" e compie tutte le scelte che ci si aspettano da lei, compreso un buon matrimonio che sta per essere celebrato; Clara, invece, non si accontenta e non riesce ad entrare nella parte che le viene richiesta e decide di spiccare il volo lontano dalle aspettative familiari.
Quando le due si rivedono sono passati anni, Rossella sta per sposarsi quando scompare misteriosamente. Clara inizia così un viaggio nel passato che, insieme al ritrovamento del diario della cugina, tenta di fare chiarezza su questa scomparsa e su ciò che significa davvero.
La Campofreda inserisce all'interno di un numero esiguo di pagine diverse tematiche attuali e importanti: prima fra tutte, la difficoltà di disattendere ciò che ci si aspetta da noi. Per quanto pensiamo di essere liberi e padroni di noi stessi, come Rossella in realtà lasciamo che a guidare le nostre scelte siano gli altri con le loro aspettative spesso lontanissime dal nostro volere. Il personaggio di Clara, che viene presentata come la pecora nera della famiglia, alla fine del libro diventa invece una figura eroica e, soprattutto, libera.
Quello che ho gradito poco, come vi spiegavo sopra, è la discrepanza tra ciò che dice la trama è ciò che effettivamente è raccontato. Anche qui credo sia una questione di aspettative: credevo di avere tra le mani un mistero da risolvere e un passato segreto da rivelare, e invece mi sono ritrovata una storia che inneggia all'indipendenza e che denuncia i problemi di una piccola realtà in cui tutti agiscono per convenzioni sociali. Interessanti e malinconici gli scorci degli anni '90, soprattutto per me che sono nata e cresciuta proprio in quest'epoca, un po' meno i capitoli dedicati alle avventure Tinder di Clara che, a mio avviso, hanno aggiunto poco o nulla alla situazione.
Nel complesso, quindi, non posso dire che non mi sia piaciuto ma nemmeno che sia stata una lettura ottimale. Lo consiglio a chi cerca storie di rinascita e di accettazione di sé stessi.
⭐️⭐️⭐️
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