venerdì 22 marzo 2019

Recensione "La donna scomparsa" di Sara Blaedel

Buongiorno, lettori.
Oggi voglio parlarvi del nuovo libro di Sara Blaedel dedicato alla detective Louise Rick, "La donna scomparsa", edito da Fazi Editore.
Buona lettura!


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È una notte buia e piovosa, in Inghilterra. Al limitare di un bosco, a pochi passi dall’aperta campagna, c’è una casa con una finestra illuminata. All’interno, la sagoma di una donna, in controluce. A completare il quadro, si aggiungono il marito e la figlia adolescente. Da fuori, un uomo osserva la scena con un fucile da caccia in mano; riesce a immaginarsi il profumo della cucina, il calore familiare della stanza, le conversazioni di fine giornata. Fa un respiro profondo, preme il grilletto e colpisce la donna in piena fronte. Lei si accascia sul pavimento. Lui scappa.
In Danimarca, la detective Louise Rick e il collega Eik hanno deciso di andare a vivere insieme ma lui sparisce nel nulla. Nel giro di pochi giorni, Louise riceve una telefonata: Eik è stato arrestato per disturbo della quiete pubblica e intralcio alle indagini. Si trovava in Inghilterra, sul luogo del delitto della donna inglese, Sophie Parker, il cui nome figurava da molto tempo nella lista delle persone scomparse. La sua sparizione era stata denunciata diciotto anni prima proprio da Eik: era la sua fidanzata. Cosa sta succedendo? Sconvolta e terrorizzata dal coinvolgimento di Eik nel caso, Louise deve mettere a tacere il suo tumulto interiore se vuole trovare il killer di quella che si rivelerà la sua indagine più controversa…

Sara Blaedel è un'autrice che stimo molto per le storie e i contenuti interessanti che propone nei suoi libri. La saga di Louise Rick, finora, non mi ha mai delusa e mi appassiona ad ogni libro. Mi dispiace ammettere che questo libro non è ai livelli de 'La foresta assassina', il mio libro preferito tra i tre thriller finora pubblicati, ma ha il suo perché.
A differenza dei libri precedenti, la Blaedel si è dedicata molto alla vita privata dei due protagonisti mettendo alla prova il loro rapporto. Finora l'autrice ha sempre messo Louise in condizioni scomode, costringendola ad affrontare i fantasmi del passato ma, stavolta, la detective dovrà fare i conti con i segreti di Eik e con un caso davvero interessante e pieno di lacune. La coppia dovrà affrontare parecchi ostacoli per superare indenne questa difficile prova. E' stato bello indagare, ancora una volta, insieme alla geniale e brillante Louise e non mi è dispiaciuto nemmeno scoprire qualche dettaglio sulla vita di Eik che, finora, era sempre rimasta nell'ombra.

La Blaedel ci regala, stavolta, un caso semplice che ci porterà a viaggiare tra la Danimarca e l'Inghilterra in una vicenda più poliziesca che thriller. Questo cambiamento di tendenza mi ha un po' spiazzata in quanto è venuta meno la suspense e la tensione che ha, invece, caratterizzato i due libri precedenti e la cosa non mi ha convinta del tutto.
Una nota positiva è lo stile dell'autrice che resta sempre molto curato e dettagliato, decisamente piacevole da leggere. Arrivata alla fine di questo romanzo non so cosa aspettarmi per il futuro e per questi due personaggi. Per quanto mi riguarda, spero tantissimo di ritrovare presto le atmosfere tipiche dei thriller nordici che ho tanto amato ne 'Le bambine dimenticate' e 'La foresta assassina'.



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