venerdì 29 marzo 2019

Recensione "Il meticcio" di Federica Fantozzi

Buongiorno, lettori.
Oggi voglio parlarvi de "Il meticcio", il nuovo libro di Federica Fantozzi pubblicato da Marsilio Editore.
Buona lettura!


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Roma, estate 2017. Durante un servizio di routine sulle misure di sicurezza a Fiumicino, la giornalista Amalia Pinter manda a monte un'operazione del suo ex amico Alfredo Pani, poliziotto che ha fatto carriera nel nucleo d'élite contro la criminalità organizzata. Per colpa della ragazza, si perdono le tracce di un corriere dell'Ascia Nera, la più pericolosa e spietata fazione della mafia nigeriana lanciata alla conquista dell'Europa continentale attraverso un patto con i clan siciliani. Nel frattempo, al Vero Investigatore, il piccolo quotidiano in cui lavora Amalia, le cose non vanno bene. Il Capo la spedisce a un'asta di pietre preziose dove un rarissimo diamante rosso viene acquistato da un tycoon brasiliano, Ezequiel Alves, che protegge in modo morboso la propria privacy. Lo chiamano "l'uomo dal tocco magico", perché in pochi anni ha scalato il settore acquistando giacimenti esauriti e rendendoli di nuovo produttivi. Quando le due piste, inaspettatamente, si incrociano, Amalia si ritrova "arruolata" come agente sotto copertura. Da un cruento Palio di Siena agli antichi palazzi nobiliari di Palermo, però, un dubbio la tormenta: di chi può davvero fidarsi? Chi dice la verità? La giovane giornalista dovrà inerpicarsi fino a una clinica sperduta in mezzo alle Madonie per scoprire cosa ha trasformato un bambino in un sopravvissuto. E per riavvolgere il filo che lega, da molto lontano, i protagonisti di un sogno trasformatosi in sodalizio criminale.

Il libro di Federica Fantozzi mi ha colpito molto, e soprattutto, per lo stile molto realistico e curato con il quale è stato scritto. Di solito nei polizieschi, arriva sempre il momento in cui l'autore cerca di strafare aggiungendo elementi o situazioni poco credibili ma non è il caso de 'Il meticcio'. 
La protagonista è la giornalista Amalia Pinter, già conosciuta nel precedente capitolo de 'Il logista', che questa volta si scontra con una realtà dura e di cui si parla pochissimo: quella della mafia nigeriana. E' un personaggio che mi piace molto, il suo, mi piace la sua passione per il giornalismo che la porta ad andare a fondo nelle cose, anche rischiando la vita a volte. E' una professionista implacabile, poco avvezza ad eseguire ordini dati da altri e con un ottimo intuito.

Il poliziotto Alfredo Pani, amico della Pinter, è la spalla perfetta in quanto ha le conoscenze ed i mezzi che compensano le idee e i piani folli di Amalia. Sebbene il rapporto tra i due non sia proprio rose e fiori, troveranno il modo di far funzionare le cose per il bene comune. 
Le loro strade, infatti, si incrociano nel corso di due progetti diversi e separati che, però, riveleranno un unico grande piano da sventare. 

Tra i dialoghi schietti e battibecchi poco eleganti, l'autrice ci porta in un contesto pazzesco e crudele ormai molto presente sul nostro territorio. La mafia nigeriana è un'entità fumosa ma che affonda le sue radici nei traffici più illeciti che possiamo immaginare: droga e prostituzione. La vita di tantissimi migranti finisce spesso nelle mani di carnefici spietati interessati solo al proprio al guadagno e disposti a tutto per mantenere il potere.

E' un lungo viaggio, quello che affrontiamo ne 'Il meticcio', in cui si mescolano tanti argomenti, personaggi e storie dando vita ad un romanzo incredibile e molto dinamico che si divora in poco tempo. Come vi accennavo prima, mi è piaciuto tantissimo lo stile dell'autrice e le sue descrizioni molto minuziose e curate che permettono di immaginare alla perfezione ogni momento della storia.
Se amate i polizieschi, sono certa che vi piacerà tantissimo!



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