Iniziamo la settimana con una lettura importante ed emotivamente impegnativa che racconta la storia dell'atleta olimpica, Yusra Mardini.
Buona lettura!
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Alle Olimpiadi di Rio del 2016, cinque donne si preparano ai blocchi di partenza per la prima batteria dei 100 metri farfalla. Quattro di loro sono rappresentate dalla bandiera della nazione per cui gareggiano. La bandiera di Yusra Mardini, invece, è quella bianca con gli anelli olimpici della squadra dei rifugiati. Yusra è una diciottenne siriana, ma non può competere per il suo paese. È fuggita da una Damasco devastata e resa irriconoscibile dalla guerra, perché aveva un sogno: continuare a nuotare e prepararsi per le olimpiadi.Quando, un anno prima, una bomba buca il tetto della piscina in cui Yusra e sua sorella Sara si stanno allenando e finisce in acqua – inesplosa – a pochi metri da loro, le due ragazze comprendono che non possono attendere oltre e lasciano la Siria per raggiungere l’Europa. Ma il viaggio che le aspetta è pericoloso e pieno di insidie. In Turchia, i trafficanti le stipano su un sovraffollato gommone a motore che a metà della traversata verso un’isola greca si ferma, guasto. Yusra e Sara si tuffano in mare e nuotano per ore nelle acque gelide, rischiando la vita, affiancando l’imbarcazione fino a raggiungere le coste di Lesbo e portando in salvo tutti i passeggeri. Da lì, il loro viaggio prosegue attraverso la Serbia, l’Ungheria, l’Austria, fino in Germania, dove Yusra trova qualcuno che crede nel suo talento di nuotatrice e la convince a prepararsi per le Olimpiadi di Rio in cui, per la prima volta, gareggia una squadra di atleti rifugiati.
La biografia d Yusra Mardini, intitolata 'Butterfly', è una storia commovente ed intensa. Mai, come in questi giorni, il tema dell'immigrazione è al centro di aspri dibattiti tra le aule dei governi di mezza Europa: il più delle volte, le discussioni finiscono con un buco nell'acqua, così come i corpi di centinaia di migranti che tentano in ogni modo di attraversare il mare in cerca di un futuro diverso. Yusra è una ragazza molto forte e intraprendente, di lei mi ha colpito subito l'assoluta obbedienza al padre/allenatore e la costanza con la quale si è sempre allenata per realizzare il suo sogno: gareggiare alle Olimpiadi. Di per sé, si tratta già di un'impresa ardua, per chiunque, ma quando coltivi un sogno del genere nella Siria devastata da guerra e dall'occupazione la vicenda assume dei connotati ai limiti del possibile. Cadono le bombe vicino la piscina di Yusra, manca il lavoro, mancano i soldi anche per acquistare i beni di prima necessità e il nuoto passa decisamente in secondo piano rispetto a tanta violenza e sofferenza.
Con un coraggio, e un bagaglio pieno di sogni, l'autrice protagonista racconta la difficilissima traversata in mare a bordo di una imbarcazione di fortuna, Yusra e sua sorella Sara sono delle eroine che non si arrendono davanti alla prima difficoltà e lo dimostreranno nelle numerose tappe del loro viaggio della speranza verso la Germania. Il cammino è difficile, le frontiere fisiche e politiche dell'Europa moderna sembrano invalicabili e lontanissime così come il progetto di riprendere a nuotare e partecipare alle Olimpiadi. La lucidità e la schiettezza, con le quali vengono raccontati i vari step del viaggio, ci raccontano una realtà molto diversa da quella trasmessa dai mass media, ci raccontano le difficoltà estreme con le quali milioni di uomini e donne cercano di raggiungere 'un posto migliore' perché, spesso, è meglio morire piuttosto che tornare indietro.
La storia di Yusra sconvolge e stupisce, è impossibile restare indifferenti ad un racconto del genere che in fin dei conti, ha anche il suo bel lieto fine- se così possiamo definire abbandonare il proprio paese, rischiare la vita e tentare di ricrearsi un'esistenza da zero. Ho letto con avidità le parole di Yusra, non ne avevo mai abbastanza nonostante la miriade di emozioni contrastanti che provavo ad ogni pagina. 'Butterfly' è un romanzo che dovrebbero leggere nelle scuole per insegnare i valori della vita e l'importanza dei sogni. E' un romanzo unico nel suo genere e sono certa che mi resterà nel cuore per molto, molto tempo.
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