domenica 4 novembre 2018

Recensione "Frammenti di lei" di Karin Slaughter

Buongiorno, lettori.
Il maltempo continua ad imperversare qui dalle mie parti, spero che stiate tutti bene e che le conseguenze di queste giornate apocalittiche non vi abbiano arrecato danni.
Oggi vi parlo, con molto piacere, del ritorno di Karin Slaughter, un'autrice poliedrica che con il suo nuovo romanzo, "Frammenti di lei", ci stupisce con una storia diversa dal solito e si discosta dal genere thriller con il quale si è affermata e si è fatta conoscere al grande pubblico.
Buona lettura!


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E se la persona che credi di conoscere meglio al mondo si rivelasse una perfetta sconosciuta? Andrea sa tutto di sua madre Laura. Sa che non si è mai mossa da Belle Isle, una piccola cittadina sulla costa della Georgia; sa che non ha mai desiderato altro che diventare un pilastro della comunità in cui vive; sa che non ha mai avuto segreti e che desidera una vita tranquilla. Dopo tutto è sua madre, e lei la conosce bene... Poi, un giorno, mentre stanno pranzando nel fast food di un centro commerciale per festeggiare il trentunesimo compleanno di Andrea, si ritrovano coinvolte in una sparatoria. E allora tutto cambia. All'improvviso Andrea scopre un aspetto di sua madre di cui non sospettava l'esistenza e a poco a poco si rende conto che Laura, prima di essere Laura, era un'altra persona. Ha nascosto la sua vera identità per quasi trent'anni e ha vissuto nell'ombra sperando che nessuno la trovasse. E adesso che quell'incidente ha attirato su di lei l'attenzione dei media, niente potrà più essere come prima. La polizia esige delle risposte e mette in discussione l'innocenza di Laura, ma lei non vuole parlare con nessuno, nemmeno con sua figlia. E ad Andrea non resta che iniziare un viaggio disperato, per ricostruire frammento dopo frammento il passato di sua madre. Sapendo che se non riuscirà a svelare i segreti che per così tanto tempo sono rimasti nascosti non ci potrà essere futuro per nessuna delle due...

Più che un thriller, vero e proprio, il romanzo sembra più una spy story con tanto mistery e molta suspense. E' una storia tutta al femminile in cui l'autrice compie uno sforzo notevole per far quadrare una trama complessa e ingarbugliata quanto la mente e le storyline delle varie protagoniste.
Da una parte abbiamo il duo formato da mamma, Laura, e figlia, Andrea; dall'altra un nemico invisibile e potente che trama nell'ombra ed è pronto a godersi la sua vendetta che, dopo tutto, resta un piatto che va servito 'freddo'. Come ogni figlia che si rispetti, Andrea è convinta di avere un rapporto speciale con la donna che l'ha messa al mondo e di conoscerla quasi quanto sé stessa, potrete immaginare il suo stupore quando, in una situazione di pericolo estremo, vede sua madre trasformarsi in una specie di rambo al femminile. Da quel momento in poi, iniziano una serie di interrogativi e riflessioni sulla figura di Laura che perde ogni briciolo di coerenza e lucidità trasformandosi da tranquilla madre di famiglia a macchina da guerra dai mille segreti.

La trama cambia completamente direzione e diventa molto dinamica quando Andrea parte alla ricerca della verità, inseguita da un qualcosa che non sa identificare e che è imprevedibile. Cosa si nasconde nel passato di sua madre? E come può, lei, combatterlo da sola? 
Nella seconda parte del libro, l'autrice dimostra la sua bravura, e la sua grandissima esperienza in ambito thriller, tenendo il lettore incollato alle pagine, un colpo di scena dietro l'altro. Ci rivela una storia, torbida e inaspettata, a piccole dosi e solo nel finale l'intero quadro della situazione diventa chiaro. E' una storia molto diversa rispetto a quelle a cui la Slaughter ci ha abituati ma non mi è dispiaciuta per niente. Lo stile diretto, il ritmo incalzante, una narrazione a più voci e un gigantesco effetto domino in cui tutto sembra precipitare verso un epilogo infausto, garantiscono l'evoluzione perfetta per una storia dalle mille potenzialità. L'ho divorato nel giro di un giorno, spinta da una una curiosità crescente per una storia imprevedibile, dalla prima all'ultima pagina.
Sono sicura che i fan dell'autrice apprezzeranno ed è la lettura perfetta per chi ha voglia di conoscere Karin Slaughter ma non è un fan del thriller.
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2 commenti:

  1. Il tema della dinamica "madre/figlia" mi intriga molto...
    Di questa autrice ho letto un solo romanzo, tantissimi anni fa, peraltro in una traduzione terribile. Non mi aveva colpito molto, ma credo che mi piacerebbe riprovare; questo titolo potrebbe rappresentare un ottimo punto di (ri-)partenza, a quanto ho capito...

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    Risposte
    1. È molto diverso dai libri precedenti, magari ti aiuterebbe a vederla sotto un'altra ottica 😊

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