sabato 15 settembre 2018

Recensione "Anonimo" di Ursula Poznanski e Arno Strobel

Buongiorno, lettori.
Chiudiamo la settimana con la recensione di un thriller molto interessante uscito qualche mese fa per Giunti.
Buona lettura!



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Decidere della vita o della morte di qualcuno senza sporcarsi le mani di sangue, nascosti dietro il completo anonimato: un sogno per molti, un incubo per altri. È questa l'inquietante offerta di Trajan, il misterioso amministratore di un forum che sta spopolando nel dark web. Un forum dal nome piuttosto allusivo: Morituri. Chiunque può proporre il suo candidato e metterlo ai voti. Chiunque può vedere appagato il proprio desiderio di vendetta, i propri istinti più sadici. Potrebbe trattarsi di uno scherzo? Ogni dubbio viene fugato quando una serie di esecuzioni particolarmente cruente lascia la città di Amburgo sotto shock. È il primo caso che il commissario Daniel Buchholz e la sua nuova collega Nina Salomon si troveranno ad affrontare insieme. Ma la situazione rischia ben presto di sfuggire di mano: appena la notizia si diffonde, gli utenti del forum diventano milioni, mentre ogni tentativo di cancellare il sito fallisce. Per i due investigatori inizia una corsa contro il tempo per individuare la prossima vittima e fermare il killer. Gli indizi a disposizione sono pochi e la descrizione del prescelto troppo vaga: un avvocato che ha scagionato uno stupratore, una moglie che se la fa con il fratello del marito, un medico incapace che scarica le colpe sui colleghi... Il commissario Buchholz, impeccabile e maniaco del controllo, non avrà altra scelta che mettere da parte i suoi pregiudizi e lavorare fianco a fianco con l'irascibile Nina Salomon, decisamente insofferente alle regole, eppure dotata di un intuito infallibile. Ma Internet è uno spazio infinito, e gli utenti sono moltissimi e nascosti sotto il manto dell'anonimato: solo la morte è estremamente concreta, ed è molto più vicina di quanto Buchholz e Salomon possano immaginare.


Dopo essere rimasta molto delusa dall'epilogo de "L'estraneo", ho deciso comunque di dare una seconda occasione a questa coppia di scrittori e, per fortuna, è andata decisamente meglio rispetto alla volta scorsa.
Viviamo in piena era digitale in cui sui social si discute e si parla un po' di tutto, ormai. Non vi sarà difficile immaginare, quindi, un sito 'particolare' in cui attraverso un voto anonimo è possibile condannare a morte qualcuno in base a 'colpe' decisamente discutibili e, in alcuni casi, nemmeno acclarate.

Tutti dobbiamo morire, prima o poi.
A chi, secondo te, è giusto che succeda prima?
Le regole del gioco sono facili.
Voi scegliete, io sono la mano che impugna la spada.

L'atmosfera di impotenza ed eccitazione che si respira tra le pagine è la stessa provata dai personaggi Daniel e Nina, entrambi poliziotti,  consapevoli di trovarsi di fronte ad un caso impossibile da risolvere. I due protagonisti sono diversissimi tra loro e hanno un modo del tutto personale di portare avanti le indagini: Daniel a suon di mandati e protocolli accademici; Nina in operazioni, non autorizzate, sotto copertura.
La 'spada' che porta giustizia nel mondo sembra un'entità fumosa e impalpabile: nascosto nel suo mondo virtuale, tra firewall e ID nascosti, continua imperterrito il suo folle e crudele spettacolo.
Come per il libro precedente , devo fare i miei complimenti agli autori per aver dato vita ad una trama così avvincente e devo ringraziarli per avermi regalato un finale degno di un libro del genere!
Mi piace il loro stile e il ritmo incalzante del libro. Mi piace la scelta di diversi narratori, si mantiene sempre l'attenzione alle stelle. In questi casi mi sento di dire, 'buona la seconda'!


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