oggi ho il piacere di ospitare il review party dedicato al nuovo romanzo di Raffaele Malavasi, "Tre cadaveri". Si tratta di un giallo tutto italiano che mi è piaciuto tantissimo e che non vedo l'ora di raccontarvi.
Buona lettura!
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Una serie di omicidi sconvolge la città di Genova. Tre donne sono ritrovate morte, e ogni scena del delitto è un'efferata rappresentazione. Si tratta di un serial killer o di una setta di invasati? L'ispettore capo Manzi viene incaricato di condurre le indagini insieme alla sua squadra, e decide di chiedere aiuto a Goffredo Spada, un ex poliziotto, a suo dire l'unico ad avere le competenze per trovare l'assassino. Spada, però, non è per niente collaborativo e dimostra cinismo e totale sfiducia nelle istituzioni. C'è qualcosa nel suo passato che lo tormenta. Ma la polizia non è l'unica a muoversi sulle tracce dell'assassino. Orietta Costa, una giornalista di cronaca del «Secolo XIX», intende venire a capo del mistero, e firmare lo scoop dell'anno. Man mano che il tempo passa, però gli omicidi sono sempre più brutali e chiunque abbia intenzione di fermare quelle morti violente dovrà addentrarsi nell'abisso della perversione umana, in una lenta discesa agli inferi.
Più che thriller, definirei questo libro come un bellissimo giallo poliziesco. Raffaele Malavasi ci racconta un'indagine difficile, tutta italiana, che vede coinvolte tre donne brutalmente uccise con modalità particolari e decisamente macabre. Ad indagare sui delitti, due professionisti del settore e una giornalista di cronaca con uno spiccato intuito e ottime capacità deduttive.
Il serial killer, però, sembra essere dannatamente organizzato e preciso nei suoi omicidi e lo strano trio brancola nel buio mentre l'escalation di violenza si fa sempre più spietata sconvolgendo l'equilibrio di una intera città. Malavasi ci regala tre personaggi che ho apprezzato moltissimo: nessuno di loro è "l'eroe" per antonomasia anzi, tutti e tre vengono messi in mostra soprattutto per le loro debolezze e i loro difetti piuttosto che per i pregi. Sono tre personalità interessanti che, a mio avviso, contribuiscono a rendere la storia appetibile e coinvolgente.
L'indagine raggiunge un punto di svolta quando la strada del misterioso pluriomicida si incrocia con un mito della letteratura che diventa per lui una fonte di ispirazione e una guida fondamentale nella scelta delle vittime. La storia che si nasconde dietro i messaggi lasciati dal killer è più torbida di quanto sembri. L'autore ci trascina in un vortice pazzesco di segreti e mezze verità fino ad un epilogo inaspettato e sconvolgente. Ho adorato ogni passaggio e ogni rivelazione di questa storia straordinaria e originale. Malavasi ha uno stile molto diretto e competente, è evidente che ci sia stato un ottimo lavoro di ricerca prima della stesura. Siamo davanti ad una storia mediamente complessa ma coerente e ben strutturata. La lettura si divora nel giro di un pomeriggio e mi ha completamente soddisfatta.
Mi piacerebbe raccontarvi di più e parlarvi della genialità della storia ma rischierei di rovinare la lettura e questo è un libro che va gustato dall'inizio alla fine. Un altro elemento che ho apprezzato molto è l'approccio con cui l'autore si è posto nei confronti del 'dramma' che stava raccontando. Nonostante si tratti di efferati omicidi, infatti, l'autore assume un atteggiamento distaccato e 'quasi' simpatico che rende la lettura leggera e non oppressiva.
Questo libro mi è piaciuto molto e non mi resta che augurarvi una buona lettura!
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