giovedì 12 ottobre 2017

Recensione "Il castello Rackrent" di Maria Edgeworth

Buongiorno a tutti,
anche oggi vi parlo di un romanzo storico molto interessante edito da Fazi Editore, una casa editrice che è sempre una garanzia su questo genere.
Il libro in questione è "Il castello Rackrent" firmato da Maria Edgeworth.
Buona lettura!


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Thady Quirk è il vecchio servitore di un'antica famiglia anglo-irlandese. Nel corso della sua lunga vita trascorsa al castello Rackrent (letteralmente il castello "arraffa-affitti") ha assistito alla progressiva decadenza dei suoi aristocratici padroni: Sir Patrick, che riempie la casa di ospiti e si ubriaca fino alla morte; Sir Murtagh, il suo erede, un "grande avvocato" che rifiuta di pagare i debiti di Sir Patrick "per una questione d'onore"; e Sir Kit, giocatore d'azzardo che alla fine vende la proprietà al figlio di Thady. Generazione dopo generazione, il graduale declino della famiglia diventa la simbolica premonizione dei profondi cambiamenti che investiranno la società irlandese e dei problemi che, a oltre duecento anni di distanza, sono ancora ben lontani dall'essere risolti.

Questo romanzo è un dettagliato spaccato di vita quotidiana di un'antica famiglia irlandese.
La voce narrante è il vecchio servitore del castello, Thady Quirk, spettatore di tanti siparietti sconosciuti agli occhi esterni. La famiglia proprietaria del castello è trascinata in una spirale discendente fatta di debiti e scandali mal celati. 
I vari personaggi che si susseguono sono numerosi e dalle personalità variopinte e particolari. 
Tra tutti, l'unico degno di nota e che mi ha ispirato una certa simpatia è Sir Kit, un giocatore d'azzardo incallito che segnerà la rovina definitiva per questa famiglia.
Lo stile dell'autrice è consono all'epoca ma risulta di non facile lettura, il glossario finale è fondamentale per riprendere un po' le sorti di un romanzo di difficile comprensione.
Tante frasi e metafore confermano la bravura dell'autrice e ne caratterizzano lo stile.
Pur trattandosi di una storia brevissima, ho apprezzato la trama e i modi diretti ma ironici del narratore. 
Le uniche cose che non mi hanno permesso di apprezzare a pieno il romanzo, sono state la prosa impegnativa e la poca o nulla caratterizzazione dei personaggi. In compenso l'ambientazione è stata ampiamente descritta, il castello e l'atmosfera che aleggia intorno ad esso è molto affascinante .
E' stata una lettura carina ma ideale solo per appassionati del genere o dell'epoca storica.



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