oggi vi parlo di un thriller strepitoso edito da Newton Compton.
Si tratta di "Era una famiglia tranquilla", scritto da Jenny Blackhurst.
Buona lettura!
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LA RECENSIONE:
"Ora che ho iniziato, non posso arrendermi tanto facilmente. La parte di me che si è sempre fatta delle domande deve conoscere la verità. Devo rivangare il passato, affondare nella merda fino alle ginocchia, per vedere cosa c'è sotto. Me lo merito? Sono pazza?"
Emma Cartwright è una donna come tante che vive in una piccola cittadina. Ha solo un'amica e un pesante passato da nascondere. Solo pochi mesi fa, infatti, si chiamava Susan Webster ed era appena uscita da un istituto psichiatrico dopo aver scontato la pena per l'omicidio di suo figlio. Al processo è stato detto che soffriva di psicosi puerperale, che non ha mai creato un rapporto con il neonato e, infine, che lo ha brutalmente soffocato. Emma/Susan ha completamente rimosso il fatto e quando riceve, nella sua nuova vita, una foto di un bambino di nome Dylan, tutto cambia.
E se le cose non fossero andate come le hanno sempre fatto credere?
"Ho sempre saputo che me l'ero cavata con una pena troppo leggera. Ora qualcuno vuole farmi soffrire, soffrire davvero. Mio padre? Non lo so. Ma quello che so è che non è finita. Non finirà se prima non scoprirò chi mi sta facendo questo."
Continuano ad arrivare oggetti di suo figlio e i suoi tentativi di indagare subiscono più volte dei sabotaggi. Emma inizia a convincersi che c'è una remota possibilità che suo figlio sia vivo e questa nuova consapevolezza apre nuovi ed infiniti scenari. Se suo figlio fosse vivo, non sarebbe più un'infanticida, non sarebbe più costretta alla gogna mediatica e a vivere con una nuova identità. La donna si aggrappa a questa novità con tutte le sue forze, ma più si fa strada tra gli indizi e gli atti del suo processo, più si delinea una verità agghiacciante.
"Ovviamente ho paura, non prendo alla leggera un tentato omicidio, ma adesso so che stiamo per scoprire cos'è successo a mio figlio e non posso fare a meno di sentirmi emozionata. Lo troveremo, o morirò nel tentativo di trovarlo. E se questa adesso sembra un'eventualità molto concreta, non m'importa. Sono disposta a morire per mio figlio. E sono disposta persino a uccidere per lui, se si dovesse arrivare a tanto."
La chiave del mistero si nasconde nel passato del suo ex marito e padre di Dylan, ad accompagnarla c'è Nick, un giornalista che sembra credere al complotto pur non conoscendola. Un colpo di scena dietro l'altro, Emma scopre il terribile inganno di cui è stata vittima ed è più in pericolo che mai.
Quando ho iniziato a leggere questo libro, non potevo credere a quello che i miei occhi stavano leggendo. Era davvero la storia di un'infanticida? Dopo le prime pagine, però, si è subito delineato un nuovo scenario altrettanto agghiacciante. Emma/ Susan è un personaggio straordinario che affronta la situazione con la determinazione che solo una madre può avere. E' stato interessante vedere che il suo istinto materno, sopito durante i primi mesi di vita del bambino, si sia rivelando in un momento terribile per lei e le dia la forza per scoprire la verità. Ho amato Cassie, l'amica che tutte vorremmo, in grado di comprendere tutti i pregi e difetti di Emma senza fare domande. Nick è un personaggio enigmatico che capiremo perfettamente solo nel finale. Epilogo spiazzante e inaspettato. L'autrice intesse una trama eccezionale per una storia complessa e originale. La narrazione procede con un ritmo incalzante e si snoda su due diversi piani temporali: il passato e il presente. La voce di più narratori ci permette una visione d'insieme della storia e di comprenderne ogni sua parte. La prosa dell'autrice è ben curata e scorrevole, ho divorato il libro in un solo giorno. Amo questo genere e "Era una famiglia tranquilla", entra di diritto tra i miei thriller preferiti di sempre.
Lo consiglio!
Mi sono innamorata di questo libro da come ho letto la trama e volevo comprarlo, ma purtroppo non era disponibile al momento di fare l'ordine e quindi ho lasciato perdere :'(
RispondiEliminaMa devo assolutamente rimediare, se ti è piaciuto così tanto allora ne vale la pena ♡
E fu cosi che Angela aggiunse un nuovo thriller alla lista ahhahahaha <3
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