Buon pomeriggio lettori,
vi parlo di una delle mie ultime letture, gentilmente offerta da Fabbri Editori.
Si tratta del romanzo di Francesco Gungui, "Con te ho imparato a volare".
Buona lettura!
LA COPERTINA:
LA TRAMA:
Michele e Rebecca sono più che amici. Sono quasi fratelli. Passano interi pomeriggi a parlare di tutto, a divertirsi con niente, a condividere sogni ed emozioni. Insieme hanno provato addirittura a volare. Una rincorsa sul prato, un salto nel vuoto e pochi istanti che hanno trasformato un sogno in realtà. Poi la caduta, e l'illusione del volo che si spezza e diventa un abbraccio, un bacio, un piccolo meraviglioso incidente. Ma una sera d'autunno tutto cambia e una tragedia stravolge il loro futuro. Da quel giorno maledetto Michele diventa un'altra persona, si rifugia in se stesso, costruendosi intorno una corazza con cui si protegge dalle emozioni e sfugge ai ricordi. Allontana Rebecca, la perde, si lascia andare alla deriva. Ma lei sa che sotto quella corazza c'è ancora il ragazzo che ha conosciuto e che desidera volare.
LA RECENSIONE:
"Non aveva importanza. O forse era proprio quello il punto. Nel giro di poco più di ventiquattro ore, due delle persone più importanti della sua vita l'avevano delusa, o lei aveva deluso loro, non era nemmeno più in grado di capirlo."
Rebecca e Michele sono amici per la pelle. Condividono tutto e si sostengono a vicenda nelle problematiche incontrate lungo il cammino delle loro vite da adolescenti nella periferia milanese.
Finalmente il rapporto prende la piega tanto attesa da Michele, ma un evento brusco ed inatteso, cambia le loro vite per sempre.
"Amare qualcuno, in fondo, vuol dire proprio appassionarsi alla sua storia, leggerla un milione di volte e diventarne parte."
Allontanati dal destino, i due si ritrovano mesi dopo completamente diversi. Sembra che non sia rimasto nulla dei tanti anni di amicizia che hanno condiviso. Nonostante i mille tentativi di Rebecca per recuperare la situazione e recuperare il ragazzo che ama, Michele è ormai lontano anni luce da lei.
Lo strappo che ha lacerato il sottile velo dell'innamoramento che li ha coinvolti, è troppo profondo e non può essere riparato. Non sono altro che due anime ferite: dall'amore, dalla vita, dal destino.
"Tutto divenne chiaro come non lo era mai stato: non c'era un inizio e non c'era una fine, non c'era un io separato dall'universo di cui faceva parte, non esisteva un luogo reale separato dalla sua immaginazione perché era proprio per questa che lei viveva."
Quel rapporto di fiducia e amore è ormai lontano, seppellito sotto cumuli di macerie della battaglia con cui è stato sostituito. Resta solo una possibilità per non perdersi per sempre: trovare la forza di ricostruire tutto.
IL MIO GIUDIZIO:
Il romanzo di Gungui non presenta una realtà dolce e serena. Non è la classica storia di due amici che si scoprono innamorati. E' una storia reale raccontata senza abbellimenti o perle di filosofia. E' la vita vera, costellata dal dolore, dalla solitudine, dal bullismo, dai problemi di salute, dalle difficoltà economiche. Michele non è un eroe senza macchia e senza paura, ma un ragazzo come tanti che frequenta un istituto professionale e non sa qual è il suo posto nel mondo. La bellezza e la particolarità del romanzo, è in tutto questo. Nel rappresentare le cose così come stanno, senza finali da fiaba o amori illusori. Solo con due ragazzi che si mettono continuamente in discussione sbagliando e crescendo. Uno stile pulito e scorrevole, ricercato e semplice al tempo stesso, per un romanzo dalle tematiche sociali importanti, perfettamente inquadrate nei luoghi in cui si svolge la vicenda.
Lo consiglio a chi cerca un motivo per non arrendersi alle ingiustizie della vita.
Di francesco Gungui ho letto la saga di Inferno che mi è piaciuta molto. Fa un po' strano vederlo in veste di scrittore di amori adolescenziali, però suscita anche un discreto interesse.
RispondiEliminaNon sembra male come libro.
Un abbraccio e un saluto
Roberta del blog Dolci&Parole