Buongiorno, lettori.
Oggi voglio parlarvi di un romanzo perfetto per gli amanti dei libri (resterete conquistati già dalla romantica copertina). Si tratta di "Libreria da Emma", scritto da Serena La Manna e pubblicato da Bookabook.
Buona lettura!


Un biglietto di sola andata da New York a Milano e una piccola libreria grazie alla quale ripartire da zero. Bianca, giovane newyorkese con una grande passione per la letteratura, fugge a più di seimila chilometri da casa per lasciarsi alle spalle un dolore troppo forte da sopportare. Ad aiutarla in questo processo troverà Leonardo e le sue vecchie lettere, Carlo, un affascinante professore sgangherato, e soprattutto i libri, i suoi fidati compagni di vita che fanno da cornice a una storia d'amore e di rivalsa.


Questo libro è una vera coccola per tutti coloro che amano i libri. All'interno della sua storia, Serena La Manna rappresenta molto bene il potere terapeutico e curativo dei libri. Bianca, la nostra protagonista, fugge in Italia in seguito ad un non meglio identificato trauma. È chiaro che sta scappando da qualcosa, è un personaggio fragile e insicuro che ha come obiettivo primario di ritrovarsi.

La bella Milano fa da cornice a questo percorso di rinascita, una città magica divisa tra passato e presente,  proprio come Bianca. Tra i mille vicoli, la ragazza si innamora di una libreria di nicchia e del suo vecchio proprietario che sembra leggere l'anima delle persone.
Leonardo è una sorta di spirito guida, dolcissimo e saggio, che farà di tutto per aiutare Bianca a superare il dolore che le attanaglia il cuore in una morsa.

Le parole a loro no  servivano perchè entrambi amavano la letteratura, entrambi capivano il potere dei libri, quella sensazione che solo le pagine sanno regalare.

Vorrei menzionare anche Carlo, un professore appassionato di libri che contribuirà,  è non poco, a rendere migliore la vita della protagonista a Milano. Ho amato questo rapporto sempre limpido e pulito, a suon di citazioni letterarie.

L'unico appunto che mi sento di fare, è sulla scelta narrativa: ho trovato i capitoli leggermente confusionari e ho fatto fatica a seguire i salti tra passato e presente, inoltre ho travisato completamente la storia passata della protagonista ritrovandomi all'epilogo un po' sconvolta ma, allo stesso tempo, felice della piega presa dalla storia. Sono entrata perfettamente in sintonia con la prosa delicata dell'autrice e con i suoi personaggi.
Sono stati, a mio avviso, il pezzo forte del libro, insieme alla bellissima Libreria da Emma che mi ha fatta innamorare!


Buongiorno, lettori.
Oggi vi parlo, con gli occhi a cuoricino, dell'ultimo capitolo della serie fantasy firmata da Sarah J. Maas.
Buona lettura!


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Quando ho stretto tra le mani il tablet con la mia copia in anteprima de "La Corte di ali e rovina", ho provato delle sensazioni contrastanti. Da un lato avevo un bisogno fisiologico di scoprire cosa ne sarebbe stato di Feyre e del suo triangolo amoroso; dall'altro la paura, anch'essa fisiologica, di lasciarli andare e di trovare un finale diverso dall'idea che avevo in mente.
Quello che posso dirvi, senza scendere nei dettagli, è che il romanzo si legge in un soffio, nonostante una mole considerevole di pagine. L'autrice mi ha conquistata, ancora una volta, con uno stile accurato e descrizioni minuziose.

È una storia che non smette di stupire, ricca di colpi di scena e cambi di rotta. È il momento di tirare le fila di una guerra che non è puramente fisica e ideologica ma anche, e soprattutto,  una guerra sentimentale con molti protagonisti. Non sono sempre stata d'accordo con le scelte dell'autrice ma ho apprezzato la coerenza che ha mantenuto nel corso dei tre libri, senza tradire o trasformare l'essenza dei suoi personaggi.

Non la ringrazierò mai abbastanza per Feyre, una delle protagoniste migliori di sempre: forte, coraggiosa e immensa. Ho apprezzato il suo amore per Tamlin, più semplice e immaturo, e quello per Rhysand.. l'amore epico, quello impossibile da contenere ed arginare. È una storia pazzesca in cui tanti elementi si mescolano insieme per dar vita ad un romanzo che conquista la mente e il cuore.

Posso assicurarvi, con un certo grado di certezza, che questa è la saga fantasy più bella del 2019, almeno per quanto mi riguarda.
La mente e la scrittura della Maas sono di un altro pianeta: è stata in grado di passare da un semplice retelling, ad una storia complessa, originale e intricata al punto giusto. Se ancora non lo avete fatto, vi consiglio di recuperare IMMEDIATAMENTE tutti i libri, mi ringrazierete!

Buongiorno, lettori.
E' finalmente arrivato il momento di concludere l'argomento Jay Kristoff parlando dell'ultimo capitolo della serie 'Nevernight'.
Buona lettura!


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Mia Corvere, gladiatii, schiava fuggiasca e infame assassina, sta scappando. Dopo i grandi giochi di Godsgrave, finiti con il più audace omicidio nella storia della Repubblica itreyana, Mia si ritrova braccata. Potrebbe non uscire viva dalla Città di Ponti e Ossa. Il suo mentore Mercurio è ora nelle mani dei suoi nemici. La sua stessa famiglia la vuole morta. Ma sotto la città, un oscuro segreto è in attesa. La notte sta per scendere sulla Repubblica, forse per l'ultima volta.


Mi sono approcciata al libro con un po' di timore e tanta curiosità. La lettura di questa serie ha diviso molto la mia opinione da lettrice: non sono rimasta conquistata dal primo libro e ho poi apprezzato il secondo. Cosa penso di Alba Oscura? E' la degna conclusione di una serie geniale. Non sono scesa a patti con lo stile molto sanguinoso ed esplicito dell'autore ma non ho potuto fare a meno di amare questo mondo e, soprattutto, Mia Corvere. Credo che in quest'ultimo romanzo abbia dato il meglio di sé stessa sia dal punto di vista fisico che emotivo. E' stato un percorso in crescendo che mi ha appassionata poco alla volta ma in maniera assolutamente letale. Ho divorato le cinquecentodiciotto pagine del libro nel giro di pochi giorni travolta da mille emozioni. Quello che mi ha sconvolta, è stato accorgermi di quanto mi abbia appassionato la serie: non mi ero resa conto di 'esserci così dentro', fino a quando ho voltato l'ultima pagina dopo un epilogo davvero eccezionale... nonostante tutto.


Una ragazza che qualcuno chiamava Figlia Pallida. 
O Incoronatrice. Una Regina dei Furfanti. Una Signora delle Lame.
Tra tutti, io preferisco piccolo Corvo. 
Una ragazza che non si è mai inginocchiata, mai spezzata, che non ha mai e poi mai permesso che la paura fosse il suo destino.
(...) Mai tirarsi indietro.
Mai avere paura.
E mai, mai dimenticare.

E chi riuscirà mai a dimenticare 'Nevernight'? Quasi mi dispiace di aver snobbato un po' il primo romanzo. Ora vedo tutto sotto un'altra luce e 'Alba oscura' è in assoluto il mio capitolo preferito.
Un libro carico di azione, tensione, ricco di personaggi ed immagini impossibili da togliere dalla mente. L'autore è riuscito a far breccia nel mio cuore, regalandomi una conclusione con i fiocchi. Tutti i difetti che avevo riscontrato all'inizio, sono spariti strada facendo. Ho adorato ogni pagina, tutto è curato fin nei minimi particolari e nulla è lasciato al caso. Vorrei raccontarvi di più, vorrei raccontarvi del mio amore per alcuni momenti e la mia rabbia per certe decisioni ma non voglio in alcun modo privarvi della sorpresa e della bellezza della serie. Da non amante del fantasy, non è stato semplice entrare in sintonia con il mondo di Kristoff ma sono felice di non essermi arresa al primo ostacolo. Mi sarei persa una storia straordinaria!
Se amate il genere e cercate una nuova eroina da amare, avete trovato pane per i vostri denti.
Grazie Jay Kistoff e grazie Mia per questi bellissimi momenti insieme, non vi dimenticherò!

La serie:


Buongiorno, lettori.
Oggi vi parlo di una storia vera che mi ha permesso di riscoprire una terra che amo molto, l'India.
Grazie alla storia di Daniele Gouthier, ho compiuto un bellissimo viaggio da poltrona e non vedo l'ora di raccontarvelo.
Buona lettura!


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Perdersi. L'India è immensa come la curiosità e il desiderio di avventura di un bambino di otto anni. Così un giorno Naseem sale su uno di quei treni affascinanti e rumorosi e si trova improvvisamente perso e solo nella megalopoli di Delhi. Diciotto milioni di abitanti, un crocevia di culture, parole, strade. Naseem si è perduto. È solo l'inizio di una nuova vita. Adottato a Firenze, conserva gelosamente i ricordi d'infanzia. Quando le nostalgie si fanno troppo forti, decide di affrontare un lungo viaggio: nel tempo, nello spazio, nel profondo del proprio cuore. Ritrovarsi.

I libri che parlano di storie realmente accadute hanno sempre quella marcia in più che crea un'immediata empatia con il lettore. E' stato bellissimo immergermi tra le pagine de 'Sulle tracce di un sogno', alla scoperta della storia travagliata di Naseem.
Tutto comincia in un villaggio rurale dell'India, un terra bellissima ma assolutamente spietata. Agli occhi di un ragazzino, questo stato enorme appare dispersivo e caotico. Dopo essersi perso tra le strade di Delhi, Naseem non ricorda più la strada di casa, non comprende la lingua così diversa da quella del suo villaggio ed è nel panico più totale. Questo è solo il primo di molti momenti emozionanti del libro. Non ho fatto fatica ad immaginare gli occhi impauriti di un bambino solo al mondo e il mio cuore si è stretto quando viene adottato da una coppia italiana e trasferito a Firenze.

Da un lato, questa è una svolta per la vita di Naseem ma dall'altro è stata una vera e propria violenza verso un bambino che voleva solo riuscire a tornare dalla sua famiglia. Dopo aver provato molta tenerezza per il Naseem bambino, ho provato sensazioni contrastanti verso la sua versione adulta totalmente irriconoscente e rabbiosa. Tutto è andato meglio nel terzo blocco del romanzo, il ritorno in India. Ho amato la programmazione del viaggio e i vari step che riportano il ragazzo nella sua terra natia. I paesaggi sono davvero eccezionali e idilliaci, l'autore ci ha regalato il bello di un paese così particolare e unico al mondo. Mi è piaciuto lo stile del libro, quasi fosse un diario di bordo. Ho amato i personaggi secondari, in particolare Manikant (il vero eroe della storia). E' un libro vero e reale, così come la storia che racconta. Se amate i viaggi e le storie autentiche, adorerete 'Sulle tracce di un sogno'.


Buongiorno, lettori.
Oggi continuiamo a parlare della serie 'Nevernight' con il secondo capitolo della saga.
Per fortuna, stavolta, è andata decisamente meglio.
Buona lettura!


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Mia si è conquistata un posto tra gli assassini della Chiesa Rossa, ma sono in moltia ritenere che non ne sia degna. Prima di portare a termine il suo piano di vendetta, sarà costretta a vedersela con nuovi nemici e a fronteggiare pericolose congiure.

Come vi annunciavo qualche rigo fa, questo secondo capitolo della serie mi ha colpito e conquistato molto più del primo. La storia è super dinamica e, una volta presa la mano con lo stile dell'autore, fila tutto liscio. Kristoff è riuscito a coinvolgermi, sin dalle primissime pagine a livello emotivo, oltre che mentale. Trovo che questo romanzo sia più maturo e completo rispetto al primo, continuo ad apprezzare moltissimo Mia e a scoprire nuove sfaccettature del suo personaggio. Diciamo che non sono sempre stata d'accordo con le sue decisioni, ma almeno ho compreso le sue motivazioni.

E' un percorso tutto in salita, pensavo di trovarmi di fronte ad una storia statica, ora che l'obiettivo era stato raggiunto, e invece mi sono ritrovata in mezzo ad un campo di battaglia dove i nemici sono davvero ovunque. Sono stata bombardata dalla presenza di nuovi personaggi e ho ritrovato quelli che già conoscevo. Ho scoperto che Jay Kristoff sa essere più crudele e cattivo di quanto pensassi e che probabilmente la sua malvagità non ha limiti!!! 



Mi è piaciuto molto l'individualismo della storia: è come se ogni protagonista fosse un po' l'eroe della sua storyline. Credo che Kristoff, nei panni del narratore, abbia un umorismo macabro e difficile da comprendere. Nonostante tutto, riesce anche a strappare qualche risata e ad emozionare. Il rapporto tra Ash e Mia mi ha LETTERALMENTE tenuta incollata alle pagine per la sua complessità e gli inaspettati sviluppi.. li amo, il caso è chiuso!!

Nell'epilogo viene tutto lasciato molto in sospeso ma ho già parecchie teorie sul capitolo finale che non vedo l'ora di affrontare. In conclusione, posso dirvi di proseguire con la serie, anche se come me non eravate molto convinti dal primo libro. Con 'Nevernight- I grandi giochi', si sale decisamente di livello, si entra nel vivo della storia e ci si innamora perdutamente della serie.

p.s. Jay Kristoff, quando vuoi posso consigliarti qualche specialista per tutte le turbe mentali che riversi nei tuoi libri e automaticamente, sulle menti fragili dei tuoi poveri lettori!!!



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