martedì 3 settembre 2019

[Review Tour] "Nevernight - Mai dimenticare" di Jay Kristoff

Buongiorno, lettori.
Arriva oggi, in libreria, una delle saghe più attese dell'anno, "Nevernight", e io non vedo l'ora di raccontarvela.
Buona lettura!


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In un mondo illuminato da tre soli che non tramontano mai, la giovane Mia Corvere approda alla Chiesa Rossa, una sorta di "Hogwarts dei sicari". Vuole diventare un'assassina per vendicare la sua famiglia. Riuscirà ad entrare nell'esclusiva accademia?

Il primo libro di una serie deve sempre reggere il peso delle aspettative.
Deve creare una base solida per portare il lettore ad appassionarsi alla saga e proseguire con i libri successivi. 'Nevernight - mai dimenticare', ha avuto l'ingrato compito di scontrarsi con le mie altissime aspettative ed è riuscito a soddisfarle solo in parte.
Ho apprezzato molto l'ambientazione e la trama, così come il personaggio di Mia Corvere. Ho amato il suo coraggio e la sua voglia di vendetta, ho amato lo strano mondo creato da Jay Kristoff.
Qualcuno lo ha paragonato al clima di Hogwarts e potrei anche concordare su questa affermazione, se non fosse per l'irruenza e la sanguinosità di alcuni episodi. Non vi aspettate nemmeno lontanamente la magia della Rowling perché si tratta di due stili completamente differenti. C'è del genio, anche qui, non è facile creare da zero un mondo con creature particolari, storie e leggende ma Kristoff ci è riuscito egregiamente.

Siamo assassini, tu e io.
Assassino uno, assassini tutti.
E ogni morte che causiamo è una preghiera. Un'Offerta alla Nostra Signora dell'omicidio benedetto.
Morte come misericordia.
Morte come avvertimento.
Morte come fine in se stessa.
Tutte queste cose sono la nostra consapevolezza e il nostro dono al mondo. 
Il lupo non commisera l'agnello.
La tempesta non chiede perdono agli affogati.

Questo, e altri epici momenti, vi aspettano in un libro bizzarro in cui si parla di morte, di uccisioni e di violenza senza scadere mai nella sofferenza eccessiva o sfociare nel vittimismo cosmico.
Il mondo di Nevernight è un mondo in cui ognuno svolge un ruolo ben preciso e non c'è tempo per l'autocommiserazione. Ci sono momenti dedicati anche ai sentimenti, ma si tratta di brevi lapsus che permettono al lettore di prendere fiato. Non è semplice mantenere costante l'attenzione di chi legge, sia per la mole di pagine che per la trama che stenta a prendere il via.
Un piccolo appunto voglio farlo anche per note dell'autore a piè di pagina: davvero troppo prolisse e dettagliate, spesso mi hanno fatto perdere il filo del discorso.

Un ottimo lavoro è stato fatto con i personaggi e l'ambientazione: tutto è ben costruito e illustrato, non è difficile immaginare l'atmosfera. Ci sono dei colpi di scena ma nulla che lasci davvero a bocca aperta. Mi è piaciuto lo stile dell'autore e la sua idea e spero vivamente che, nel prossimo libro, abbia avuto l'opportunità di studiarla e svilupparla ancora meglio.
Un buon inizio, anche se in sordina!



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