lunedì 24 settembre 2018

[Cover Reveal] "Broken Star" di Alessandra Angelini

Buon pomeriggio, lettori.
Ho il piacere di mostrarvi la bellissima cover di "Broken Star", il nuovo romanzo di Alessandra Angelini.
Mai, come in questo caso, devo augurarvi una buona visione!


“Perché a volte devi arrivare alla fine del mondo per trovare la persona che cercavi da tutta la vita.”

Aurora Murray ha deciso di chiudere con gli uomini.
Non le serve qualcuno che le dica cosa fare ed è stanca di non essere mai all’altezza. Un lavoro inaspettato sull’isola di Skye è l’occasione perfetta per ricominciare.
Aiden Walker ha tutto ma non sa più chi è.
Quando la pressione dei produttori e dei media si fa insopportabile, abbandona la sua gabbia dorata e cerca rifugio nell’unico posto che ancora rappresenta un porto sicuro.
Le apparenze spesso ingannano e anche un uomo arrogante e pieno di sé, ma tremendamente sexy, può nascondere qualcosa di buono. Complice la magia del paesaggio scozzese, Aurora e Aiden si perderanno in una realtà dove le loro vite e i problemi non esistono. Perché a volte devi arrivare alla fine del mondo per trovare la persona che cercavi da tutta la vita. E una parola, che non pensavi fatta per te, ti libera dal senso di colpa che ti opprime. Una parola che fa paura anche solo a pensarla.
Eppure, a volte, perdersi è l’unico modo per ritrovarsi, ma se nel processo di guarigione aggiungessi una nuova cicatrice?



sabato 22 settembre 2018

Recensione "So chi sei" di Elisabeth Noreback

Buongiorno, lettori, e buon sabato!
Oggi voglio parlarvi di un romanzo perfetto per avvicinare anche i più reticenti al mondo del thriller/giallo. Si tratta di "So chi sei", di Elisabeth Noreback, edito da Nord, che ringrazio per la copia.
Buona lettura!


Acquistalo, QUI
Una percentuale del tuo acquisto contribuirà a sostenere il blog.

Stella Widstrand è una stimata psicoterapeuta. Ha una bella casa, una famiglia amorevole, una vita felicemente normale. Un giorno, però, una nuova paziente entra nel suo studio e, in un attimo, Stella torna a vent'anni prima, sulla spiaggia dov'era scomparsa Alice, la sua figlioletta di poco più di un anno. All'epoca, la polizia aveva concluso che la bambina era riuscita a raggiungere il mare ed era annegata, sebbene il corpo non fosse mai stato ritrovato. Nel fondo del suo cuore, però, Stella non ha mai creduto alla versione ufficiale e, adesso, ne è convinta: quella ragazza dai lunghi capelli neri è Alice. Una madre lo sa. Sa chi è sua figlia. E, per dimostrare di avere ragione, Stella è pronta a fare qualsiasi cosa. Anche a mettere a rischio la propria carriera. Anche ad affrontare oscuri segreti del passato e a camminare in bilico sul baratro della follia. Perché il confine che divide speranza e ossessione è sottile come un filo invisibile…

Isabelle Karlsson ha dovuto lottare a lungo per avere il permesso di frequentare l'università a Stoccolma. Se fosse dipeso solo da sua madre, sarebbe rimasta per sempre nel paesino in cui è nata e cresciuta. Isabelle era quindi lontana da casa quando il suo adorato padre è morto all'improvviso, e al dolore si è sommato lo sconcerto nel momento in cui la madre le ha rivelato che non era lui l'uomo che l'ha concepita. Confusa e arrabbiata, Isabelle decide di rivolgersi a una psicoterapeuta per essere aiutata a fare chiarezza nella sua vita. Tuttavia Isabelle non può sapere che entrare nello studio della dottoressa Stella Widstrand scatenerà una serie di eventi che la travolgerà…

Kerstin ha dedicato la sua esistenza alla figlia Isabelle, ha sacrificato tutto per crescerla al meglio e per farsi amare. E adesso non può permettere che un’altra donna si avvicini troppo a lei…

I romanzi ambientanti nelle terre del Nord Europa mi affascinano sempre più degli altri. Diciamo che questo tipo di ambientazione garantisce un'ottima location, sia a livello paesaggistico che psicologico: boschi, laghetti e capanni, più o meno abbandonati, catturano subito l'attenzione e assicurano un buon livello di suspense.
La storia di Elisabeth Noreback, è molto intricata. All'inizio, ammetto di aver giudicato con un pò di superficialità la trama: ero convinta di aver individuato l'intreccio e ho seriamente rischiato di abbandonare la lettura. Strada facendo, superata l'impasse, mi sono ricreduta e appassionata alla storia che si è rivelata, decisamente, più complessa e misteriosa di quanto mi aspettassi.
Le tre protagoniste della storia, tutte donne, sono diversissime tra loro e hanno una psiche davvero complessa: Stella e Kerstin, sono due madri apprensive e segnate da un passato traumatico. Isabelle è, invece, giovanissima e succube di una madre maniaca del controllo, si ritrova al centro di una contesa in cui non è facile schierarsi da una parte piuttosto che dall'altra.

Una complessa catena di eventi, scandita da numerosi colpi di scena e segreti svelati, ci trascina fino ad un epilogo al cardiopalma in cui il tempo scorre troppo velocemente e la vita di tutti i personaggi è a rischio. 
La prosa dell'autrice, dal ritmo incalzante e molto scorrevole, è riuscita a catturare  il mio interesse dall'inizio alla fine. La scelta di raccontare la vicenda da tre punti di vista, garantisce dinamicità e un livello di suspense che va in crescendo. Era una delle letture che aspettavo di più e non sono rimasta delusa. Perfetta anche per i non appassionati di thriller, è una via di mezzo ideale tra un libro di narrativa e un giallo nordico. La consiglio!


venerdì 21 settembre 2018

[Cover Reveal] "A marriage case" di Catherine BC

Buongiorno, lettori.
Oggi ho il piacere di mostrarvi la cover del nuovo romanzo di Catherine BC, "A marriage case".
Buona visione!





Nancy e Nathan sono due persone agli antipodi che con molta probabilità non si sarebbero mai incontrate. Eppure, per uno strano scherzo del destino, finiscono per sposarsi in fretta a Las Vegas. L’inattesa vita coniugale metterà a dura prova i sensi e la razionalità di entrambi, fino a far capire loro che l’amore non segue mai strade maestre.
Un romanzo tratto da una storia vera, perché spesso la realtà supera di gran lunga la fantasia.







giovedì 20 settembre 2018

Recensione "Vox" di Christina Dalcher

Buongiorno, lettori.
Oggi vi parlo di un romanzo distopico che ha fatto discutere/riflettere il mondo.
Si tratta del libro di Christina Dalcher, "Vox", edito da Nord che ringrazio per la copia.
Buona lettura!



Acquistalo, QUI

Jean McClellan è diventata una donna di poche parole. Ma non per sua scelta. Può pronunciarne solo cento al giorno, non una di più. Anche sua figlia di sei anni porta il braccialetto conta parole, e le è proibito imparare a leggere e a scrivere.
Perché, con il nuovo governo al potere, in America è cambiato tutto.
Jean è solo una dei milioni di donne che, oltre alla voce, hanno dovuto rinunciare al passaporto, al conto in banca, al lavoro. Ma è l’unica che ora ha la possibilità di ribellarsi.
Per se stessa, per sua figlia, per tutte le donne. Ogni giorno pronunciamo in media 16.000 parole.
Parole che usiamo per lavorare, per chiacchierare con gli amici, per esprimere la nostra opinione.
Ma, se non facciamo sentire la nostra voce, ci rimarrà solo il silenzio…

Quanta curiosità avevo di scoprire questo romanzo? Tantissima!
Quanto, il suddetto, ha soddisfatto le mie aspettative? Quasi totalmente.
Christina Dalcher ha estremizzato concetti e situazioni che, purtroppo, non sono poi così tanto frutto dell'immaginazione. Ci troviamo in un periodo storico in cui, alle donne, è vietato parlare, o meglio, gli è concesso pronunciare solamente cento parole al giorno.
Più o meno quelle che ho usato io per introdurvi il libro. La tensione e l'angoscia per questa condizione, è palpabile tra le pagine. La voce narrante è proprio una donna e noi, come lettori, viviamo con lei ogni fase del rifiuto e della non accettazione di questa nuova condizione; la rabbia verso un sistema perverso che ha tolto la libertà all'intero genere femminile: vietato cantare, vietato scrivere lettere, vietato leggere. Solo una lunga e infinita lista di divieti e l'obbligo di tornare al medioevo interpretando il ruolo di mogli e madri devote, giudiziose e che non si lasciano andare a nessun tipo di esternazione.

Grazie ad uno stile molto evocativo, sono riuscita ad immedesimarmi completamente in Jean e ho tifato per lei e per i suoi tentativi di sottrarsi al sistema. Si tratta davvero di una storia paradossale, per noi che viviamo in questa parte del pianeta, ma non è una condizione tanto diversa da quella che molte donne subiscono quotidianamente. Pensare che un uomo possa infliggere VOLONTARIAMENTE, ad un'altra persona, un'esistenza così limitata e infelice solo in base al genere di appartenenza fa male e suscita una grande rabbia. Credo che il messaggio di questo romanzo arrivi forte e chiaro.
L'epilogo non mi ha conquistata come tutto il resto, per questo la mia valutazione non è a punteggio pieno. Tuttavia si tratta di una storia importante e che consiglio di leggere, una storia ben scritta e molto originale... d'impatto, direi. 
Se cercate un romanzo unico, l'avete trovato!


mercoledì 19 settembre 2018

[Review Party] "La madre perfetta" di Aimee Molloy

Buongiorno lettori,
oggi voglio parlarvi di un thriller di cui vi avevo già accennato, la scorsa settimana, in occasione del blogtour. Si tratta de "La madre perfetta" di Aimee Molloy, edito da Giunti che ringrazio per la copia fornita.
Buona lettura!


Acquistalo, QUI .
Una percentuale del tuo acquisto contribuirà a sostenere il blog.

Si chiamano "May Mothers", perché tutte hanno avuto un figlio nel mese di maggio. Ogni settimana si incontrano in un parco a Brooklyn con carrozzine e biberon al seguito, per scambiarsi consigli e confidenze: Francie, ansiosa e zelante; Colette, dalla vita insopportabilmente perfetta; Nell, manager in carriera incline a qualche drink di troppo; e infine Winnie, sensuale e misteriosa, l'unica madre single del gruppo. Nel tentativo di staccare dalla sfiancante routine, Nell convince Winnie ad affidare per una sera il piccolo Midas a una babysitter di fiducia e a raggiungere le amiche in un locale alla moda. È il 4 luglio, fa un caldo infernale, il pub è affollato e scorrono fiumi di alcol. Ma qualcosa va terribilmente storto. Quando la babysitter chiama piangendo, per le giovani madri è l'inizio di un incubo: il bambino di Winnie è scomparso dalla culla, qualcuno si è introdotto in casa e l'ha rapito. E nel frattempo di Winnie si è persa ogni traccia: si è forse allontanata con quel bel ragazzo che le stava offrendo da bere? O c'è dell'altro dietro il suo strano comportamento? Inizia una corsa contro il tempo per ritrovare il piccolo Midas: 13 giorni in cui tutto viene messo in dubbio e nessuno è immune al sospetto. Perché ogni madre ha i suoi segreti. E ogni donna il suo lato oscuro.


Questo nuovo thriller di Giunti incarna perfettamente una delle tematiche più interessanti del genere: quella delle madri colpevoli o presunte tali.
C'è un non so che di affascinante nel meccanismo mentale che si scatena in una donna quando vede suo figlio per la prima volta. Ma cosa succede se qualcosa va storto? 
Aimee Molloy si muove in questa zona grigia e ci mostra i dubbi, le paure e le insicurezze di una madre che, forse, non era ancora pronta ad accogliere con amore ed entusiasmo il nuovo arrivato e un ruolo genitoriale.

E' un libro tutto al femminile e ogni protagonista ha una sua personalità ed una sua storia. Se non fosse stato per il club delle 'May Mothers' non credo che, queste donne, avrebbero mai avuto l'occasione di conoscersi, data la diversità anche di estrazione sociale.
La trama è costruita alla perfezione: l'autrice è riuscita a tenermi incollata alle pagine rivelando dettagli e segreti a poco a poco.
Non è stato semplice tenere il passo con tanti personaggi  e tanti pensieri diversi tra loro ma, a lettura conclusa, il quadro appare perfettamente chiaro ed esaustivo.

La componente psicologica è stata fondamentale per rendere coinvolgente una trama che, in molti punti, è statica. L'attesa di scoprire la verità e il destino del piccolo Midas è resa meno pesante da aneddoti e supposizioni sui vari personaggi. Devo dire che, fra tutte, solo Winnie è riuscita ad affascinarmi e ad incuriosirmi. 
Lo stile dell'autrice è semplice e scorrevole. E' una storia che non annoia e con un epilogo tutto da scoprire. Consigliato!