mercoledì 23 maggio 2018

Recensione "Di sangue e di ghiaccio" di Mattia Conti

Buongiorno lettori,
voglio parlarvi di un romanzo che mi ha colpito moltissimo e che, forse, non è adatto a tutti.
Si tratta del libro di Mattia Conti, "Di sangue e di ghiaccio", edito da Solferino.
Buona lettura!


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Quando Ranocchia viene ripescato dall'acqua gelida del fiume, più morto che vivo, ciò che il paese sospettava da tempo diventa certezza: è impazzito. Già non è mai stato molto brillante, con il suo fare svagato e il fisico gracile, inabile al lavoro nei campi. Da quando poi se n'è andato di casa per calcare le assi del palcoscenico sotto l'egida di quel cialtrone di Baldo Bandini, capocomico e vagabondo... Inevitabile che la sua mente, già debole, cedesse. Il ragazzo viene internato nel manicomio di Como e tutti pensano di aver risolto il problema, senza considerare che nello stesso istituto è entrata da pochi mesi anche Bianca, la Maestrina, la ragazza che ha insegnato a Ranocchia a leggere, amare e soffrire. E nessuno, fuori, sa che quel presunto rifugio è un luogo molto pericoloso, tra gli intrighi dell'infermiera Clementina e del suo assistente nano e le «cure» del Dottor Lucio, deciso a incidere il suo nome nella storia della scienza a costo di passare sul cadavere dei pazienti. La parola d'ordine per Ranocchia diventa: fuggire. Ma non da solo.

Mattia Conti ha scelto un tema affascinante, poco discusso e magari, penserete, anche poco interessante ma "Di sangue e di ghiaccio", è un libro meraviglioso e che fa riflettere. In passato, bastava davvero molto poco per essere definito pazzo e bisognoso di un ricovero in una struttura specializzata. Ranocchia è un personaggio anomalo, difficile da classificare e per questo definito 'matto'. Il suo gracile aspetto fisico, e una balbuzie evidente, non lo ha mai aiutato nella vita e nessuno, in paese, si è mai soffermato troppo sulla sua persona. Nonostante sia un individuo oggettivamente strambo, Ranocchia mi ha conquistato con la sua passione per la recitazione e la sua anima pura, capace di amare oltre le apparenze e le imposizioni della società. 
Per la sua Bianca, compie dei gesti estremi e si ritrova invischiato, suo malgrado, in una situazione pericolosa e difficile all'interno di un manicomio. Come spesso è stato portato agli onori della cronaca, questi istituti non erano propriamente dei rifugi felici in cui ritrovare la serenità mentale. Spesso erano luoghi in cui personaggi come il Dottor Lucio, potevano portare avanti dei folli piani e disumani progetti di ricerca; erano luoghi in cui i pazienti non avevano nessuna tutela ormai dimenticati dal mondo esterno. E' proprio in un ambiente ostile, come questo, che Ranocchia dimostra tutto il suo coraggio e la sua determinazione. Come ha sempre fatto nella sua vita, non seguirà gli schemi e combatterà contro le ingiustizie di cui è testimone.
L'amore per Bianca è una dolce distrazione da un'atmosfera cupa e triste come quella che si respira tra le mura della 'pazzeria'. L'autore ha dimostrato un'ottima capacità narrativa parlando di temi delicati e importanti e calandosi perfettamente nei costumi dell'epoca. Non ho riscontrato elementi anacronistici, nel libro, ma una ricostruzione fedele di un momento storico particolare per quanto riguarda la psichiatria. Una menzione speciale va fatta per Baldo Bandini, un personaggio che mi è piaciuto moltissimo e che mi ha conquistato con la sua semplicità e le sue riflessioni.
E' una storia reale e poco romanzata, fatta di personaggi che non hanno nulla da offrire, se non la propria anima. Sono gli eterni emarginati, quelli di cui nessuno si cura mai. Mattia Conti dà a queste persona un'occasione di parlare ed essere ascoltati, rendendoli protagonisti assoluti di un libro meraviglioso che tocca il cuore. Con una scrittura accurata e ricercata, l'autore ci guida nella sua storia un po' folle e stramba ma, in fondo, non c'è un po' di follia in ognuno di noi?
Promossa!



[Cover Reveal] "Imperfetto"

Cover Reveal Imperfetto

Buongiorno cuori librosi,
L'autrice Sagara Lux sta per tornare con un nuovo e promettente romanzo. 
Oggi scopriamo, in anteprima, la cover e la sinossi del libro.
Buona lettura!!!


Cover Imperfetto

Titolo: Imperfetto
Autore: Sagara Lux
Genere: New-Adult
Cover Design: SP Graphic Design
Data di uscita: Estate 2018

AUTOCONCLUSIVO.

TRAMA

Daniel Crowne è l’uomo perfetto.
È affascinante, metodico, organizzato e sta per ricevere la proposta che gli cambierà la vita.
Quello che non si aspetta è di dover condividere l'occasione con una ragazza che non ha mai visto, ma che a quanto pare tutti sembrano conoscere.

Valery Tutcher è tutto fuorché perfetta.
È irriverente, disordinata e testarda. Ha un carattere indomito e una visione molto precisa della realtà delle cose. Al contrario di Daniel, da sempre abituato a muoversi in un mondo fatto di limiti, non ha regole. Non ha tentennamenti.
E non ha alcuna intenzione di rendergli le cose facili.


"Emozionante e bellissima".
"Una storia fuori dal comune, che non ti lascia andare via".


goodreads


Teaser Imperfetto

Full Cover Imperfetto

L'AUTORE



Sagara Lux crede nelle seconde occasioni, benché la vita non gliene abbia mai concesse.
Non ama parlare di sé, ma ama scrivere e dare a vita a personaggi capaci di colpire stomaco e cuore insieme.
Se volete, potete trovarla qui.


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martedì 22 maggio 2018

[Review Party] " Le amiche stupende" di Georgia Clark

Buongiorno di nuovo, lettori!
Altro giro, altra recensione. Stavolta vi parlo de "Le amiche stupende", un romanzo di Georgia Clark, in uscita oggi per Dea Planeta. Si tratta di una storia molto particolare, totalmente dedicata al mondo femminile e all'eterna ossessione per la bellezza.
Buona lettura!


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C'è qualcosa che non faresti in cambio della bellezza? Evie, Krista e Willow sono tre ragazze normali - e amiche inseparabili. Quando una vecchia conoscenza regala a Krista una boccetta contenente un misterioso liquido viola, lei non immagina che la sua vita stia per cambiare di colpo. Poche gocce del bizzarro intruglio e si ritrova in possesso di un visetto da bambola e di un corpo perfetto - non un semplice upgrade delle sue sembianze normali, ma qualcosa di completamente diverso e perfettamente inspiegabile: la grazia incarnata, l'ideale divenuto in realtà. Nel timore che l'effetto del Pretty - così le ragazze battezzano la strana pozione - possa svanire all'improvviso, Krista non perde tempo nel presentarsi a un provino che, tra esilaranti disavventure ed equivoci, le spalanca le porte di un'improbabile carriera d'attrice. Ma proprio quando sono a un passo dal realizzare i propri obiettivi e le fantasie più sfrenate, le tre amiche si ritrovano faccia a faccia con le debolezze e le contraddizioni che le rendono irrimediabilmente loro stesse. Perché non c'è avventura più grande che imparare ad amare e ad amarsi.

La storia di Georgia Clark, come vi accennavo, è molto particolare e difficile da inserire in uno specifico genere. E' un romanzo tutto al femminile in cui si affronta una tematica importante, soprattutto per noi donne: la ricerca costante della perfezione. Nella prima parte del libro, l'autrice ci presenta le sue protagoniste, sono ragazze normalissime alle prese con una vita privata difficile di cui non sono per nulla soddisfatte. Quando entra in scena una miracolosa pozione magica, aka Pretty, tutto cambia. Basta una goccia di questo miscuglio misterioso per trasformarsi nella versione perfetta e trendy di sé stessi. Da ragazze anonime, e anche un po' sfigate se vogliamo, le tre ragazze diventano delle donne straordinarie, bellissime e sicure di sé. Strade che fino a quel momento erano state chiuse, improvvisamente si aprono dinnanzi a loro, con tanto di tappeto rosso. Dov'è la fregatura? Vi chiederete. Vi confesso che se avessi a disposizione una magia del genere mi tratterrei a fatica dal provarla, ma è proprio su questo concetto che l'autrice punta l'attenzione smontando pezzo dopo pezzo l'euforia iniziale. Tutti noi vorremmo essere più belli, più magri, più alti con la pelle luminosa e un sorriso scintillante ma come ci si sente ad ottenere dei risultati nei panni di qualcun'altro e con un aspetto che non è il nostro? E' davvero bello e soddisfacente essere lodati per qualcosa che non ci appartiene, un imbroglio bello e buono?
Evie, Krista e Willow troveranno, a loro discapito, le risposte a tutti questi interrogativi. E' sicuramente meraviglioso avere un fascino irresistibile ma sareste disposti a rinunciare alla vostra unicità e originalità a favore della perfezione esteriore?

E' una storia che si concentra su un tema apparentemente frivolo come quello della bellezza, anche la divisione e la nomenclatura dei capitoli richiama la routine completa per un trucco perfetto, ma l'autrice è stata in grado di andare oltre ponendo degli ottimi spunti di riflessione e degli interrogativi interessanti. E' strano perché ho amato le ragazze in entrambe le loro versioni, la Clark ce le descrive nel dettaglio, anche per quanto riguarda l'aspetto psicologico. Non mi aspettavo di rimanere così coinvolta dal libro ma ne sono rimasta piacevolmente colpita. Nonostante la mole importante di pagine, è un romanzo che si legge molto velocemente grazie alla prosa dinamica e coinvolgente dell'autrice. L'amore per i dettagli si evince ad ogni pagina e le descrizioni accurate sono state fondamentali per non perdersi tra i personaggi, i loro alter ego e la realtà. Una proposta interessante ed originale a cui vi consiglio di dare una possibilità, sono sicura che il pubblico femminile apprezzerà moltissimo la storia e la morale che l'autrice ci regala.
Promossa!



[Review Party] "Perché la notte appartiene a noi" di Amabile Giusti

Buongiorno cuori librosi,
esce oggi il nuovo, attesissimo romanzo di Amabile Giusti, "Perché la notte appartiene a noi".
Inutile dire che ero curiosissima di leggerlo e sono molto felice di aver avuto la possibilità di farlo in anteprima. La recensione è senza spoiler perciò potete leggerla tranquillamente.
Buona lettura!


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L’inverno in Alaska è spietato: lo sa bene la giovane Mira Kendall che non si è mai allontanata da Noweetna, un villaggio di trecento anime. Per affrontare il buio perenne di quelle latitudini, la ragazza si è creata un piccolo mondo interiore ricco di luce: legge tantissimo, colleziona fiocchi di neve e sogna di vivere un grande amore romantico.
L’arrivo di Kade scuote ogni suo equilibrio. Lui è un trentenne tanto bello quanto inquietante: ha i capelli lunghi, un occhio verde e uno nero, strani tatuaggi perfino sul viso e sulle mani, e un pessimo carattere. Non socializza con nessuno, vive da solo su una vecchia barca arenata e nasconde di sicuro un terribile segreto.
Impossibile per loro non incontrarsi, così com’è impossibile per Mira non trovarsi combattuta fra due emozioni opposte. Una parte di sé disapprova Kade per i suoi modi sgarbati, e l’altra è irresistibilmente attratta dal suo fascino feroce e dal mistero che lo avvolge.
Lentamente, l’iniziale reciproca antipatia si trasforma in un sentimento inatteso, tanto profondo da travolgerli entrambi. Ma Kade ha troppe cose da nascondere. Quando il suo passato torna a minacciarlo, diventa necessario fare una scelta dolorosa che potrebbe separarli per sempre.


Sono una fan relativamente nuova dell'autrice, ma ad ogni libro mi appassiono sempre di più al suo modo di raccontare l'amore e i sentimenti. "Perché la notte appartiene a noi", se escludiamo un'ambientazione particolare, segue una trama abbastanza classica e ha come protagonisti due personaggi diversissimi tra loro. Da una parte abbiamo Mira Kendall: la sua vita placida, una madre opprimente e un amore finito male alle spalle; dall'altra Kade un uomo misterioso, dal fisico statuario e un livello di irritabilità che si avvicina molto a quella degli orsi appena si risvegliano dal letargo. Mira è gentile, disponibile e con il fascino di una brava ragazza che, come prevedibile, è attratta da Kade come una falena dalla luce. Lui rappresenta una serie infinita di interrogativi, un pericolo e un mistero da risolvere.. tutti elementi profondamente affascinanti per una donna che non ha mai varcato i confini del suo microscopico paesino dell'Alaska. Kade è rude, a tratti grezzo e senza filtri, non vuole conquistare nessuno (anzi!) ma in qualche modo vi ritroverete innamorate di lui e del suo caratteraccio. Le mie battute preferite, sono state pronunciate tutte da lui!!!
Non c'è niente di buono in me. E chi s'illude muore. Chi è stato drago una volta, lo è per sempre. Anche se cambia vita e le sue mani non sono più sporche di sangue, il drago rimane, in letargo, ma vivo.
Mi è piaciuta moltissimo l'ambientazione. L'autrice non sceglie una strada facilissima con l'Alaska, pochi paesaggi bucolici e romantici e più scenari rurali e difficili che richiamano un po' il carattere dell'affascinante Kade. La loro storia non segue un filone ben definito, un momento sembrano aver stipulato una tregua e quello dopo si feriscono con parole più affilate di un coltello. E' tutto un saliscendi di emozioni, la Giusti si diverte a tenere il lettore sulle spine fino alla fine. Il passato che ritorna dà una svolta all'apparente stasi tra Mira e Kade. Quello che non ti aspetti, in un romance, è azione e dinamicità ma l'autrice ha deciso di regalarci dei momenti in cui la tensione si taglia con il rasoio e non per colpa dei sentimenti dei protagonisti. Non voglio svelare altro, ma vi assicuro che amerete questi due personaggi! Per quanto riguarda l'autrice, e il suo stile, non credo che abbia bisogno di troppi complimenti. La scrittura di Ambile Giusti, così intensa e feroce a tratti, è una voce avvolgente che conquista pagina dopo pagina. Le emozioni e le sensazioni che racconta diventano reali e palpabili grazie ad una prosa travolgente e un fiume di parole che escono dal cuore dell'autrice per arrivare a quello di chi legge. Mi ha regalato un amore fuori dagli schemi e una storia intensa che ho divorato in poche ore. Un libro che non può mancare tra gli scaffali delle vostre librerie, un romanzo che conquista senza che nemmeno ve ne rendiate conto. Un equilibrio perfetto di passione, amore, suspense e azione. Da leggere!!


lunedì 21 maggio 2018

Recensione "Trinity Body" di Audrey Carlan

Buongiorno cuori librosi,
voglio parlarvi di una delle serie più attese di quest'anno: quella firmata da Audrey Carlan, "Trinity".
Si tratta di una serie new adult, composta da ben cinque libri, che ha conquistato milioni di lettrici in tutto il mondo ma, come spesso accade, non ha convinto per niente me.
Buona lettura!


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Gli uomini rovinano le donne. Specialmente gli uomini come Chase Davis: bello, intelligente, ricco e potente. Non ho mai avuto speranze di sfuggirgli. Non volevo desiderarlo. Non volevo avere bisogno di lui. Non volevo innamorarmi. Ma lui non avrebbe mai accettato un no come risposta e io gli ho permesso di consumarmi. Un po’ alla volta, con i suoi modi arroganti, presuntuosi, e con quella sua ossessione per il controllo. Quando è entrato nella mia vita mi ero appena ripresa da una relazione sbagliata che mi aveva distrutta. Per questo mi sono decisa a dargli fiducia, per non chiudermi in me stessa. Ma nel momento esatto in cui l’ho lasciato entrare, mi ha circondata con una luce così brillante da accecarmi. Così che non vedessi la verità: gli uomini non rovinano le donne. Le divorano. 


Prima di raccontarvi il mio pensiero su questo primo romanzo della serie "Trinity", voglio specificare che non sono né un'esperta né un'appassionata del genere, anzi. Nell'insieme, penso sia una storia carina che segue un po' il filone delle sfumature: abbiamo un protagonista maschile bello, bellissimo e ricco, ricchissimo che, guarda caso, dopo una serie infinita di storielle e flirt, si innamora perdutamente di Gillian che, come da copione, ha i capelli rossi e una personalità abbastanza anonima e passiva. Purtroppo per la Carlan, odio questo binomio e, soprattutto, odio le trame scontate fatte di pagine e pagine di momenti erotici più o meno discutibili e poco altro. Le descrizioni fisiche dei personaggi sono abbastanza accurate e precise, non ho fatto fatica ad immaginarli; manca totalmente una parte più introspettiva che avrebbe aiutato sicuramente a farmi appassionare un po' di più alla storia. Tra i due, salverei senza dubbio Chase che mi è sembrato più completo e coerente. Non ho trovato nulla di positivo in Gillian: rappresenta tutto ciò che una donna non dovrebbe essere. E' scialba, arrendevole e priva di personalità. Nonostante non sia il mio genere preferito, mi sono spesso ritrovata tra le mani dei romanzi NA decisamente migliori e ben strutturati. Perché il problema non è tanto incentrare un intero libro sul sesso, e sugli incontri ravvicinati del terzo tipo tra i personaggi, ma il modo in cui essi vengono proposti. Anche l'erotismo può avere il suo fascino se scritto in maniera opportuna e coinvolgente ma non è questo il caso. 
Sapete quanto non mi piaccia stroncare i libri, ma con questa storia non è proprio scattata la scintilla.
Il libro si riprende un po' nella seconda parte ma, anche in questo caso, l'autrice non ha saputo sfruttare una tematica importante a proprio favore, ma ha ridotto il tutto a momenti inverosimili in camera da letto. Non voglio spoilerarvi nulla ma se una persona è appena guarita da un'ustione di terzo grado, difficilmente se ne andrà in giro con un ciocco di legno in fiamme tra le mani.. spero di aver reso l'idea. Non so ancora se deciderò di dare una seconda occasione alla serie, se non altro per il titolo ("Mind") che mi fa sperare in un quid in più. Per quanto riguarda lo stile dell'autrice, l'ho trovato molto semplice e poco elaborato ma, per fortuna, molto scorrevole e tutto sommato piacevole da leggere.
In ogni caso, non mi sento assolutamente di consigliarne la lettura ma, se amate il genere, potete provare a concedergli un'occasione. Sarei curiosa di leggere pareri diversi dal mio.