venerdì 13 aprile 2018

[Rubrica] "In my wishlist" #2

Buon pomeriggio lettori,
secondo appuntamento con la rubrica "In my wishlist" in cui vi faccio sbirciare i tantissimi articoli presenti nelle mie wishlist.
I protagonisti di oggi, saranno tre picture books che mi piacerebbe avere in libreria.
Al termine, troverete un nuovo sondaggio per esprimere la vostra preferenza.




1. "Virgola" di Virginia A. Di Giorgio


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Virgola, creata dalla mano di Virginia Azzurra Di Giorgio nel dicembre 2013, è diventata un fenomeno Instagram da 100.000 followers e una dolce compagna del quotidiano per tantissime persone. Il successo del messaggio di Virgola ha portato un sempre crescente numero di brand ad affidare a questa pupetta diventata iconica nell'accostamento di pochi tratti di lapis a pochi elementi del quotidiano - messaggi di dolcezza e semplicità. Sono infatti quadretti poetici, tavolozze emotive, le fotografie che Virginia scatta alla sua creaturina, immagini nelle quali la tridimensionalità dell'oggetto - accostata alla leggerezza del personaggio e alla scelta dei colori pastello - produce un risultato unico e irripetibile per garbo e delicatezza.


2. Make up e altri disastri di Elena Triolo


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Divertimento, passione o vera e propria dipendenza? Il make up è oggi una delle "attività" personali più creative e appaganti per molte donne che adorano essere aggiornate su tutto, proprio tutto, in fatto di nuance, texture, colori tendenza, blush, primer, gloss, bronzer, ciprie compatte, matite per sopracciglia. Elena Triolo, con l'ironia che contraddistingue il suo lavoro, fissa in vignette situazionali le tappe di una giornata da make up addicted, tra momenti di gratificazione assoluta e abissi di frustrazione profonda.


3. California dreamin' di Penelope Bagieu


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Ellen Cohen sogna di diventare cantante. Ha una voce incredibile, una personalità esuberante e un inestinguibile bisogno di amore. All'alba degli anni Sessanta, lascia Baltimora con un nuovo nome e la speranza di una nuova vita. Diventerà una leggenda.


Votate il picture books che vi ispira di più! 💖






giovedì 12 aprile 2018

[Review Party] "Profezia Vaticana" di José Rodrigues Dos Santos



Buongiorno lettori,
in questi giorni ho avuto il piacere di leggere, in anteprima, un libro pazzesco che ho divorato nel giro di una giornata. Si tratta del nuovo romanzo dell'autore portoghese, José Rodrigues Dos Santos, "Profezia Vaticana", disponibile da oggi in tutte le librerie e store online per Newton Compton.
Prima di esporre il mio parere sul libro, mi piacerebbe raccontarvi un piccolo approfondimento sul fascino e l'influenza che alcune profezie hanno, e hanno avuto, sulla religione cristiana.
Buona lettura!


Anche prima di approcciarmi alla lettura di "Profezia Vaticana", sono sempre stata appassionata di eventi mistici e le tante misteriose profezie che girano intorno alla fede cattolica. Il dilemma eterno è sempre lo stesso: quanta verità c'è dietro un'apparizione, un testo antichissimo di dubbia provenienza e frasi di circostanza che a volte si adattano perfettamente agli aventi? Mi piace credere che ci sia del vero e che siamo tutti parte di un progetto più ampio che, forse, non siamo in grado di vedere/spiegare, perciò trovo estremamente affascinante questa tematica.
Tra le profezie più famose della religione cattolica, ci sono senz'altro i tre segreti di Fatima, rivelati dalla Madonna a tre pastorelli portoghesi.


Leggendo i testi delle varie profezie, è impossibile non restare sconvolti dalle coincidenze che si sono realmente verificate. Ad esempio, nel secondo segreto, scritto da suor Lucia nel 1938, alle porte della seconda Guerra Mondiale, si leggono testuali parole:


« Una guerra atea, contro la fede, contro Dio, contro il popolo di Dio. Una guerra che voleva sterminare il giudaismo da dove provenivano Gesù Cristo, la Madonna e gli Apostoli che ci hanno trasmesso la parola di Dio e il dono della fede, della speranza e della carità, popolo eletto da Dio, scelto fin dal principio: "la salvezza viene dai giudei" »


Sconcertante, vero?
Da non sottovalutare anche l'impatto economico di eventi del genere, ogni anno centinaia di fedeli si recano nei luoghi delle apparizioni in pellegrinaggio. E' appurato che le tre profezie hanno profondamente influenzato anche la scena politica alla fine degli anni '80. Giovanni Paolo II, il sostenitore più fedele dei segreti di Fatima, diede la svolta decisiva alla Guerra Fredda consacrando la Russia comunista al Cuore Immacolato di Maria. La caduta del muro e la 'sconfitta' della nazione, venne vista come un vero e proprio trionfo del bene sul male.


Tra i tre segreti rivelati, l'ultimo è quello che ha destato maggior interesse: rivelato solo nel 2000, parla di una fine infausta per il Papa e tutto il mondo cattolico. Anche nella profezia di Pio X  e di Malachia, si accenna ad una visione simile e, con la minaccia sempre più concreta dell'ISIS, queste non sembrano solo parole vuote:

E vedemmo ("qualcosa di simile a come si vedono le persone in uno specchio quando vi passano davanti"), in una luce immensa che è Dio, un vescovo vestito di bianco ("abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre"), altri vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose salire una montagna ripida, in cima alla quale c'era una grande Croce di tronchi grezzi, come se fosse di sughero con la corteccia; il Santo Padre, prima di arrivarvi, attraversò una grande città mezza in rovina e mezzo tremulo, con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce, venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce, e allo stesso modo morirono gli uni dopo gli altri i vescovi, sacerdoti, religiosi, religiose e varie persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni. Sotto i due bracci della Croce c'erano due Angeli, ognuno con un innaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali raccoglievano il sangue dei Martiri e con esso irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio.

Si tratta davvero di coincidenze o siamo di fronte ad eventi razionalmente inspiegabili?
La risposta a questa domanda non la sapremo mai, ma continueremo senz'altro a lasciarci affascinare da questi misteri. 


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LA RECENSIONE

La storia di Dos Santos è un vero capolavoro di ingegno, ricerca e suspense. "Profezia vaticana" è un libro che si divora, spinti da un pathos crescente e dalla voglia di scoprire quali segreti si nascondono tra le mura della Città del Vaticano. Ho adorato il protagonista, lo studioso Tomàs Noronha. E' un uomo dalla mente brillante e dal carattere indomito, nel libro affronta numerosi ostacoli e dilemmi inspiegabili senza mai perdere la lucidità, portando avanti senza paura il suo pensiero. Rappresenta la scienza, la parte di mondo che non crede in Dio o nelle apparizioni ma, di fronte ad un numero spropositato di coincidenze, le sue convinzioni vacillano. La sua è una corsa contro il tempo, deve far luce su anni e anni di segreti e scartoffie tenute ben lontane dagli occhi del mondo. Il Santo Padre è stato rapito, i terroristi minacciano di ucciderlo senza pietà e lui è l'unico in grado di comprendere i flebili indizi disseminati qui e là, in un ambiente in cui l'omertà regna sovrana. Sono ore al cardiopalma in cui l'azione di muove molto velocemente e ci si sposta da un luogo all'altro del Vaticano attraverso passaggi segreti e strade 'secondarie'. Insieme all'elemento mistico, l'autore porta avanti una teoria ben più reale e plausibile, un movente economico e politico. La missione del Papa di sanare i conti della curia, eliminando sprechi e spese ingiustificate, ha scatenato l'ira dei personaggi più disparati che avrebbero tutti i motivi per volerlo morto. E' incredibile il lavoro di ricerca effettuato dall'autore. Sono venuta a conoscenza di episodi e scandali di cui non avevo idea e questi elementi hanno contribuito a rendere la storia più reale e veritiera. Entrambe le piste vengono portate avanti fino alla fine, a beneficio del lettore che non può fare a meno di provare una curiosità incontenibile. Si tratta di un thriller ingegnoso e accattivante in cui personaggi inventati interagiscono e si rapportano con persone reali dando vita ad una trama intricata e complessa. Non era per niente facile portare avanti una storia così ricca di eventi, protagonisti e informazioni ma l'autore è riuscito a tenere perfettamente il filo del discorso, prendendo per mano il lettore e spiegando passo passo tutti i dettagli dell'indagine e delle ricerche. Lo stile di Dos Santos è accattivante e coinvolgente, la mia mente è stata letteralmente stregata dalle sue parole e dall'intreccio della sua trama. La prosa è ricercata, accurata, mai scontata o appesantita dalle descrizioni minuziose e particolareggiate. 
Ho immaginato ogni scena ed ogni evento della storia, è stato come guardare un bellissimo film.
Per quanto mi riguarda, è promosso a pieni voti e, se amate il genere, vi consiglio di non farvelo scappare!



mercoledì 11 aprile 2018

[Serie Tv] "The Sinner"

Buongiorno lettori,
oggi non parliamo di libri ma di serie tv.
Qualche mese fa è uscito per Giunti, "The Sinner", un thriller di Petra Hammesfahr, e contemporaneamente è stata lanciata la serie tratta dal libro e prodotta da Jessica Biel, che interpreta anche il ruolo di protagonista nei panni di Cora Tannetti. Non ho letto il libro, ma ho amato la serie e non vedo l'ora di parlarvene.
Buona lettura!


La serie "The Sinner", disponibile su Infinity, è composta da otto episodi che durano, all'incirca, 40 minuti ciascuno. 
Jessica Biel interpreta magistralmente, a mio avviso, Cora Tannetti una donna che conduce un'esistenza normale anche se claustrofobica. Di lei tutti hanno una buona opinione e la giudicano come una persona equilibrata ma tutto cambia in una tranquilla giornata al lago con la sua famiglia.
Basta una canzone per far scattare una molla che fa a pezzi la sua psiche e, in un folle raptus, la porta ad uccidere un uomo con il quale, almeno inizialmente, non sembra avere alcun legame.
E' a questo punto che si entra nel vivo della storia con flashback continui che tengono lo spettatore con il fiato sospeso. Nel passato della donna, c'è un'infanzia infelice e segnata dal fanatismo religioso, un abuso di droga e una vita sregolata di cui ha ricordi vaghi. L'altro grande protagonista è il detective Harry Ambrose che, nonostante si trovi di fronte una donna cosciente e consapevole del crimine che ha commesso, non si rassegna al fatto che sia tutto troppo semplice ma, soprattutto, senza un movente. Le sue indagini e il suo mettere Cora sotto torchio, risvegliano ricordi sopiti che la donna ha tentato in ogni modo di cancellare dalla sua mente. Da colpevole, diventa via via sempre più vittima degli eventi. Le ultime puntate sono davvero intense in quanto ci si avvicina sempre di più alla verità che sarà, però, rivelata solo nell'ultima puntata. Ho apprezzato moltissimo la regia e la sceneggiatura di questa serie, ho finito di vederla nel giro di tre giorni e mi è quasi dispiaciuto arrivare alla fine. I due protagonisti sono eccezionali nell'interpretazione, i personaggi che interpretano non sono per nulla semplici, la tensione e la suspense sono sempre altissimi e sono stati molto bravi a trasmettere allo spettatore tutte le sensazioni e le emozioni della storia. Per chi, come me, ama i thriller psicologici, è una serie da non perdere perché la mente e i suoi meccanismi di difesa sono proprio al centro di questa vicenda. Il contesto e la storia di Cora affrontano anche temi interessanti, primo fra tutti, il fanatismo religioso della madre. L'atmosfera è sempre molto cupa e opprimente, su questo non c'è dubbio, ma ne sono rimasta affascinata. Non avendo letto il libro, non posso fare un confronto vero e proprio, so che sono stati cambiati i nomi dei personaggi e, probabilmente, saranno state omesse alcune scene per rendere il tutto più dinamico, ma vi assicuro che il risultato è molto buono.
Se siete alla ricerca di una nuova serie da vedere, vi consiglio di tenerla in considerazione.

martedì 10 aprile 2018

Recensione "The Contractor" di Daniela Volonté

Buongiorno cuori librosi,
oggi voglio parlarvi di un libro che forse qualcuno di voi ha già letto e di cui avevo sentito parlare benissimo. Approfittando del prezzo bassissimo dell'ebook, ho deciso di acquistarlo e..........
Continuate a leggere per sapere cosa ne penso!


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Mi chiamo Dimitri Petrov e sono nato a Mosca trentacinque anni fa. 
Mi piace fumare, l’alcol e le donne. E non necessariamente in quest’ordine.
Non faccio parte né dei buoni né dei cattivi, sono un contractor e vado dove mi pagano meglio. Programmo ogni minimo aspetto della vita dei miei clienti, perché ne va della loro sicurezza e anche della mia. 
Ma non avevo programmato che avrei voluto proprio lei. 
La prima volta che l’ho vista era vestita di nero ed elargiva strette di mano a tutti. 
L’ho desiderata da subito. 
So tutto di lei. 
Lei non sa nulla di me. Né il mio nome, né della mia esistenza.
Ero destinato a non rivederla mai più, invece le nostre strade si sono incrociate più volte negli ultimi mesi. 
L’ho voluta sempre di più, finché non ho scelto di allontanarmi da lei, perché è l’unica donna che non posso avere. Ed è anche l’unica che mi vede per quello che realmente sono, per questo non ha mai smesso di cercarmi. 
Rinuncerei a tutto pur di rivivere quell’unico bacio che ci siamo dati, ma non posso, perché lei non sarà mai mia.

Allora fai parte dei buoni?

-No, per niente. Ho commesso azioni di cui non vado fiero, però l'ho fatto per un motivo ben preciso. (...) Reagisco solo se vengo provocato.

Sì, lui è russo. E sì, è anche un armadio a quattro ante dallo sguardo glaciale e intimidatorio. Ma le analogie con i bad boys dei mafia romance, che vanno tanto di moda di questi tempi, finiscono qui. Daniela Volonté si è spinta oltre i confini delle storie a cui ha abituato il suo pubblico, ha giocato con una trama dai dettagli insoliti e con implicazioni per nulla facili da gestire. Dimitri e Angelica sono ai due lati opposti del mondo e della vita: lui ha avuto un'esistenza disastrosa che si esprime in tutti gli atteggiamenti diretti, sfrontati e maleducati che assume. Lei, tutto sommato, ha avuto una vita più serena e senza troppi scossoni per questo avrà tutt'altro comportamento quando si troverà di fronte una verità che nemmeno sospettava. Se, da una parte, Dimitri è schivo, calcolatore e maniaco del controllo, dall'altra Angelica è dolce e con lo spirito da crocerossina, sempre pronta a dare una seconda occasione. Forse non sarà la coppia più originale del mondo ma li ho apprezzati, la loro diversità sarà solo il primo di una lunga serie di ostacoli, di varia natura, che incontreranno sul loro cammino.

L'angelo del bene non può cambiare la natura del maschio votata al male, può solo amarlo per quello che è. E il male, davanti alla donna che ama, può soltanto contenere la sua anima distruttrice.

Oltre all'anticonvenzionale storia d'amore e ai vari battibecchi tra i due personaggi, nel romanzo c'è anche tanta azione. La vicenda viene raccontata dai due protagonisti e questo ci permette di seguire la storia da entrambe le prospettive e notare le differenze tra loro. La narrazione ha un buon ritmo che si adegua alle varie situazioni. Lo stile dell'autrice è poliedrico e riesce a far provare una miriade di sensazioni differenti, dall'eros alla suspense più totale. Mi è piaciuto vedere un nuovo lato della Volonté, da una parte temevo di trovare una storia troppo lontana dai miei gusti ma non ho fatto alcuna fatica ad entrare nel mood giusto per affrontare la lettura, sospirare sul fisico statuario di Dimitri e sognare ad occhi aperti tra i pizzi e i merletti del negozio di Angelica e sua sorella. Volevo anche sottolineare l'importanza che la 'famiglia' riveste nel libro e nella vita dei personaggi. In un certo senso, saranno proprio i legami familiari a guidare l'intera storia.
La prosa dell'autrice è scorrevolissima, ho terminato il libro in un giorno scarso. Vorrei dirvi qualcosa in più, ma preferisco lasciarvi scoprire tutto durante la lettura. Vi basti sapere che: è una storia particolare, affronta i temi più disparati, è scritta benissimo e vi stupirà in più di un'occasione. 
Con un pizzico di originalità in più, sarebbe stata perfetta ma resta comunque un ottimo romanzo che consiglio senza ombra di dubbio!



lunedì 9 aprile 2018

Recensione "Evadne e la Valle delle Gorgoni" di Diana Al Azem

Buongiorno lettori,
dopo tre anni di attesa è finalmente arrivato in Italia il seguito di "Evadne - la sirena perduta" (di cui vi avevo parlato, QUI) .
Esce oggi, sempre per Dunwich Edizioni, il secondo capitolo della saga fantasy dedicata al mondo sommerso e al mito delle sirene, "Evadne e la valle delle Gorgoni". Ancora una volta, Diana Al Azem mi ha conquistata e, per saperne di più, non vi resta che continuare a leggere.


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Eva, seguita dai suoi fedeli amici, intraprenderà un viaggio senza ritorno verso l’isola dove sua madre è tenuta prigioniera. Nuovi personaggi e vecchi alleati riaffioreranno in quest’avventura per aiutare Eva a combattere contro l’esercito delle gorgoni. La feroce lotta tra il bene e il male, unita al cambiamento interiore della protagonista, renderà questa storia una lettura elettrizzante per coloro che desiderano immergersi in un mondo sorprendente. Un mondo in cui la realtà si fonde con la fantasia in un ricco mix di azione e colpi di scena. Riuscirete a resistere al fascino delle sirene?

Il mio cuore piangeva felice per un nuovo inizio, una nuova identità. Come mi aveva detto il signor Fisher prima di partire, c'era un tempo per nascere e un tempo per morire. Quello era senza dubbio il tempo della mia resurrezione.

Il primo capitolo di questa trilogia mi era piaciuto moltissimo e attendevo con ansia il seguito e gli sviluppi su un personaggio che, ancora adesso, sento molto reale e poco idealizzato. Nel giro di pochi mesi, la vita di Eva era stata sconvolta da una quantità di informazioni e verità che rischierebbero di far impazzire chiunque. Con molto coraggio e determinazione, a mio avviso, la ragazza non si lascia abbattere e prosegue il suo viaggio verso la verità e verso un destino che appare già segnato.
Nel libro precedente, c'era stato poco spazio per i personaggi e le loro personalità, l'autrice aveva ricreato uno splendido mondo sommerso e un'ottima base per la sua saga e questi elementi ne avevano un po' risentito. In questo libro, invece, Eva e Naiade vengono analizzati e descritti in maniera più specifica: continuo ad essere pazza del guerriero Naiade, nonostante tutto, e ho confermato la mia buona opinione sulla protagonista che non si rivela mai né troppo fragile e indifesa, né affetta da deliri di onnipotenza e super poteri, la definirei un'eroina coi fiocchi. Mi sono piaciuti tantissimo ed è stato bello scavare un po' più a fondo nelle loro anime. Ma se c'è spazio per l'amore, che si esprime su più livelli, c'è spazio anche per l'azione e il coraggio.

Era ironico che io, dopo tante scoperte impossibili, dopo tanti segreti rivelati, ancora non riuscissi ad abbandonare lo scudo della ragione e della logica, e a credere a quello che vedevano i miei occhi.

Una nuova battaglia attende la nostra Evadne che, stavolta, si ritrova ad affrontare altre terribili creature mitologiche, le Gorgoni. Mi riaggancio a questo elemento per sottolineare la bravura dell'autrice e il lavoro di ricerca che c'è dietro questa saga: non è semplice intrecciare miti e leggende con una trama senza renderla eccessivamente noiosa e complicata, non è semplice nemmeno dare un volto e una fisicità a figure mitologiche cucendogli addosso un personaggio e un pensiero preciso. Diana Al Azem è bravissima in questo, tutto nelle sue storie è ben dosato e si amalgama perfettamente al contesto, diciamo che non si tratta del solito fantasy assurdo e romanzato a livello master ed è forse proprio questa la particolarità della serie. La prosa dell'autrice è curata nel dettaglio e la narrazione è molto scorrevole e procede con un ritmo incalzante. I momenti epici, di battaglie e scontri che lasciano col fiato sospeso, sono equilibrati da momenti di riflessione e consapevolezza. La verità è ad un soffio e Evadne è finalmente pronta ad accettare la sua natura e il suo destino.
Epilogo agrodolce, ma essendo un serie, era inevitabile. Attendo con ansia il capitolo finale per scoprire cosa ne sarà del mondo sommerso. 
Se siete appassionati di fantasy e del mito delle sirene, non potete proprio farvi scappare la serie di Diana Al Azem.