giovedì 12 aprile 2018

[Review Party] "Profezia Vaticana" di José Rodrigues Dos Santos



Buongiorno lettori,
in questi giorni ho avuto il piacere di leggere, in anteprima, un libro pazzesco che ho divorato nel giro di una giornata. Si tratta del nuovo romanzo dell'autore portoghese, José Rodrigues Dos Santos, "Profezia Vaticana", disponibile da oggi in tutte le librerie e store online per Newton Compton.
Prima di esporre il mio parere sul libro, mi piacerebbe raccontarvi un piccolo approfondimento sul fascino e l'influenza che alcune profezie hanno, e hanno avuto, sulla religione cristiana.
Buona lettura!


Anche prima di approcciarmi alla lettura di "Profezia Vaticana", sono sempre stata appassionata di eventi mistici e le tante misteriose profezie che girano intorno alla fede cattolica. Il dilemma eterno è sempre lo stesso: quanta verità c'è dietro un'apparizione, un testo antichissimo di dubbia provenienza e frasi di circostanza che a volte si adattano perfettamente agli aventi? Mi piace credere che ci sia del vero e che siamo tutti parte di un progetto più ampio che, forse, non siamo in grado di vedere/spiegare, perciò trovo estremamente affascinante questa tematica.
Tra le profezie più famose della religione cattolica, ci sono senz'altro i tre segreti di Fatima, rivelati dalla Madonna a tre pastorelli portoghesi.


Leggendo i testi delle varie profezie, è impossibile non restare sconvolti dalle coincidenze che si sono realmente verificate. Ad esempio, nel secondo segreto, scritto da suor Lucia nel 1938, alle porte della seconda Guerra Mondiale, si leggono testuali parole:


« Una guerra atea, contro la fede, contro Dio, contro il popolo di Dio. Una guerra che voleva sterminare il giudaismo da dove provenivano Gesù Cristo, la Madonna e gli Apostoli che ci hanno trasmesso la parola di Dio e il dono della fede, della speranza e della carità, popolo eletto da Dio, scelto fin dal principio: "la salvezza viene dai giudei" »


Sconcertante, vero?
Da non sottovalutare anche l'impatto economico di eventi del genere, ogni anno centinaia di fedeli si recano nei luoghi delle apparizioni in pellegrinaggio. E' appurato che le tre profezie hanno profondamente influenzato anche la scena politica alla fine degli anni '80. Giovanni Paolo II, il sostenitore più fedele dei segreti di Fatima, diede la svolta decisiva alla Guerra Fredda consacrando la Russia comunista al Cuore Immacolato di Maria. La caduta del muro e la 'sconfitta' della nazione, venne vista come un vero e proprio trionfo del bene sul male.


Tra i tre segreti rivelati, l'ultimo è quello che ha destato maggior interesse: rivelato solo nel 2000, parla di una fine infausta per il Papa e tutto il mondo cattolico. Anche nella profezia di Pio X  e di Malachia, si accenna ad una visione simile e, con la minaccia sempre più concreta dell'ISIS, queste non sembrano solo parole vuote:

E vedemmo ("qualcosa di simile a come si vedono le persone in uno specchio quando vi passano davanti"), in una luce immensa che è Dio, un vescovo vestito di bianco ("abbiamo avuto il presentimento che fosse il Santo Padre"), altri vescovi, sacerdoti, religiosi e religiose salire una montagna ripida, in cima alla quale c'era una grande Croce di tronchi grezzi, come se fosse di sughero con la corteccia; il Santo Padre, prima di arrivarvi, attraversò una grande città mezza in rovina e mezzo tremulo, con passo vacillante, afflitto di dolore e di pena, pregava per le anime dei cadaveri che incontrava nel suo cammino; giunto alla cima del monte, prostrato in ginocchio ai piedi della grande Croce, venne ucciso da un gruppo di soldati che gli spararono vari colpi di arma da fuoco e frecce, e allo stesso modo morirono gli uni dopo gli altri i vescovi, sacerdoti, religiosi, religiose e varie persone secolari, uomini e donne di varie classi e posizioni. Sotto i due bracci della Croce c'erano due Angeli, ognuno con un innaffiatoio di cristallo nella mano, nei quali raccoglievano il sangue dei Martiri e con esso irrigavano le anime che si avvicinavano a Dio.

Si tratta davvero di coincidenze o siamo di fronte ad eventi razionalmente inspiegabili?
La risposta a questa domanda non la sapremo mai, ma continueremo senz'altro a lasciarci affascinare da questi misteri. 


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LA RECENSIONE

La storia di Dos Santos è un vero capolavoro di ingegno, ricerca e suspense. "Profezia vaticana" è un libro che si divora, spinti da un pathos crescente e dalla voglia di scoprire quali segreti si nascondono tra le mura della Città del Vaticano. Ho adorato il protagonista, lo studioso Tomàs Noronha. E' un uomo dalla mente brillante e dal carattere indomito, nel libro affronta numerosi ostacoli e dilemmi inspiegabili senza mai perdere la lucidità, portando avanti senza paura il suo pensiero. Rappresenta la scienza, la parte di mondo che non crede in Dio o nelle apparizioni ma, di fronte ad un numero spropositato di coincidenze, le sue convinzioni vacillano. La sua è una corsa contro il tempo, deve far luce su anni e anni di segreti e scartoffie tenute ben lontane dagli occhi del mondo. Il Santo Padre è stato rapito, i terroristi minacciano di ucciderlo senza pietà e lui è l'unico in grado di comprendere i flebili indizi disseminati qui e là, in un ambiente in cui l'omertà regna sovrana. Sono ore al cardiopalma in cui l'azione di muove molto velocemente e ci si sposta da un luogo all'altro del Vaticano attraverso passaggi segreti e strade 'secondarie'. Insieme all'elemento mistico, l'autore porta avanti una teoria ben più reale e plausibile, un movente economico e politico. La missione del Papa di sanare i conti della curia, eliminando sprechi e spese ingiustificate, ha scatenato l'ira dei personaggi più disparati che avrebbero tutti i motivi per volerlo morto. E' incredibile il lavoro di ricerca effettuato dall'autore. Sono venuta a conoscenza di episodi e scandali di cui non avevo idea e questi elementi hanno contribuito a rendere la storia più reale e veritiera. Entrambe le piste vengono portate avanti fino alla fine, a beneficio del lettore che non può fare a meno di provare una curiosità incontenibile. Si tratta di un thriller ingegnoso e accattivante in cui personaggi inventati interagiscono e si rapportano con persone reali dando vita ad una trama intricata e complessa. Non era per niente facile portare avanti una storia così ricca di eventi, protagonisti e informazioni ma l'autore è riuscito a tenere perfettamente il filo del discorso, prendendo per mano il lettore e spiegando passo passo tutti i dettagli dell'indagine e delle ricerche. Lo stile di Dos Santos è accattivante e coinvolgente, la mia mente è stata letteralmente stregata dalle sue parole e dall'intreccio della sua trama. La prosa è ricercata, accurata, mai scontata o appesantita dalle descrizioni minuziose e particolareggiate. 
Ho immaginato ogni scena ed ogni evento della storia, è stato come guardare un bellissimo film.
Per quanto mi riguarda, è promosso a pieni voti e, se amate il genere, vi consiglio di non farvelo scappare!



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