Buongiorno lettori,
oggi voglio parlarvi di una storia che fa male ma anche bene. La storia vera di un amore che sfida la malattia, e la morte, un amore che dà forza e speranza per superare anche i momenti più bui che, purtroppo, alcuni malati vivono quotidianamente.
Buona lettura!


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Tutto comincia alle sei di mattina, in radio, dove due giornalisti assonnati si danno il turno. Lui è appena arrivato e cerca di svegliarsi con un caffè, lei sta correndo a casa dopo aver lavorato tutta la notte. E succede che nella fretta i due si scambiano per errore i cellulari. Si rivedono qualche ora più tardi, e da un dialogo surreale nasce un invito al cinema, poi una mostra, un aperitivo, una gita in montagna. Francesca è bassina, ha i capelli biondi sparati, due occhioni azzurri che illuminano il mondo. È una forza della natura, sempre in movimento, sempre allegra. Alessandro è scherzoso e un po' goffo, si lascia travolgere da Francesca e dall'amore che presto li lega. E da lei impara, giorno dopo giorno, a vivere pienamente ogni emozione, a non arretrare di fronte alle difficoltà, a capire il significato della resilienza. E così anni dopo, insieme, con il sorriso sulle labbra, si troveranno a combattere la più terribile delle battaglie. Senza arrendersi mai.

Il senso di vuoto, il suo peso specifico, talvolta è insopportabile. E' come svegliarsi e scoprire di non avere più un braccio. Non c'è bisogno di guardarsi allo specchio per accorgersi che qualcosa non è più come prima.

Avevo sentito parlare moltissimo di questo libro così, incurante degli avvisi e dei consigli di altri lettori, mi sono tuffata tra le pagine di una storia che faccio fatica, ancora adesso, a digerire per il suo realismo e per il dolore che trasuda da ogni pagina. L'amore di Alessandro e Franci è cosa rara, di questi tempi, un amore che ha messo in pratica il concetto di 'in salute e in malattia', sfidando la scienza e la paura pur di continuare a sperare ancora. Mi è piaciuta tanto Franci, la sua voglia di vivere e la sua passione per i viaggi, è una donna che avrei voluto conoscere, una persona che portava la luce nelle vite di tutti coloro che la circondavano. Il ruolo di Alessandro è stato, però, il più difficile e il più complicato. Come fai a sorridere quando il tuo cuore piange? Come fai a spiegare a tuo figlio che, nonostante le tante battaglie vinte, perderai la guerra? Come fai ad immaginare una vita intera senza la tua anima gemella? Ho ammirato quest'uomo, da ogni punto di vista. E' un padre e un marito eccezionale, cosa più unica che rara. Ho pianto ogni lacrima possibile insieme a lui, ho sperato nel miracolo e abbracciato, virtualmente, Mattia e Angelica; ho sentito il vuoto lasciato da Franci e ho imparato ad amare la storia di questa famiglia attraverso i racconti e gli aneddoti che l'autore ci regala.

E' tempo di prendersi gli applausi, è tempo di inchini al pubblico.
Siamo qui.
Siamo vivi.
Siamo una famiglia.

Siamo di fronte ad una storia vera, in cui non troverete un finale da favola scontato e sognante, ma un serenità riconquistata con la forza dopo uno tsunami che ha destabilizzato, emotivamente e fisicamente, una famiglia come tante che probabilmente non meritava tutto questo dolore ma che è diventata più forte e consapevole grazie ad esso. Ogni personaggio del libro ha una sua prerogativa e un suo ruolo fondamentale: insieme, costituiscono una grande famiglia pronta a supportare e appoggiare Alessandro e Franci nei momenti più critici e nefasti della malattia. Il tempo sa essere spietato, quando ha una scadenza, ma è anche l'unico che può lenire le ferite e rendere l'assenza più tollerabile. Alessandro Milan ci regala un inno alla vita, all'amore e all'affetto familiare perché, in fondo, sono queste le cose più importanti. E' una storia che ho divorato in una mattinata, sono entrata in punta di piedi nella vita di questa famiglia e mi è dispiaciuto moltissimo lasciarli. La loro storia mi ha fatto riflettere ed emozionare, non ci sono abbastanza parole per esprimere il cordoglio e l'affetto per questa famiglia. Tutti dovrebbero leggere la storia di Franci, per quanto forte e dolorosa, è una straordinaria testimonianza di amore e vita.





Buongiorno lettori!
Finalmente posso parlarvi senza riserve di un romanzo che ho amato. In questi giorni lo avete visto spessissimo sui miei social e anche sul blog e non vedo l'ora di farvi leggere il mio parere su "Chiudi gli occhi", di Monique Scisci. Il libro, edito da Newton Compton, è disponibile da oggi in libreria e in tutti gli stores online.
Buona lettura!


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Josephine è una donna di successo, fiera, combattiva e soprattutto autoritaria. A trentacinque anni è già presidente di un’importante agenzia pubblicitaria. È abituata a controllare tutto e la sua vita ruota attorno alla società che ha ereditato dopo la morte del padre. Divisa tra il lavoro e una famiglia sgangherata, Josephine si concentra sulla carriera senza curare le relazioni personali, finché un giorno, durante un viaggio a Dubai, incontra Mads, tipico uomo del Nord dal fascino glaciale. Mads è un dominatore esperto e ambito nel mondo sommerso del BDSM, ma si concede raramente e rifugge ogni coinvolgimento emotivo. Anche con Josephine. Perché c’è un segreto che Mads non intende rivelare a nessuno, un segreto che congela i suoi sentimenti e lo obbliga a mantenere le distanze. Eppure sarà sempre più difficile, per lui, nascondere quel che prova realmente.

Ero sicura che stesse scegliendo lo strumento di tortura adeguato al suo stato d'animo. Ma in fondo era quello che mi piaceva, l'adrenalina che quell'uomo era in grado di farmi scorrere nelle vene, che risvegliava il mio corpo, la tensione, la prospettiva del dolore e l'attesa del piacere.

Aprite bene le orecchie, perché lo dirò una sola volta: io ho amato questo romanzo erotico.
So che è una cosa rara, anzi, rarissima ma è la verità. Ho amato ogni singola, maledetta pagina del libro e non c'è niente che cambierei della storia e dei personaggi, al massimo farei fare un bagnetto di bontà alla Scisci che si è rivelata proprio una brutta persona trascinandomi in un vortice di passione, emozione per poi svegliarmi nel più brusco dei modi (purtroppo per voi, non vi rivelerò quale!).
In Josephine ho trovato, finalmente, una donna padrona della situazione e non la classica protagonista che ha bisogno di istruzioni per vivere. E' una personaggio completo, non esente da difetti o debolezze, ma in grado di mascherarli benissimo dietro una figura autoritaria e potente. L'incontro con Mads Kavén, un UOMO con la U, la O, la M e la O in maiuscolo, la sconvolge in quanto rappresenta l'imprevisto, una cosa che sfugge alla sua vita ben organizzata e priva di sorprese. Anche il nostro co-protagonista non è un cliché ambulante, anzi. E' un uomo maturo, con un lavoro normale e un aspetto normale, ha una personalità e un savoir faire che conquistano e non importa quanto cercherete di opporvi a lui...lo amerete, fidatevi!

Quando si incontra un uomo come Mads Kavén, il modo di relazionarsi al genere maschile cambia. E' in grado di ribaltare i concetti di giusto e sbagliato, bene e male, dolore, parecchio dolore a dire il vero, e piacere. Mi riferisco a quel tipo di piacere totalizzante e perverso che all'inizio sorprende, poi incuriosisce, disarma e infine distrugge e ricostruisce, ogni volta scavando sempre più a fondo.

L'universo di Mr Kavén è molto intricato e complesso, si considera un Master nel BDSM ma se immaginate una copia più matura di Christian Grey siete fuori strada. Il mondo di Mads affascina e coinvolge la mente, oltre che il corpo. Si tratta di una vera e propria filosofia di vita che esula dal concetto di semplice erotismo o di pratiche poco usuali. Il BDSM viene presentato dall'autrice in maniera molto dettagliata e accurata, insieme alle regole (scritte e non) di questo mondo sommerso, alle sue origini e alla sua applicazione pratica nella vita di tutti i giorni. Come Josephine, anche io sono rimasta affascinata da quest'uomo e dalle sue proposte, non nego di aver aspettato insieme a lei, con ansia, i messaggi notturni e inaspettati di Mads. 

La felicità ha le sue regole, incomprensibili a molti, è una splendida menzogna che fa di un attimo l'eterno tormento.

Ho divorato il libro con avidità, pagina dopo pagina, non avendone mai abbastanza. Mi sono appassionata come raramente capita con questo genere. Di solito odio le descrizioni di certi erotici, le trovo volgari ed esagerate, ma non è il caso di questo libro che mantiene, sempre e comunque, un forte contegno senza rinunciare alla sensualità richiesta da un genere come questo. Gli unici gemiti che ho sentito, singulti più che altro, sono stati i miei quando sono arrivata all'epilogo: inaspettato, sconvolgente e doloroso. Ho affrontato la lettura con sbalzi umorali, e ormonali, non indifferenti e questo finale (purtroppo sospeso) mi ha dato il colpo di grazia. La prosa dell'autrice è una coccola da ogni punto di vista, ho letto tutti i libri pubblicati dalla Scisci e la sua scrittura, elegante e brillante, è una costante che mi preme sottolineare. E' stato bello vederla superare, con successo, anche l'approccio con un genere molto lontano da quelli a cui ci ha abituato.
Non vedo l'ora di avere tra le mani il prossimo libro perché questa non è che la punta dell'iceberg di una storia, a mio avviso, meravigliosa ed emozionante.. oltre che molto sensuale ed erotica. Anche se, come me, non amate il genere vi consiglio di concedere una possibilità al romanzo; mentre, per le appassionate, è una storia che non può mancare nelle vostre librerie!


Se le mie parole non vi hanno convinto al cento per cento, vi lascio l'elenco degli altri blog che, oggi, parleranno del libro 💓









Buongiorno lettori,
arriva domani, in libreria e negli stores online, un romanzo carinissimo firmato da Colleen Oakley, "Confusa e innamorata", a metà tra un sick romance e un chick lit, vi regalerà tante risate, momenti di riflessione e scorci romantici da sogno.
Buona lettura!


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Jubilee Jenkins non è una bibliotecaria qualsiasi. Ha una rarissima allergia al contatto umano: sfiorare la pelle di qualcun altro potrebbe letteralmente ucciderla. Ma dopo essersi ritirata in completa solitudine per quasi dieci anni, Jubilee decide di affrontare di nuovo il mondo, nonostante i rischi. Armata di guanti, maniche lunghe e della sua fedele bicicletta, finalmente si avventura oltre la porta, verso il proprio futuro. Anche Eric Keegan ha parecchi problemi. Ha una figlia che ha smesso di parlargli dopo che il suo matrimonio è naufragato e un figlio adottivo brillante ma problematico, che si esercita nel tentativo di riuscire a usare la telecinesi. Eric si sta sforzando di rimettere in sesto la propria vita e diventare il padre - e l'uomo - che vorrebbe disperatamente essere. Quando un incontro casuale al bancone della biblioteca intreccia la sua vita con quella di una donna molto bella ma eccentrica, non desidera altro che poterle stare accanto. Ben presto Jubilee ed Eric si troveranno ad avere a che fare con qualcosa che desiderano, ma che è totalmente fuori dalla loro portata. O forse no?

Quando ho iniziato a leggere 'Confusa e innamorata', non sapevo se ridere o piangere. Il tutto inizia con la protagonista quasi in punto di morte dopo il suo primo bacio e no, non è dovuto all'emozione o alla bravura sconfinata del tipo, ma ad una rarissima patologia che la rende intollerante all'umanità intera! Jubilee Jenkins non può essere toccata da mani umane, mai. Nemmeno per un abbraccio materno dopo un brutto voto a scuola, nemmeno per una stretta di mano ad un colloquio di lavoro. Qualsiasi contatto, non protetto, con la pelle di qualcun'altro potrebbe ucciderla, nella peggiore delle ipotesi, o lasciarle degli sfoghi cutanei anti estetici e fastidiosi. Mi è dispiaciuto molto per lei, soprattutto quando ha scelto di vivere fuori dal mondo invece di cercare una soluzione alla sua condizione. Il suo carattere insicuro e timido, non ha aiutato la causa di integrazione con il mondo esterno creando una vera e propria campionessa di solitudine. Eppure, nonostante l'eremitaggio forzato, Jubilee ha un buon carattere e una discreta autoironia che mi ha strappato parecchie risate. La sua parte più riflessiva, invece, mi ha mostrato la parte più profonda di lei. Quando, finalmente, prova ad uscire fuori dalla sua 'comfort zone', credo di aver esultato con la verve di un'ultrà.

Le ho ricordato una delle tante cose che non può fare, come se non lo sapesse già. E poi mi chiedo se sa cosa vorrei fare io e non posso. Se sa che solo starle vicino mi toglie il fiato, che sogno di accarezzarle i capelli, che toccarla con la mano nuda, anche solo sfiorarle il gomito, mi darebbe una gioia infinita.

Se pensate che la sagra del 'mai una gioia' si concluda così, siete fuori strada. La vita complicata di Jubilee, infatti, si incrocia con quella complicata di Eric dando vita ad una storia tragicomica fatta di tentati omicidi, confessioni scomode e problemi da risolvere. Il tutto condito da un filo d'ironia che non guasta, soprattutto nei momenti in cui l'aria diventa decisamente pesante. 
La cosa che non ho apprezzato particolarmente, sono le tante pagine di 'aria fritta', come la chiamo io: momenti statici che parlano di tutto e niente e che fanno perdere il ritmo e la voglia di leggere. Per il resto, la prosa della Oakley non mi è dispiaciuta, soprattutto nei dialoghi che si sono rivelati, per lo più, arguti e ironici. Si parla anche di libri e la cosa, come potrete immaginare, non mi è dispiaciuta per niente; ho provato tanta sana invidia per Jubilee e il suo impiego in biblioteca. 
Sentimenti e malattia si intrecciano al punto giusto, senza esagerare né in un campo, né nell'altro. 
"Confusa e innamorata" è una storia carina, senza pretese e particolare. Merita una possibilità!


Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di un romanzo che avevo acquistato tempo fa e che non avevo ancora avuto l'occasione di leggere. Si tratta di "Bastardo fino in fondo" di Penelope Ward e Vi Keeland, una storia carina, sexy e divertente con personaggi mooolto alternativi.
Buona lettura!


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Un australiano sexy e arrogante di nome Chance. Era davvero l'ultima persona in cui mi aspettavo di imbattermi nel mio viaggio attraverso il Paese. Quando la mia macchina si è rotta, abbiamo fatto un accordo: niente programmi, saremmo andati avanti per miglia e miglia passando notti sfrenate in motel sconosciuti senza limiti e senza una meta precisa. E così quello che doveva essere un normale viaggio si è trasformato nell'avventura della vita. Ed è stato tutto davvero incredibile finché le cose non sono diventate serie. Lo desideravo, ma Chance non si esponeva. Pensavo che mi volesse anche lui, invece qualcosa sembrava trattenerlo. Non avevo intenzione di perdere la testa per quel bastardo arrogante, soprattutto da quando avevo saputo che le nostre strade stavano per dividersi. D'altra parte si dice che tutte le cose belle prima o poi finiscono, o no? Forse è così, o forse ero io che non volevo vedere la fine della nostra storia...



Come fai ad avere un corpo così con tutto quello che mangi?
-Molto, molto sesso, Aubrey. Ecco cosa faccio.
Davvero?
-No. Volevo vedere il tuo viso diventare di quella bella tonalità di rosa, come quando ti imbarazzi.


Vi dico subito che è una storia assurda, molto romanzata e da sogno. Ecco, ora che sapete queste premesse, posso dirvi anche che io l'ho amata oltre ogni aspettativa. Il punto forte del libro? In assoluto i personaggi, Aubrey e Chance sono stati due protagonisti eccezionali: giovani, sexy, con caratteri opposti. Si incontrano in un'occasione molto improbabile e intraprendono un viaggio entusiasmante nei luoghi d'eccellenza degli Stati Uniti. Devo ammettere che ho provato tanta (sana) invidia per Aubrey: per quanto folle e misterioso, Chance è un compagno di avventura fantastico.
Quando alla strana coppia si aggiunge una capretta cieca e ansiosa la situazione diventa tragicomica ma dolcissima. L'idillio viene interrotto nel più brutale dei modi spezzando il cuore della ragazza e quello di chi legge.

Ogni singolo minuto può cambiare una vita intera.

La trama, raccontata da due pov differenti e su diversi piani temporali, assume contorni decisamente più seri e meno spensierati nella seconda parte della storia. La ferita per l'abbandono improvviso di Chance fa ancora male ma è inevitabile fare il tifo per loro, dall'inizio alla fine.. nonostante tutto.
Lo stile di queste due autrici è omogeneo, semplice e molto diretto. Il linguaggio di Chance è sfrontato e sfacciato, ma i dialoghi sono assolutamente esilaranti. In alcuni punti sono stata letteralmente piegata in due dalle risate. La mia Pixie è il vero pezzo forte che rende unico un libro forse banale, ma nell'insieme completo. Se siete alla ricerca di una storia piccante e romantica, questo romanzo fa al caso vostro. Io l'ho apprezzato, nonostante i vari difetti, e lo consiglio.
Non mi resta che aspettare con ansia il prossimo lavoro di questa promettente coppia di autrici!




Ben ritrovati cuori librosi,
torno a parlarvi dei carinissimi picture books della 'Hop Edizioni', in occasione dell'uscita di "Coco", curata dall'illustratrice Elena Triolo.
Buona lettura!



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Gabrielle Coco Chanel incarna ancora oggi l'emblema della donna imprenditrice. Ha dimostrato a tutti e a tutte che con il solo lavoro è possibile arrivare laddove nessuno era arrivato prima: a costruire una fortuna immensa contribuendo in modo determinante alla causa femminile. Chanel ha infatti restituito alle donne la libertà e l'ha fatto attraverso la moda, eliminando busti, velette e imbottiture che limitavano i movimenti e definivano l'immagine femminile come immagine di fragilità e leziosità. Ricordata per il suo stile e il suo carattere inconfondibili - con le larghe narici, gli occhi vispi, il caschetto corto, la sigaretta tra le labbra, le forbici al collo e la verve polemica - rappresenta la donna sicura, sola e autosufficiente, amante delle arti e del lavoro. La sua è la storia di un'incredibile ascesa: la rivincita della contadina. 



La cosa che amo di questi picture books, è il fatto di poter carpire una sintesi perfetta sulla vita di famosi personaggi. Nel caso della celeberrima 'Coco' Chanel, non mi aspettavo di certo una storia così drammatica e triste dietro un'icona di stile e una vita, apparentemente, perfetta. La storia di Gabrielle è molto travagliata, il destino si accanisce su di lei fin da subito, forgiando una personalità forte e determinata. Il successo arriva inaspettato e su più fronti: Chanel diventa presto un brand ricercato sia nel campo della moda che in quello della cosmesi, grazie all'intuito eccezionale di Gabrielle.
Tanti i dettagli e le curiosità presenti, primo fra tutti, l'origine del nome del famoso e intramontabile profumo 'Chanel n°5', un aneddoto che non conoscevo.

 La moda Chanel è frutto di un assunto speciale: la volontà di liberare la donna dal cliché che la vuole fragile e subordinata. Coco si propone di farlo attraverso l’abbigliamento. Per Chanel la donna deve vestire con sobrietà ed eleganza, sentirsi comoda, libera, sicura e a proprio agio, non agghindata come “una maschera”.


Illustrazioni colorate, precise ed eleganti, fanno compagnia alla biografia di una donna straordinaria.
Gabrielle è la testimone perfetta di come, dal nulla, si possa creare un'impresa di successo. Nonostante il destino si sia accanito su di lei, a livello privato e professionale, Coco non si è arresa, fino alla fine, dimostrando che la determinazione e la voglia di rivincita non sono solo parole vuote, ma una vera e propria missione di vita.
E' una storia completa e scorrevole che non tralascia nessuna informazione ma che, anzi, aiuta a far luce su un personaggio di cui si conosce pochissimo. Un libro perfetto per le appassionate di moda o, in generale, per coloro che desiderano approcciarsi a questo genere letterario in grado di accontentare sia i lettori che i sostenitori di fumetti e graphic novel. 
Circa cinquanta pagine che deliziano occhi e mente, super promosso!



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