Buongiorno lettori,
iniziamo la settimana alla grande con la recensione di un bellissimo fantasy edito da Nord.
Si tratta de "I guerrieri di Wyld", di Nicholas Eames.
Buona lettura!


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I giorni di gloria sono ormai finiti. Ma c'è un'ultima battaglia da combattere... Ogni sera, Clay Cooper entra nella solita locanda. Ogni sera, qualcuno ricorda le imprese dei Saga, la leggendaria banda di mercenari che ha segnato un'epoca. Ogni sera, Clay ascolta i giovani parlare del coraggio di quei guerrieri, ignari del fatto che uno dei Saga è seduto proprio lì, accanto a loro. Ma a Clay non importa. Quei tempi sono finiti, ed è come se il suo passato non gli appartenesse più. Ma poi, una notte, alla sua porta bussa Gabe, il vecchio comandante della banda. Gabe è l'ombra del condottiero che fu, eppure nei suoi occhi arde ancora la fiamma della guerra. Ed è determinato a ritrovare la figlia, scappata di casa per andare a difendere la repubblica di Castia dall'invasione di una devastante orda di orchi e mostri. All'inizio, Clay non vuole essere coinvolto: ha la sua famiglia cui pensare. Tuttavia non può ignorare che quella minaccia incombe anche su di loro. Senza rinforzi, Castia è condannata e l'orda continuerà la sua marcia di morte. Ma i rinforzi non arriveranno, perché il solo modo per raggiungere Castia è superare il Wyld, un luogo infestato da pericoli e orrori inimmaginabili. Un luogo da cui nessuno è mai uscito vivo. Tranne i Saga. Loro sono gli unici ad averlo attraversato ed essere sopravvissuti per raccontarlo. Ha ragione Gabe, devono rimettere insieme la banda. Insieme, potrebbero essere l'ultima speranza dell'intera stirpe degli uomini...

L'Orda è un esercito impareggiabile, e io le ho promesso Castia. Se fossero soltanto uomini, allora forse potrei arrestarli. Ma non sono uomini. Sono esseri selvaggi, creature arcane. Sono tutto ciò che temete e molto altro che avreste paura di conoscere, e non si lasceranno rimandare indietro. Nemmeno da me.

Una parola per definire 'I Saga'? Epici.
Sul serio e da ogni punto di vista. Questa banda di guerrieri è la protagonista assoluta di questo straordinario libro fantasy. La narrazione non annoia mai: sia per lo stile scorrevole, minuzioso e meravigliosamente descrittivo dell'autore, sia per i numerosi personaggi e creature che popolano questo fantastico e sanguinario mondo. Ho apprezzato molto il fatto che i protagonisti siano degli eroi d'altri tempi. I Saga, infatti, hanno smesso da tempo di compiere imprese eroiche ed epiche battaglie; quasi tutti hanno trovato una propria dimensione e una tranquillità familiare. Sono, ormai, adulti maturi e responsabili. Ma il legame tra loro non è mai svanito e la cosa è palpabile tra le righe.
Tutti i compagni di Gabe, per quanto titubanti, non possono fare a meno di rispondere al grido di aiuto dell'amico riunendo, per un'ultima volta, il gruppo per una battaglia destinata a passare alla storia, un'impresa disperata che diverrà leggenda.

Questo è il giorno, questo è il momento in cui vi libererete dell'ombra del passato. Oggi vi farete un nome. Oggi nasce la vostra leggenda. Domani, ogni storia che i bardi racconteranno parlerà di voi, perché oggi salveremo il mondo.

Il Wyld è un posto molto oscuro, uno spazio senza confini ben definiti e popolato dalle peggiori creature che una mente umana può concepire. Ho adorato le descrizioni e le connotazioni, fortemente fantasy, di questi luoghi  e dei loro abitanti. Devo ammettere di aver avuto il batticuore quasi tutto il tempo. Le immagini sono molto vivide grazie ad una prosa evocativa e curata fino al più piccolo dettaglio. Ho divorato in pochi giorni le quasi cinquecento pagine di questa storia originale dal ritmo incalzante. Se amate il fantasy, merita assolutamente di far parte delle vostre librerie.
Lo consiglio e lo promuovo!




Buongiorno lettori,
oggi voglio parlarvi e mostrarvi un libro interessante nato da un progetto della giornalista Concita De Gregorio. Attraverso i testi delle canzoni di Fabrizio De André, 20 donne ci raccontano storie interessanti e particolari tutte da scoprire.


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"Continuerai a farti scegliere o finalmente sceglierai?". Le donne incontrate nelle canzoni di Fabrizio De André ci hanno accompagnato nella vita. È bastato incrociare il loro sguardo perché ne diventassero parte: con il loro mistero, il loro coraggio, la dignità. Senza etichette, senza giudizio: esistono, bisogna solo ascoltarle. "Questo libro è nato così" scrive Concita De Gregorio, "dalla meraviglia di trovarsi in tante, insieme, ad ascoltare (...). Queste voci hanno tutte, mi pare, un tratto in comune con Fabrizio De André. La fragilità inossidabile. La pervicacia nel procedere in direzione ostinata e contraria. Una ferita. Una debolezza nascosta dal movimento ed esibita nella solitudine. Un ciuffo di capelli che come una tenda lascia uno spiraglio e intanto ti ripara dal mondo, consentendoti di vederlo più a fuoco. (...) In venti, qui, abbiamo ascoltato la musica, condiviso le parole, curato queste pagine che adesso arrivano a voi nella speranza che sappiano, con voi, fare altrettanto. Che siano le storie a leggervi mentre le leggete". Un libro che è anche un oggetto speciale, un almanacco di ricchezza di talenti. Grazie a venti artiste le canzoni che abbiamo amato si alzano in piedi, Nina, Teresa, Marinella e tutte le altre ci fanno nuove domande, trovano un nuovo cammino e una nuova voce.


Questo libro è una vera e propria chicca per i contenuti e per la grafica eccezionale.
Ogni pagina è una scoperta soprattutto per me, che conoscevo poco e niente di Fabrizio De André.
Mi è piaciuta l'idea di ripercorrere, con i testi originali, il viaggio lunghissimo, e tutto al femminile, nella discografia dell'autore. Le storie raccontate da 20 autrici diverse, sono rivisitazioni in chiave moderna di temi particolari che vogliono omaggiare il significato e il messaggio che De André ci ha lasciato in eredità.
E' un romanzo che scorre via in un lampo ma non che non lascia indifferenti. E' ideale per i fan dell'autore, ma anche per chi vuole saperne di più sulle opere di uno degli artisti più importanti del nostro Paese, un pioniere della musica e un cantante dalle mille sfaccettature.
Mi è piaciuto moltissimo sfogliare le pagine, colorate e curatissime, del libro e immergermi in vicende che non conoscevo. Un viaggio musicale, filosofico e culturale che vi consiglio.




Buongiorno lettori,
oggi vi parlo di una fantasy, che mi è piaciuto moltissimo, e di un autore che mi ha stupito, in positivo.
Si tratta di Sandro Ristori e del primo libro della sua saga epic fantasy, "Il regno del male", edito da Newton Compton.
Buona lettura!


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Quando il sacerdote avvicina la fiamma al braccio di Kausi e Coral, il segno si accende subito. E la loro vita è condannata: chi porta il Segno non può vivere con gli altri. I due ragazzi devono abbandonare il villaggio, valicare le Grandi Paludi, inoltrarsi in una terra di cui si parla solo nei miti e nelle leggende, e dalla quale nessuno ha mai fatto ritorno. Tutto il Regno è in ginocchio: da ovest una terribile epidemia di peste infuria e decima intere Regioni; il re è troppo debole e pavido per opporsi ai suoi avidi duchi e ai barbari che premono alle frontiere del nord; a sud intere popolazioni sono in marcia per sfuggire alla fame e alla guerra. E quando nella Tredicesima regione l’erede del duca Courtenaray finisce nelle mani di Rakha, ragazza dal fascino misterioso e con una strana luce negli occhi, gli eventi iniziano a vorticare sempre più velocemente, scatenando una tempesta capace di travolgere ogni cosa. Nobili corrotti schiacciano la miseria della plebe, l’ambizione e la sete di potere spingono oscuri personaggi a tramare nell’oscurità. Quale sarà il destino del Regno?

Amo il fantasy, soprattutto le saghe di questo tipo e che richiamano molto le ambientazioni e i toni di serie più famose come 'Il trono di spade'. Non sapevo cosa aspettarmi dal libro di Ristori anche perché si tratta di un romanzo d'esordio, ma sono felice di avergli concesso una occasione.
Vi dico subito che gli interni del libro sono curatissimi: ricchi di dettagli e mappe. La trama non è delle più semplici, anzi. Ci sono tantissimi nomi e personaggi da ricordare ed imparare ad identificare. Ognuno di loro lascia un segno nella storia in quanto ogni capitolo è raccontato da un protagonista diverso. I miei preferiti sono stati, senza dubbio, Kausi e Coral, mi sono appassionata alla loro vicenda e al loro viaggio. L'autore ci rende partecipi al cento per cento dell'intera storia, attraverso la descrizione molto vivida, a tratti brutale, di episodi cruenti. In un certo senso, sembra quasi di guardare un film per quanto è evocativa la scrittura di Ristori.

Non esiste il bene, non esiste il male.
Il bene e il male sono un'unica cosa, e questa cosa è il Flusso.
Il Flusso è l'Energia, l'Energia è la vita.

Non è solo l'impaginazione ad essere curatissima, i personaggi e le ambientazioni vengono descritte nel dettaglio e caratterizzate alla perfezione. La narrazione, esclusa una prima parte in cui lettore deve adattarsi allo stile dell'autore, procede con un ritmo incalzante e con qualche colpo di scena qui e là.
Mi è piaciuta molto l'idea di base: il fantasy, come il romance, è uno stile molto gettonato ed è raro, ormai, trovare un libro avvincente e che non riprenda storie già lette; Ristori è riuscito nell'impresa di creare un mondo che funziona e che appassiona. Sono molto curiosa di leggere il seguito, ma si tratta di una buonissima base con ampio margine di miglioramento. 
Una voce tutta italiana che conquista un posto speciale nel panorama del fantasy e di cui sentiremo ancora parlare, secondo me. Se siete appassionati del genere e amate i romanzi ben scritti e curati in ogni dettaglio, lo adorerete senz'altro!
Promosso!


Buongiorno a tutti,
ho il piacere di ospitare il review party dedicato a "Tutto l'infinito del cielo", di Angela Contini.
Ho amato i primi due capitoli della serie ambientata nel Vermont e, quest'ultimo libro, non è stato da meno. Pronti a scoprire la storia di Jordan e Mackenzie?
Buona lettura!


Jordan Peterson è un ricco rampollo che gestisce l’azienda di famiglia, cercando di salvarla dal fallimento a seguito della crisi. Tra gli investimenti in cui Jordan si lancia, c’è un beauty center che vorrebbe aprire al posto della pasticceria della bella e ribelle Mackenzie Morgan, chioma rosso fuoco e cuore irlandese. La ragazza non ha alcuna intenzione di perdere il lavoro per un capriccio di Jordan, così si fa incatenare alla porta della pasticceria per impedirne la chiusura. Quando Jordan arriva sul luogo della protesta, litiga subito con Mackenzie. I due, infatti, sembrano proprio non riuscire ad andare d’accordo, ma dovranno mettere da parte la reciproca antipatia per trovare una soluzione. E il modo migliore per affrontare i loro problemi potrebbe essere proprio la dolcezza…


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E' stato bellissimo tornare in Vermont e scoprire la storia straordinaria di Jordan e Mackenzie, una storia dolce (e non per i sentimenti). La nostra Mackenzie vi farà venire l'acquolina in bocca a suon di cioccolatini meravigliosi e fiumi di cioccolata. Le cose tra lei e Jordan non iniziano nel migliore dei modi, anzi, non potrebbero iniziare peggio, ma dietro il continuo battibeccare si nasconde un interesse di ben altra natura. E' vero che sembra il classico romance con i protagonisti che non si sopportano, ma vi assicuro che adorerete questi due. E' inevitabile.

Io. Odio. Quella. Donna.

- Perfetto. E' un'ottima base da cui cominciare.
Ci sono tutti i presupposti per creare una relazione stabile.

L'azienda di Jordan, un tempo florida e prospera, sta attraversando un periodo di crisi. C'è bisogno di una soluzione che risollevi le sorti dell'impresa e, la creatività di Mackenzie sembra fare al caso suo, nonostante sopporti a fatica la presenza della donna.
Costretti a stare insieme per convenienza, scopriranno di poter andar, fin troppo, oltre alla loro antipatia. Entrambi hanno paura della piega che i loro sentimenti stanno prendendo, non c'è un manuale di comportamento da tenere in caso di situazioni del genere?
E' interessante vedere il cambiamento di Jordan che si ritrova, improvvisamente, innamorato di una 'strega' che credeva di odiare.

Sembri tanto un duro, invece sei solo un patetico
riccastro che ha sempre avuto la pappa pronta e che
crede di poter fare il bello e il cattivo tempo nella vita 
di tutti gli altri. Ti do una notizia, belloccio:
io ho l'impermeabile , l'ombrello e il ventaglio a
seconda dell'aria che tira.
Sono corazzata contro quelli come te.

Questo romanzo è un sali scendi di emozioni, risate e battute dall'ironia pungente.
Mackenzie è un vero peperino e Jordan ce la mette proprio tutta per non cedere alle lusinghe del corpo ma, soprattutto, del gusto. Angela Contini ci regala una storia eccezionale, romantica al punto giusto e piacevolissima da leggere. Questi personaggi mi sono piaciuti tantissimo e hanno reso la lettura piacevolissima. Lo stile dell'autrice si conferma sempre molto fresco e scorrevole.
L'ambientazione è magica anche se, in questo libro, viene un po' messa in disparte rispetto ai precedenti. Con "Tutto l'infinito del cielo" si conclude la trilogia del Vermont che vi consiglio assolutamente di leggere. I libri sono autoconclusivi e possono essere letti anche singolarmente perciò non avete scuse!




Buongiorno lettori,
oggi voglio parlarvi di un romanzo che ho divorato in circa due ore, senza nemmeno accorgermene.
Mi sono ritrovata in un vortice di emozioni inaspettate leggendo questo libro e non vedo l'ora di raccontarvelo.
Buona lettura!


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Ambiziosa e determinata, a ventisette anni Zoe sa esattamente cosa vuole: diventare responsabile degli eventi nell'agenzia in cui lavora, dopo anni di studio e di gavetta. Mancano solo due settimane a una grande inaugurazione che sarà sotto i riflettori dei media: un'occasione unica per dimostrare che è lei la persona giusta per quel posto; e per mettere definitivamente in ombra il suo collega Nicolò, verso cui prova un'aspra rivalità. Per questo, quando una mattina si ritrova fra le mani un test di gravidanza positivo, il mondo le crolla addosso. È incinta. Incinta di un uomo non disponibile. Zoe non ha dubbi: è il momento sbagliato, il bambino sbagliato e, lei, una madre sbagliata. C'è solo una persona a cui può rivelare le sue paure: nonna Anna, da sempre sua confidente. Quella nonna esile come un giunco, ma forte come la terra da cui proviene: l'isola di Rodi, con le sue mura dorate e i fiori di ibisco che si arrampicano su ogni balcone. Ed è qui, fra minareti ottomani e cortili profumati, che la nonna condurrà Zoe sul filo della memoria: perché anche Anna ha un grande segreto da affidarle, un segreto che risale al settembre del '43, quando la guerra travolse l'isola, segnando per sempre il destino della sua famiglia... Dall'incrocio di due mondi distanti, Zoe si troverà a riflettere su molte cose prima di fare la sua scelta: c'è davvero un modo giusto di essere madre?

Quando ho iniziato la lettura del romanzo di Anna Martellato non sapevo cosa aspettarmi.
Mi è piaciuta la copertina, mi ha dato subito un senso di tranquillità. Non ero pronta al tumulto di emozioni che ho provato per la storia di Zoe. E' una vicenda al femminile in cui due figure si confrontano e si supportano. Mi sono piaciute entrambe per aspetti diversi: mi sono rispecchiata molto in Zoe, nei suoi sogni e nei suoi obiettivi; mi ha fatto tanta tenerezza nonna Anna e il modo in cui cerca di proteggere e confortare la nipote. Devo ammettere di essere stata anche un po' invidiosa di questo rapporto profondo che, anche se con semplici parole, sguardi o gesti, si è dimostrato un legame sincero e viscerale. Molto carino l'excursus storico sulla vita di Anna ai tempi della guerra e il ruolo che l'isola di Rodi ha avuto nel conflitto, devo ammettere che non conoscevo tutte queste informazioni sull'argomento. L'autrice è stata molto brava nel bilanciare fatti, notizie e avvenimenti storici con le parti romanzate del libro, la trama non è per nulla appesantita dalla tematica, anzi, semmai ne esce fuori ancora più ricca e coinvolgente.

Era uno di quei sublimi momenti pieni di speranza, in cui era finito qualcosa e qualcos'altro doveva iniziare, come quando scema la notte, ma deve ancora iniziare il giorno, o quando senti nell'aria che non è più inverno eppure non è ancora primavera.

La prosa dell'autrice è elegante ed evocativa, soprattutto quando ci racconta della vita e dei paesaggi di Rodi. Lo stile è elegante ma scorrevole e molto, molto piacevole da leggere.
Come vi dicevo all'inizio, non mi sono nemmeno accorta di essere arrivata alla fine. La trama è ben costruita e ruota intorno a tanti piccoli temi importanti che vengono coniugati insieme e affrontati passo passo insieme alle due protagoniste. Il vero fulcro del romanzo sono i sentimenti che, come un mare in tempesta, ci trascinano pagina dopo pagina fino all'emozionante epilogo.
Se siete alla ricerca di un libro intenso, sui legami familiari e che vi trasporti in posti idilliaci, "La prima ora del giorno" fa al caso vostro!
Consigliato.



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