Buongiorno cuori librosi,
oggi il blog partecipa al Review Party de "Le ragazze vogliono la luna".
Si tratta di uno young adult di Janet McNally, edito da De Agostini.
Buona lettura!


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LA RECENSIONE:

"Tutto questo pasticcio è successo per via di un segreto, un segreto che ho mantenuto sperando di proteggerla, anche se adesso so che i segreti non si possono tenere al sicuro.
Puoi cercare di maneggiarli con cura, come un nuovo o delicato bozzolo di farfalla. Ma i segreti non sono vuoti. Hanno un loro peso."

Le bugie e i segreti sono come una malattia infettiva: si propagano, si espandono e infettano chiunque ci sia intorno. La vita di Phoebe è piena di segreti, i suoi genitori l'hanno cresciuta così, in un clima familiare in cui non si è mai parlato abbastanza e in cui non si lotta, ma si abbandona semplicemente il campo. La normalità è un concetto soggettivo per lei, cresciuta da due famose rockstar e abituata a vivere circondata da stranezze. Sua sorella, Luna, è decisa a seguire le orme dei genitori, è totalmente diversa da Phoebe, ma sotto una facciata da ragazza tosta e spregiudicata, nasconde le stesse insicurezze e paure.

"Sei in una band. Come lo era la mamma. Con il tuo ragazzo. Come la mamma. Ti sei trasferita a New York. Come la mamma! Hai chiamato la tua band the Moons! Non so perché tu non lo capisca. Vorresti fare finta di non assomigliarle, ti comporti come se la odiassi, e invece praticamente stai cercando di vivere la sua vita."

Inviata a New York come messaggera di pace, Phoebe si appresta a vivere l'estate più emozionante della sua vita insieme alla sorella e alla sua band. La vita nella grande città è ricca di stimoli e la lontananza dalla madre, le permette di riflettere sulla complicata situazione familiare in cui versano. Suo padre, la leggenda, il mito, acclamato da schiere di fans, è a pochi passi da loro e la voglia di conoscerlo e di scoprire perché le ha abbandonate è fortissima. Mettere d'accordo quattro personalità diverse non è facile, ma se c'è una persona che può tentare di salvare il salvabile, è proprio Phoebe.

Una storia di amore, segreti, bugie e vecchi rancori. Una storia da film, rockstar incluse.
Tra i quattro personaggi, Phoebe è senz'altro quello più neutrale e meno orgoglioso del gruppo. Nonostante la sua vita sia stata tutt'altro che normale, non ha perso la speranza di fare chiarezza e riunire, per quanto possibile, i pezzi della sua famiglia. Luna è un vulcano, nel vero senso del termine, determinata, sognatrice e intraprendente, cerca di essere al di sopra di tutto, ma in realtà ammira in segreto ciò che i suoi genitori sono stati un tempo. Kieran e Meg, in sostanza, si dimostrano molto più immaturi delle figlie, chiusi nei loro microcosmi sotto strati e strati di orgoglio e rancore. Non li ho apprezzati particolarmente. 
La narrazione è molto scorrevole e si sviluppa su due piani temporali: il passato e il presente. L'autrice ha sviluppato molto bene la trama, svelando per tempo, tutti i segreti che orbitano attorno a questa famiglia fuori dal comune. Ho apprezzato il fatto che i protagonisti siano poco idealizzati, anzi, l'autrice ne mostra tutti i difetti e le fragilità rendendoli molto umani e vicini alla realtà.
E' un libro che, dietro una facciata leggera e spensierata, si avventura sui sentieri impervi che legano, e dividono, le famiglie famose o normali che siano. 
Nel complesso, è stata una buona lettura. Se amate il genere, dategli una possibilità!



Curiosi di scoprire altri punti di vista sulla storia?
Passate a trovare i colleghi che partecipano al Review Party e, magari, fateci sapere che idea vi siete fatti 💓







Buongiorno cuori librosi,
oggi vi parlo di una storia bellissima e molto dolce edita da Amazon Crossing.
Si tratta de "Il sorriso del chiar di luna", scritto da Julien Aranda.
Buona lettura!



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LA RECENSIONE:

"Se dovevo soffrire, tanto valeva sorridere. Il mio intuito avrebbe fatto il resto. L'ottimismo alla fine trionfa sempre, checché ne dica la gente che, come mio padre, non sorride mai."

La famiglia di Paul Vertune, un ragazzo sempre solare e sorridente, è estremamente modesta. Coltivano i campi da generazioni e il loro sguardo non si è mai posato oltre quella terra. Paul è il più piccolo di quattro figli maschi, fin da bambino viene visto come l'anello debole e incapace di diventare l'uomo di cui suo padre ha bisogno. Paul è un sognatore, ama imparare e scoprire le meraviglie del mondo che lo circonda e non sopporta l'idea di essere condannato a un destino deciso per lui da qualcun altro.

"Stringevo mia moglie tra le braccia, teneramente, e la baciavo sulla fronte e sulle guance. Le ribadivo il mio amore. Nessuno l'avrebbe spezzato. Né l'oceano né la distanza mi avrebbero mai tolto la fede nella nostra coppia."

Passano gli anni e nonostante la guerra, la leva obbligatoria e le gelosie familiari, il sorriso di Paul è sempre ben stampato sul viso. Non ha perso la voglia di aiutare il prossimo, pur ricevendo quasi sempre trattamenti poco carini in cambio, ha fiducia nell'essere umano ed è più innamorato che mai di Mathilde. La luna, che lo ha sempre affascinato, continua a guidare il suo cammino che, tra alti e bassi, lo porterà in giro per il modo per tener fede ad una promessa fatta quando era solo un ragazzo.


E' stata una piacevolissima lettura. L'autore, attraverso una prosa ricercata ed elegante, ci racconta la vita di Paul Vertune come un lungo diario di memorie. L'uomo ha avuto un'esistenza tutt'altro che facile, vessato fin da bambino dal padre e dai fratelli, non ha mai perso la speranza di un futuro migliore e lontano dal destino che gli era stato riservato. L'amore per Mathilde, è di una forza sconvolgente. Nulla può scalfirlo, è una storia da film: profonda, intensa e dolcissima. Carinissima la trama e ben sviluppata, quando ormai sembrava impossibile risolvere il mistero, l'autore ci regala un epilogo che chiude un cerchio perfetto, come la Luna, elemento fondamentale della storia.
La narrazione scorre via piacevolmente e ci fa viaggiare attraverso meravigliosi scenari dai paesaggi della Bretagna, alle isole Canarie, fino a Buenos Aires. Ho divorato il libro in qualche ora e l'ho apprezzato moltissimo. Lo consiglio!



Buon pomeriggio cuori librosi,
la scorsa settimana avete apprezzato in tantissimi la nuova rubrica dei post-it d'autore e non vedo l'ora di farvi leggere le citazioni che ho scelto questa settimana!





La prima citazione è tratta da una canzone che non smetto di ascoltare questi giorni. Si tratta di "Ti avrei voluto dire", di Federica Carta. 




La seconda citazione, è tratta da una serie tv che adoro e che seguo con passione da anni, prima con i libri e poi con la trasposizione. Si tratta del meraviglioso, "The Vampire Diaries".




L'ultima citazione, è tratta da un libro. Un libro molto bello, tra l'altro, che aspettavo con ansia.
Si tratta di "Per Addestrarti" di Chiara Cilli.



Spero che le citazioni che ho scelto vi siano piaciute.
Vi invito a sbirciare i blog delle mie compagne di avventura per scoprire le frasi che hanno scelto!









Appuntamento alla prossima settimana 💓







Felice release day a Chiara Cilli!
Esce oggi Per Addestrarti, quarto volume della serie dark contemporanea Blood Bonds, il primo con protagonisti André Lamaze e Nadyia Volkov!



Titolo: Per Addestrarti
Autrice: Chiara Cilli
Serie: Blood Bonds #4
Genere: Dark Contemporary Romance
Pagine: 312
Editore: Selfpublished
Prezzo eBook: € 2.99
Prezzo cartaceo: TBA



Credevo di sapere chi fossi. Cosa fossi.
Credevo di non avere più scampo, che la mia resistenza fosse ormai giunta al termine.

Poi ho sentito la sua voce pronunciare il mio nome.
Poi i suoi occhi hanno risposto al richiamo dei miei.

Non ha paura di me. Si avvicina. Mi parla. Mi tocca come se le appartenessi. È folle.
Lui è l’unica chance che ho per restare viva. Devo far sì che gli importi di me. Che sia lui ad avvicinarsi.

Ma non riesco a starle lontano.
Ma gli basta sfiorarmi perché perda di vista l’obiettivo.

L’arrivo della Regina è vicino.
Dovrò scegliere.

La sottomissione.
O la lama di André Lamaze.

Qualunque sia la sua decisione, finalmente dirò addio alla mia piccola rossa.


Questo romanzo contiene situazioni inquietanti, scene violente e omicidi. Non adatto a persone suscettibili ai temi trattati. +18



LA RECENSIONE:


"Era allora che avevo giurato che non sarei mai più stato indifeso. Avrei eretto un muro invalicabile intorno a me. Avrei parlato lo stretto necessario. Non avrei mai più permesso che facessero del male ai miei fratelli, a qualunque costo.
E, soprattutto, nessuno si sarebbe mai più avvicinato a me."

André Lamaze è il più piccolo della famiglia. Le mura del castello hanno udito per anni le sue urla e quelle di Henri. A quei tempi, non era altro che un ragazzino incapace di reagire. Poi tutto è cambiato e da bambino indifeso, si è trasformato nel più letale degli assassini, un uomo senza cuore e spietato.
Il suo ruolo è addestrare i sicari da affidare alla Regina: sottomettere e combattere, questo il suo mantra. Nadya sfugge ad ogni sua regola e non riesce a punirla come merita, Se non riuscirà ad addestrarla, sarà la fine per lei.

"La Sarapova stava venendo per esaminare la nuova merce. Una volta posati gli occhi su Nadya, l'avrebbe voluta.
L'avrebbe portata via da me.
Finalmente."

Su consiglio di Henri, ancora scosso dall'addio con la Nikolayev, decide di occuparsi esclusivamente del suo addestramento. Trascorrere ogni giorno al suo fianco, non fa che peggiorare la situazione. C'è qualcosa tra loro, una connessione fortissima che sta cambiando André senza che se ne renda conto. Ma la loro è una storia destinata al fallimento. La Regina sta arrivando e devono sperare che non si accorga del loro legame altrimenti sarà la fine per entrambi.

"Non dovrai più preoccuparti per me... Non dovrai più sopportare di vedermi, di ascoltare la mia voce, di sentire le mie mani su di te. Sei contento?"

"Sì!"

Ci fissammo annichiliti.
Fu allora che, in bilico sul ciglio del burrone, decisi di buttarmi. Di perdere l'equilibrio.
Il controllo.
Per la prima volta.
Per una sola volta.

Nadya è stata venduta, la Regina è affascinata da lei e ha presto capito il legame con André.
L'unico modo per salvarla, è dirle addio; abbandonarla al suo destino nonostante sia riuscita a risvegliare una parte di lui che credeva persa per sempre...ma se lui la ama, lei muore.


Tutto quello che, inconsciamente, speravo di leggere nella precedente trilogia, è proprio qui, tra queste pagine. Una storia che ferisce e guarisce, amore e paura: un binomio difficile su cui costruire una storia. Ho rivalutato totalmente il personaggio di André, che è riuscito a far breccia nel mio cuore. Pensavo che i Lamaze fossero indistruttibili e incapaci di provare altri sentimenti al di fuori di rabbia e rancore, invece mi sbagliavo. Con i suoi scatti d'ira repentini e gli sbalzi d'umore, André è riuscito ad amare Nadya, un amore viscerale e travolgente che nemmeno la paura della morte è riuscito a fermare. Nadya è un personaggio totalmente diverso da Aleksandra, è forte ma fragile allo stesso tempo. Ci sono state scene di una tenerezza disarmante che mi hanno fatto dimenticare il terribile scenario della città di Verés. Il finale si chiude con un colpo di scena tutto da scoprire e che sconvolgerà le carte in tavola.
La Cilli ha firmato un ennesimo successo, confermandosi la migliore autrice italiana, in fatto di dark romance. La sua prosa diretta e brutale, è travolgente e incalzante. Ho divorato il libro in un pomeriggio, dimenticandomi del tempo. Penso sia un incipit eccezionale per una trilogia che ci farà soffrire, ma anche emozionare . Garantito!








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NON PERDERE I PRIMI TRE ROMANZI DELLA SERIE




LEGGI L'ESTRATTO


Pianissimo, mi approssimai alla soglia e feci capolino con la testa. André mi aspettava all’inizio della stretta scalinata che portava al pianoterra, un lato del corpo accasciato contro il muro in una posa indolente.
Voleva che lo raggiungessi?
Il suo sopracciglio si inarcò, come a dire Ti muovi o no?
Dunque mi avviai verso di lui con cautela, lanciando occhiate oblique alle porte su ambo i lati del corridoio mentre procedevo attraverso le zone d’ombra e di luce generate dalla scarsa illuminazione. Quando gli fui dinanzi, André piegò il capo per indicarmi le scale. Le guardai in tralice, quindi incominciai a salire gli alti gradini.
Lui era proprio dietro di me, così vicino che potevo sentire il suo respiro nell’orecchio. Avevo la sensazione che l’aura di ghiaccio che lo circondava si stesse espandendo per ammantare anche me e strangolarmi. La avvertivo intorno al collo, come delle dita in procinto di serrarsi.
Mi portai istintivamente una mano alla gola, mi volsi appena per controllare André…
… e misi un piede in fallo.
Protesi le mani per non spaccarmi i denti sullo scalino che mi stava venendo rapidamente incontro, ma d’improvviso mi ritrovai di nuovo dritta. Il braccio di André mi cingeva come un boa, al punto che faticavo a respirare, tanto mi comprimeva sotto i seni. Il suo petto era come acciaio contro la mia schiena.
Rimanemmo così per alcuni istanti – io aggrappata al suo avambraccio, la sua guancia che premeva forte sui miei capelli, i nostri respiri che divenivano sempre più rumorosi.
Il suo cuore era come un tamburo impazzito contro le mie scapole, un battito così veemente da appropriarsi del mio e costringerlo a seguire il suo stesso ritmo forsennato.
«Se volessi ucciderti,» mi sussurrò all’orecchio, sfiorandolo con le labbra, «non avrei bisogno di portarti da qualche altra parte.» Mi strinse a sé ancora di più, facendomi ansimare per la repentina fitta di dolore al costato e l’inaspettata contrazione nel basso ventre. «Lo avrei fatto lì dentro.»
Una scarica di terrore mi fece sbarrare gli occhi. Non ero nient’altro che un topo messo all’angolo, e lui il gatto che provava un piacere sadico nel vedermi tremare, consapevole che la zampata che mi avrebbe tolto la vita sarebbe giunta presto.
Ma non adesso.
Al rallentatore, staccai le mani dal suo braccio e le alzai in segno di resa. Ruotai lievemente il viso verso il suo e annuii piano, fremendo nel sentire la sua bocca sfregare sulla mia guancia.
«Non cadere», disse, l’alito che mi solleticava l’angolo delle labbra. «Non ti prenderò una seconda volta.»


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L'AUTRICE

Nata il 24 gennaio 1991, Chiara Cilli vive a Pescara. I generi di cui scrive spaziano dal Dark Fantasy e Dark contemporaneo all’Erotic Suspense. Ama le storie d'amore intense e tragiche, con personaggi oscuri, deviati e complicati.

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Buon pomeriggio cuori librosi,
sesto appuntamento con la rubrica del 'W.W.W. Wednesday'.
Pronti a scoprire le letture che mi fanno compagnia questa settimana?



1. Quale libro hai finito?


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Un romanzo diverso dalle letture che faccio di solito, ma senza dubbio molto interessante.
Ve ne parlerò meglio nella recensione che arriva domenica sul blog!


2. Quale libro stai leggendo?


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Devo dire che al momento non mi dispiace affatto e mi sta facendo sbellicare dalle risate.
Spero che non mi deluda nel finale!


3. Quale libro leggerai?


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Sapete che, ultimamente, ho iniziato a leggere graphic novel e libri adatti ai più piccoli. Non vedo l'ora di scoprire cosa mi riserverà questa storia. E poi, ogni tanto fa bene dedicarsi a letture più leggere 😉



Ora scatenatevi con i commenti, sono curiosa di scoprire le vostre letture!!





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