venerdì 5 giugno 2015

Recensione libro "Lontano da te" di Jennifer Armentrout

Buongiorno lettori,
oggi vi parlo dell'ultimo lavoro della fantastica Jennifer Armentrout/J.Lynn, "Lontano da te" edito dalla Nord.
Buona lettura!


LA COPERTINA:


LA TRAMA:

Ivy Morgan è una sopravvissuta. Rimasta orfana a diciotto anni, ha imparato in fretta cosa significa doversela cavare da sola e, adesso, non permette agli altri di avvicinarsi a lei, di entrare nella sua vita. Anche perché non vuole rischiare che le facciano troppe domande su come trascorre il suo tempo. Nessuno infatti deve sapere che i genitori erano affiliati a un antichissimo Ordine segreto e che, con la loro morte, è toccato a lei ereditare la loro missione…
Ren Owens è l'ultima persona al mondo per cui Ivy dovrebbe provare interesse; è impulsivo, imprevedibile, ed è troppo arrogante perfino per essere un membro dell'Élite, la sezione dell'Ordine cui vengono affidate le operazioni più rischiose. Eppure è come se Ren l’avesse stregata. Quando guarda i suoi profondi occhi verdi, Ivy sente di volere un destino diverso da quello cui è condannata: sente di volere… lui. E, per la prima volta, ha l'impressione di potersi davvero fidare. Almeno finché non intuisce che Ren le nasconde qualcosa, un segreto che potrebbe distruggere tutto ciò per cui lei ha lottato…

LA RECENSIONE:

"Il mio lavoro era sempre stato pericoloso, ma conoscevo i fae e conoscevo i miei limiti. Non avevo segreti, soprattutto con David. Non prendevo parte a missioni clandestine e di certo non sospettavo nessun collega di fare comunella con i fae. Non c'era nessun Ren. Ora però era cambiato tutto nel giro di pochissimo tempo. Il mondo come lo conoscevo non esisteva più."

Ivy non è una ragazza "normale", è una cacciatrice di mostri che, insieme al suo ordine segreto, difende il mondo dal male. Non ha famiglia e gli unici "amici" che ha sono un buffo folletto che vive con lei, e Val un altro membro dell'ordine. Durante un turno di caccia si imbatte in un fae diverso dagli altri e rischia quasi di morire. Al suo risveglio, molte cose cambiano, l'arrivo di un aitante cacciatore renderà la sua vita molto più interessante.

"Siamo qui entrambi. E' questo che conta, e non posso garantirti che non andrò da nessuna parte, ma so che cercherò in tutti i modi di non farlo. E' in questo che ti chiedo di credere."

Ren riesce a portarla oltre i suoi limiti, sia mentali che fisici. Insieme intraprendono un'indagine segreta sul misterioso fae e gli altri suoi simili, arrivando ad una conclusione apocalittica che non preannuncia niente di buono. Dopo anni di chiusura al mondo esterno, Ivy si lascia andare e ritorna a vivere. La sua nuova vita, però, è minacciata da una catastrofe: devono assolutamente impedire ai fae di riaprire il portale tra il loro mondo e quello degli umani.

"Poi vidi magnifici occhi verdi, due smeraldi estratti da una miniera e posati dietro ciglia foltissime, due gioielli che brillavano da un viso sensazionale che ero arrivata ad... amare. Il cuore prese a galoppare, e il ronzio del macchinario si mise al passo. Lo amavo. Lo amavo proprio. In qualche modo, nel bel mezzo di tutto quel dolore, era successo."

Tra scottanti rivelazioni e tradimenti inaspettati, si conclude con un grande colpo di scena, il primo romanzo di questa nuova serie della Armentrout. 

IL MIO GIUDIZIO:

Jennifer Armentrout ha la capacità di stregare i lettori con romanzi al cardiopalma.
In questa nuova serie, l'autrice crea uno scenario in cui un ordine segreto combatte contro creature potenzialmente mortali per gli uomini. Ogni personaggio è costruito con estrema maestria attraverso l'uso di molti particolari descrittivi. Lo stile è sobrio e leggero.
La sua bravura sta nel descrivere scenari apocalittici e scene ad alto tasso erotico nella stessa pagina. Il lettore non si annoia mai, anzi! Si lascia trasportare dai dialoghi ironici e, a tratti bollenti, dei personaggi affezionandosi ad essi.
Finale con colpo di scena che preannuncia una serie tutta da scoprire.
Consigliato agli amanti del fantasy e a chi cerca un approccio più soft (o meglio hot) al genere!

giovedì 4 giugno 2015

Recensione libro "La chiave segreta della Luna" di Eleonora Buompane

Buongiorno lettori,
sono pronta a parlarvi del romanzo di Eleonora Buompane per Libro Aperto International Publishing, "La chiave segreta della Luna".
Scopriamo insieme cosa ne penso!


LA COPERTINA:



LA TRAMA:

«Quando si costruisce qualcosa si produce polvere. In un mondo sconosciuto e affascinante si narra una storia bizzarra come spesso sono i sogni.»
Morgan e Sofia sono due ragazzi di sedici anni, diversi sotto ogni aspetto, ma accumunati dallo stesso destino: sono i prescelti, designati per salvare i sogni dell’umanità custoditi nella fabbrica dei Sogni.
Attraverso indizi e piste da seguire, Sofia e Morgan seguiranno il cammino scritto per loro, mentre qualcuno nella Fabbrica dei Sogni ha qualcosa da nascondere. Lotteranno fianco a fianco per uscirne vincitori e per aprire la porta verso un mondo onirico, mentre il loro legame d’amicizia si trasformerà in qualcosa di profondo. 
Riusciranno a colmare il vuoto della Fabbrica dei Sogni?


LA RECENSIONE:

"Morgan si girò verso Sofia che aveva sentito tutto e la salutò stupito. I due ragazzi  avevano sognato la stessa colazione per sette volte, sembrò essere un richiamo.
Un vero appuntamento con il destino."

Morgan e Sofia frequentano la stessa scuola, ma non si sono mai considerati l'un l'altro, anzi! Non si trovano nemmeno simpatici o interessanti. Per caso si scoprono, in un bar, ad ordinare la stessa identica colazione che per sette notti hanno visto in sogno. Sembra una stramba casualità, ma le varie ipotesi che i due ragazzi elaborano per darsi una spiegazione sull'accaduto, non si avvicinano nemmeno lontanamente alla realtà.

"L'unica cosa della quale era consapevole era che Cyrus non conosceva i suoi veri sentimenti e forse non l'avrebbe saputo mai. Una lacrima le scese sul suo viso ma si ghiacciò prima che potesse cadere a terra."

Sulla parte nascosta della Luna, ha sede la Fabbrica dei Sogni che lavora ogni giorno con emozioni, passioni e ricordi e ci permette di sognare. Qualcosa è andato storto nell'ultima viaggio compiuto dai prescelti,per raccogliere questi elementi sulla Terra e adesso l'intero sistema rischia di collassare. L'unica speranza per i nostri creatori di sogni, è riposta proprio in Morgan e Sofia.  Ma anche la Fabbrica degli incubi sta per fare la sua mossa, per vedere i nemici finalmente distrutti per sempre!

"Ti aspettavo."

"Aspettavi me?" chiese sconvolta.

"E' nella mancanza che ci si rende conto del valore delle persone."

Tra indizi e prese di coscienza, si conclude una storia davvero speciale!


IL MIO GIUDIZIO:

Una libro magico nella sua semplicità .
L'ambientazione fa pensare ad una favola in cui i due protagonisti hanno il compito di "salvare" il mondo, anche se in questo caso, sarebbe corretto dire, i sogni.
Ottima la costruzione della trama e della Fabbrica dei sogni, curata nei minimi dettagli.
In chiave diversa, l'autrice ci rende partecipi dell'eterna battaglia tra buoni e cattivi che vengono rappresentati dai sogni e dagli incubi. Mi piace lo stile dell'autrice fresco, ma allo stesso tempo elegante e ricercato. E' una storia diversa nell'ambito del classico fantasy al quale siamo abituati. Senza dubbio è un'ottima lettura per ragazzi e per gli adulti che non smettono di sognare.

mercoledì 3 giugno 2015

Nuova uscita Harlequin Mondadori

Il 16 Giugno arriva nelle librerie per Harlequin Mondadori, un romanzo che arriva dritto al cuore, L'ultima volta che ti ho detto addio.

Ecco la trama e la copertina!

Lexie Rigs è un genio della matematica. Tutto per lei è rigorosamente razionale, così quando inizia a percepire in casa segni della presenza del fratello, da poco scomparso, non riesce a confidarsi con nessuno. Di certo non lo può dire a sua madre, già convinta che Tyler sia ancora con loro. Non può raccontarlo alle amiche nerd come lei, perché la prenderebbero per pazza. Non può lasciarselo scappare nemmeno con il suo psicanalista: non vuole certo finire imbottita di farmaci. Alla fine, lo confida alla vecchia amica e vicina di casa, Sadie, che non si scompone di fronte a quell'assurdità, e anzi la aiuta a capire che cosa potrebbe volere Tyler da lei, se davvero si trattasse di lui. Inizia così per Lexie una sorta di viaggio nelle ultime ore del fratello, e ogni tassello del mistero che circonda la sua morte trova il suo posto. Così Lexie capisce che un fantasma non deve per forza essere reale per impedirti di andare avanti. E ora è il momento di farlo.

Intervista a Jessica Brody + Giveaway "Violet"

Buongiorno cari lettori,
oggi vi delizio con una lunga intervista realizzata in occasione del SalTo 2015 a Jessica Brody, autrice di "Violet" per Fanucci Editore!
Di seguito all'intervista, troverete le modalità per partecipare al giveaway e vincere una copia autografata del libro.
Buona lettura!







INTERVISTA:





Ciao Jessica, parlaci di “Violet”. Come hai avuto l’idea? Da cosa sei stata ispirata?
Nel 2009 ho letto la notizia di una ragazza sopravvissuta a un incidente aereo, aveva 14 anni, tutti gli altri passeggeri morirono e lei fu l’unica sopravvissuta. È stato un evento grave, strano; non esiste alcuna spiegazione su come sia stata l’unica sopravvissuta se non un miracolo. Mi sono posta delle domande come, per esempio, cosa è accaduto alla sua memoria in un momento simile? Era in grado di ricordare il proprio nome o qualche altra cosa? Cosa sarebbe accaduto se il suo nome non fosse comparso sulla lista passeggeri e le sue impronte digitali non fossero state registrate? Mi sono anche chiesta cosa sarebbe successo se lei avesse avuto dei poteri sovrumani. La domanda più importante è stata: qual è la vera ragione per cui è sopravvissuta all’incidente? Queste sono le domande che mi hanno spinta a scrivere il libro.


C’è una ragione precisa dietro la scelta di una protagonista femminile?

Ci sono due ragioni per le quali ho scelto una protagonista femminile. La prima, la più importante, è che io amo leggere storie di giovani donne dal carattere forte. Per questo motivo ho creato il personaggio di una ragazza superiore ma, allo stesso tempo, fragile. Il secondo motivo è che, da donna, questa scelta mi ha permesso di interfacciarmi al meglio con il personaggio. Penso anche che ci siano molti libri con protagonisti maschili e che sia ora di dare voce a più personaggi femminili.


Se potessi entrare nel tuo libro, quale personaggio ti piacerebbe incontrare?

Credo che mi piacerebbe incontrare Cody, il fratello adottivo. Credo che sia un personaggio molto divertente e con una grande personalità.

Hai un qualche particolare oggetto che ti ha tenuto compagnia durante la stesura del libro?

Sono stata a Disney World e ho comprato un tazza da tè. Sono una sognatrice e mi piace fantasticare sulle cose: la chiamo “la mia tazza magica” e ho convinto me stessa che in qualsiasi momento io beva caffè o tè da quella tazza è come se bevessi un succo magico. Ogni giorno mi siedo, sorseggio e aspetto l’ispirazione per scrivere.

Quali canzoni ascoltavi durante la stesura del libro?

Non ricordo come precisione, solo alcune: Save me di Eminem, A Thousand Years di Christina Perri, Treacherous Taylor Swift.

Se ti venisse chiesto di salvare un ricordo, prima che la tua memoria venga cancellata, quale salveresti?

Nel libro Seraphina non ricorda la propria identità e cerca di ricordare. Alla fine credo che se la tua memoria viene cancellata, o la perdi sarà sempre una voce vera, a tua, dentro di te. E in quella bisogna sempre credere.

In questo periodo le trilogie vanno di moda. Il primo libro finisce sempre con un colpo di scena irrisolto, mentre tu hai deciso di scrivere un finale del primo libro soddisfacente. Perché questa scelta?

È una domanda molto interessante. L’idea di concludere un romanzo con un colpo di scena finale che si collega a un secondo libro è utile e affascinante ma, dopo averci pensato, ho deciso di dare una conclusione alla storia, di dare a chi legge la soddisfazione che merita. Mi rende molto felice sentire che i lettori hanno apprezzato questa scelta.

Cosa pensi si dovrebbe fare per avvicinare nuovi lettori ai libri e in special modo ai tuoi romanzi?

Mentre crescevo, durante l’adolescenza, non ero una grande lettrice, ho iniziato a leggere molti libri intorno ai 20 anni. Per me è molto importante scrivere libri e renderli leggibili sia per le persone a cui piace molto leggere sia alle persone che non leggono molto. Per fare ciò ho costruito ogni personaggio con una evoluzione veloce , ogni personaggio ha una sua piccola auto-conclusione o qualcosa che fa capire che la sua storia continuerà.
Le persone che leggono il mio libro lo fanno come se vedessero un film, quindi ho voluto scrivere tenendo un ritmo veloce. Penso che ogni tipologia di libro potrebbe avere appeal presso lettori meno “forti” se si tenesse un ritmo alto della narrazione, così da essere percepito più come un film che come un libro.


Violet è intrappolata in un mondo che non riconosce. Pensi che oggi siamo nella stessa condizione? Quali sono le ragioni di questo “comune disagio”?

Credo che Violet si senta intrappolata così come si sentono i ragazzi, maschi e femmine, che attraversano l’età dell’adolescenza. Violet Serafino non è consapevole delle sue potenzialità, in realtà lei è forte più di chiunque altro. Penso che i ragazzi e le ragazze di quest’età non si assentano mai “abbastanza” in ogni tipo di situazione. Quindi in un certo senso si, credo che questa storia sia anche una metafora dei nostri tempi.

Il tuo libro è stato opzionato per il cinema, hai paura che la tua storia verrà travisata?

Non ho paura che la storia possa essere travisato, perché un libro è una cosa diversa da un film. A volte cambiare qualcosa per adattare un libro al film può essere buono, a volte no. Ma credo che sia interessante spendere del tempo a lavorare su questo tipo di trasposizione, posso imparare molto dal mondo del cinema. In ogni caso, qualunque sia l’esito cinematografico, ciò di cui sono certa e mi rande tranquilla è il fatto che il libro non cambierà, rimarrà lo stesso anche se il film sarà terribile (ma non penso), il libro è ancora quello che le persone hanno letto. Una volta visto il film si può sempre tornare al libro, leggerlo e rileggerlo.

Sei coinvolta in qualche modo nella sceneggiatura?

Sono coinvolta nel senso che leggerò la sceneggiatura quando sarà finita, potrò porre questioni e proporre cambiamenti, se lo riterrò necessario. Questo è un processo molto delicato e le persone che stanno lavorando alla trasposizione sono persone che lavorano nel settore cinematografico da molto tempo, quindi aspetto di vedere cosa ne verrà fuori.

Alcune domande più personali: come hai deciso di diventare una scrittrice full time?

Volevo essere una scrittrice già da molto piccola, prima che mi piacesse leggere. Così ho iniziato a creare mondi, intrecci, che non facevo leggere a nessuno. Durante l’adolescenza sentivo di avere un guscio molto piccolo, così ho iniziato a leggere cose che ho amato, anche se c’era qualcosa che non mi soddisfaceva del tutto.
A livello pratico ho iniziato a scrivere all’età di sette anni perché avevo una maestra a scuola che ci chiedeva di comporre un paragrafo sui libri che leggevamo, la trovavo una cosa molto semplice in confronto alle altre materie scolastiche.

Ci sono molte blogger, fan e lettrici che amano il tuo libro, la maggior parte sono molto giovani tantissime vorrebbero diventare scrittrici. Che consigli puoi dar loro? Qual è la tua esperienza?

Credo che diventare scrittrici sia come diventare dottori o avvocati, ci sono anche passaggi noiosi.
Per uno scrittore la cosa più difficile, secondo me, è finire un libro. Sviluppare e terminare un libro è molto difficile a differenza di iniziare un libro, che è molto semplice: hai una grande idea, sei ispirata, ami quello che scrivi e pensi che stai scrivendo la cosa migliore del mondo. Poi arrivi a pagina 50, 60 , 70  e pensi che ciò che hai scritto sia orribile, non finirai  mai il libro. Poi, però, succede qualcosa, nel tuo cervello: hai una nuova idea che è una gran buona idea, e ritorna la fiducia nella scrittura, pensi che riuscirai a finire. Credo sia sempre importante finire sapendo che puoi avere un altro milione di buone idee. E vorrei aggiungere una cosa: non c’è niente di più sexy che avere una nuova idea.

Per quanto riguarda la mia esperienza avevo iniziato a studiare materie economiche e lavorare nel mondo della finanza, un altro mondo, ma non ho mai smesso di esercitare la mia fantasia.
Penso che si possa insegnare come scrivere ma l’esercizio della fantasia è un esercizio da compiere ogni giorno.
Per quanto riguarda i giovani scrittori credo che la cosa più importante sia far capire loro cos’è lavorare e cosa non è lavorare. Quando si lavora bisogna insistere quotidianamente ed essere determinati. Questo per me è il decimo libro ed ora è facile vedere cosa c’è sbagliato, saper trovare gli errori, ma poi devo sempre confrontarmi con qualcuno, il mio editor per esempio.

Tra poco i lettori italiani leggeranno il secondo libro di “Violet”, vuoi dirci qualcosa su ciò che succederà?

Non dirò molto sul secondo libro, parlerò in codice, ma per chi ha letto “Violet” sarà facile capire di cosa parlo. Nel primo libro c’è un grande colpo di scena ATTENZIONE SPOILER e alla fine di esso Seraphina e Zen scappano da un luogo molto importante. Il secondo libro inizia con il racconto di ciò che avviene sei mesi dopo questa fuga, ovvero il loro arrivo in un posto speciale. Presto però scopriranno che il posto speciale dove sono capitati non è così sicuro e perfetto come sembra. Nuovi pericoli li aspettano. E Diotech, che sta cercando Seraphina, ha uno sviluppo inaspettato farà accadere qualcosa che forse gli consentirà di incastrare Seraphina per portarla indietro.




GIVEAWAY:

La casa editrice Fanucci, ha deciso di concedere una copia autografata del romanzo!
Come fare per vincerla?
Semplice, basta seguire le regole che trovate di seguito.

1. Essere lettori fissi del blog ( potete farlo cliccando il tasto blu, "UNISCITI A QUESTO SITO" che trovate nella barra destra del blog.

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Una volta effettuati i passaggi, inviare mail di conferma a: martag1715@gmail.com 
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AND THE WINNER IS........


VALENTINA SANZI




lunedì 1 giugno 2015

Recensione libro "L'amore domani" di Gregory Sherl

Buon pomeriggio lettori,
sono pronta a parlarvi del romanzo di Gregory Sherl, "L'amore domani", edito da Piemme.
Scopriamo insieme cosa ne penso!


LA COPERTINA:



LA TRAMA:

Per trenta dollari, a New York, c'è un posto dove puoi collegarti a un computer, inserire il nome della persona che ami, e vedere cosa sarete diventati - sì, proprio voi due - tra dieci, venti, trent'anni. Basta prendere un appuntamento col dottor Chin e dare in pasto al computer dei dati "oggettivi" sulle vostre vite, e come per magia una sfera di cristallo a forma di computer ti mostra il film del tuo futuro. Anche Evelyn, giovane bibliotecaria, l'ha fatto: e ha visto se stessa e il suo ragazzo Adrian litigare mentre cantavano buon compleanno a un chihuahua in t-shirt... non esattamente una promessa di felicità. Abbastanza per mollarlo per sempre. Godfrey, invece, ha appena chiesto a Madge, la sua fidanzata, di sposarlo, e non capisce perché lei prima di dire sì gli chieda di fare una capatina preventiva dal dottor Chin per sbirciare nel loro futuro di coppia. Ma in amore è davvero possibile prevedere qualcosa? La storia di Evelyn e di Godfrey, che si incroceranno nell'anticamera del dottor Chin, e finiranno per andare - insieme - molto lontano, ci insegna che no, in amore non esistono sfere di cristallo. Perché il futuro, a volte, è meglio coniugarlo al tempo presente.


LA COPERTINA:

"La vita è un continuo disincanto. Il futuro è cupo e sconcertante. Che senso ha bruciare le tappe? Non prendere per vero tutto quello che ti dico. Scopri da solo la tua verità."

Godfrey e Evelyn vivono in un'epoca in cui è possibile sottoporsi a delle sedute e scoprire il proprio futuro amoroso. Lui è molto scettico su questa metodologia, mentre lei ne è quasi succube.
Godfrey è convinto che non ci sia bisogno di sapere il futuro, ma che sia più importante vivere il presente e le emozioni che ci provoca. Evelyn invece, sconvolge la sua vita in base alle visioni e cerca disperatamente l'anima gemella. 

"A volte vale la pena impegnarsi in qualcosa, anche se non è perfetto. Impegnarsi per un futuro che non si conosce, che non si può controllare. Questa è la vita. Il sole sorge tutti i giorni, ma tu non sai esattamente cosa ti porterà la giornata."

Durante una seduta di visionismo, Godfrey inizia a vedere Evelyn pur non conoscendola ancora. Spinto dal desiderio di saperne di più su di lei, si scopre innamorato della visione stessa. Ma non può aspettare quindici anni per conoscerla. Vuole vederla subito, sapere qual è il suo colore preferito, se sa nuotare oppure no, se anche nelle sue visioni sono insieme e innamorati. Vuole vivere il presente con lei, in previsione di quel futuro che li aspetta.

"Io amo Evelyn Shriner. E l'amore non nasce dalla necessità. L'amore incontra l'amore e lo riconosce. Dovrei essere spaventato a morte. L'uomo moderno non è attrezzato per questo genere di cose, ma mi sento benissimo."

Il futuro non è mai certo, basta una decisione ad influenzare il suo andamento.
E' giusto lasciarsi alle spalle il presente e confidare ciecamente nel futuro?


IL MIO GIUDIZIO:

Il romanzo di Sherl è molto originale.
La possibilità di prevedere il futuro amoroso, diventa quasi un'ossessione per i personaggi che, fondamentalmente, vogliono soltanto sapere se ci sarà un lieto fine anche per loro. Questa idea progressista quindi, rende il romanzo particolare e lo diversifica dai compagni della categoria romance.
I personaggi sono ben costruiti e regalano dei momenti davvero speciali, suscitando nel lettore diverse emozioni. Chi legge è portato a riflettere sulla questione: se si potesse prevedere il futuro, saremmo proprio sicuri di volerlo conoscere? La mia personale conclusione, coincide con quella dei protagonisti che, sul finale, capiscono di essere loro stessi, gli artefici del futuro.
Stile fluido e scorrevole per un romanzo ben strutturato. La lettura è accattivante, senza momenti di stasi, ma con un ritmo incalzante grazie al doppio narratore.
Lo consiglio!





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