Buon pomeriggio e ben ritrovati sul blog.
Nel post di oggi vi parlo del quarto libro della serie firmata da D.S. Butler dedicata alla detective Karen Hart. Il libro si intitola "Una casa piena di bugie" ed è edito da Indomitus Publishing.
Disclaimer: può essere letto anche senza conoscere i libri precedenti ma, come sempre, per apprezzarlo al meglio vi consiglio di recuperarli.
Buona lettura!
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Pagine 354
Quando due ragazze adolescenti scompaiono senza lasciare traccia da un ritiro educativo presso la Chidlow House nel Lincolnshire, studenti e insegnanti vengono messi in allerta. Chiamata a investigare, la detective Karen Hart inizia ad interrogare tutti coloro che sono entrati in contatto con le due ragazze, Cressida e Natasha, nei giorni precedenti alla loro scomparsa.
Si racconta che la Chidlow House sia infestata, ma Karen - che sta ancora affrontando le circostanze sospette che circondano la tragica perdita della sua famiglia - sa che, sebbene la casa possa anche essere ultraterrena, il crimine purtroppo è terribilmente reale. Niente però è come sembra alla Chidlow House. E quando diventa chiaro che qualcuno nella tenuta sa più di quanto lasci intendere, per Hart inizia una corsa contro il tempo per trovare il colpevole e salvare le ragazze.
Benché non manchino i sospetti, la detective si trova davanti a un vicolo cieco dopo l'altro. E quando anche lei inizia a sentire inquietanti sussurri provenire dalle pareti, è costretta a chiedersi se non sia stata troppo frettolosa nel liquidare la reputazione soprannaturale della Chidlow House...
Una delle cose che ho amato di più di "Una casa piena di bugie" è, senza dubbio, l'ambientazione. Ci troviamo in un'antica tenuta inglese che sta ospitando un ritiro educativo per studenti abbienti. Quando due di loro spariscono da Chidlow House, il panico scatta subito insieme alle prime discrepanze sui personaggi e sulla tenuta stessa che, si vocifera, sia maledetta.
La squadra di Karen Hart viene chiamata sul posto e le indagini iniziano subito, D.S. Butler fa capire immediatamente che sono tante le cose che non quadrano in questa vicenda. Intanto i personaggi che si affollano tra i corridoi di Chidlow House sembrano avere segreti e secondi fini ma delle ragazze non c'è nessuna traccia.
«Era solo una casa. Una casa grande, opulenta e vuota, ma pur sempre una casa. (...) Ovviamente, lei non credeva ai fantasmi. Era un'adulta, non una ragazzina ingenua e influenzabile. Eppure in quella casa c'era qualcosa...»
Un altro scossone narrativo arriva quando una delle due studentesse torna miracolosamente illesa, anche se priva di memoria. Il ritmo, a questo punto, si fa serrato perché è una testimone fondamentale che a causa del quadro psicologico compromesso non è di nessuna utilità alle indagini.
Le sottotrame sono tantissime e ben intrecciate tra loro: cosa nasconde Lord Chidlow, proprietario della tenuta? Il suicidio di una docente, proprio poche settimane prima della scomparsa delle studentesse, ha a che fare con la presunta maledizione o è da ricollegarsi alla sparizione? E cosa nasconde il guardiano della tenuta, nonché ex poliziotto?
«La leggenda vuole che la trisavola di Edward Chidlow si sia lasciata annegare nel lago e che la casa sia intestata dal suo spirito. Se la sente o la vede, porta sfortuna.»
Come vedete, "Una casa piena di bugie" è un titolo perfetto per un libro in cui succede di tutto. Mi ha colpito molto la coesione di Karen con la sua squadra e, in generale, il suo personaggio non smette mai di stupire, nonostante un passato col quale non ha ancora chiuso i ponti.
La prosa della Butler si è rivelata attenta e precisa, del tutto consona allo stile poliziesco a cui appartiene il romanzo. Il libro si divora con piacere, soprattutto se siete amanti del genere. L'epilogo lascia un senso di sospeso che invoglia a continuare la serie e scoprire cosa accadrà a Karen nel capitolo successivo, "Nella fredda terra", appena pubblicato da Indomitus.
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