giovedì 8 giugno 2023

Recensione "Una goccia nell'anima" di Alessia Di Palma

 Buongiorno lettori, 

oggi torno a parlarvi di romance con il libro di Alessia Di Palma, "Una goccia nell'anima", edito da S4M Edizioni.

Buona lettura!


Dicembre 2004. Luton Mess, un appassionato di fotografia, parte per una vacanza con i suoi amici Tyler Jones e Aida Skies. Destinazione: la Thailandia, terra paradisiaca dove il blu dell’oceano incontra il bianco delle spiagge e l’azzurro del cielo. Scenario perfetto per far sbocciare l’amore con una bellissima ragazza thailandese, Suyenne, che gli farà scoprire lati del suo carattere che non aveva mai saputo di avere. Ma qualcosa è in agguato, qualcosa che è fuori dal nostro controllo, qualcosa che mette in chiaro la nostra impotenza di fronte al destino e alla natura.

È passato molto tempo da quando ho letto il mio ultimo romance e, devo dire, che ero in astinenza da sentimenti e da quel genere di amore che induce a fare pazzie.

Il romanzo di Alessia Di Palma si contraddistingue per l'inserimento del tema dei disastri ambientali citando il famoso tsunami che distrusse buona parte della Thailandia nel 2004. Il libro, infatti, si divide tra l'ambientazione londinese e quella thailandese mentre ci racconta la storia di Luton Mess, un ragazzo che sogna di diventare un fotografo. 

Luton, e il suo gruppo di amici, decidono di lasciare il clima grigio e carico di incertezze di Londra alla ricerca di un po' di tranquillità nelle spiagge paradisiache del sud est asiatico. Quello che mi ha colpito, e lasciato perplessa, è la potenza dei sentimenti e la totale assenza di razionalità nei comportamenti dei personaggi. Da una parte penso sia una scelta dovuta all'età di questi ultimi ma, dall'altra, credo sia stata una mossa sbagliata enfatizzare così tanto questo lato caratteriale: parliamo di atteggiamenti infantili o ingiustificati come innamorarsi perdutamente a prima vista, prendere decisioni drastiche e poi cambiare idea repentinamente. È un lato del libro che non ho apprezzato per niente.

Molto meglio la seconda e la terza parte, quando la scena si sposta in Thailandia e nel post tsunami. Qui si nota una sorta di crescita del protagonista che abbandona il suo lato avventato a favore di quello più riflessivo e maturo. Mi è piaciuto molto di più il Luton di queste pagine che quello iniziale. L'autrice non entra troppo nel dettaglio della tragedia del 2004 ma si limita ad inserirla in maniera delicata nella sua storia rendendola più profonda e sentita rispetto all'inizio. 

La prosa di Alessia Di Palma risulta un po' acerba in alcuni passaggi ma dimostra un'ottima capacità descrittiva e, soprattutto, è in grado di coinvolgere perfettamente il lettore: ho letto il libro nel giro di un paio di giorni.

Un altro punto che ho apprezzato, anche se avrei preferito qualche pagina in più sull'argomento, è stato l'epilogo totalmente a sorpresa. Nel complesso gli elementi che mi sono piaciuti e quelli che non ho gradito si bilanciano perfettamente. 

Consigliato a tutti i lettori appassionati del genere!

Nessun commento:

Posta un commento