martedì 9 maggio 2023

Recensione "Delitto in riva al mare" di Antonio Lanzetta

 Buongiorno lettori, 

ho il piacere di parlarvi dell'ultimo romanzo di Antonio Lanzetta, "Delitto in riva al mare", in uscita oggi per Newton Compton Editori. 

Buona lettura!




A volte dietro la follia si celano oscure verità. Il corpo senza vita di Elena Perna, una ragazza di diciannove anni, viene trovato riverso su una spiaggia di Salerno. Il caso viene affidato al commissario Massimo Trotta e a Lidia Basso, psicologa forense e consulente della questura. Le indagini assumono da subito dei contorni a dir poco inquietanti. Lidia e Massimo ricevono infatti una chiamata dal Santacroce, una struttura che ospita giovani pazienti psichiatrici: un diciassettenne di nome Matteo fa da giorni disegni che sembrano ritrarre proprio Elena, la ragazza che è stata uccisa. Senza averla mai vista. Nessuno, in quel reparto del Santacroce, ha contatti con l'esterno né con i mezzi di informazione. Lidia fa di tutto per avere un colloquio con Matteo. La sfuggente personalità del ragazzo la affascina, ma a irretirla è la storia di cui in passato è stato protagonista. Una vicenda segnata da indicibili sofferenze e violenze inimmaginabili, nota alle cronache come “La casa degli orrori”, sulla quale aleggiano ancora interrogativi destinati a non trovare risposta. Com'è possibile che ci sia un legame tra Elena e Matteo? Eppure, nelle sue allucinazioni, sembra nascondersi una chiave per individuare l'assassino…


Pensavo che dopo "L'uomo senza sonno" nulla potesse più stupirmi o appassionarmi così tanto e invece è arrivato "Delitto in riva al mare" a scardinare ogni mia convinzione. 

La "ricetta" di Lanzetta è sempre la stessa: ambientazione campana, antiche leggende, elementi crime e paranormali. Una formula che vince sempre e non smette mai di appassionarmi.

L'atmosfera del libro è cupa e surreale, Lidia e suo fratello dalla parte di tutto ciò che è concreto, logico e che si può toccare. Matteo o X, come deciderete di chiamarlo, a rappresentare un qualcosa che non ha un senso, che non si può spiegare perché umanamente impossibile. Insieme cercano di risolvere un omicidio violento e spietato. 

I capitoli si alternano, quindi, dai diversi punti di vista e su diversi piano temporali. Solo alla fine si riesce a scorgere il quadro completo, passando per la sofferenza di tutti i protagonisti, segreti, la paura del giudizio e dei pettegolezzi che in alcune realtà crea danni irreparabili.

"Lo sapevo che alla fine mi avrebbe portato solo problemi. Le avevo chiesto di lasciarmi in pace, di andarsene, ma lei non mi ha ascoltato. Funziona sempre così con i morti. Esistono solo loro e quella maledetta storia che vogliono raccontarmi."

È impossibile non entrare in empatia con i personaggi perché Lanzetta li tratteggia in modo perfetto e, soprattutto, molto umano. Si soffre e si piange con loro. Si ha paura e si prova angoscia nei momenti in cui la tensione narrativa raggiunge il culmine.

La suspense è presente dalla prima all'ultima pagina con un prologo e un epilogo pazzeschi che mi hanno lasciato di stucco. Sono certa che questa storia vi riserverà ancora emozioni in futuro, così come è stato per L'uomo senza sonno che ha aperto la via a questo secondo romanzo. 


P.s. è un libro che strizza L'occhio anche a tutti gli amanti degli animali, garantito ❤️




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