Iniziamo la settimana con la recensione di una storia emozionante ed intensa che mi è piaciuta moltissimo! Si tratta de "Ogni piccola cosa interrotta", di Silvia Celani, edito da Garzanti.
Buona lettura!
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Mi chiamo Vittoria e la mia vita è perfetta.
Ho una grande casa e tanti amici. Non mi interessa se mia madre si comporta come se io non esistessi. Se mio padre è morto quando ero piccola. Se non ricordo nulla della mia infanzia. Se, anche circondata da persone e parole, sono in realtà sola.
Io indosso ogni giorno la mia maschera, Vittoria la brava figlia, la brava amica, la brava studentessa. Io non dico mai di no a nessuno. Per me va benissimo così.
È questo senso di apnea l’unica cosa che mi infastidisce. Quando mi succede, quello che ho intorno diventa come estraneo, sconosciuto. Ma è solo una fase. Niente potrebbe andare storto nel mio mondo così impeccabile.
Ero convinta che fosse davvero tutto così perfetto. Fino al giorno in cui ho ritrovato i pezzi di un vecchio carillon di ceramica. Non so cosa sia. Non so da dove provenga. Non so perché mi faccia sentire un po’ spezzata e interrotta, come lui. Ma so che, da quando ho provato a riassemblarlo, sono affiorati ricordi di me bambina. Della voce di mio padre che mi rassicura mentre mi canta una ninnananna. Momenti che avevo sepolto nel cuore perché, come quel vecchio carillon, all’improvviso si erano spezzati per sempre.
Eppure ora ho capito che è l’imperfezione a rendere felici. Perché le cose rotte si possono aggiustare e diventare ancora più preziose.
Ho una grande casa e tanti amici. Non mi interessa se mia madre si comporta come se io non esistessi. Se mio padre è morto quando ero piccola. Se non ricordo nulla della mia infanzia. Se, anche circondata da persone e parole, sono in realtà sola.
Io indosso ogni giorno la mia maschera, Vittoria la brava figlia, la brava amica, la brava studentessa. Io non dico mai di no a nessuno. Per me va benissimo così.
È questo senso di apnea l’unica cosa che mi infastidisce. Quando mi succede, quello che ho intorno diventa come estraneo, sconosciuto. Ma è solo una fase. Niente potrebbe andare storto nel mio mondo così impeccabile.
Ero convinta che fosse davvero tutto così perfetto. Fino al giorno in cui ho ritrovato i pezzi di un vecchio carillon di ceramica. Non so cosa sia. Non so da dove provenga. Non so perché mi faccia sentire un po’ spezzata e interrotta, come lui. Ma so che, da quando ho provato a riassemblarlo, sono affiorati ricordi di me bambina. Della voce di mio padre che mi rassicura mentre mi canta una ninnananna. Momenti che avevo sepolto nel cuore perché, come quel vecchio carillon, all’improvviso si erano spezzati per sempre.
Eppure ora ho capito che è l’imperfezione a rendere felici. Perché le cose rotte si possono aggiustare e diventare ancora più preziose.
Dovrai promettermi una cosa.
-Che cosa, papà?
Che non nasconderai mai le tue ferite, piccola mia. Perché ogni ferita guarita, ogni cosa spezzata, interrotta e poi aggiustata è più preziosa dell'oro.
'Ogni piccola cosa interrotta' è un libro che sfida lo status quo, un libro che mostra i difetti, le cose meno belle, gli elementi che solitamente, nei romanzi, vengono accuratamente e volutamente oscurati per lasciar spazio alla felicità melensa e agli amori da favola. Silvia Celani sfida quest'abitudine regalandoci una storia imperfetta, una protagonista difficile da raccontare e da rendere amabile: a prima vista, infatti, sembra solo una ragazza in cerca di chissà cosa, una che non si accontenta dell'immensa fortuna che ha e che vuole attirare l'attenzione. Devo ammettere di non essermi innamorata di lei, inizialmente.
Poi è iniziato il viaggio sotto la superficie e, ben nascosta dall'opulenza di una villa magnifica e un guardaroba da favola, Vittoria ha dimostrato il suo valore e il suo coraggio mettendosi in discussione e sfidando i dettami di una società frivola e superficiale in cui è nata e cresciuta. Ho trovato questa versione di lei decisamente migliore e profonda, rivalutandola positivamente!
Le stelle continuano a esistere anche di giorno, no? Quando tu non puoi vederle. Ecco, anche tutto questo avrà una fine e tornerai a stare bene. Il problema è che, adesso, quella fine, quel traguardo, non riesci a vederli, come non riesci a vedere le stelle durante il giorno.
Sono molti i personaggi che mi hanno conquistata nel corso della lettura del libro, prima tra tutti, la dottoressa Rosario che, con la sua pazienza, i suoi esempi e le sue metafore ha insegnato moltissimo anche a me, sfatando quella negatività assoluta che gira sempre intorno alla figura dello 'strizzacervelli'. Il suo, è stato un personaggio chiave, così come quello di Ion che non incarna certo lo stereotipo del perfetto protagonista maschile di un romanzo. E' un ragazzo semplice che, con coraggio e fatica, cerca di tirare avanti. Non ha avuto una vita fortunata ma ha sempre una buona parola per tutti, soprattutto per Vittoria. I due rappresentano una coppia davvero insolita ma è interessante seguire l'evolversi di un sentimento (?) che nasce e si sviluppa contro tutti i pronostici del caso.
E' questo che succede alle cose che nessuno ha mai amato.
Si rompono e nessuno se ne accorge.
Una storia fatta di alti e bassi, un continuo saliscendi di emozioni e momenti in cui tutto sembra essere perduto. Un viaggio doloroso nei ricordi, alla ricerca di un segreto rimasto sepolto per troppo tempo e che ha causato le sofferenze di moltissime persone, un libro in cui nulla è come sembra e in cui è necessario approfondire ogni cosa per carpirne la vera essenza, questo è 'Ogni piccola cosa interrotta'. Un romanzo dalla prosa delicata ed elegante, una storia più reale di quanto si possa immaginare, una vicenda che insegna a non nascondere le ferite e il dolore perché le cicatrici che ci portiamo dentro sono l'unica cosa che ci rende unici e irripetibili.
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