Buona lettura!
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Kim e Jeff Sanders hanno tutto ciò che si potrebbe desiderare. Hanno da poco restaurato un magnifico appartamento in uno dei quartieri migliori di San Francisco e la figlia, Hannah, frequenta un'esclusiva scuola privata, ha ottimi voti ed è considerata da tutti una bravissima ragazza. Infatti, per il suo sedicesimo compleanno, invece delle solite feste scatenate, Hannah ha organizzato un semplice pigiama party tra amiche: niente ragazzi, niente birra, niente preoccupazioni. Kim va a dormire tranquilla, cullata dal chiacchiericcio delle giovani ospiti al piano di sotto. Ma, all'alba, si sveglia e trova Hannah davanti al suo letto, con le mani ricoperte di sangue: Ronni, una delle invitate, ha sbattuto la testa contro un tavolino di vetro e adesso rischia di perdere un occhio. Inoltre, all'ospedale, i medici li informano che Ronni è risultata positiva all'alcol e alla droga. In un attimo, l'immagine che Kim aveva di sua figlia va in pezzi. Mentre Hannah si chiude in un silenzio ostinato, Kim e Jeff sono costretti a difendersi dalle accuse della madre di Ronni, alla disperata ricerca di un colpevole, e a porsi una domanda di cui erano sicuri di conoscere la risposta: quanto conoscono Hannah? A poco a poco, l'intera famiglia è costretta ad affrontare un abisso di ombre, segreti pericolosi e rimpianti, in grado di trasformare una vita da sogno in un incubo da cui non è possibile svegliarsi...
Credo che ogni lettrice di questo blog, di qualsiasi età, abbia partecipato almeno una volta, in vita sua, ad pigiama party tra amiche e sappia perfettamente che anche un evento così tranquillo può essere trasformato in un momento di ribellione e sfida, soprattutto se si è in piena età adolescenziale.
Questa è, grosso modo, l'idea di base della trama attorno alla quale la Harding sviluppa un romanzo complesso che mette in luce gli aspetti peggiori dell'essere genitori e figli.
I coniugi Sanders, dalla vita perfetta, si contendono la scena con la figlia Hannah e le sue amiche adolescenti e vi assicuro che, una volta terminato il libro, non saprete dire con certezza quali siano stati i personaggi migliori e quali quelli peggiori. L'autrice, infatti, dopo una panoramica iniziale sui protagonisti, ne mette in luce gli aspetti più nascosti e non politicamente corretti senza sforzarsi minimamente di redimerli.
Più che 'un party' è un gioco al massacro in cui tutti tentano di salvare la faccia negando responsabilità e colpe che hanno portato ad un incidente pesantissimo e doloroso per la giovane Ronni. E' come se la reputazione della ragazza, già marchiata dallo spettro di alcool e droga, la renda meno 'vittima' al cospetto di quella impeccabile dei Sanders e la cosa non mi ha lasciato indifferente, anzi. Man mano che si prosegue con la lettura, l'aurea di perfezione intorno alla bella famiglia svanisce e anche la bella e perfetta signora Kim tira fuori le unghie.
Oltre ad una dinamica familiare complessa, che ci insegna a guardare anche oltre una bella villa rosa e con la staccionata bianca, l'autrice punta i riflettori sulla cattiveria degli adolescenti e sulla loro tendenza a fare branco intorno all'elemento più debole solo per sentirsi più alla moda, di tendenza e degni del rispetto altrui. La povera Ronni si ritrova così a passare dallo status di super star a quello di vittima, ancora una volta, senza alcun appoggio o alleato. Con dei riferimenti mirati e, devo dire, molto schietti, l'autrice mostra tutta la cattiveria di cui alcuni 'innocui' ragazzi sono capaci.
Mi è piaciuto molto lo stile dell'autrice: 'Il party', è il primo romanzo pubblicato in Italia e sebbene sia stato definito come thriller psicologico non lo collocherei proprio in questa categoria. Sebbeno l'elemento psicologico sia, infatti, molto presente e sviluppato, la parte thriller lascia un po' a desiderare in quanto il romanzo è sprovvisto della suspense necessaria a questo genere letterario perciò, se siete alla ricerca di una storia con queste caratteristiche non è il libro giusto. Se, invece, volete una cronaca reale e spietata del mondo in cui viviamo oggi, sono certa che l'analisi romanzata realizzata da Robyn Harding fa al caso vostro!
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