domenica 13 gennaio 2019

Recensione "Ho sposato un maschilista" di Joanne Bonny

Buon pomeriggio, lettori.
Torno a parlarvi di romance con una storia super rosa che sta impazzando sul web e che ero molto curiosa di scoprire.
Buona lettura!


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Dopo essersi vista negare ingiustamente la meritata promozione, la giornalista Emma Fontana decide di fondare una rivista per donne, «Revolution». Ma proprio quando sta per essere eletta femminista dell'anno, Emma scopre che i suoi migliori amici l'hanno iscritta al reality show Chi vuol sposare un milionario? Per dieci giorni il giovane e ricchissimo Marco Bernardi ospiterà venti ragazze nella sua villa e sceglierà tra loro la sua fidanzata. All'inizio Emma è furiosa solo all'idea di dover competere per sedurre un maschilista fatto e finito, e parte per Como con l'obiettivo di approfittare della ghiotta occasione per screditare lo show. La sua missione si rivela però più ardua del previsto, a causa delle prove imbarazzanti, dell'atteggiamento sessista di Marco e delle concorrenti pronte a tutto pur di diventare la futura signora Bernardi. A complicare le cose ci si mette anche il fratello maggiore di Marco, Leonardo, tanto affascinante quanto sospettoso delle reali intenzioni di Emma. Mentre i suoi sentimenti nei confronti dei fratelli Bernardi si fanno ogni giorno più intricati, Emma si troverà a mettere in discussione certezze e pregiudizi: e se in fondo fosse lei stessa la sua avversaria più pericolosa?

Sì ma... no. Così riassumerei la mia opinione su questo romanzo che mi è piaciuto sotto vari aspetti ma non mi ha convinta sulla costruzione della protagonista e nello stile narrativo. 
Joanne Bonny ci regala un libro all'insegna della leggerezza giocando con i cliché e con l'amore ma donandoci anche delle ottime riflessioni su tematiche scomode. Parlando dei personaggi, non posso fare a meno di raccontare il mio rapporto di amore ed odio con Emma. E' una protagonista monotematica: questa donna ha fatto del femminismo uno stile di vita, dopo una brutta e ingiusta disavventura lavorativa, e affronta la vita come una sfida continua in cui deve confermare sempre e comunque il suo ruolo da Wonder Woman che non ha bisogno di niente e di nessuno. In alcuni passaggi l'ho trovata, fin troppo, agguerrita dimostrando poi una grande incoerenza durante la partecipazione al programma "Chi vuol sposare un milionario?". Da un donna come lei- che cambia umore per un uomo che le apre una porta per galanteria leggendoci dietro un gesto sessista- mi aspettavo più coraggio, decisione e aggressività nell'affrontare suddetto programma.

Il format, al quale viene iscritta in segreto, è una trasmissione ispirata ai programmi più trash della nostra televisione in cui il bel milionario Marco dovrà scegliere la sua futura moglie all'interno di un gruppo di agguerritissime concorrenti. Devo ammettere di aver apprezzato molto Marco e la sua personalità. Il mio gradimento verso il suo personaggio è andato in crescendo: da uomo scontato e stereotipato, è diventato una persona piena di buoni sentimenti e con un gran cuore. La dinamica di questa 'strana coppia' mi ha molto divertita ma non è riuscita a conquistare il mio cuore di lettrice.

C'è molto rosa, molta ironia e mi è piaciuto il modo in cui l'autrice ha sdrammatizzato pensieri e momenti imbarazzanti per tutta la categoria femminile. Non ho amato molto nemmeno lo stile di Joanne Bonny che ho trovato abbastanza semplice e colloquiale, seppur divertente e dinamico.
E' la prima volta che l'autrice si cimenta in un romanzo di narrativa per adulti perciò si può solo che migliorare.
Nel complesso, è un chick lit carino e simpatico, ideale per passare qualche ora con leggerezza. 


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