venerdì 28 dicembre 2018

Recensione "Domani arriva veloce" di Silvio Governi

Buongiorno, lettori.
Come procedono le vostre vacanze? Dato il silenzio radio avrete capito che le mie vanno a gonfie vele ma, per fortuna, tra un manicaretto e l'altro sto sfoltendo la mia infinita TBR!
Oggi, infatti, vi parlo di una delle mie ultime letture, "Domani arriva veloce", un romanzo di Silvio Governi edito da Piemme.
Buona lettura!



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Giorgia ha quasi quindici anni e cerca un'emozione che valga una vita. Ha appena iniziato il liceo ed è stanca di essere trattata come una brava ragazza: è il momento di bruciare le tappe. Mentre il suo ragazzo storico diventa un peso e sua madre inizia a darle contro, la spregiudicata Asia la trascina in un mondo di trucco pesante e minigonne infilate di nascosto, bicchieri di troppo e corse in motorino fino alla discoteca più trasgressiva di Roma. Lì regna il magnetico Mattia, che attira a sé Giorgia come un buco nero a cui lei non può resistere. E tra amicizie pericolose, rave party e gare di train surfing, il confine tra il cielo e l'inferno può diventare questione di un attimo...

Quando si tratta di romanzi per adolescenti, ho la cattiva abitudine di partire prevenuta, sempre con la paura di trovare qualcosa di esagerato, sdolcinato e drammi inutili e soffocanti. Con 'Domani arriva veloce', però, è stato amore a prima pagina. Sono rimasta subito catturata dallo stile di Silvio Governi e mi sono ritrovata in ogni singolo rigo della sua storia. L'autore riesce in maniera perfetta, e senza cadere nel tranello di ergersi a giudice supremo dei suoi personaggi, a fotografare una fase molto delicata della vita: l'adolescenza. La protagonista, Giorgia, è stufa della condiscendenza perenne di tutte le persone che la circondano; non vuole più essere la ragazza prevedibile e perfetta: vuole vivere, sbagliare, cadere e poi rialzarsi. E' un personaggio controverso con il quale ho avuto un rapporto di amore e odio, non sempre ho appoggiato le sue decisioni ma, allo stesso tempo, ho ammirato la determinazione e la sua forza d'animo.

L'amore se ne frega di cosa fai o di quello che sei. Ti fa soltanto correre, sempre più veloce. E non ti domandi mai dove ti stia portando o se sia il caso di fermarti, perché è sempre lui a decidere. E le stelle e il sole non c'entrano mai niente e non stanno certo lì appese per aiutarti a capire o a rallentare. Tu corri e basta.

Il vero punto di forza della storia, risiede nella straordinaria capacità descrittiva dell'autore che permette al lettore di immedesimarsi completamente nella situazione. L'adolescenza viene rappresentata in tutta la sua complessità ed esagerazione. Nei sentimenti sfrenati, nella passione, nella totale mancanza di pudore o senso del pericolo. E' una sfida continua, con sé stessi e con gli altri. Giorgia, e i suoi amici, sono la trasposizione letteraria di tanti giovani che, ogni giorno, vagano allo sbaraglio in cerca di emozioni sempre più forti in contesti poco raccomandabili. A fare da sfondo, la città eterna, una Roma in cui i confini tra bene e male sono sempre molto labili e per nulla definiti. Come vi accennavo, mi sono follemente innamorata della prosa dell'autore e della sua capacità di rappresentare la realtà proprio così com'è: senza esasperazioni narrative o abbellimenti di nessun genere. Nonostante sia un'istantanea allarmante del mondo in cui viviamo oggi, penso che il libro sia un ottimo spunto di riflessione per adolescenti e genitori. L'ignoto fa meno paura se lo affrontiamo insieme alle persone che amiamo.
Promosso e consigliato!


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