domenica 21 ottobre 2018

Recensione "Fuoco invisibile" di Javier Sierra

Buongiorno, lettori.
Oggi voglio parlarvi di una storia che mi è piaciuta moltissimo. Si tratta dell'avvincente romanzo di Javier Sierra, "Fuoco invisibile", edito da Dea Planeta.
Buona lettura!


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Il più grande mistero dell'umanità sta per essere svelato. Al Trinity College di Dublino, il giovane e brillante «esperto di parole» David Salas ha appena finito il dottorato. Non ha programmi per l'estate, deve sgombrare l'ufficio dalle carte accumulate in lunghi anni di studio e, come se non bastasse, non vede di buon occhio le prossime nozze della madre con l'insulso fidanzato, di molti anni più giovane. Così, quando la sua responsabile gli propone di partire alla volta di Madrid in cerca di uno dei testi più rari e preziosi del Siglo de Oro, David accetta al volo l'occasione di cambiare aria e tornare nella terra dei suoi avi. Ma appena arrivato a Madrid si ritrova risucchiato nell'orbita dapprima di Paula, affascinante storica dell'arte, e poi di Victoria, vecchia amica di famiglia che dietro la facciata di rispettata scrittrice coltiva arcane e pericolose passioni. Ben presto, quello che per David doveva essere un incrocio tra una vacanza e una spedizione di lavoro si trasforma in un'incredibile e rischiosa avventura fra pregiate collezioni d'arte, misteriose scritte scolpite nella pietra e chiese romaniche sperdute nei Pirenei. Sarà un'indagine senza esclusione di colpi quella che porterà David a far luce sulla morte di un allievo di Victoria. E, forse, ad apprendere la verità sulla sorte del padre, scomparso molti anni prima in circostanze mai chiarite.

Piccola premessa: ho una passione sconfinata per le parole; fin da piccola, mi è sempre piaciuto scoprire nuovi termini e i loro significati. Crescendo, e frequentando il liceo classico, mi sono interessata moltissimo alle traduzioni e al come una stessa parola possa acquisire un significato diverso in base all'epoca e al contesto. Potete immaginare, quindi, quanto possa aver apprezzato questo romanzo che pone al centro dell'attenzione proprio le parole e il loro significato.
Il protagonista principale, David, è un linguista esperto che porta avanti una tradizione di famiglia: è, infatti, una dote comune quella di studiare le parole e riuscire a carpirne ogni piccola sfumatura.

Scrivere è un mestiere pericoloso. Immaginare personaggi ti espone all'influenza di menti sconosciute. Finisci per sentire voci che ti sussurrano. Vedi cose che gli altri non vedono ed è difficile non impazzire. E poi ci sono quelle ombre... Cercano in tutti i modi di farti sprofondare nel nulla e di rubarti il fuoco invisibile della creatività.

Victoria, protagonista femminile del libro, è una figura affascinante e misteriosa. Costruisce una ragnatela perfetta per catturare il giovane Javier che, da subito, non riesce a tirarsi fuori dalla situazione torbida e e pericolosa in cui viene coinvolto con l'inganno. In un certo senso, è come una marionetta nelle abili mani di una donna disposta a tutto pur di arrivare fino in fondo. L'inserimento di elementi e leggende legate al cristianesimo rende tutto più interessante e avvincente.

Non sono un demonio, signor Salas. Sono un'energia che non può morire. Una mente senza corpo fisso, incagliata nelle pieghe del tempo.

Javier Sierra ci conduce in una storia a cavallo tra realtà e sogno, una storia in cui il confine tra il bene e il male, tra verità e bugia, è molto labile e poco netto. Lo stile dell'autore è attento e ricercato, il libro si legge in un soffio ed è evidente l'ottimo lavoro di ricerca svolto prima della stesura. Nulla è lasciato al caso e ogni elemento della trama è perfettamente inserito e contestualizzato. E' un romanzo che si legge da solo e che sicuramente sarà in grado di catturarvi e coinvolgervi dall'inizio alla fine.
Se amate il thriller storico con sfumature mistiche, sono certa che lo adorerete!



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